martedì 13 maggio 2025

IN BASILICATA LA POLITICA DI QUELLI ...UN PO' DI QUA E UN PO' DI LA'

 -  Da  www.talentilucani.it  -


LA POLITICA SOMMERSA 

Di Redazione               il

Editoriale

C’è un modo di intendere la politica che, più che ispirarsi alla responsabilità, ricorda le manovre silenziose di sommergibili che si muovono sotto il pelo dell’acqua, o le immersioni opportunistiche dei palombari che vanno a cercare ciò che serve, dove serve.
Accade in Basilicata, terra di storia e dignità, troppo spesso da parte di alcuni beneficiari della fiducia dei lucani,  ridotta a terreno di scambio, di tattiche, di posizionamenti opachi.
A Potenza, capoluogo che dovrebbe essere guida istituzionale e morale della Regione, e a Matera, città simbolo della cultura europea, si assiste invece a manovre che disorientano cittadini ed elettori.
I partiti centristi, in particolare Azione e Italia Viva, sembrano aver smarrito ogni freno inibitore.
A Matera stringono alleanze con esponenti del centrosinistra nelle cui liste si rilevano ( candidati Psi, candidati +Europa, con parte dei candidati di SÌ, Verdi , BCC e con candidati sospesi di Forza Italia) , che tutti (appassionatamente ) insieme appoggiano il candidato consigliere regionale (già sospeso)del Partito Democratico, mentre in Regione, a trazione centro destra, si spartiscono incarichi e ruoli in ogni direzione, senza un apparente criterio di coerenza politica, ma solo di opportunità.
L’ultima nomina alla SEL , che segue quelle dell’Apt è solo l’episodio più recente di questa logica.
Nessuno mette in discussione le qualità dei nominati , che saranno certamente professionisti competenti , ma il metodo solleva interrogativi. Incarichi e postazioni vengono assegnati con modalità che rafforzano il sospetto di un’unica vera ideologia: quella del DCV, “Dove Conviene Vanno”.

 

 
È un fenomeno che contamina la politica, la snatura, e mina il rapporto di fiducia con i cittadini. Chi oggi rappresenta forze politiche di caratura nazionale e ha ricoperto incarichi di primo piano dovrebbe sentire il dovere di restituire serietà al proprio ruolo.
Invece, si continua a navigare a vista, in una confusione in cui tutto è negoziabile, tutto è reversibile, tutto è sacrificabile, tranne il proprio tornaconto.
E se dovesse servire, si lanciano stilettate, come le ultime nelle sanità, che sono finalizzate a lacerare e giammai a stroncare definitivamente l’idillio con gli alleati di turno.
Così si mortifica la politica, si svilisce il dibattito, si umilia l’elettore. E finché nei partiti, tanto del centrosinistra quanto del centrodestra, si continuerà a tollerare questo doppio gioco, nessun progetto serio potrà attecchire.
Occorre un atto di responsabilità. Servono parole chiare da parte dei segretari regionali, ma soprattutto dei vertici nazionali. Basta ambiguità. È tempo che ciascuno dica da che parte sta, senza maschere, senza furbizie, senza doppi fondi.
La Basilicata non ha bisogno di equilibristi o di strateghi dell’ambiguità. Ha bisogno di visione, di coerenza, di verità. E soprattutto, ha bisogno che la politica torni ad essere un servizio, non una corsa al posizionamento.
Solo così si potrà costruire un futuro degno di questa terra, per troppo tempo sacrificata sull’altare delle convenienze personali. 

 


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