martedì 31 dicembre 2019

AMARO FINE ANNO PER LA PREFETTA

-DA   "IL  QUOTIDIANO  DEL  SUD" -



Presunta mazzetta da seicento euro, indagato il prefetto di Cosenza


Avrebbe proposto un accordo corruttivo alla presidente di un Cas che l’ha denunciata, la polizia l’ha fermata dopo la consegna del denaro, sequestrando la somma

COSENZA – “Eccellenza, il procuratore vorrebbe parlare con lei”. I poliziotti della Mobile che la fermano all’uscita da un bar cittadino, si esprimono con tatto e discrezione.
“Ma può venire lui nel mio ufficio” obietta Paola Galeone. Non sa che qualche istante prima, proprio quegli agenti hanno documentato un presunto episodio di corruzione – la consegna di una mazzetta – che vede lei, il prefetto di Cosenza, come protagonista in negativo.
Non a caso, induzione alla corruzione è il reato contestato oggi all’alto funzionario dello Stato per una bustarella da seicento euro che avrebbe intascato da Cinzia Falcone, presidente del Centro di accoglienza di Camigliatello Silano che, però, ha collaborato con gli investigatori per far chiudere il cerchio, in presa diretta, su questa vicenda.

AUGURI !


 -Dal  Blog   "SGF  IN  PIAZZA"  di  Pietro Giovanni  Spadafora -

 

BUON ANNO 2020


L'immagine può contenere: 1 persona, occhiali_da_sole e barba

“La corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti.”

Messaggio di fine anno agli Italiani, 1979
(SANDRO PERTINI)
7º Presidente della Repubblica Italiana (9 luglio 1978 – 29 giugno 1985).

IERI A MARATEA


lunedì 30 dicembre 2019

IL MONOLOGO DI CAINO


          

                
               L'AUTODIFESA  DI  CAINO 

è il primo libro di Andrea Camilleri pubblicato dopo la sua morte.

"In esso, per come è ideata e compiuta l'opera, il lettore sentirà risuonare la sua voce". 

(Dalla Nota dell'Editore).


sabato 28 dicembre 2019

CARI AMICI


AGLI    AMICI
                                                                    di  Primo Levi



 Cari amici, qui dico amici
Nel senso vasto della parola:
Moglie, sorella, sodali, parenti,
Compagne e compagni di scuola,
Persone viste una volta sola
O praticate per tutta la vita:
Purché fra noi, per almeno un momento,
Sia stato teso un segmento,
Una corda ben definita.
Dico per voi, compagni d’un cammino
Folto, non privo di fatica,
E per voi pure, che avete perduto
L’anima, l’animo, la voglia di vita:
O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu
Che mi leggi: ricorda il tempo,
Prima che s’indurisse la cera,
Quando ognuno era come un sigillo.
Di noi ciascuno reca l’impronta
Dell’amico incontrato per via;
In ognuno la traccia di ognuno.
Per il bene od il male
In saggezza o in follia
Ognuno stampato da ognuno.
Ora che il tempo urge da presso,
Che le imprese sono finite,
A voi tutti l’augurio sommesso
Che l’autunno sia lungo e mite.

 

venerdì 27 dicembre 2019

LA BASILICATA SI SLEGA

  •  
  •  PUNTI  PROGRAMMATICI  DEL  MOVIMENTO:
  •  
  • Uno: pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare;
  •  
  • Due: chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solo attraverso i canali istituzionali;
  •  
  • Tre: pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network;
  •  
  • Quattro: pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti;
  •  
  • Cinque: che la violenza venga esclusa dai toni della politica e anzi che la violenza verbale venga equiparata a quella fisica;
  •  
  • Sei: abrogare il decreto sicurezza di Matteo Salvini.

lunedì 23 dicembre 2019

ATTENZIONE AL "FUOCO SOTTO LA CENERE" IN BASILICATA


- Da  LIBERA  BASILICATA -


                                                      COMUNICATO STAMPA
                                                       Quell’asse calabro-lucana.

