martedì 15 settembre 2020

REFERENDUM: SI' AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI !

Al Referendum costituzionale del prossimo 20 e 21 settembre io voterò  SI'  al taglio del numero dei Parlamentari  con conferma di quanto già deciso da Camera e Senato della nostra Repubblica e mi auguro che altrettanto facciano i cittadini di Maratea.

 

Quella della riduzione del loro numero è una questione che si pone da tempo nel nostro Paese… Basti ricordare che nella trasmissione televisiva "Pronto, Raffaella?" del 23 gennaio 1984, la lungimirante On. Nilde Iotti così rispondeva ad una domanda della Carrà che la invitava a spiegare la sua idea-proposta di drastica riduzione del numero dei Deputati e Senatori:

"Nel 1948, quando entrò in vigore la Costituzione, uscivamo dal Fascismo, avevamo la necessità di ristabilire un tessuto democratico con la società. Ma adesso abbiamo Consigli regionali, che sono stati eletti nel '70, Consigli provinciali, Consigli comunali; siamo cioè di fronte ad una società molto più articolata, ad una democrazia più articolata. Allora io ritengo che il numero dei parlamentari sia davvero troppo alto".

E Leonilde Iotti, detta Nilde, nata a Reggio Emilia il 10 aprile 1920 e deceduta a Roma il 4 dicembre 1999, ne aveva di esperienza politica e di senso delle Istituzioni, anche nella veste di prima donna Presidente della Camera dei Deputati dal giugno 1979, con sua conferma alla Presidenza nel 1983 e nel 1987.

Ebbene, ne sono passati anni dal 1948 e dal 1984 ed ora finalmente si tratterà di confermare con il    una decisione già,  peraltro, adottata quasi all’unanimità dai nostri rappresentanti in Parlamento.

Dunque, non è questione di “rabbia” elettorale di recente periodo ma di una vera e propria necessità avvertita già da molto tempo, come può comprendersi dalle parole con cui la Iotti evidenziava nel 1984 i cambiamenti intervenuti dopo la nascita della nostra Costituzione, tali da ampiamente giustificare il “taglio”.

Il nostro Paese, con notevole risparmio di spesa pubblica e senza alcun “vulnus” per la democrazia, potrà finalmente avere, a partire dalla prossima Legislatura, un Parlamento più snello ed efficiente, con un numero di parlamentari in linea con quello degli altri Paesi europei.

UNA PAUSA DI RIFLESSIONE

è auspicata dal Dott. Valerio Mignone, già parlamentare di Centrosinistra, in suo articolo pubblicato oggi da "La Nuova - Basilicata", di seguito trascritto, apprezzandone l'interessante e stimolante contributo al dibattito sull'argomento ma non condividendone il contenuto con le argomentazioni a favore del "NO" al prossimo Referendum costituzionale confermativo, basate essenzialmente su una presunta, diffusa, a mio parere, inesistente "rabbia", laddove il "taglio" dei parlamentari è ormai da tempo, per vari e validi motivi, una necessità anche per allinearsi al resto d'Europa.

E' appena il caso di ricordare che la proposta di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari è stata approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati, nella seduta dell'8 ottobre 2019, in seconda deliberazione (presenti 569, votanti 567, favorevoli 553, contrari 14, astenuti 2).

Sul tema si rinvia a precedente post pubblicato ieri su questo blog  dal titolo: 

RICORDANDO  NILDE  IOTTI.

 

No al referendum del 20-21 settembre per pausa di riflessione

                                                 Valerio Mignone*

 

Da vecchio medico di paese, in applicazione delle buone regole della psichiatria, ho invitato sempre a recuperare “la calma” riflessiva a chi manifestava impulsi di “rabbia”, che, di solito, generano cattivi consigli. Il quesito referendario confermativo sul taglio di deputati e senatori per risparmiare risorse finanziarie è stato proposto da un “movimento” politico che ha raccolto, per moti di comprensibile “rabbia”, nelle ultime elezioni del 2018 una maggioranza relativa nel Paese, a scapito dei partiti tradizionali di destra e di sinistra. Anche elettori di sinistra, delusi dalla condotta dei suoi parlamentari, e dei dirigenti di partito, ”per rabbia” hanno votato candidati di soggetti politici allora emergenti. Quindi, l’origine di questa prima “rabbia” elettorale è da ricercare anche nella deludente condotta dei vecchi partiti. In tanti ricordano ancora che, dopo la disinfestazione della classe politica da parte della Magistratura con la operazione “Mani pulite”, nuove personalità arrivarono in Parlamento con le elezioni del 1994 e del 1996; ma nulla cambiò nella gestione dei nuovi Gruppi Parlamentari; prevaleva il “partito”, facendo passare per Democrazia la Partitocrazia in atto! E a livello Regionale gestiva il potere la rispettiva Federazione, ed il suo segretario. In questo quadro, il Movimento 5stelle ha riscosso consenso tra gli elettori già per la proposta innovativa nella selezione dei candidati, tramite una piattaforma digitale, gestita da esperi in materia e attivata in tutti i collegi. Nel suo programma elettorale era il taglio dei parlamentari; ed oggi viene mantenuta tale promessa, con la celebrazione del Referendum il 20 ed il 21 c.a.

