martedì 12 aprile 2022

UNA DISCUTIBILE E COSTOSA LITE GIUDIZIARIA

 

PROMOSSA  DAL  COMUNE  DI  MARATEA  CON  ESITO  NEGATIVO,  ALMENO  ALLO  STATO,  AVENDO  L'ENTE  DECISO  IMPUGNATIVA  DINANZI  ALLA  SUPREMA  CORTE  DI  CASSAZIONE  CON  NOMINA  DI  ALTRO  AVVOCATO,  CON  RISCHIO  DI  ULTERIORE  SOCCOMBENZA  ED  AUMENTO  DI  SPESE.

Richiamo qui mio precedente post in data 3 aprile u.s., con titolo "LITE  GIUDIZIARIA  O  TRANSAZIONE?", e mi riferisco ora ad una vicenda relativa ad un credito vantato dall'Avv Antonio Pisani da Lauria nei confronti del nostro Comune a seguito di sua positiva prestazione professionale in favore dell'Ente pubblico, che non ha provveduto ad estinguere il debito.

L'Avv. Pisani ha poi ottenuto dal Tribunale di Lagonegro un Decreto ingiuntivo per l'importo spettantegli con maggiorazione di interessi legali e spese ma il nostro Comune ha ritenuto di opporsi con nomina di suo Avvocato di fiducia del Foro di Salerno e conseguente impegno di spesa per l'incarico affidato per poco più di ben sedicimila euro.

Ebbene, si riporta di seguito la Determinazione n. 71 in data 11/04/2022, come adottata dal Responsabile del Settore Affari Generali, dalla quale si evince la breve durata del procedimento di opposizione presso il Tribunale, con esito negativo per il Comune opponente, nonchè le somme liquidate al legale dell'Ente a titolo di acconto e saldo  per  importo complessivo che, seppur inferiore all'importo originariamente impegnato, rimane comunque di particolare rilievo. Peraltro, il nostro Comune, nell'impugnare il provvedimento del Tribunale con Ricorso per Cassazione, ha ritenuto di dover affidare incarico ad altro Avvocato con studio in Salerno, avendo il primo comunicato di non essere  abilitato all'esercizio della professione forense dinanzi alle Magistrature superiori e di consigliare, comunque, l'impugnativa.

DALL'ANTICHITA' UN SIMBOLO

DI  SPIRITUALE  LIBERTA'  REPUBBLICANA  E  DI  DIGNITA'  UMANA

 

-  Da   GRUPPO  LAICO  DI  RICERCA  - 


MEMORIA  

12  aprile  2022

 

 

Il 12 aprile del 46 a.C. muore suicida ad Utica (Tunisia) MARCO PORCIO CATONE (46 anni, detto UTICENSE) politico, scrittore, militare e magistrato romano.

Catone nacque a Roma  nel 95 a. C. in una famiglia di grande importanza politica e sociale. Suo nonno era Marco Porcio Catone detto il Censore (234- 149 a.C.) e fin da giovane si mostrò austero, sobrio, moralmente e fisicamente forte, così come ci attesta lo storico greco Plutarco (46 d.C.- 125 d.C.) in una biografia a lui dedicata nella sua opera Vite parallele. Inoltre mostrò da subito anche un deciso rifiuto di ogni adulazione che la potenza della sua famiglia attirava.

Negli studi Catone mostrò, sotto la guida del tutore Sarpedonte,  un profonda e appassionata tensione nell’apprendere e considerò la filosofia come una norma di vita e la disciplina spirituale come una necessaria preparazione alla vita politica che, per tradizione di famiglia, l’aspettava. Per questo  aderì tutta la vita ai principi della filosofia stoica. Visse con grande dolore la morte del fratello Cepione a cui lo legava un amore profondo.

Nel 73 a.C. sposò Atilia da cui ebbe un figlio, Marco, morto nella battaglia di Filippi del 42 a.C. e una figlia, Porcia, che sposò Marco Giunio Bruto (85 a.C,- 42 a.C., il capo della congiura che uccise Giulio Cesare nel 44 a.C.). Il matrimonio con Atilia successivamente fallì e Catone sposò  Marzia da cui ebbe tre figli  e con la quale visse un profondo rapporto.