È forse uno dei passaggi più emblematici di Toghe lucane, un’inchiesta tutto sommato archiviata prima ancora di nascere, e poi dimenticata troppo in fretta.
È una telefonata fra uno dei personaggi lucani indagati in quell’inchiesta e Giancarlo Pittelli, parlamentare calabrese, avvocato del foro di Catanzaro. La persona indagata è in ansia, in attesa di notizie che non arrivano, e allora Pittelli la rassicura: “ho preso qualche notizia…, magari se ci vediamo… se ci parliamo in maniera tranquilla… le dico un poò di cose”. Si vedranno tre giorni dopo in casa dell’avvocato a Catanzaro e le intercettazioni degli inquirenti si fermeranno sulla
soglia di quella casa. Cosa si saranno detti in maniera tranquilla non si saprà mai.

Si sa invece oggi, stando a quanto emerge dall’inchiesta della DDA di Catanzaro che nei giorni scorsi ha disarticolato la potente organizzazione criminale che ruota intorno al clan ‘ndranghetista dei Mancuso fatta non solo da uomini d’onore ma anche da personaggi insospettabili, massoni, professionisti, politici e perfino servi infedeli dello Stato, che appunto il parlamentare calabrese non è solo un avvocato affermato, ma “è legato stabilmente al contesto della ‘ndrangheta massonica e stabilmente a disposizione dei boss”. Un’accusa ovviamente tutta da dimostrare.

Tuttavia questo ci inquieta.

LA VOCE DI LIBERA BASILICATA



COMUNICATO  STAMPA
A proposito degli intrecci tra politica, massoneria e ndrangheta nell’operazione  “Rinascita Scott” della DDA di Catanzaro.

L’operazione, condotta da circa 2500 uomini delle forze dell’ordine, con la collaborazione di varie polizie europee,  in Germania, Svizzera e Bulgaria ed in numerose regioni italiane al nord, centro e sud, compreso la Basilicata, mette in luce un sistema di corruzione che si ramifica in tutti i centri di potere e fin dentro le istituzioni.

Libera Basilicata invita le istituzioni, i cittadini e le associazioni della nostra regione a non sottovalutare il momento storico e assumere un impegno sociale continuo in una fase in cui disillusione e indifferenza convivono con forti ingiustizie. La strada dell’impegno deve accompagnarsi alla consapevolezza che la nostra democrazia non si sarebbe ammalata se i cittadini fossero stati coinvolti nelle scelte politiche; se vi fosse stata responsabilità; se vi fosse stata vera attenzione per i beni comuni.

UN CONSIGLIERE REGIONALE...MOLTO IMPEGNATO



POTENZA – Avrebbe emesso «fatture concernenti operazioni inesistenti» per «consentire a terzi l’evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto»: per questo Francesco Piro, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, è stato rinviato a giudizio insieme al fratello Vincenzo e ad altre quattro persone. L’accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Con i due fratelli Piro compaiono anche Biagio Picarella, Giovanni Grezzi e Vincenzo Timpone: attraverso fatture, certificati di ultimazione lavori, dichiarazioni di conformità, contratti privi di data certa – secondo l’accusa «tutti titoli falsi e creati ad arte, con il consapevole e fattivo contributo dei soggetti emittenti» – avrebbero contribuito «ad attestare falsamente alla Regione l’avvenuto completamento» dei lavori nella struttura alberghiera “Midi” di Lagonegro.

Tutto nasce dalla richiesta di finanziamento tramite «procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni per lo sviluppo e la qualificazione della filiera turistica nell’area del Piot (Pacchetti Integrati di Offerta Turistica – ndr) Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese».
I fondi Po Fesr 2007/2013 riconosciuti a Bulfaro, rappresentante legale della Dilma srl, sono oltre 856mila (il primo contributo accordato era di un milione) e la documentazione ritenuta falsa riguarda proprio la richiesta di accesso al finanziamento.

sabato 21 dicembre 2019

UN SIGNOR PRIMARIO

              -Dal libro di VALERIO  MIGNONE
"1957-2016 - In "Camice bianco" con empatia" - Zaccara Editore 2016 -

