giovedì 31 gennaio 2019

CIMITERO MEDITERRANEO



- DA  "IL DUBBIO"  del  31/01/2019 -


                    CIMITERO MEDITERRANEO:  MENO ARRIVI  MA  PIU'  MORTI

 Il drammatico rapporto  dell'Unhcr.





La rotta del Mediterraneo è diventata per rifugiati e migranti la più letale al mondo. Il tasso di mortalità tra i migranti che attraversano il mare dalla Libia verso l’Italia o Malta è più che raddoppiato lo scorso anno quando le missioni di ricerca e salvataggio navali sono state ridotte. Secondo il rapporto “Viaggi disperati” pubblicato ieri dall’Unhcr, l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, sebbene il numero totale di morti nel Mediterraneo centrale si sia ridotto a meno della metà nel 2018 rispetto all’anno precedente, lo scorso anno c’è stata una morte per ogni 14 migranti che hanno attraversato questa rotta. Il tasso era uno su 38 nel 2017. In totale, rivela il rapporto, sono circa 2.275 le persone morte o scomparse attraversando il Mediterraneo nel 2018, nonostante il significativo calo del numero di arrivi nelle coste europee. Coloro che hanno cercato di raggiungere l’Europa via mare hanno perso la vita a un ritmo allarmante: una media di 6 vite è andata persa ogni giorno.
La ridotta capacità di ricerca e soccorso, ma anche i cambiamenti nelle politiche di alcuni Stati europei, hanno determinato questa condizione. D’altra parte, la guardia costiera libica ha decisamente intensificato le sue operazioni di intervento e soccorso in mare con il risultato che l’ 85% di chi parte viene riportato in Libia e rinchiuso nei centri di detenzione in condizioni terribili ( spesso senza acqua né cibo per giorni), luogo di epidemie.

lunedì 28 gennaio 2019

LA VOCE DEI GIOVANI LUCANI

Generazione lucana - Impegno per la Basilicata 

Da  "PILLOLE"  di Gian Carlo Marchesini  in  www.calderano.it

"Il fatidico momento delle elezioni regionali in Basilicata del prossimo 24 Marzo si avvicina e, purtroppo, già si rivedono vecchi modelli e cliché da campagna elettorale.
Nonostante i riflettori puntati su Matera Capitale Europea della Cultura, la nostra terra è ferma, fragile. I nostri abitanti immobilizzati, spesso demoralizzati.I Comuni della Basilicata, infatti vivono realtà quotidiane differenti: come in un deserto, nulla si muove. E quando s’intravede qualcosa di nuovo e diverso, spesso si pensa sia un miraggio o magari, una gran bella fregatura. Siamo consapevoli inoltre che per riattivare i piccoli paesi non servono solo soldi e grandi eventi, ma piccoli miracoli che possono fare i giovani, sia quelli che sono rimasti che quelli che potrebbero tornare.

sabato 26 gennaio 2019

ALL' ATTENZIONE DI MATTEO SALVINI, MINISTRO DELL'INTERNO

e della Lega a proposito di migranti e "porti chiusi", ECCO POCHI VERSI DI VIRGILIO, poeta romano vissuto prima di Cristo, tragicamente attuali:

"In pochi a nuoto arrivammo qui
sulle vostre spiagge.
Ma che razza di uomini è questa?
Quale patria permette un costume
così barbaro,
che ci nega perfino
l'ospitalità della sabbia;
che ci dichiara guerra
e ci vieta di posarci
sulla vicina terra.
Se non nel genere umano e nella fraternità
tra le braccia mortali,
credete almeno negli Dei,
memori del giusto e dell'ingiusto".

