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- Da https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2025/05/28 -
Piccola Posta
Meravigliosa di scogliere e spiagge, Maratea, la perla del Tirreno (un’eco di Odessa…) riserva due sorprese a chi non la conosca ancora. La prima è una tipica domanda da Risiko: in che regione è Maratea? In Basilicata, infatti, proprio incuneata fra Campania e Calabria. L’altra è la statua del Redentore, 22 metri (la seconda dopo il Sancarlone di Arona), 19 metri di apertura delle braccia, in cima al monte San Biagio, sul Castello, la parte alta del paese. Costruita fra il 1963 e il 1965, la grande scultura è stata valorizzata negli ultimi anni, e una mostra curata nel 2022 dagli studenti del locale Liceo artistico ne ha ricostruito la storia. Nel primo dei bellissimi racconti di Ingeborg Bachmann raccolti in “Tre sentieri per il lago” (Adelphi), scritto nel 1972, Nadja, una esausta traduttrice simultanea, viaggia con un accompagnatore d’occasione fino a Maratea e resta schiacciata, terrificata, al cospetto di quella statua gigantesca: “Si stese sulla terra, le braccia allargate, crocifissa su quella roccia, minacciosa, senza riuscire a togliersela dalle testa”. La voce pertinente di Wikipedia cita quel brano del racconto, ma fa torto a Nadja e alla statua, sicché suggerirei al Comune e al suo ufficio turistico di completare la voce, perché poi lei, ridiscesa, si arrischia a riguardare su, “quelle fantastiche, alte colline, perfino le rocce di Maratea, anche quella più alta, più scoscesa e protesa verso il mare, e lassù la rivide, una figura piccola, visibile appena, con le braccia spalancate, non inchiodata alla croce, ma pronta a levarsi in un volo grandioso, destinata a volare in cielo o a precipitare nell’abisso”.
GRAZIE A MICHELE D'ALASCIO.
- CONVEGNO SUL TEMA " MARATEA NELLA STORIA D'ITALIA" - con Luca Luongo ed Enza Laino.
Anche
per quest’anno a Maratea è stata conferita la Bandiera Verde, un
riconoscimento di valore nazionale che indica le spiagge adatte ai
bambini e alle famiglie.
OSSERVAZIONI
Sembra, comunque, perpetuarsi, e la cosa non può che essere fonte di preoccupazione per la sua malefica anomalia, l'inesisteza o lo scarso apporto alla vita politico-amministrativa di Maratea dei gruppi di minoranza, come pure degnamente rappresentati nella massima assemblea cittadina a seguito del voto popolare, dopo abbandono dell'entusiasmo progettuale e dei tanti propositi pur manifestati in campagna elettorale, sostituito per lo più da presenza passiva, dal silenzio o, al massimo, da sporadiche contestazioni su singoli e marginali atti o iniziative propri della maggioranza e, quindi, del Sindaco e della Giunta.
Tanto, a mio parere, oltre che privare da tempo (il fenomeno è legato anche a precedenti consiliature) la nostra comunità di un pur possibile, costante e qualificato apporto propositivo e critico alla cosa pubblica, finisce con l'alterare in negativo il ruolo assegnato alla minoranza nell'esercizio delle sue rilevanti funzioni di garanzia del corretto sviluppo, anche dialettico, della vita democratica, di fatto orfana di apprezzabili idee e progetti di ampio respiro, pur alternativi, e tali da far distogliere lo sguardo dei gruppi di minoranza solo o soprattutto dalle cose contingenti, minime, di nessuno, scarso o modesto rilievo, in sostanza, per dirla con Totò, ...dalle "bazzecole, quisquilie e pinzillacchere".
Il CILENTO “LUCANO”: un museo a cielo aperto nel cuore del Mezzogiorno
Tanino Fierro
3 giugno 2025
C’è un lembo di territorio nel cuore del Mezzogiorno che, una volta, si chiamava Lucania, ed oggi, dopo il colpo di mano del 1806, per volontà del re francese Giuseppe Bonaparte, si chiama Cilento. È una realtà mediterranea incontaminata, una specie di museo a cielo aperto, incastonata tra colline e montagne che la difendono dagli sbalzi d’umore dei venti dell’Appennino meridionale. Un fazzoletto di territorio lungo un centinaio di chilometri che da Paestum si distende, seguendo coste accidentate, fino alla baia tanto cara alla spigolatrice di Sapri.