Nel 72 a.C. combattè  nella Terza guerra servile contro la rivolta degli schiavi guidata da SPARTACO (111 -71 a.C.) e nel 67 a.C. fu eletto tribuno militare assumendo il comando di una delle legioni della Macedonia. In questa occasione mostrò esempio, persuasione ed energia tali da ottenere che i suoi soldati fossero, moralmente e militarmente, di primo ordine. Essi amarono e rispettarono in lui, più che il tribuno, l’uomo,  come ricorda Plutarco.

Dopo vari viaggi in Asia Minore per conoscere usi e costumi degli abitanti, Catone venne eletto nel 65 a.C. questore ( magistrato che supervisionava e gestiva il tesoro e le finanze dello Stato) e si rivelò un amministratore di grande capacità e onestà, riscuotendo un riconoscimento generale. Nel 62 a. C. venne nominato Tribuno della plebe. Tra il 58 e il 56 a.C . venne nominato, come questore e propretore, commissario liquidatore dei beni confiscati al re Tolomeo di Cipro, lavoro che portò a compimento con assoluta attenzione contro ogni tentativo di frodare lo Stato. Infatti egli continuò sempre, anche dopo il 65, a sorvegliare attentamente il pubblico erario tenendo sott’occhio i libri contenenti le spese e le entrate dello Stato ed ogni giorno i suoi servi andavano a prendere copia dei vari atti amministrativi per controllare se non vi fossero malversazioni e ruberie. 

lunedì 11 aprile 2022

INCONTRO CULTURALE CON ENRICO FAGNANO

 

ieri sera a Praia a Mare presso la Libreria "Victoria" con la partecipazione di tanti che, come me, contenti per la rinnovata, importante attività nata per volontà di Pasquale Lanzillotti, hanno potuto intrattenersi con l'Autore di "LA STORIA DELL'ITALIA UNITA" - Napoli 2021.

L'affabile Enrico Fagnano, poeta, scrittore ed organizzatore culturale, più che presentare il suo ultimo libro, con disponibilità ad ulteriori incontri, si è dedicato a condivisibile, puntuale riflessione sulla Calabria e sulle innumerevoli, diffuse evidenze risalenti al periodo bizantino con le sue vicende storiche. Si tratta chi chiese, monasteri, opere d'arte, castelli, torri, fortificazioni e di un patrimonio materiale ed immateriale. di cui i calabresi, a cominciare, dai giovani devono essere orgogliosi, conoscendolo, amandolo e difendendolo.

Dalle appassionate parole dello scrittore traspare tutto il suo amore per la Calabria e per il Mezzogiorno, con esortazione alla sempre maggiore conoscenza, tutela e valorizzazione di un siffatto, prezioso patrimonio e con appello perchè in tal senso dia adeguato contributo il mondo della scuola.

domenica 10 aprile 2022

BOTTEGA D'ARTE

 

C’è uno spazio, tranquillo e riservato, in via San Nicola di Maratea dove l’antichità rivive ed il legno assume mirabili forme, grazie all’appassionato e paziente lavoro del giovane Francesco Sisinni, nato a Maratea il 29 aprile 1978, incamminatosi sulle orme del papà Vincenzo e del nonno Biagio.

È un figlio d’arte Francesco che, dopo gli studi a Maratea, ha conseguito a Roma e Firenze una specifica preparazione professionale per il restauro dei mobili antichi ed in decorazione artistica del legno, con frequenza anche di corsi di scultura in terracotta policroma, per poi ritornare a respirare aria di casa.

Quel bambino che, attratto dal lavoro nella falegnameria del padre, provava lì a dare forma ai primi pezzi di legno, dopo la preparazione e l’esperienza acquisite a Firenze anche nello studio di arti visive dello scultore Marini e soprattutto dell’artista Alessandro Micheletti, era pronto per cimentarsi con un suo studio-laboratorio d’arte, nel quale esprimere tutta la sua profonda sensibilità umana ed artistica.

 

NO ALLA FOLLIA DELLA GUERRA E DELLA VIOLENZA !