"Giuseppe Mancusi Materi era il primario chirurgo dell'Ospedale di Maratea. Mancusi veniva affettuosamente chiamato "professò", essendo l'unico libero docente dell'ospedale.
Non operava più, avendo subito una laringectomia che, verosimilmente, ne aveva fiaccato il vigore e la resistenza in sala operatoria.
Provato psicologicamente dalla sua sofferenza e rassegnato, rimaneva comunque il gentiluomo, che naturalmente era sempre stato.
Aveva persino rinunciato ad entrare nella"sua" Divisione di chirurgia, per non interferire con gli aiuti e gli assistenti, che di fatto la gestivano e vi acquisivano esperienza.
Mancusi si limitava a svolgere soltanto quelle funzioni di direttore sanitario che nei piccoli ospedali di solito vengono svolte, tra gli intervalli degli impegni di lavoro, da uno dei primari.

venerdì 20 dicembre 2019

MESSAGGIO NATALIZIO



Croce con giubbotto salvagente che Papa Francesco ha voluto al Palazzo Apostolico in Vaticano.
Il giubbotto, recuperato al lago della Libia, gli è stato donato dalla Ong Mediterranea.







MEMORIA E PROGETTO DEL FUTURO

-Da  "Pillole"  di Gian Carlo Marchesini  in  www.calderano.it -

”La memoria conta veramente per gli individui, le collettività, le civiltà: solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare.” 
 (Italo Calvino)

giovedì 19 dicembre 2019

MAXI BLITZ CONTRO LA "NDRANGHETA"

"PIZZINO"  sequestrato  agli indagati  nel corso delle indagini  contenente la formula di promozione nella "Ndrangheta"  al  grado  di  "Trequartino"
GRADI  nella  "Ndrangheta":

Padrino
Quartino
Trequartino
Vangelo
Santista
Sgarrista
Camorrista
Picciotto d'onore
Giovane d'onore

"A  NOME  DI  GASPARE. MELCHIORRE. BALDASSARRE  E  CARLO MAGNO......",  MA  SI  SONO   DIMENTICATI   DI.....NICOLA...

Conferenza stampa, dopo il blitz notturno con oltre 300 arresti,  del Magistrato Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro

martedì 17 dicembre 2019

IN RICORDO DI MATTIA


ARRIVANO LE "SARDINE" LUCANE

-Da  "Basilicata  24. it - Il Quotidiano on line-

Sardine Lucane: partiamo da Matera per slegare la Basilicata

"Ci stiamo organizzando per una grande manifestazione che si terrà nella Città dei Sassi"
Un’idea comune di Italia e di Basilicata: un paese più equo, più sostenibile, più giusto, più libero, più solidale. Per dire che siamo tutti contro l’odio, le divisioni e le discriminazioni che una certa destra vuole instillare nella testa delle persone. Siamo tutti convinti che, al di là delle appartenenze partitiche, un’Italia diversa non solo è possibile ma è necessaria.
Crediamo che la forza di questo fenomeno sia la capacità di smuovere le masse, di mobilitare le persone, di far alzare i giovani dai divani di casa e farli uscire in piazza. Far capire alle persone, ed in particolare ai giovani, che la Politica è bella se fatta nel modo giusto, che è necessaria per la sopravvivenza della democrazia stessa.
Le Sardine, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale, nascono per dire sostanzialmente due cose: la prima è “ Caro Salvini, noi non siamo come te e non stiamo con te”. La seconda, invece, è un chiaro segnale a tutto il centrosinistra. Quelle persone nelle piazze italiane, noi tutti anche in Basilicata, con questa adesione alle Sardine, malgrado le nostre diverse appartenenze partitiche, stiamo dicendo: “Noi ci siamo, Noi ci siamo sempre stati. Voi, invece, dove siete stati? Dove siete andati? Cosa siete diventati?”. Perché, probabilmente, dovremmo comprendere, tutti, che dietro questo fenomeno che parte dal basso, che non ha bandiere, c’è tanta voglia di partecipazione. Partecipazione che non si manifesta in altri luoghi, partiti o movimenti, semplicemente perché quei luoghi molto spesso sono luoghi chiusi.

venerdì 13 dicembre 2019

A MARATEA PER I TANTI AMANTI DEL PATTINAGGIO SU GHIACCIO

CONVEGNO A VILLA NITTI


-Da "Melandro NEW - Notizie dalla Basilicata"