Come in ogni evento elettorale, sono rese pubbliche dichiarazioni di voto, e, tra queste per il “Sì” al quesito referendario confermativo, anche da parte di qualche intellettuale, uomo politico di partiti moderati e progressisti, che, masochisticamente, vorrebbe “uno sfascio”, dal quale poter risorgere! E così, alla “rabbia” degli elettori dell’ultima campagna elettorale del 2018 che ha provocato lo ”sfascio” dei partiti tradizionali, si aggiunge, per questo referendum, una “rabbia a freddo” di chi vorrebbe provocare un altro “sfascio”! E’ giunto il momento di resettare questi corti circuiti della psiche per una pausa di riflessione pacata, e per poter contribuire ad adeguare la odierna vita politica ai nuovi metodi di informazione socioculturale.

CONTRO OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE

N O T A   di

Libera Basilicata, l’ANPI Basilicata, l’UDS, l’Associazione Insieme Onlus, Arcigay Basilicata, ARCI Basilicata, Cnca lucano, Agedo Potenza, Associazione Telefono donna; condannano le parole, sconsiderate e gravissime, del capogruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d'italia Michele Napoli che ha sostenuto che “l’omosessualità è contro natura”, nonché l’approvazione della mozione in contrasto con il “DdL Zan” in discussione in Parlamento. Esprimono una ferma condanna e invitano tutti coloro che hanno a cuore i valori e i principi della Costituzione antifascista a opporsi in ogni modo al linguaggio e alla diffusione del disprezzo, della discriminazione e della violenza.

Questi atti discriminatori violano la dignità umana, ledono il principio di eguaglianza e comprimono la libertà e gli affetti delle persone.
La paura irragionevole e immotivata nei confronti delle differenze per orientamento sessuale o identità di genere è frutto di pregiudizi e di stereotipi.
La denuncia ed il contrasto a queste forme di violenza, soprattutto in questo momento storico, devono costituire un impegno fermo e costante per le Istituzioni e per la società tutta; il miglior contrasto all’omo-bi-transfobia è la conoscenza e l’incontro con la differenza che si realizza in una società più coesa e aperta. 

Libera Basilicata, l’ANPI Basilicata, l’UDS, l’Associazione Insieme Onlus, Arcigay Basilicata, ARCI Basilicata, Cnca lucano, Agedo Potenza, Associazione Telefono donna; affermano il loro impegno diretto a rimuovere ogni forma di discriminazione e a promuovere una cultura inclusiva che sappia rispettare e valorizzare tutte le differenze e che sia sempre orientata a promuovere l’uguaglianza e quella libertà degli affetti che ci rende veramente uguali e liberi.

Segreteria

LIBERA Basilicata

TUTTI A SCUOLA

 -Da  www.quirinale.it -

 

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno scolastico 2020/2021:

 

Vo' (Padova), 14/09/2020

Rivolgo un saluto molto cordiale a tutti i presenti e a coloro che ci seguono da lontano.

Alla Presidente Alberti Casellati. Alla Ministra dell’istruzione, che ringrazio per il suo intervento e per il suo impegno. Al Presidente della Regione Veneto. Al Sindaco di Vò, al Preside della bella scuola che ci ospita e ci accoglie, ai Sindaci degli altri Comuni di riferimento di questo Istituto, Lozzo Atestino e Cinto Euganeo.

Il saluto più grande e affettuoso va alle scolare e agli scolari, alle studentesse e agli studenti di ogni parte d’Italia, insieme ai loro insegnanti.

Un ringraziamento alla Rai e a tutti coloro che si sono adoperati per questa occasione così allegra e così significativa. Ad Andrea Delogu e a Flavio Insinna che ci hanno condotto con tanto garbo e simpatia. Agli artisti a agli sportivi che ci hanno accompagnato.

Oggi è un giorno importante!

lunedì 14 settembre 2020

LETTURA CONSIGLIATA

 

L'autrice, Romina Casagrande, nata nel 1977 a Merano, ricostruisce la storia quasi dimenticata dei"bambini delle rondini", così chiamati perchè partivano in primavera per tornare in autunno.

