OSSERVAZIONI
Sembra, comunque, perpetuarsi, e la cosa non può che essere fonte di preoccupazione per la sua malefica anomalia, l'inesisteza o lo scarso apporto alla vita politico-amministrativa di Maratea dei gruppi di minoranza, come pure degnamente rappresentati nella massima assemblea cittadina a seguito del voto popolare, dopo abbandono dell'entusiasmo progettuale e dei tanti propositi pur manifestati in campagna elettorale, sostituito per lo più da presenza passiva, dal silenzio o, al massimo, da sporadiche contestazioni su singoli e marginali atti o iniziative propri della maggioranza e, quindi, del Sindaco e della Giunta.
Tanto, a mio parere, oltre che privare da tempo (il fenomeno è legato anche a precedenti consiliature) la nostra comunità di un pur possibile, costante e qualificato apporto propositivo e critico alla cosa pubblica, finisce con l'alterare in negativo il ruolo assegnato alla minoranza nell'esercizio delle sue rilevanti funzioni di garanzia del corretto sviluppo, anche dialettico, della vita democratica, di fatto orfana di apprezzabili idee e progetti di ampio respiro, pur alternativi, e tali da far distogliere lo sguardo dei gruppi di minoranza solo o soprattutto dalle cose contingenti, minime, di nessuno, scarso o modesto rilievo, in sostanza, per dirla con Totò, ...dalle "bazzecole, quisquilie e pinzillacchere".
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