Sono già più di duecentocinquantamila le firme raccolte dal Comitato promotore del Referendum per l'eutanasia legale.
A Maratea è possibile firmare presso il Comune.
Sono già più di duecentocinquantamila le firme raccolte dal Comitato promotore del Referendum per l'eutanasia legale.
A Maratea è possibile firmare presso il Comune.
"LA SIERRA LEONE ABOLISCE LA PENA DI MORTE
Sergio D’Elia
Il 23 luglio la Sierra Leone è diventata l’ultimo stato africano ad abolire la pena di morte dopo che i parlamentari hanno votato all’unanimità per cancellare l’ultimo retaggio dell’era coloniale.
Lo Stato dell’Africa occidentale è diventato il 23° del continente a porre fine alla pena capitale, che è in gran parte un’eredità dei codici legali coloniali. Ad aprile, era stato il Malawi a stabilire che la pena di morte era incostituzionale, mentre il Ciad l’aveva abolita nel 2020. Nel 2019, la Corte Africana per i diritti umani aveva stabilito che l’imposizione obbligatoria della pena di morte da parte della Tanzania era “palesemente ingiusta”.
Dalla terra dei leoni segnata da una lunga e sanguinosa guerra civile, che verso la fine del secolo scorso ha provocato decine di migliaia di morti, è giunta l’ennesima lezione di civiltà.
La Corte speciale delle Nazioni Unite, istituita per giudicare crimini di guerra e contro l’umanità, si è rivelata una Corte esemplare, un potente strumento per la riconciliazione e la prevenzione di futuri conflitti. Lo statuto della corte internazionale che bandiva la pena di morte per fatti di estrema gravità come terrorismo, deportazione, schiavitù sessuale, omicidi, torture e stupri di massa, è stato il preludio alla riforma interna che ha finalmente cancellato la pena capitale che poteva essere prevista anche per un solo omicidio, la rapina aggravata, l’ammutinamento e il tradimento.
“Ho mantenuto l’impegno assunto dal governo di abolire definitivamente la pena di morte in Sierra Leone”, ha detto il Presidente Julius Maada Bio. “Ringrazio i cittadini, i membri del Parlamento, i partner per lo sviluppo e i gruppi per i diritti che sono stati fermamente al nostro fianco per fare la storia.”
Vincenzo Labanca Valerio Mignone*
Il 26 luglio u.s., la settecentesca Chiesa dell’Addolorata del Centro storico di Maratea è stata “Aula Magna” per il conferimento del Sigillum honoris causa da parte della Università Popolare dell’Età Libera (UPEL) di Maratea Trecchina ad una personalità della cultura, dell’arte, della vita civile. Quest’anno, il professor Sergio Del Giacco, titolare emerito dell’Istituto di Immunologia clinica e Medicina Interna della Università di Cagliari, è stato il destinatario del riconoscimento, ed Egli ha tenuto la sua Lettura magistrale sul tema “Sistema immunitario in epoca di pandemia”.
Del Giacco, con radici formative presso la Clinica Medica dell’Università di Milano, ha svolto la sua attività a Cagliari, i cui risultati sono stati pubblicati anche in riviste mediche internazionali come Lancet, New England Journal of Medicine. Con linguaggio semplice e comprensivo ha spiegato al pubblico il Sistema immunitario del corpo umano per struttura anatomica e funzioni, catturando l’attenzione degli ascoltatori.