Si tratta di un romanzo storico, un saggio, un libro della memoria,  frutto di un lungo lavoro di indagine e ricerca, che fa rivivere un triste capitolo di storia con radici nella Val Venosta del Settecento sino alla prima metà del Novecento.

Erano bambini tra i 5 ed i 14 anni, che ogni anno lasciavano le loro famiglie per andare a lavorare nelle campagne bavaresi.


 

RICORDANDO NILDE IOTTI

Al Referendum costituzionale del prossimo 20 e 21 settembre io voterò  SI'  al taglio del numero dei Parlamentari  con conferma di quanto già deciso da Camera e Senato della nostra Repubblica.

Nella trasmissione televisiva "Pronto, Raffaella?" del 23 gennaio 1984, la lungimirante On. Nilde Iotti così rispondeva ad una domanda della Carrà che la invitava a spiegare la sua idea-proposta di drastica riduzione del numero dei Deputati e Senatori:

"Nel 1948, quando entrò in vigore la Costituzione, uscivamo dal Fascismo, avevamo la necessità di ristabilire un tessuto democratico con la società. Ma adesso abbiamo Consigli regionali, che sono stati eletti nel '70, Consigli provinciali, Consigli comunali; siamo cioè di fronte ad una società molto più articolata, ad una democrazia più articolata. Allora io ritengo che il numero dei parlamentari sia davvero troppo alto".

 
Leonile Iotti, detta Nilde, Reggio Emilia 10 aprile 1920 - Roma 4 dicembre 1999,  prima donna Presidente della Camera dei Deputati dal giugno 1979, con sua conferma alla Presidenza nel 1983 e nel 1987.
                          



UN CASO CHE RICHIEDE VERIFICA ED APPROFONDIMENTO

 

è quello segnalato da "BASILICATA24.IT" -Redazione 12 settembre 2020- in articolo, cui si rinvia, dal titolo:

"MARATEA, BATTERI NELL'ACQUA DI FIUMICELLO, MA NESSUNO VIETA LA BALNEAZIONE. 

LA RILEVAZIONE  EFFETTUATA IL 19 AGOSTO PORTAVA ALLA LUCE DATI ALLARMANTI, TOTALMENTE FUORI NORMA, DI ENTEROCOCCHI ED ESTERICHIA COLI, NOTORIAMENTE PERICOLOSI. "OMESSA" L'ORDINANZA DI DIVIETO ?"

Si tratta, secondo la Redazione, di "situazione ben delineata dal portale governativo delle acque e che avrebbe dovuto avere come giusta conseguenza l'adozione di una serie di provvedimenti per tutelare la salute dei residenti e non solo, e cioè l'immediato divieto di balneazione".



domenica 13 settembre 2020

L'APPELLO DI PAPA FRANCESCO

 

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO DELLE
COMUNITÀ LAUDATO SI'

Aula Paolo VI
Sabato, 12 settembre 2020

 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Vi do il benvenuto, e salutando voi desidero raggiungere tutti i membri delle Comunità Laudato si’ in Italia e nel mondo. Ringrazio il Signor Carlo Pertini nella mia lingua paterna, non materna: “Carlìn”. Avete posto come centro propulsore di ogni vostra iniziativa l’ecologia integrale proposta dall’Enciclica Laudato si’. Integrale, perché tutti siamo creature e tutto nel creato è in relazione, tutto è correlato. Anzi, oserei dire, tutto è armonico. Anche la pandemia lo ha dimostrato: la salute dell’uomo non può prescindere da quella dell’ambiente in cui vive. È poi evidente che i cambiamenti climatici non stravolgono solo gli equilibri della natura, ma provocano povertà e fame, colpiscono i più vulnerabili e a volte li obbligano a lasciare la loro terra. L’incuria del creato e le ingiustizie sociali si influenzano a vicenda: si può dire che non c’è ecologia senza equità e non c’è equità senza ecologia.

Voi siete motivati a prendervi cura degli ultimi e del creato, insieme, e volete farlo sull’esempio di San Francesco d’Assisi, con mitezza e laboriosità. Vi ringrazio per questo, e rinnovo l’appello a impegnarsi per salvaguardare la nostra casa comune. È un compito che riguarda tutti, specialmente i responsabili delle nazioni e delle attività produttive. Serve la volontà reale di affrontare alla radice le cause degli sconvolgimenti climatici in atto. Non bastano impegni generici – parole, parole… – e non si può guardare solo al consenso immediato dei propri elettori o finanziatori. Occorre guardare lontano, altrimenti la storia non perdonerà. Serve lavorare oggi per il domani di tutti. I giovani e i poveri ce ne chiederanno conto. È la nostra sfida. Prendo una frase del teologo martire Dietrich Bonhoeffer: la nostra sfida, oggi, non è “come ce la caviamo”, come noi usciamo da questa realtà; la nostra sfida vera è “come potrà essere la vita della prossima generazione”: dobbiamo pensare a questo!

sabato 12 settembre 2020

QUALE CORRETTA DESTINAZIONE PER PALAZZO DE LIETO ?