 

“Garum Nostrum. Tra memoria e innovazione nell’uso e nella trasformazione del pesce povero”, il 15 dicembre a Maratea


“Garum Nostrum. Tra memoria e innovazione nell’uso e nella trasformazione del pesce povero”. È questo il titolo del convegno in programma domenica 15 dicembre 2019, alle 10 e 30 a Villa Nitti di Acquafredda di Maratea e organizzato dall’associazione di Coordinamento delle Imprese di Pesca del Litorale Tirrenico Lucano – Maratea e dal Wwf Maratea – Nucleo Operativo. Al termine del convegno è prevista una degustazione a cura di Laboratorio Gastronomico, gruppo di sperimentazione costituito da cinque imprenditori della ristorazione di Maratea e che coinvolge altrettanti ristoranti: La Taverna di Zu Cicco, La Cambusa, La Locanda di Nettuno, Cala del Citro Signature Restaurant e Lucania Botteghe. Per i temi che saranno trattati, il convegno prevede il coinvolgimento dell’ufficio del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata che cura il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (Feamp), dell’Azienda Sanitaria di Potenza, del Comune di Maratea, oltre che del Flag “Coast to Coast”, ovvero il gruppo di azione locale per la pesca (Fisheries Local Action Groups) che comprende associazioni del Tirreno e dello Ionio della Basilicata, e di uno dei più noti brand nell’ambito della produzione ittica, Fiordicosta.

giovedì 12 dicembre 2019

MARATEA SENZA "SARDINE"

          
      
Mattia Santori, 32 anni, laureato in Scienze politiche, è uno degli ideatori del movimento delle “sardine” che ha esordito a Bologna per poi manifestarsi a Modena, Firenze, Torino, Rimini, con prossimo appuntamento in piazza a Roma, sino a diffondersi ovunque nella nostra penisola con il coinvolgimento di migliaia e migliaia di giovani e non solo.
Tutto è cominciato da un’idea di quattro amici, tra i quali Mattia, insieme a Roberto Morotti, 31 anni, Ingegnere, Gabriella Trappoloni, 30 anni, Fisioterapista, e Andrea Garreffa, 30 anni, Guida turistica, allo scopo di contrastare il Leghismo, il sovranismo e la retorica populista. Il nome “sardine” è nato dal desiderio di stare  tutti stretti come sardine in una scatola, vicini e silenziosi come pesci.

“Eravamo quattro amici al bar
Sognavamo di cambiare il mondo…”.

Cantava tempo fa Gino Paoli.

Sognatori o meno, i quattro amici ideatori delle “sardine” hanno dato vita ad un opportuno, positivo e vitale movimento  di contrapposizione.

"Sardine" a Bologna
A Maratea di “sardine” nemmeno l’ombra, un po’ per la mancanza di giovani ed un po’ per un comodo adeguarsi di quelli che  ci vivono all’atavico e predominante, se non quasi esclusivo, modello di vita tradizionale, caratterizzato da acritico rispetto di tradizioni, usi, costumi e quant’altro venga dal passato, in un contesto in cui pur ci sarebbe bisogno di…aria nuova.  E così il paese rimane sempre quello delle 44 chiese, dei monaci basiliani, delle tante processioni, della vita tranquilla e abitudinaria, anche dei giovani che continuano a vivere nella casa in cui sono nati, e della costante, consolidata propensione verso un nostalgico passato e verso chiunque in qualche modo lo rievochi.

CONTRO L'INVOLUZIONE POLITICA

-Da  Italialaica.it-

Editoriale

                                                S A R D I N E    IN    C A M P O

di Marcello Vigli - 11/12/2019



Ieri furono i girotondini a dimostrare che c’è un’Italia che resiste all’involuzione politica, oggi sono le sardine con un movimento anti sovranista che da Bologna si è diffuso in tutte le piazze italiane.
Un’Italia di cittadini quotidianamente indaffarati a sopperire a necessità sociali, a cui lo Stato non dà risposte, che restano perciò estranei alle beghe a cui spesso si appassiona, invece, chi si candida a “fare” politica.

