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Molfetta, 8 sett. 1873 - Sorrento, 6 sett.1957 |
“Io non prometto favori personali perché non ne farò. Non ho denari. Non ho altro patrimonio fuori di quello delle mie idee. Se scorrettezze si commettessero mi ritirerei immediatamente dal ballottaggio, e ove fossi eletto, darei immediatamente le dimissioni.. Dunque gli avversari possono essere perfettamente tranquilli. Ma li avverto che al primo tentativo di “pastetta” da parte loro, io capitanerò quegli elettori e cittadini risoluti che vorranno seguirmi per impedirla, a costo di qualunque cosa, anche della vita. E tanto peggio se la forza pubblica si renderà complice o protettrice dei pastettari.”
Avanti, 13 aprile 1910
«La scuola laica è la scuola indipendente da tutti, i preti neri, verdi, rossi, di tutti i colori; è la scuola che chiami a sé i migliori uomini che siano disponibili sul mercato, che la misura degli stipendi permette di attirare, senza preoccuparsi delle idee politiche o religiose o scientifiche di ciascuno, senza badare se vestano la tonaca nera o se portino la cravatta rossa, se abbiano per copricapo il tricorno o il triangolo o il berretto frigio affinché essi insegnino agli alunni non quello che essi o il governo credono sia la verità, ma in che modo, con la forza della ragione, con animo libero da pregiudizi e da preconcetti, ognuno debba cercare la verità; una scuola che non pretenda per sé nessun privilegio, e si esponga alla libera concorrenza di tutte le altre scuole con nessun’altra difesa che la fiducia nella superiorità del proprio indirizzo educativo e la cura di rendersi senza tregua migliore di qualunque altra… »
Avanti, 29 gennaio 1907
«I giovani debbono aver fede in sé stessi, e cioè non debbono cercare di mettersi al seguito di uomini vecchi o nuovi; essi debbono lasciarsi guidare dalla loro ragione, non debbono prender nulla alla leggera, e debbono studiare, studiare, studiare»
l’Unità, 11 gennaio 1919
Amava continuamente ripetere:
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