 

"Quando si usa violenza non si sa più nulla su Dio, che è Padre, e nemmeno sugli altri, che sono fratelli. Si dimentica perché si sta al mondo e si arriva a compiere crudeltà assurde. Lo vediamo oggi nella follia della guerra, dove si torna a crocifiggere Cristo". Così il Papa nella Domenica delle Palme. "Sì, Cristo è ancora una volta inchiodato alla croce nelle madri che piangono la morte ingiusta dei mariti e dei figli. È crocifisso nei profughi che fuggono dalle bombe con i bambini in braccio. È crocifisso negli anziani lasciati soli a morire, nei giovani privati di futuro, nei soldati mandati a uccidere i loro fratelli"

sabato 9 aprile 2022

ASSOLUTA INDISPENSABILITA' DELLA FORMAZIONE MORALE

       


                                         

                                                      -  Articolo  di  Nicola  SAVINO*  -

 

Anche se la televisione quasi c’illude si tratti di un evento irreale, di fatto non siamo disposti a “morir di freddo” per bloccare l’aggressione all’Ucraina! Ci siamo rifugiati in un <neutralismo (che abbiamo definito) attivo>, talvolta sperando in una congiura contro Putin, talaltra invitando alla resa <per non prolungare le devastazioni, la fuga di milioni di persone, l’agonia di un popolo. Se il divario di forze è tanto grande, se i Russi sono in grado di distruggere anche scuole ospedali rifugi, perché non sottrarsi al massacro? Fornire armi significa favorire un “suicidio” collettivo> 

E però, il fatto si è che, da un lato, l’Ucraina, con l’83% dei cittadini- non vuol cedere al sistema in cui l’egemonia è fondata sulla forza, dall’altro Mosca vuole evitare il confronto ravvicinato con il governo fondato sul consenso. Insomma, la motivazione-base dell’invasione sembrerebbe nella riapertura della questione di fondo, pur ritenuta chiusa nell’89: la sfida alle democrazie occidentali, che, complicate dal pluralismo, difficilmente convergono subito sull’interesse generale. Proprio la base consensuale pone dunque le Democrazie in difficoltà; mentre il sistema autocratico è, invece, in grado di decidere (come già con il Pcus ed ancora la Cina) secondo il solo interesse di chi esercita il potere: con tempestività ed efficacia. Di qui la possibilità del recupero della vecchia “imperialità” per la facile disarticolazione dell’Occidente! E però, nei fatti, gli Ucraini, con la loro resistenza, hanno bloccato il progetto e mostrato che il consenso, quando scaturisce da convincimento morale, rafforza anche la democrazia militarmente debole. La sfida aperta da Putin si rivela dunque resistibile da una Comunità che, convinta dei principi democratici, é unita dalla ferma determinazione di difenderli. Infine, al fondo dei Sistemi c’è dunque il problema dei Valori e della loro condivisione! 

A PROPOSITO DELL'IMPIANTO RIFIUTI PERICOLOSI DI SAN SAGO

 nel  Comune  di  Tortora


Mentre, da parte del Comitato ad hoc, del Comune di Tortora, dei Comuni dell'area sud del lagonegrese, di Legambiente Maratea e Basilicata, rimangono alti l'attenzione e l'impegno circa il contrasto ad una possibile riapertura dell'impianto, non poche perplessità ha destato la recente notizia della scelta di rinunciare al Ricorso pendente dinanzi al TAR Basilicata, come operata dall'Avvocato nominato dal Comune di Tortora.

Si tratta di Ricorso contro un provvedimento con parere favorevole espresso dalla Regione Basilicata circa  detto impianto, oggetto di impugnativa da parte del solo Comune di Tortora con proprio Avvocato, che ritenne di proporla al TAR Calabria, dichiaratosi poi incompetente per territorio con possibilità, entro il previsto termine, di riassunzione dinanzi a competente TAR Basilicata.

Il Ricorso, a seguito dell'intervenuta riassunzione, è pervenuto alla fase finale della discussione ma, inaspettatamente, l'Avvocato dell'Ente ha deciso di rinunciare a tale ricorso, spiegandone poi  in qualche modo le motivazioni e ritenendo di così poi poter meglio difendere in prosieguo le ragioni del Comune.

Bene, ma non si comprende, ove l'originario Ricorso sia stato correttamente riassunto dinanzi al TAR Basilicata, l'improvvisa ed inaspettata decisione di rinunciarvi anche in considerazione della particolare importanza del provvedimento impugnato tempestivamente, ma erroneamente, dinanzi al TAR Calabria.