- Virgilio - Eneide, Libro I  - 538-543 -




venerdì 25 gennaio 2019

DIMISSIONI

Ieri il Dott. Marcello Pittella, Governatore della nostra Regione, sospeso dalla carica sulla base della legge Severino a seguito del suo coinvolgimento nell'indagine sulla sanità regionale in corso presso la Procura della Repubblica di Matera e del suo arresto in data 6 luglio 2018 (arresti domiciliari successivamenti sostituiti dal divieto di dimora a Potenza ancora oggi in vigore), si è DIMESSO dalla carica. Le elezioni regionali sono state nel frattempo fissate per il prossimo 24 marzo.

giovedì 24 gennaio 2019

UNA INFERMIERA SPECIALE



Fu Irena Sendler, nata a Varsavia il 15 febbraio 1910 ed ivi deceduta il 12 maggio 2008. Salvò, insieme ad altri, circa 2500 bambini ebrei, facendoli uscire di nascosto dal ghetto di Varsavia con falsi documenti e trovando loro rifugi in case fuori dal ghetto. Collaborò con la Resistenza nella sua Polonia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale; arrestata e torturata non rivelò mai il nome dei bambini salvati.
Nel 1965 fu riconosciuta dallo Yad Vashem di Gerusalemme, Ente nazionale per la Memoria storica di Israele, come una dei "Giusti tra le Nazioni". Nel 2007 il Governo polacco la propose come "eroe nazionale" ma non potè recarsi alla cerimonia prevista per le sue precarie condizioni di salute; mandò in sua rappresentanza una signora che aveva salvato da bambina. Fu anche segnalata per il Premio Nobel per la Pace, che non le venne assegnato.

lunedì 21 gennaio 2019

PIETRA D'INCIAMPO

Le "Pietre di inciampo", così denominate con espressione di origine biblica, sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig, volta al deposito nelle città europee di una memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti (si tratta di piccole targhe d'ottone collocate davanti la porta della casa dove abitò un deportato ed in esse sono incisi nome, anno di nascita, data e luogo di deportazione, data di morte).


Ha parlato di "pietra di inciampo" anche il Dirigente scolastico del Liceo scientifico "Oriani" di Ravenna, Prof. Gianluca Dradi, a proposito della scritta apparsa qualche giorno fa sui muri della sua Scuola: Il Preside è gay.
Il Preside ha ritenuto che non dovesse essere cancellata e dovesse rimanere ben visibile a tutti.
Il Prof. Dradi, 57 anni, con famiglia ed un passato da Avvocato penalista, Assessore all'Ambiente, Insegnante di Diritto ed oggi Preside di un Istituto con oltre 1000 ragazzi e ragazze, ha dato una bella ed indimenticabile lezione a tutti gli studenti ed, in particolare, all'ignoto autore di quella scritta.
Ha così commentato la sua decisione: "Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio Liceo l'abbia pensata come a un'offesa. Non la farò cancellare: resti lì come "Pietra di inciampo" per l'intelligenza umana".

LA CASA DEI NONNI

E' il titolo di una delle più belle poesie di mia zia Letizia, dedicata alla casa dei suoi nonni Federico Rossi e Teresina Vita, miei bisnonni, alla Pendinata, oggi via Cardinale Gennari.
C'era nell'ampia cucina
un focolare raccolto.
Lungo la cappa
il fumo saliva
disegnando
tra le parole chete dei nonni
i nostri sogni fanciulli.
Sulla pesante catena
lo scintillio delle bucce d'arancia
tagliate a nastro
e intrecciate agli anelli
lucidi e neri

sabato 19 gennaio 2019

MATERA IN FESTA

                                       E' CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019

LA PAGELLA IN FONDO AL MARE

E' stata ritrovata con i voti nelle varie materie scritti in arabo e francese, ripiegata con cura e cucita in una tasca della giacca di un adolescente proveniente dal Mali, come racconta nel suo libro "Naufraghi senza volto" Cristina Cattaneo, Medico legale di Milano incaricato della identificazione dei corpi dei migranti ritrovati in mare. Il ragazzo, di 14 anni, era su un barcone partito dalla Libia e naufragato il 18 aprile 2015. Il suo corpo, finito in un sacco insieme a tanti altri sacchi, era arrivato nel laboratorio della Cattaneo che, con delicatezza, ha estratto dalla giacca quel documento scolastico custodito così gelosamente come una cosa cara, con la speranza di poterlo esibire un giorno al di là del mare e, magari, di poter  studiare ancora.