Del Giacco ha rassicurato sulla evoluzione della malattia da Covid-19, che ha un tasso di contagiosità elevato, ma basso quanto a mortalità, grazie al Sistema immunitario, costituito da una rete di stazioni di servizio, sparse in tutto il corpo, e in attività ininterrotta dalla nascita.
e la nostra bella Sardegna
- Da "PILLOLE DEL 2021" di Gian Carlo Marchesini in www.calderano.it - Storia e Storie -
"La causa principale degli incendi è l'abbandono dei territori. Le zone interne negli ultimi decenni hanno conosciuto un imponente movimento migratorio verso le coste. Un processo di urbanizzazione delle aree costiere che ha fatto crescere in fretta e male le città e spopolato le campagne. Da una parte uno sconsiderato consumo di suolo per attività edilizie e e turistiche sulla costa, e dall'altra paesi che si sono svuotati, tanti piccoli centri dove gli indicatori demografici predicono addirittura l'estinzione di alcuni di essi perché lì le morti sono stabilmente superiori alle nascite. Spopolamento significa riduzione delle colture tradizionali, che sono una sorta di stabilizzatore degli equilibri ecologici, in mancanza dei quali si ha una prevalenza della macchia e dei boschi che, se non è governata, può essere pericolosa. I boschi e la macchia sono abbandonati a sé stessi. Il lavoro del corpo forestale regionale non basta. E' la presenza attiva dell'uomo, delle piccole comunità locali, il fattore che garantisce che il bosco e la macchia siano mantenuti puliti e in condizioni di controllo e sicurezza". (Ignazio Camarda, docente universitario di agraria a Sassari)
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- Da pagina Facebook di Gerardo MELCHIONDA -
"TUTTE LE SPIAGGE SONO DI TUTTE E DI TUTTI! Perché i Sindaci non intervengono?
Se una persona vuole andare sulla spiaggia – libera – di Castrocucco di Maratea, per fare il bagno o per prendere il sole, dopo aver parcheggiato lungo la strada pubblica, comunale, attraversando un Lido, può essere fermato da un operatore che lo invita a non attraversare il lido, perché – udite, udite – sta percorrendo una “proprietà privata”. Se la persona resterà sorpresa dall’affermazione perché ha appreso che il codice civile all’art. 822 statuisce che “Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia e le opere destinate alla difesa nazionale”,rimarrà basito quando leggerà all’accesso del lido-parcheggio un cartello con il quale si avvisa, chi entra, che sta accedendo ad una proprietà privata. A questo punto, la persona – sicura delle sue conoscenze – potrà attraversare, con spavalderia, infischiandosene dell’invito dell’operatore del lido, sostenendo che, da parte dei gestori del lido, vi è un abuso di potere e che è pronta ad assumersi, davanti alla legge, la responsabilità di un’eventuale infrazione, oppure la persona – per quieto vivere – potrà tornare indietro e attraversare una strada che i gestori del lido hanno approntato per chi vuole raggiungere la spiaggia senza utilizzare i servizi del lido.
A questo punto, qualcuno potrebbe obiettare: <<se i gestori del lido hanno lasciato una strada è giusto utilizzarla, non stanno vietando l’accesso, stanno solo indirizzando l’accesso>>. La materia, sebbene apparentemente semplice, è stata resa complessa dalle norme poco chiare che la disciplinano. Prima di tutto dobbiamo sapere che siamo di fronte ad una questione in cui si sta rivendicando un diritto, non si sta chiedendo un piacere, non si sta invocando una concessione. Dobbiamo sapere tutte e tutti che la spiaggia è un bene demaniale deputato all’uso promiscuo di ogni persona per cui una limitazione irreversibile comprimerebbe un diritto ed una libertà non tollerabile dall’ordinamento.
"In merito ad alcuni commenti, interventi e dichiarazioni che animano in questi giorni il dibattito, in particolare a Maratea, in relazione ai risultati dei monitoraggi di Goletta Verde 2021 in Basilicata, Legambiente Basilicata con la presente nota intende precisare alcuni aspetti che risultano ancora, malgrado i numerosi chiarimenti, oggetto di cattiva informazione e spesso di palese strumentalizzazione.
Come
è noto, da oltre 30 anni Legambiente con la sua campagna Goletta Verde si pone
l'obiettivo di denunciare, sensibilizzare e informare sullo stato di salute del
nostro mare.
Al fine di supportare tali obiettivi, la campagna si avvale anche di
un'attività di monitoraggio che viene effettuata prelevando campioni d'acqua
ed eseguendo su ognuno le analisi previste dalla legge, attraverso il supporto
di laboratori territoriali di analisi accreditati.
