INTERROGATIVI SUL CENTROSINISTRA E SUL PARTITO DEMOCRATICO
Nicola SAVINO*
Oltre che all’incapacità dei leader di aggregare posizioni fra di loro meno distanti di quelle esistenti tra FdI, Lega e FI, Il crollo del 25 settembre può essere attribuito soltanto all’inconsistenza strategica del PD o anche agli analoghi equivoci degli altri protagonisti del Centro-Sinistra?
Iv ed Azione si sono proposti come “un Centro che guarda a Sinistra”, slogan a suo tempo della Dc, oppure, come Polese-su la Nuova del 29/9, senza “preclusioni con gli amici (?) di centrosinistra e centrodestra”, con un’identità opportunistica??
E quanto al M5S (che si è aggrappato al populismo protestatario, dilagando nell’area della <Sinistra-Sinistra>, la quale, a sua volta, attende da sempre le spoglie PD!), vorrà continuare su questa strada o convertire i voti “conservati” in una proposta di governo del Paese?
La risposta a queste domande dipende non poco dalle soluzioni che il Pd saprà darsi, anche nella consapevolezza che i “compagni di versante” aspirano di fatto alle sue spoglie!
Sia Cacciari che Cuperlo, su il Dubbio del 28 e 29/9, hanno sottolineato la necessità di una radicale rifondazione; il Secondo ricordando che il Pd non vince un’elezione nazionale dal 2006 “ma è stato al governo 10 anni”. Voleva forse definirlo “governista” e basta?