A questo punto, nell'insistere perchè la Regione Basilicata, magari riesaminandolo, provveda alla revoca del provvedimento, ancora maggiore dovrà essere una comune vigilanza con azione di adeguato contrasto sul piano politico-amministrativo a qualsiasi ulteriore atto che dovesse essere adottato in favore dell'impianto con energica opposizione. Sarà, comunque, necessario idoneo supporto difensivo tecnico-legale a tutela delle giuste ragioni della collettività, come istituzionalmente rappresentata o, comunque, organizzata e sostenuta.

venerdì 8 aprile 2022

UN CASO IN ATTESA DELLA VERITA'

E'  QUELLO  CARATTERIZZATO  DA  MORBOSA  ATTENZIONE  GIORNALISTICA  E  MEDIATICA  PER  FATTI  CHE  VEDREBBERO  COINVOLTI  LA  PRESIDE  ED  UNO  STUDENTE  DEL  LICEO  MONTALE  A  ROMA.

La presunta relazione tra i due, come raccontata dal ragazzo e ripetuta da voci in ambito scolastico, data per certa, viene categoricamente smentita dalla Preside.

-  Da   www.ildubbio.news   8 /4/2022  -

«Ho conosciuto il ragazzo a settembre dai primi giorni del mio insediamento perché era un rappresentante di istituto e mi è stato presentato dai suoi docenti come una persona molto seria e dedita all’istituzione, sulla quale avrei potuto far affidamento in qualsiasi momento. Tutto qua». A dirlo, ospite di Porta a Porta, è la preside del Liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima, accusata di aver avuto una relazione con uno studente maggiorenne dello stesso istituto. Relazione sempre negata dalla preside, che smentisce anche tutte le chat pubblicate sui giornali"

«Avrei dovuto essere più cauta e non concedere la mia fiducia a una persona che conoscevo, ma a quanto pare non così approfonditamente – ha spiegato la docente – e che si è dimostrata molto collaborativa in un periodo delicato, a dicembre 2021, mese in cui c’è stata l’occupazione nella mia scuola che è durata tra succursale e sede centrale non pochi giorni». Quaresima racconta quindi di aver conosciuto il ragazzo in un momento in cui si «sentiva molto sola», cioè durante l’occupazione. «Mai in vita mia come docente avevo vissuto un’occupazione – racconta – e non sapevo da chi parte iniziare. Tutto ciò che poteva essere di sostegno affinché la questione si chiudesse l’ho posta in essere, anche con l’aiuto dei docenti e collaboratori». Per quanto riguarda il ragazzo invece, Quaresima dice di averlo incontrato solo «due volte, sporadicamente, “buongiorno, buongiorno”». E nessun confronto c’è stato con i genitori.

L'IMPOTENZA DEI POETI DINANZI ALLA GUERRA

 

Poesia  di Salvatore  Quasimodo



giovedì 7 aprile 2022

IN RICORDO DI GIOVANNI AMENDOLA

 -  Da  Gruppo Laico di Ricerca  -

M E M O R I A  

7 aprile 2022

Il 7 aprile del 1926 muore in un ospedale di Cannes (Francia) per le gravi conseguenze fisiche subite dopo le bastonature da parte dei fascisti GIOVANNI AMENDOLA (44 anni) politico, giornalista, accademico e Antifascista.

Amendola nacque a Napoli nella famiglia di un carabiniere con cinque figli e presto si trasferì a Firenze e poi a Roma. A quindici anni s’iscrisse alla gioventù socialista. La repressione ordinata dal governo nel 1898 impose lo scioglimento di molte sedi socialiste in tutta Italia e Amendola venne arrestato per aver voluto impedire la chiusura della sede romana.

Dopo un breve periodo nella Massoneria nel 1909 si stabilisce con la sua famiglia a Firenze dove dirige la Biblioteca Filosofica pubblicando vari libri filosofici. Mentre si laureava in filosofia collaborò con vari giornali e nel 1914 ottenne una cattedra di filosofia a Pisa. Partecipò alla prima guerra mondiale di cui era assertore convinto e nel 1919 è eletto deputato per il partito Democrazia Liberale.

Venne rieletto alla Camera nel 1921 ed entrò nel gruppo parlamentare di Democrazia unitaria. Poi lasciò la collaborazione con il Corriere della Sera per fondare un nuovo quotidiano:  nel 1922 vide la luce “Il Mondo“ destinato a diventare in breve tempo una delle voci più autorevoli della stampa democratica ( sarà soppresso dal fascismo nel 1926). Proteso ad unificare i vari gruppi liberaldemocratici in Parlamento, sempre nel 1922,  Amendola fondò il Partito della Democrazia Sociale.