I
tecnici e i volontari di Legambiente durante la campagna eseguono il
monitoraggio dello stato di qualità del mare e delle coste, con l'intento di
evidenziare i punti critici, alcuni dei quali come spesso capita, non vengano
mai monitorati dalle autorità competenti che invece si concentrano sui tratti
cosiddetti balneabili.
Esistono alcuni punti critici in cui, secondo i dati di Goletta Verde, la
qualità microbiologica delle acque monitorate non rispetta i pa- rametri di
legge. Senza mai con questo tuttavia sostenere però che un intero tratto di
costa sia inquinato. Nondimeno però i criteri di Goletta Verde sono del tutto
conformi a quelli previsti dalle normative nazionali e i parametri utilizzati
sono gli stessi utilizzati da Arpab, con risultati che non sono in
contraddizione con i prelievi effettuati dall'Agenzia Regionale lungo le coste,
ma al massimo si integrano al lavoro svolto dalle Istituzioni.
- Articolo di NICOLA SAVINO -
"Quand’è che il nostro “dire” evidenzia una competenza approssimativa? Molto probabilmente quando parliamo o scriviamo senza tener conto delle situazioni nel loro complesso e di quanto si è detto da chi è considerato “competente” su vasta scala: da un’autorità, l’ipse dixit, utile da affiancare al ragionamento. Come dire che se uno non è un tecnico del settore assume come riferimento l’autorità in materia; che, se io so di “non sapere” di bilanci e tecniche relative, attendo a quel che ne dice l’Aristotele di questa nostra fase storico-politica: quel presidente Draghi cui l’Opinione pubblica spagnola ha tributato un’ovazione a scena aperta!
Da quando ha spiegato che il debito, una delle componenti fisse di qualsiasi bilancio pubblico, può essere <buono o cattivo>, nessuno se la sente più di criticare un’Amministrazione con l’argomento di averlo addossato ai successivi Amministratori ed alle generazioni future! Verifica gli effetti prodotti -o li calcola in fieri- sul “vivere” che ne deriverà (anche se “non raccomandato” dagli organi di Controllo), e lo argomenta sul piano politico!
Di tale modalità, del far tesoro anche dei pareri autorevoli, specie quando non si è in confidenza né con le tecnicalità né con visioni politiche chiare, sembra invece non aver tenuto conto una Consigliera regionale lucana. Sebbene Personalità particolarmente esperta in una miriade di “assistentati sociali e giuridici” (internet), persino in generiche attività formative, con direzioni non sempre coerenti fra loro ed in assenza di una qualsiasi pur minima valutazione di risultato!
Insomma, un prototipo del saltare sul carro di moda, indipendentemente da una <concezione guida>, che- in una normale democrazia- dovrebbe coincidere con l’impegno politico! E tuttavia, pur in queste condizioni, non sarebbe stato superfluo confermare la bocciatura delle operazioni ad alto rischio di Amministrazioni del passato, con perdite super costose per l’Ente; invece, nel caso accennato, ha trattato di debiti per il trasporto pubblico, dei quali sarebbe stato necessario verificare la corrispondenza alle esigenze dei lavoratori dipendenti, spesso segnalati dalle cronache in attesa della dovuta retribuzione. Insomma, niente su motivazioni ed effetti, quindi niente di politico!
Ma le cose che meno quadrano nello <intervento stampa> della Consigliera leghista (Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 3 luglio),sono nel triplice corollario che tenta di ricavare dall’ argomento: la richiesta di scuse alla sua parte dai predecessori; il pieno sostegno al governatore Bardi “nella consapevolezza che bisognerà assumere forti interventi correttivi affinché si ripristini la legalità” (argomento criptico, privo di un qualsiasi nesso con il tema); infine, dulcis in fundo, l’aver attribuito alla “Sinistra” i predecessori.