Disegno del vignettista Makkox su "Il Foglio"

venerdì 18 gennaio 2019

NON BASTA SCUSARSI

Occorre dare prova di puntuale, completo ed efficiente servizio, inteso non solo come raccolta differenziata ma anche come periodica pulizia delle strade ed aree comunali, a cominciare da quelle nei centri abitati, nonchè delle spiagge lungo la nostra costa.
La cittadinanza, a parte "questo disgraziato episodio", preceduto da chiari segnali negativi nella gestione del servizio nel suo complesso, da tempo lamenta incuria e stato di abbandono sull'intero territorio; attende ora un ben diverso modo di procedere e di operare da parte della nuova società aggiudicataria della gara di appalto, accompagnato da adeguato e costante controllo dell'Ente pubblico circa l'integrale, reciproca osservanza del relativo contratto.

giovedì 17 gennaio 2019

LA VITA DI ANDREA TRA MARE, TERRA E...CIELO



All’inizio degli anni ‘60 iniziai a fare la pesca subacquea. I mezzi erano molto rudimentali ma i pesci nel mare non mancavano. Avevo una maschera ereditata da mio fratello, molto vecchia, con il vetro lesionato e la gomma ingottata. Ogni momento dovevo togliere l’acqua che vi entrava e mi faceva bruciare gli occhi. Il vetro era sempre appannato ed io stavo sempre a sputarci sopra, così si usava spannare le maschere. Avevo una sola pinna n° 42-44 di colore nero, ricucita nel tallone ed ingottata ma con essa al piede mi sembrava di volare. Tre stecche di ombrello legate assieme facevano da arco mentre un’altra appuntita faceva da fiocina. Triglie e polipi erano il mio bersaglio preferito. I saraghi li colpivo spesso ma non restavano legati alla fiocina, divincolandosi si staccavano ed io li inseguivo fino a quando non scomparivano tra gli scogli o tra le alghe, raramente riuscivo a riprenderli.
Ad un paio di metri dalla riva della spiaggia del porto c’era un dislivello, si chiamava il gradone che aveva un paio di metri di profondità, su questa linea si svolgeva la mia pescata. Mai tornavo a casa senza pesci, mia madre mi sgridava sempre perché diceva che era pericoloso e voleva che non dovessi pescare mai da solo. Questo problema si risolse quando prese in fitto una stanzetta, proprio sulla spiaggia, Andrea, un ragazzo di Maratea, figlio di gente facoltosa, che amava fare la pesca subacquea.

mercoledì 16 gennaio 2019

IL SACRIFICIO DI JAN PALACH

Jan Palach,  Praga 11 agosto 1948 - Praga 19 gennaio 1969
"Dimmi chi era che il corpo portava,
la città intera che lo accompagnava,
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga"

Così cantava Francesco Guccini nel 1970 nella sua "Primavera di Praga", un anno dopo il sacrificio dello studente Jan Palach in piazza San Venceslao a Praga.
Nel 1968 Alexander Dubcek, segretario del Partito comunista cecoslovacco, aveva tentato di mettere in pratica un "socialismo dal volto umano" per prendere le distanze dal modello sovietico (quel periodo passerà alla storia come la "Primavera di Praga"). L'esperimento durò pochi mesi e terminò a seguito dell'invasione di Praga da parte delle truppe sovietiche. Jan Palach si cosparse il corpo di benzina e si dette fuoco. Era il 16 gennaio 1969 e fu il primo di otto sacrifici di studenti.

MARATEA: PROBLEMI ANCHE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

A quanto già ampiamente descritto e documentato dall'anonimo cittadino di Maratea nella sua lettera-denuncia oggetto di pubblicazione come sopra, deve aggiungersi l'avvenuta sospensione del servizio di raccolta differenziata già da alcuni giorni. Sembra che tanto sia connessso al rimpallo di responsabilità tra Amministrazione comunale e  società che gestisce il servizio e ad una fase di transizione per subentro di altro gestore.
A pagarne le conseguenze sono i cittadini, che da tempo assistono ad un generalizzato e crescente stato di degrado ed abbandono sul territorio comunale, nonostante sia vigente uno specifico Regolamento per "La gestione dei rifiuti solidi urbani", approvato con Delberazione del Consiglio comunale n. 4 del 29/01/2016.

lunedì 14 gennaio 2019

IL GIORNO DELLA MEMORIA

IL 27 GENNAIO 1945 FURONO ABBATTUTI  I CANCELLI DEL CAMPO DI STERMINIO DI AUSCHWITZ
                         DOMENICA  27  GENNAIO  GIORNO  DELLA  MEMORIA  2019

domenica 13 gennaio 2019

BELLA NOTIZIA!