Del problema si è occupato ampiamente e seriamente Luca Luongo nel suo Blog  www.marateaclub.com  - Il Portale di Maratea, con post in data 11/11/2019 dal titolo:

I BENI CHE MARATEA RISCHIA DI PERDERE: REPERTI IN MOSTRA E NASCOSTI.

Da tale post, cui si rinvia, (https://marateaclub.com/page/4/)  è tratto il condivisibile  "sfogo" del Prof. Francesco Sisinni, ripetuto anche in recente "Conversazione al tramonto":

«Mi lasci lo sfogo – ha detto, testualmente, Sisinni a Rizzo – perché da Direttore Generale [del Ministero dei Beni Culturali, n. d. r.] feci acquistare Palazzo de Lieto, lo feci restaurare per destinarlo a museo del territorio. E non può essere soltanto “Pinacoteca Angelo Brando”! Ben venga la pinacoteca, ma compatibilmente con ciò che dice della nostra origine».

Ad oggi nulla è cambiato mentre il Palazzo rimane utilizzato in parte e per la sola, pur meritevole, "Pinacoteca Angelo Brando".



 


A 27 ANNI DALL'OMICIDIO DI ELISA CLAPS

 NOTA  DI  DON  MARCELLO  COZZI - LIBERA  BASILICATA


 

ALLE MANI CHE NASCOSERO ELISA

Tante domande e una speranza

 

In quanti eravate sotto il tetto di quella chiesa a occultare il corpo di Elisa? Chi vi commissionò quello sporco lavoro?

Vi pagarono o era semplicemente un favore in cambio di un altro favore?

Voi siete stati gli ultimi a vedere Elisa quel 12 settembre: com'era il suo volto? Vi parlava dell'orrore vissuto o trasmetteva la tristezza per l'inferno che stava iniziando per la sua famiglia?

Che cosa pensaste quando vi rendeste conto che il cadavere da far sparire era quello di una ragazzina innocente? Non vi venne in mente che vi poteva essere sorella o anche figlia?

Alla sua vista provaste rabbia, pietà, o invece indifferenza, apatia o addirittura un senso di abitudine visto che forse non era la prima volta che avevate a che fare con dei morti?

Sapevate chi era l'autore di quello strazio o la cosa non vi interessava più di tanto? E vi chiedeste il perché di quell'atroce accanimento?

Chi di voi si rese conto che era più semplice lasciarlo lì quel povero cadavere? Comunicaste a qualcuno la decisione presa? E a chi vi ordinò il lavoro quale bugia raccontaste per dire che Elisa l'avevate fatta sparire per sempre?

Nei giorni, nei mesi, negli anni che inesorabilmente sono passati avete mai avuto timore che prima o poi qualcuno avrebbe potuto trovare quei poveri resti? O eravate certi che quel segreto inconfessabile sarebbe rimasto lì sopra per sempre? E cos'è che vi ha dato così tanta sicurezza: il fatto che chi ne era a conoscenza nel frattempo è morto o che il prezzo così alto di quel silenzio dipendeva da qualcosa di molto più inconfessabile?

E cosa ci può essere di così inconfessabile per cui senza alcuna pietà si condanna una famiglia ad un inferno perpetuo e un'intera comunità a perdere per sempre la propria innocenza?

In questi lunghi anni vi è mai venuto in mente che prima ancora che quelle dell'assassino sono state le vostre mani a condannare questa città a quella voragine di sospetto e di astio che l'ha divorata per tutto questo periodo? E vi viene mai in mente che siete proprio voi i custodi del riscatto di questa comunità dal marchio infame dell'indifferenza e dell'omertà che ingiustamente l'hanno marchiata sin dal principio?

Noi, imperterriti, continuiamo a credere che ogni coscienza ha una propria dignità, così come non abbiamo mai smesso di pensare che in questi anni dinanzi ai ripetuti appelli di mamma Filomena chissà quante volte vi siete morsi le labbra per una verità che in fondo avreste voluto gridare ma non potevate, e non smetteremo di credere che prima o poi, pur restando nell'ombra e nel segreto come avete fatto da quel 12 settembre, in un modo o nell'altro ci direte finalmente i volti e i nomi dei protagonisti di quel giorno che ha cambiato la storia di Potenza.

In fondo avete già iniziato a farlo – ne siamo convinti – quando quel 17 marzo avete trovato il modo per portarci finalmente in quel sottotetto.

                                                                                                     don Marcello Cozzi