Poi si alleò con Francesco Saverio Nitti  e fondò il Partito democratico italiano (giugno 1922) a cui aderirono 32 deputati.  Dopo la Marcia su Roma dell’ottobre del 1922 e l’insediamento del governo Mussolini (16 novembre 1922) Amendola scelse una linea di ferma opposizione. Difese con forza la libertà del Parlamento e si schierò decisamente contro il governo Mussolini non accettando le posizioni di compromesso che avanzavano altri esponenti della classe dirigente liberale.

mercoledì 6 aprile 2022

IN SILENZIO CONTRO LA GUERRA


 

“Nella vita non dobbiamo fare faville, non dobbiamo fare scintille, dobbiamo fare luce. E la luce si può fare anche nel silenzio” (Don Tonino Bello).

 

-  Da   www.gruppoabele.org  -

 
 
                                         In silenzio contro la guerra. Perché?

 

Perché vogliamo percepire in tutto il suo peso e scandalo la sofferenza degli aggrediti. Perché vogliamo trasformare questo sentire in sentimento e, quindi, in impegno a difendere il diritto universale non solo alla vita ma al vivere con dignità, senza più permettere che delle vite sfruttino, confischino e uccidano altre vite.   

Perché questa guerra è frutto di una finta pace, una pace armata. È frutto di conflitti d’interessi tra potenti che, prima di esplodere e coinvolgere tutti in conflitti di sangue, trovano accordi contingenti sempre a scapito del bene comune universale.

Perché è una guerra figlia legittima di un’economia selettiva che uccide in “guanti bianchi”. Se un tempo la guerra era considerata “proseguimento della politica con altri mezzi” oggi – nella subalternità e inerzia di troppa politica – è economia che getta la maschera per mostrare il suo volto disumano.

lunedì 4 aprile 2022

GUERRA E RELIGIONE

 

Papa Francesco e il Patriarca Kirill (Cirillo I)

 
Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill,  persevera nella costante giustificazione delle azioni del potere politico e nell’esaltazione dell’azione militare delle forze armate russe che, per ordine di Putin, hanno invaso l'Ucraina. 
 
E' il capo della Chiesa ortodossa russa.

BARBARIE DEI NOSTRI GIORNI IN EUROPA

 


QUEL 4 APRILE 1968

 - Da   Gruppo  Laico  di  Ricerca -

MEMORIA  4  APRILE

Il 4 aprile del 1968 muore a Memphis (USA) per le conseguenze di un attentato MARTIN LUTHER KING (39 anni) pastore battista, politico ed uno dei più grandi attivisti della storia per i diritti civili.

Martin Luther King Jr. nacque il 15 gennaio 1929 ad Atlanta in Georgia (USA) in una famiglia della media borghesia Nera e molto religiosa. Il padre, il reverendo Martin Luther King Senior, consigliò al figlio di diventare pastore battista come lui. Inizialmente scettico su tale scelta si convinse grazie alla lettura dei grandi pensatori religiosi. Diventato pastore battista arrivò ad essere uno dei più influenti attivisti per i diritti civili in America e nel mondo.

Attraverso il suo forte impegno svolse un ruolo fondamentale nel porre fine alla segregazione legale e razziale dei cittadini afro-americani del Sud e in altre aree della nazione, permettendo l’istituzione del Civil Rights Act (1964) e del Voting Rights Act (1965). King fu il promotore di battaglie per i diritti civili organizzando marce epiche, scioperi della fame, disubbidienze civili e grandiose adunate assolutamente pacifiche e non violente. Lentamente King divenne anche nel mondo il simbolo di ogni lotta non violenta contro ogni segregazione razziale.

domenica 3 aprile 2022

LITE GIUDIZIARIA O TRANSAZIONE ?

 

È più facile litigare che transigere ma ciò non esime ciascuno di noi da una preventiva, opportuna valutazione circa la convenienza di una decisiva scelta, ben sapendo del pur sempre possibile ricorso ad un contratto che appare meno noto e meno frequente di tanti altri. Si tratta  del contratto di transazione, previsto dall’art. 1965  del  nostro codice civile:

“La transazione è il contratto col quale le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una lite già incominciata o prevengono una lite che può sorgere tra loro.

Con le reciproche concessioni si possono creare, modificare o estinguere anche rapporti diversi da quello che ha formato oggetto della pretesa e della contestazione delle parti”.