"Il Sigillum honoris causa è il titolo onorifico che l’Università Popolare dell’Età Libera (UPEL) di Maratea Trecchina conferisce, di rado, a Personalità illustri nel campo del Lavoro, dell’Arte, della Scienza o della Cultura".
- Rosanna Papaleo -
L’11 luglio dell'anno scorso il Sigillum è stato conferito al Prof. Sen. Luigi M. Lombardi Satriani, pioniere della moderna Antropologia, nativo, e barone di antico lignaggio, di Briatico, già docente di Antropologia presso l’Università Statale di Roma, di Napoli, della Calabria e di altre Università italiane e straniere.
Vedi
Sigillum honoris causa di Rosanna Papaleo
Il Prof. Del Giacco ha tenuto la Lettura magistrale "SISTEMA IMMUNITARIO IN EPOCA DI PANDEMIA".
- Da www.ilcorrieredellacalabria.it -
Non ne abbiamo tante di librerie in Calabria. Fare il libraio è una missione, a volte sfiora il martirio. È complicato per tutti, dappertutto: in Calabria la percentuale dei lettori è dell’11%. Si capisce il problema. Però in Calabria le chiudiamo, pure se rappresentano una resistenza speciale, perfino se riescono a vendere libri. Il libraio è una sorta di mago, ogni giorno deve essere capace di inventarsi un trucco per andare avanti, e hai voglia a essere bravo a scrivere, senza le magie della libreria le storie si fermano. Il libraio è come una madre: quello che una madre fa per mille figli… sì, nemmeno mille scrittori sanno ripagare il sacrificio. Molti nemmeno si accorgono quando una libreria muore e svanisce un impero di storie, favole, fiabe. Si toglie la luce alle lucciole. Magari Pasquale Lanzillotti se lo è immaginato di essere una lucciola, un insettino magico sempre più raro. Ma il fisco non è immaginifico, i Comuni forse non leggono storie, di certo non se le lasciano raccontare. Alle parole di Pasquale Lanzillotti, il suo Comune, non ci crede. Pasquale ha aperto, a Praia a Mare, una libreria, vent’anni fa; i libri è riuscito a venderli, ha spacciato migliaia di storie. Ci ha costruito la propria famiglia, l’ha tirata su. È arrivata un’eredità, più che beni ne ha ricavato debiti. A cercato di pagarli. Ci è riuscito in parte. Vuole un modo non osceno di pagare. Farlo a rate, secondo i ricavi dei libri. Una cosa ovvia, ragionevole. Pasquale non è un evasore, non li ha i soldi alle Cayman. Ha come tanti di noi un debito da pagare a un qualche ente, gli ultimi due anni non sono stati dei migliori, per nessuno. Il suo Comune non ha voluto più ragionare. La libreria Victoria ha le saracinesche abbassate. Così Pasquale non lo potrà pagare il suo debito; così i lettori non li avranno i libri; così gli autori non le venderanno le loro storie; così una famiglia smetterà di fabbricarsi. Tutti abbiamo perso. Ha perso complessivamente una società che diventa una terra senza lucciole, rabbuiata dall’imperio delle regole, che a volte servono solo ad ammazzare i sogni di tutta una generazione.
PRESSO IL CENTRO CULTURALE "JOSE' MARIO CERNICCHIARO" venerdì scorso 23 luglio con l'autore Angelo Picariello
Sarà perchè la possibilità di incontrarsi è diventata merce rara e preziosa, sarà per la bella location e l'incantevole cornice, sarà perchè proprio venerdì è arrivata nei magazzini fresca di stampa, nonostante il lockdown, la terza edizione, ragguardevole traguardo cui è giunta "Un azalea in via Fani", sarà per tutto ciò, ma l'incontro organizzato dal Centro culturale "Josè Mario Cernicchiaro" di Maratea è stato davvero meraviglioso.