Nel corso di questo viaggio, si incontra di tutto: i templi dorici, intatti e solenni, di Paestum che vegliano sulla piana del Sele, dove perseverano indisturbate le secolari bufale, tanto care alla dea Proserpina. Incuneandosi verso la strada provinciale si intravede il Castello di Agropoli, noto per aver dato ristoro ai suoi abitanti che, con i moti rivoluzionari, hanno detto alla storia che i meridionali, quando vogliono, sanno uscire dal loro torpore secolare. Una sosta sul belvedere di Castellabate, un luogo scoperto dalla cinematografia nostrana che ha saputo colorare ancora di più e in modo genuino la bellezza di un paesaggio benedetto dal Signore. A uno scoppio di tiro, si scorge Acciaroli con il suo confortevole porto, meta ambita da imbarcazioni di ogni tipo che approdano da ogni dove. Percorrendo verso sud la litoranea, ecco la patria di Parmenide, Ascea o Elea, un luogo la cui memoria risale nei secoli per aver ospitato la scuola filosofica eleatica: una pietra miliare nella storia della civiltà umana. Il Parco archeologico di Velia, poco valorizzato in verità, conserva le spoglie di Parmenide, ben protette da un bastione di architettura spagnola che si erge nei pressi. In fila indiana, una selva di paesi, a mo’ di rosario francescano, sfila lungo la costa che si dirige verso Palinuro, un luogo mitico che ricorda le gesta e conserva la memoria di un prode troiano sfuggito all’ira dei Greci nella guerra decennale di Troia. Palinuro è un luogo incantevole e ospitale, com’è l’intero Cilento “lucano”, che ha rapito generazioni di intellettuali che l’hanno decantato ripetutamente. Gli odori e i sapori in questa terra sono unici, al punto di aver generato uno stile di vita detto mediterraneo, che detta i tempi e i modi della sana educazione alimentare nel mondo, grazie all’intuito di Ancel Keys. Una volta superata la grotta di Polifemo, che ci allontana da Palinuro, percorrendo strade contorte e complicate ci affacciamo sulla Cilentana, una strada statale che taglia a metà l’intero territorio cilentano, da dove incrociamo il Monte Bulgheria, un posto venerato dai frati eremiti, stabilitisi qui da diverso tempo. Dalla cima del monte si ammira il Golfo di Policastro, azzurro e trasparente come non mai, che annovera nel suo contesto i comuni di Scario, Villamare, Policastro e, per finire, Sapri, distesa lungo la sua baia, luogo tanto caro alle truppe garibaldine.
ANCHE SULLE NOSTRE SPIAGGE OCCHIO ALLE TRACCE !
- Da Legambiente Maratea Facebook -
23 maggio alle ore 12:40 · Maratea, Basilicata
L'ONORIFICENZA DI CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA
Il mio paese è l’Italia
di Salvatore Quasimodo
Più i giorni s’allontanano dispersi
e più ritornano nel cuore dei poeti.
Là i campi di Polonia, la piana dì Kutno
con le colline di cadaveri che bruciano
in nuvole di nafta, là i reticolati
per la quarantena d’Israele,
il sangue tra i rifiuti, l’esantema torrido,
le catene di poveri già morti da gran tempo
e fulminati sulle fosse aperte dalle loro mani,
là Buchenwald, la mite selva di faggi,
i suoi forni maledetti; là Stalingrado,
e Minsk sugli acquitrini e la neve putrefatta.
I poeti non dimenticano. Oh la folla dei vili,
dei vinti, dei perdonati dalla misericordia!
Tutto si travolge, ma i morti non si vendono.
Il mio paese è l’Italia, o nemico più straniero,
e io canto il suo popolo, e anche il pianto
coperto dal rumore del suo mare,
il limpido lutto delle madri, canto la sua vita.
«L’omaggio di un figlio al padre, senza retorica ma con profondo affetto.» - Stefano Folli, la Repubblica
«Due biografie insieme, quella del padre Giorgio e quella del figlio Giulio, e, sullo sfondo, cinquant’anni di vita italiana.» - Walter Veltroni, Corriere della Sera
- Da www.quirinale.it -
Palazzo del Quirinale, 28/05/2025 (II mandato)
Rivolgo un saluto cordiale al Vice Presidente e ai componenti del Csm, e, tra di essi, ai vertici dell Cassazione, alla Presidente e ai componenti del Direttivo della Scuola superiore.
A tutti voi - magistrati in tirocinio – benvenute e benvenuti al Quirinale.
Gli interventi che abbiamo ascoltato hanno danno conto dell’impegnativo percorso formativo finora seguito.
È la prima volta che a questo incontro prende parte un numero così alto di nuovi magistrati: segno dell’esigenza di assicurare efficienza e garanzia di giustizia, affidate dalla Costituzione alla Magistratura sia giudicante che requirente. L’unità della formazione - iniziale e permanente - rappresenta un elemento centrale della comune professionalità.
La nostra Costituzione – nel lungimirante e prezioso sistema istituzionale che ha disegnato - persegue l’obiettivo di mantenere l’equilibrio tra i vari poteri dello Stato, assegnando all’Ordine giudiziario la tutela dei diritti fondamentali di ciascuno.
Nessun potere dello Stato – nessuno - è immune da vincoli e controlli. La stessa sovranità popolare viene esercitata “nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione”, come questa dispone nel suo primo articolo.
"Prima che una questione religiosa, la compassione è una questione di umanità! Prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani".
STIMOLANTE IDEA DI GAETANO FIERRO.
- Da https://www.radiodigiesse.net/lettere-alla-redazione -
Di Martino Ciano Pubblicato il
Da Punta degli Infreschi a Scario, fino all’Isola di Dino a Praia a Mare, esiste un ben di Dio ambientale che, nella sua interezza, ha pochi eguali nel Mediterraneo. È un patrimonio paesaggistico e naturalistico straordinario, un mosaico di macchia mediterranea, acque cristalline, promontori maestosi, piccole spiagge nascoste e borghi che sembrano usciti da un dipinto.
- Da Comune di Maratea Facebook -