Ebbene, posto il sacrosanto, antico e civile divieto del “farsi giustizia da sé”, ovviamente non mancano le liti più o meno gravi, la maggior parte delle quali approda nei Palazzi di Giustizia e lì rimane in attesa dei vari gradi con relative fasi sino a conclusione del complesso iter previsto.

  

Pare che a poco sia servita sin qui l’introduzione di forme obbligatorie, o comunque indicate, di mediazione-conciliazione tra le parti, prima dell’introduzione di una causa o durante il suo svolgimento, volute dal legislatore ed auspicate dagli stessi Giudici.

sabato 2 aprile 2022

FARE LA PACE PRIMA DELLA GUERRA

 



SE LA NOSTRA REGIONE FOSSE INTRAPRENDENTE E DINAMICA...

               -  Articolo  di  Nicola  SAVINO* -
 

Persino nella valorizzazione dei suoi giacimenti culturali la Basilicata non riesce a far meglio! Anche nella vicina Campania pesa la disorganizzazione complessiva di Comuni e Parchi locali, dalle Provincie alle Regioni all’Anas.

Per quanto riguardi più direttamente la Regione vicina, la Basilicata ne risente per la prossimità a Paestum ed al Cilento! Del resto che quest’ area sia stata lucana, è pacificamente noto.

Tanto premesso, credo vada segnalato che c’è difficoltà non solo per raggiungere la località dall’Autosole o dalla nuova SS18, ma anche per individuarne gl’ingressi; sicché, dove basterebbe qualche cartello ben visibile e redatto con semplicità, si è invece costretti alla ricerca d’informazioni.

Ancora più difficile è raggiungere Velia- Elea, sito correlato a Paestum dal ticket d’accesso. Ti dicono d’imboccare la superstrada fino a Vallo della Lucania e di lì attraversare ..villaggi; ma, non scorgendosi alcuna indicazione, ci si ferma di continuo per informazioni, così impiegando il doppio del tempo e con il timore di smarrirsi. Quando infine si giunge ad un cancello con l’insegna Paestum & Velia, si scopre che l’ingresso al sito archeologico è nascosto da un sottopassaggio ferroviario. Siamo (forse) nel Comune di Ascea, a 60-70 km da Paestum, comunque in un deserto!

Eppure, lì- ad Elea, prima che fosse ribattezzata Velia dai Romani- nacque la scuola di Parmenide, Zenone e Melisso, famosissimi filosofi. Immaginate cosa sarebbe questo Parco se ubicato negli Usa, quante comitive attratte da tutto il mondo con un’adeguata pubblicità!

Qui, invece, in una mattinata splendida di sole, nonostante l’aggancio amministrativo con Paestum e con il circuito più noto, sebbene servito da sufficiente Personale, trovo soltanto 2 visitatori… (dal Nord ma originari di Ascea); ed a 400 metri una tavola calda quasi nascosta nel servizio carburanti. Non un segnale lungo il percorso da Paestum e così per il ritorno, persino assente al bivio in uscita dalla SS18. 

COVID-19: SITUAZIONE IN BASILICATA

 mentre  in  Italia ieri  è  cessato  lo  stato  di  emergenza.

Come si apprende dalla stampa, sono 1.078 i nuovi positivi al Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Basilicata a fronte di 4.549 tamponi effettuati, di cui 766 molecolari e 3.783 antigenici rapidi.

In dettaglio si registrano 731 positivi residenti in provincia di Potenza e 317 in provincia di Matera. Oggi, inoltre, sono 108 le persone ricoverate per Covid-19 in Basilicata.

Si registrano poi 622 guarigioni e 2 decessi: una persona residente a Castronuovo Sant’Andrea e un’altra a Matera. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Basilicata. 

Ad oggi 798 morti, 25.636 contagiati.

venerdì 1 aprile 2022

ONORIFICENZA ALLA MEMORIA DI DOMENICO SURACE

Figlio di Gaetano ed Olivo Maria, era nato il 20 maggio 1912, Domenico sposò Anna Schettino, una mia prozia dal lato materno, ed ebbe due figli: Gaetano e Maria. Come tanti giovani di quel tempo, partecipò alla guerra sino a risultare disperso e deceduto sul Fronte Albanese alla data del 16 giugno 1943. Aveva poco più di trent'anni e non potè gioire per la nascita della figlia Maria.

Il suo nome è scolpito, insieme a quello di tanti altri sfortunati figli di Maratea, in una delle lapidi (in basso a destra) sul muro  della Chiesa dell'Annunziata nel Centro storico.