Sono forse loro gli eredi dei partiti che un tempo assolvevano, oltre che a favorire la partecipazione politica, anche alle necessità di dare risposte immediate a tali istanze, come fa oggi il volontariato, senza lasciarsi, però, coinvolgere in conflitti per la distribuzione dei ”posti di potere”. Quando, però, la crisi della partecipazione si fa più diffusa, diventando opportunistica, e rischia di stravolgere la “normale” dialettica politica, scendono in campo coinvolgendo la cosiddetta “società civile” per smascherare il populismo e per far sentire prepotente la voce che i partiti non sanno più alzare.

mercoledì 11 dicembre 2019

UN BABBO NATALE SPECIALE


E'  RYAN,  un  senzatetto  che vive  a Birmingham ed al quale a volte i passanti offono bevande calde, barrette di cioccolato ed altro senza che lui chieda mai niente, ora  immortalato  in  un  murale  "vivente"  dall'artista  Banksy,  street  artist  più  famoso  del  mondo.
L'artista ha dipinto due renne in "volo" a fianco della panchina e Ryan si è magicamente trasformato in un Babbo Natale disteso su una sorta di slitta immaginaria, in movimento...
E' chiaramente un messaggio di solidarietà, di denuncia e di amore verso gli "ultimi" da sempre al centro del discorso artistico di Banksy.

lunedì 9 dicembre 2019

ZAINO

-Da  "Il passo  del   vento"  di  Mauro Corona e  Matteo Righetto:


"Non dimenticherò mai il giorno in cui mio padre, con poche parole, mi insegnò a fare lo zaino.
Mi disse; "E' meno facile di quanto pensi. Devi sempre rinunciare a qualcosa che ora ritieni necessario ma che durante il viaggio si rivelerà un peso superfluo".
Oggi mi rendo conto che grazie allo zaino ho imparato a fare un esercizio di rinuncia utile anche nella vita. Quante cose, infatti, e quanti oggetti (che riteniamo irrinunciabili) ci portiamo sempre appresso...
Credo che all'asilo si dovrebbe insegnare ai bambini come preparare lo zaino, e far loro riconoscere ciò che è essenziale e ciò che che è superfluo, e magari ricordarlo sempre anche ai grandi, così forse avrebbero meno ansie e riscoprirebbero la libertà e la leggerezza di tornare alle cose fondamentali della vita".
                                                                                                            M.  R.


mercoledì 4 dicembre 2019

DA "SAGRESTANELLO" A STATISTA



 “Quel sagrestanello” diventato Uomo di Stato

Valerio Mignone*


L’Università Popolare dell’Età Libera (UPEL) di Maratea Trecchina, il 30 novembre u.s., ha commemorato la personalità di Emilio Colombo ricorrendone il centenario della nascita, a Potenza, il prossimo 11 aprile 1920. Nella Chiesa parrocchiale dell’Annunziata di Maratea, ne hanno parlato, alla presenza di cittadini del Lagonegrese, il senatore Tonio Boccia, il Prof. Franco Costanza, già sindaco di Lagonegro, e lo scrivente, già parlamentare.

Secondo Lucano, dopo Francesco Saverio Nitti, a ricoprire, nel 1950, la carica di Capo del Governo, Colombo è stato definito Uomo di Stato per la sua azione svolta per l’avvenire delle future generazioni, e non per la limitata prospettiva delle elezioni successive, come affermava Winston Churchill a proposito degli Statisti o Uomini di Stato.

Colombo - come Vincenzo Verrastro ed altri coetanei -  sentì suoi i precetti della cultura politica dei “Liberi e forti” di don Luigi Sturzo. Sostenuto dal clero di Potenza, con don D'Elia, suo parroco; dai vescovi Delle Nocche, e Bertazzoni; e da don De Luca presso il Vaticano, Emilio Colombo fu eletto vicepresidente della Gioventù italiana di Azione cattolica; e poi, nel 1946, all’Assemblea Costituente.

martedì 3 dicembre 2019

LASSU' SULLE MONTAGNE...

con Mauro Corona e Matteo Righetto


A pag. 29:

"B  A  R  B  A

Da piccolo andai con mio padre da un vecchio montanaro che intagliava oggetti in legno d'abete e cirmolo.
Mentre mio padre osservava l'uomo intento a lavorare, io guardavo la lunga barba bianca di quell'artigiano mite e straordinariamente abile. Da quella volta nacque in me la convinzione che la barba, specialmente se lunga e bianca, fosse un segno distintivo di saggezza, e che potessero portarla solo i veri uomini. Col tempo dubitai che le cose stessero davvero così.
Ma allora, mi chiedevo, come si riconosce un grande uomo?  Io non lo so, tuttavia ho delle idee su come si riconosca un uomo che grande non è.
Chi non sa chiedere scusa non è un grande uomo.
Nemmeno chi non sa dire grazie vale qualcosa.
Non ha alcun valore un uomo che non sa ascoltare, che non sa compatire, che non sa piangere e rimpiangere, che non sa donare nè condividere.
Non è un vero uomo chi tradisce un figlio, o chi non ha rispetto della natura, o chi non riconosce i propri errori.
Neanche chi è incapace di rinunciare a qualcosa è un grande uomo.
E neppure chi non si commuove, chi non sa perdonare e chi non si assume mai delle responsabilità.
Nessuno fra questi sarà mai un grande uomo.
Nemmeno se la loro barba sarà la più lunga e la più candida del mondo".

                                                                                                                          M.  R.


lunedì 2 dicembre 2019

FORZA PAPA' GUGLIELMO

Guglielmo Mollicone, papà di Serena uccisa a 18 anni ad Arce il primo giugno 2001, da allora combatte perchè sia finalmente accertata la verità su quell'orrendo delitto e siano condannati i responsabili.
Secondo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, la giovane non sarebbe uscita viva dalla caserma dei Carabinieri di Arce, dove si era recata per denunciare lo spaccio di sostanze stupefacenti da parte di un figlio del Maresciallo Mottola, in servizio presso quella Caserma. Dopo 18 anni, caratterizzati da depistaggio, è finalmente iniziato il processo a carico del Mottola, suoi familiari ed altri indagati con rinvio per l'udienza preliminare al prossimo mese di gennaio.
E, purtroppo, qualche giorno fa Guglielmo Mollicone è stato colpito da infarto ed è ricoverato in gravi condizioni di salute.
                                        FORZA   PAPA'   GUGLIELMO,  NON MOLLARE !

Serena Mollicone

UN LUCANO UOMO DI STATO

Dopo Francesco Saverio Nitti




Come da locandina a margine, sabato scorso l'Università Popolare dell'Età Libera di Maratea Trecchina ha ricordato a Maratea Emilio Colombo come Uomo di Stato.
All'introduzione a cura del Presidente dell'Associazione, Dott. Valerio Mignone già Parlamentare, hanno fatto seguito la relazione del Prof. Franco Costanza e l'intervento conclusivo del Sen. Tonio Boccia.
L'iniziativa UPEL è scaturita, nell'approssimarsi del centenario della nascita di Emilio Colombo, dal desiderio di commemorare ed onorare un uomo della nostra Basilicata, che ha dedicato la sua vita alla politica intesa come servizio per il bene comune, a cominciare dalla sua gioventù e dal suo impegno nell'Assemblea costituente a 26 anni.
Colombo, con personale stile, garbo ed equilibrio, è stato a lungo un personaggio politico di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale, peraltro in un delicato momento storico, sino ad essere nominato Senatore a vita della nostra Repubblica. Merita, dunque, di essere riconosciuto e ricordato come uomo di Stato.
Alla luce di tanto, appare incomprensibile, ingiustificata e piuttosto miserevole la mancata partecipazione del Sindaco e dell'Amministrazione comunale della nostra Città all'incontro commemorativo, quantomeno per un saluto, a maggior ragione perchè tempestivamente invitati all'evento a carattere storico-culturale e perchè presenti nella vicina piazza per l'accensione delle luminarie natalizie.

MARATEA, 30 novembre 2019  -Chiesa dell'Annunziata

Maratea, 30 novembre 2019 - Piazza Buraglia