Ieri sera è stato arrestato a Santa Cruz in Bolivia Cesare Battisti, ex terrorista dei Pac (Proletari armati per il comunismo), condannato in Italia all'ergastolo per quattro omicidi compiuti tra il 1978 ed il 1979. Battisti, pluriomicida, è stato catturato da una squadra speciale dell'Interpol formata da investigatori italiani; era latitante dallo scorso dicembre dopo la revoca dello status di residente permanente in Brasile e l'ordine di estradizione del Presidente Michel Temer.
Si attende ora l'estradizione nel nostro Paese dove potrà finalmente scontare la condanna -

sabato 12 gennaio 2019

MARCELLEIDE

Con provvedimento in data odierna anche il Dott. Angelo Onorati, Gup presso il Tribunale di Matera, ha rigettato il ricorso presentato dai difensori di Marcello Pittella ai fini della revoca del divieto di dimora a Potenza. Tale divieto rimane, pertanto, confermato con permanenza della sospensione dalla carica di Presidente della Regione Basilicata a seguito dell'arresto il 6 luglio scorso nell'ambito dell'inchiesta "Il Suggello" (arresti domiciliari poi sostituiti con la più lieve misura cautelare del divieto di dimora a Potenza).
Non può, dunque, che proseguire la battaglia legale del Governatore sospeso nel procedimento penale a suo carico presso il Tribunale di Matera con accusa di falso ed abuso d'Ufficio. Il P.M. ne ha chiesto il rinvio a giudizio e la prima udienza è fissata per il prossimo 12 aprile.
Nel frattempo la Basilicata si prepara alle elezioni regionali...

venerdì 11 gennaio 2019

ELEZIONI REGIONALI IN BASILICATA

Con sentenza n. 36/2019 in data 9 gennaio 2019 il Tribunale Amministrativo per la Regione Basilicata ha riconosciuto  la illegittimità della proroga di sette mesi di Giunta e Consiglo regionali uscenti ed il rinvio delle elezioni regionali al 26 maggio in concomitanza con le europee. Ora la Giunta con il Presidente facente funzioni, Flavia Franconi, dovrà fissare il voto entro venti giorni nella prima data utile tra metà e fine marzo, pena Commissario ad acta.
Tanto ha deciso il T.A.R. su Ricorso di  Antonio Mattia, candidato Governatore M5S, e dei Consiglieri regionali, Gianni Leggieri e Gianni Perrino.

giovedì 10 gennaio 2019

PESCATORI

                                                 
                                                        RITORNO  DALLA  PESCA
                                                                                                                di  Letizia Labanchi


Tornano all'alba
le barche
e si avvicinano a riva
con ritmici tonfi di remi.

I pescatori
hanno il volto segnato
dal travaglio notturno,
ma lo sguardo riflette
la forza serena
che solo dà il mare.

Li accolgono bimbi festosi
e le donne
nel terso mattino
fra lo sciabordare dell'onde
e il vociare confuso.

Le ceste ricolme,
si avviano le donne
a vendere il pesce
lucido e ancora guizzante;
si attardano gli uomini
stanchi, sul lido,
parlando della comune fatica.

Distenderanno fra poco
le reti sulla sabbia salmastra
e attenderanno la sera
per nuove esperienze,
per nuove rischiose avventure.



IL PIU' BELLO DEI MARI


Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

Nazim Hikmet

Poeta turco, 1902 - 1963

mercoledì 9 gennaio 2019

USO IMPROPRIO DELLE DIVISE

Da parte del Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che per questo è stato denunciato dal Sindacato dei Vigili del Fuoco (comportamento in violazione dell'art. 498 c.p.).