Tuttavia, al di là del contesto e della cornice, ciò che lo rende indelebile nel mio cuore sono stati i vostri volti e la vostre parole. Ringrazio il Sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, che mi ha colto in un attimo di disorientamento al mio arrivo e mi ha condotto all'ingresso della biblioteca; il professor Francesco Sisinni, un uomo che ha scritto la storia della valorizzazione del patrimonio culturale in Italia, che mi ha fatto l'onore della sua presenza. Ho capito perfettamente la sua battuta circa la fatica che comporta il dolore di riaprire una ferita mai sanata della nostra storia. Ringrazio il professor Giampaolo D'Andrea per la collocazione storica che ci ha fornito e la sua disponibilità, e ringrazio il bravissimo collega Renato Cantore che ha avuto il merito di aprire il cuore alla speranza trattando con grande benevolenza il mio lavoro, valorizzandolo nella sua parte migliore, che poi non è la mia, io ho fatto solo da testimone. Mi sono solo limitato ad accendere un faro su particolari poco illuminati, eppure illuminanti, delle vicende di quegli anni, in grado di infondere speranza anche ai giorni bui che viviamo oggi.
Un grazie speciale poi va agli organizzatori. In primo luogo a quella persona speciale che è Tina Polisciano che avevo gà conosciuto in occasione dell'uscita del mio primo libro su Giovanni Palatucci, "Capuozzo, accontenta questo ragazzo", che mi ha fatto sentire come a casa mia in uno dei posti più belli al mondo. Ringrazio attraverso di lei tutto il Consiglio di amministrazione e il fotografo Biagio Calderano che ha immortalato la serata con tantissimi scatti .....".
- Da "PILLOLE DEL 2021" di Gian Carlo Marchesini in www.calderano.it - Storia e storie -
"Buone notizie da quel di Maratea.
L'ex Collegio Scuola di Fiumicello, che per decenni ha ospitato bambini orfani o socialmente problematici, e da altri decenni era chiuso e abbandonato, si è trasformato in Ostello Internazionale della Gioventù. I giovani provenienti da tutto il mondo, sottoposti a vaccino, possono soggiornare a prezzi modici godendosi il mare che si apre splendido a duecento metri, ed essere accompagnati a visitare il bosco del Santavenere e il Porto, la Grotta delle Meraviglie, il centro storico e la statua del Cristo, la spiaggia di Acquafredda con sopra la svettante Villa che fu dimora di Francesco Saverio Nitti. Senza dimenticare una puntata per godersi le colline di Massa e Brefaro fino alla cima del Coccovello. Intanto, in quel di Castrocucco, l'ex Pamafi, grande azienda florovivaistica e zootecnica, è stata riattivata come laboratorio di agricoltura biologica ricca di ortaggi naturali. Villa Nitti, infine, grazie ai contributi finanziari europei e alla collaborazione tra università di Potenza, Salerno e Cosenza, è diventata laboratorio di formazione permanente su tematiche strategiche quali i flussi migratori nel Mediterraneo e il loro impatto sui Paesi europei. Inoltre, la Regione Basilicata ha ripreso a finanziare e organizzare durante il periodo invernale, all'interno di alcuni alberghi disponibili, corsi di formazione professionale nel settore del turismo per giovani lucani.
Il prossimo 1 agosto aprirà al pubblico a Castelsaraceno, piccolo borgo nel Parco nazionale del Pollino, il ponte tibetano più lungo del mondo.
ma non alla foce del torrente Fiumicello
-Da www.lasiritide.it-
Con una nota a firma del segretario Vito Tedesco, il circolo di Maratea del Partito Democratico si è rivolto al prefetto di Potenza, al governatore lucano agli assessore regionali alla Salute e all’Ambiente e al sindaco di Maratea, per i dati diffusi recentemente sugli sfora...-->continua
LA STRAGE DI VIA D'AMELIO
L’opera riproduce il volto del giudice ucciso, insieme agli agenti della scorta, in via D'Amelio il 19 luglio del 1992. Realizzata dall’artista Andrea Buglisi, completa la porta dei giganti e si aggiunge al grande ritratto di Giovanni Falcone, completato lo scorso 23 maggio.