Pietro Simonetti

In questi  giorni il Comune di Maratea si prepara per l’ennesima trasferta  a Roma con circa trenta relatori oltre agli  accompagnatori per fare la reclame per il titolo di capitale della cultura. Contemporaneamente , il primo cittadino, avrebbe deciso il pignoramento dei conti correnti degli alberghi che hanno morosità verso il Comune, dimenticando che da un pò di etmpo a questa parte le cose non vanno bene per il turismo .

 
Abbiamo verificato come facciamo sempre la notizia in questo tempo di bilanci del turismo in Basilicata e , di fronte a chi dice che tutto va bene, abbiamo messo a nudo la realtà dei dati che denunciano il contrario e cioè una crisi profonda che salva solo la città dei Sassi.
 
Se pure è giusto  riscuotere le tasse da parte del Comune,  che ha in  cassa 5 milioni di contributi non spesi per aiutare a fronte della frana di Castrocucco,  farlo adesso al tempo delle prenotazioni per la prossima stagione significa mettere in forse l’apertura degli alberghi e non solo.
 
E stato difficile per Maratea recuperare in parte gli arrivi e le presenze del 2018 nel 2023.Sara’ piu`arduo farlo nel 2024  se le premesse  sono queste e cioè ulteriori difficoltà del sistema ricettivo già stremato da anni di Covid e dall’isolamento conseguene ai crolli.
 
A Maratea,valutando i dati degli arrivi o presenze a Matera o nel Metaponto, per non andare lontano per esempio a Tropea, che l’anno scorso ha avuto il doppio degli ospiti di Maratea, non si produce  destagionalità.
 
Questo accade forse anche per la mancanza di servizi adeguari, dell’offerta, degli eventi programmati solo a luglio ed agosto per i fidelizzati e gli interessi  degli organizzatori privati finanziati con risorse pubbliche che vogliono apparire e fare reclame a se stessi.
 
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E', comunque, il caso  di ricordare come il problema dei crediti tributari da riscuotere da parte del Comune di Maratea sia una questione che si trascina da troppo tempo, nonostante sia possibile il pagamento del debito anche in modo rateale.