L'uso improprio riguarda anche quello delle divise della Polizia, della Protezione civile, ecc.
Ne ha parlato apertamente lo scrittore Roberto Saviano e ad esso ha fatto cenno anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella con il suo richiamo a non utilizzare le divise per passerelle politiche.

martedì 8 gennaio 2019

INCURIA E ABBANDONO

Premesso che "il cittadino di Maratea" avrebbe fatto meglio a firmare la lettera-denuncia, ne condivido il contenuto poichè è da tempo che le strade ed aree comunali sono abbandonate a se stesse, prive della necessaria pulizia periodica oltre che di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Lo stato di degrado, altro che decoro ambientale, si attenua appena nel periodo estivo per poi riproporsi subito dopo dappertutto ed anche nei centri abitati, a cominciare dal Centro storico, i cui vicoli e vie interne sono infestati da erbacce e rifiuti di vario genere.
I cittadini avranno pure le loro colpe ma il quadro denunciato rinvia a ben altre responsabilità...

lunedì 7 gennaio 2019

CAZZANEDDU


Da  http://www.ufunnicu.it/  - Museo virtuale della civiltà marinara di Maratea:

 

"Raele Vincenzo

detto Cazzaneddu . Era un celebre pescatore bevitore e bestemmiatore, era privo di un braccio e di un occhio e viveva secondo natura, alzandosi al sorgere del sole e coricandosi al suo tramonto , non prima di averlo salutato  riverentemente. Le cernie erano i pesci che amava pescare  con i filaccioni conoscendone perfettamente le tane. Viveva in un basso da solo trascorrendo la maggior  parte del tempo a bere vino. Essendo imparentato con Tresina ì Sceru, quasi ogni giorno, andava a pranzo da lei per cui i soldi che guadagnava vendendo le cernie che pescava, servivano unicamente alla scorta di vino e tabacco per la pipa. Quando le scorte stavano per finire era costretto ad andare di nuovo a pesca. Possedeva una piccola barca cui aveva dato nome “Balilla” essendo egli un simpatizzante del regime fascista. Quando vi fu il referendum per il passaggio dalla Monarchia alle Repubblica, il Sindaco dell’epoca scese al Porto e, incontrando Cazzaneddu cercò di  convincerlo a cambiare nome alla barca che ricordava un passato sconveniente. Raele lo ascoltò in silenzio e ,quando questi andò via, chiamò quattro ragazzi e con il loro aiuto, gettò l’imbarcazione sotto il muro della mbraiata distruggendola. “Sta varca addavutu nu nomi sulu e chistu restiti” disse. Da quel giorno non andò più a mare".

La scheda tecnica

Anno di nascita:
1871
Anno di morte:
1968
Nome portaiolo:
Cazzanèddu

A questo bel  ricordo  mi permetto aggiungere una poesia:
                                      
                                             IL  VECCHIO  PESCATORE 
                                                        "Cazzaneddu"
                                                                                                                     di  Letizia  Labanchi

Come a bulino cesellato il volto
da sole e vento,
il vecchio pescatore
sovente contraèa le folte ciglia
quasi a scrutare ancora l'orizzonte.

E gli occhi stanchi
fra que' due cespugli
ispidi e grigi,
erano chiari e azzurri
quali piccole conche
fra gli scogli.

sabato 5 gennaio 2019

LA PASSIONE RIBELLE

E' il titolo di un libro di Paola Mastrocola - Editori Laterza (GLF) - Insegnante di Lettere,  sull'argomento sparizione dello studio dalle nostre vite e, comunque, dedicato dall'autrice a chi studia:

"Chi studia è sempre un ribelle.
Uno che si mette da un'altra parte rispetto al
mondo e, a suo modo, ne contrasta la corsa.
Chi studia si ferma e sta: così,
si rende eversivo e contrario.
Forse, dietro, c'è sempre una scontentezza:
di sè, o del mondo. Ma non è mai fuga.
E'solo una ribellione silenziosa e,
oggi più che mai, invisibile.
A tutti i ribelli invisibili
è dedicato questo libro".

Si tratta di un libro sicuramente apprezzato da "tutti i ribelli invisibili", con l'augurio che sia letto anche da chi non ha mai studiato o non  studia più...
Faccio del tutto mio, e me ne scuso con l'autrice, quanto scritto nel suo "Intermezzo autobiografico" al cap. III:

"A me studiare piace........Mi è sempre piaciuto studiare, fin da piccola. Ero una che si trovava bene sui libri, a suo agio".

Sarà anche per questo che sono stato e sono sempre un ribelle..., uno dei tanti "ribelli invisibili" e ringrazio l'autrice per la dedica...
Ringrazio anche mia figlia Chiara, un'altra ribelle, per avermi fatto conoscere questo bel saggio di Paola Mastrocola, nel quale mi sono ritrovato con la mia lunga e mai interrotta esperienza di studio da scolaro, studente e poi avvocato ed insegnante di Diritto ed Economia.



venerdì 4 gennaio 2019

CONTROVENTO

- Da "Il Dubbio"  del  4 gennaio 2019 -

                      IL  PAPA  CHE  REMAVA  SEMPRE  CONTROVENTO

Editoriale del Direttore
Pietro Sansonetti



Il Papa ne ha combinata un’altra.  Ha detto che preferisce gli atei ai cattolici ipocriti. Cioè a quelli che considerano il cristianesimo un rito, quelli che pregano e odiano. Questo Papa non si stancherà mai di andare controvento.
Successe anche a Gesù…
Stavolta papa Francesco l’ha fatta grossa. Ma grossa davvero. Ha voluto spiegare cosa volesse dire Gesù quando ha pronunciato il “discorso della Montagna” – che forse è la chiave vera, quasi il riassunto di tutto il Vangelo – e cosa volesse dire quando ha dettato il “Padre Nostro”. E per fare questo, senza tanti formalismi, ha finito per sostenere che è meglio essere atei piuttosto che cristiani ipocriti. Ha lanciato una maledizione contro l’ipocrisia di chi considera il cristianesimo solo rito ed esteriorità: preghiera in pubblico, rosari, crocefissi, ostentazione della identità cristiana. Si è riferito alla requisitoria di fuoco, raccontata sempre dal Vangelo, di Gesù contro gli scribi e i farisei, ciò contro le classi dirigenti.

mercoledì 2 gennaio 2019

UNA CITTADINANZA ONORARIA...A META'

Con sua Deliberazione n. 63 del 18 dicembre 2018, il Consiglio comunale di Maratea ha conferito la cittadinanza onoraria all'artista Cesare Cremonini, previo intervento del Sindaco e dell'Assessore alla Cultura, con la seguente motivazione:
"per il forte legame affettivo che intrattiene con la nostra città e che non manca mai di sottolineare pubblicamente, veicolando l'immagine di Maratea, promuovendola in tutta Italia e conferendole ulteriore prestigio".
Assenti ben cinque Consiglieri (due di maggioranza e tre di minoranza), si sono espressi a favore del conferimento i sette Consiglieri di maggioranza presenti, Sindaco compreso, mentre il consigliere  di minoranza, Arch. Francesco Ambrosio, già Sindaco del nostro Comune, ha manifestato il suo motivato dissenso con voto contrario.
Nel richiamare qui quanto da me già osservato in precedente post dal titolo "Maratea e...la cittadinanza onoraria", ritengo che sarebbe stato certamente preferibile un conferimento da parte del "plenum" della massima assemblea cittadina con tutti presenti e con votazione unanime, come pure dovrebbe sempre avvenire quando si intenda procedere per una tale onorificenza meritevole di riconoscimento da parte dell'intera comunità come rappresentata in Consiglio comunale.
Bene ha fatto l'Arch. Ambrosio a esprimere il suo voto contrario, dopo quello altrettanto contrario già espresso nel precedente, analogo caso relativo a Sophia Loren, motivandolo con l'assenza di uno specifico Regolamento comunale e con la leggerezza ed improvvisazione nella concessione, che poco o nulla si addicono ad un così prestigioso riconoscimento (ciò senza nulla togliere alla Loren o a Cremonini).
A parte la opportunità di regolamentazione della materia, non si dovrebbe prescindere da un consenso unanime del Consiglio comunale, in modo che il conferimento della cittadinanza onoraria abbia il peso ed il prestigio che si merita e non ne risulti poi, con il voto, di fatto sminuita la stessa motivazione. Diversamente non sarà che una cittadinanza onoraria, per così dire,...a metà e tale da perdere gran parte di quel valore e di quel significato originari e propri della specifica onorificenza, con il verificarsi di qualcosa, a mio parere, poco piacevole per la nostra Città e per gli stessi insigniti di tal riconoscimento onorifico.