sabato 21 dicembre 2019

UN SIGNOR PRIMARIO

              -Dal libro di VALERIO  MIGNONE
"1957-2016 - In "Camice bianco" con empatia" - Zaccara Editore 2016 -

"Giuseppe Mancusi Materi era il primario chirurgo dell'Ospedale di Maratea. Mancusi veniva affettuosamente chiamato "professò", essendo l'unico libero docente dell'ospedale.
Non operava più, avendo subito una laringectomia che, verosimilmente, ne aveva fiaccato il vigore e la resistenza in sala operatoria.
Provato psicologicamente dalla sua sofferenza e rassegnato, rimaneva comunque il gentiluomo, che naturalmente era sempre stato.
Aveva persino rinunciato ad entrare nella"sua" Divisione di chirurgia, per non interferire con gli aiuti e gli assistenti, che di fatto la gestivano e vi acquisivano esperienza.
Mancusi si limitava a svolgere soltanto quelle funzioni di direttore sanitario che nei piccoli ospedali di solito vengono svolte, tra gli intervalli degli impegni di lavoro, da uno dei primari.
La sua signorilità era tanto più evidente quanto più erano rozze le azioni che qualche membro del Consiglio di Amministrazione dell'Ente ospedaliero, o persino qualche medico, non gli risparmiava.
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Per il passato ogni Comune aveva avuto un notevole potere nella gestione della sanità pubblica relativamente alle "condotte" del medico, della "ostetrica", del veterinario, ed anche di enti ospedalieri, con un suo membro nel Consiglio di Amministrazione. E così, per un 15 marzo antecedente il 1978 -anno in cui fu approvata la nuova legge sul Servizio Sanitario Nazionale- il Sindaco di Maratea, Fernando Sisinni, invitò nella sala consiliare del Palazzo Comunale i responsabili delle divisioni dell'Ospedale per discutere della situazione dell'Ospedale stesso.
Il prof. Mancusi, primario chirurgo e direttore sanitario, partecipò accompagnato da un suo fidato assistente. Apparve subito chiaro che il bersaglio di quell'incontro era proprio il prof. Mancusi, del quale un esponente democristiano del Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale, inopportunamente, e con toni eccessivi, sollecitava le dimissioni, per le sue precarie condizioni di salute. Il prof. Mancusi, pur neutrale in campo politico, era marito di una militante del Partito comunista italiano: e per questo, era "vulnerabile"!
Quella congiura fallì perchè la maggioranza del Consiglio di Amministrazione dell'Ente ospedaliero non era su quella linea, forse dettata da qualche allievo di Mancusi che ambiva a sostituirlo!

Il prof. Mancusi-Materi:
Una pagina bella dell'Ospedale di Maratea!

Mancusi subiva con dignitosi, orgogliosi e sofferti silenzi le manovre per indurlo a rassegnare le dimissioni dal posto di primario della Chirurgia!
Ma venne l'occasione in cui dignità ed orgoglio della sua persona furono sublimati proprio in sala operatoria!
Sono tanti i medici che si astengono dal curare i propri familiari, ed "il professore", per la sua palese invalidità, a maggior ragione sarebbe stato compreso se si fosse attenuto a questa diffusa consuetudine. Ma non volle; o - quasi certamente, insieme - non vollero attenersi a questa consuetudine il "professore" ed una sua carissima familiare!
Questa "familiare", che doveva essere operata di calcoli biliari, era ben consapevole della ormai scarsa frequentazione della sala operatoria da parte del "professore", e quindi della sua limitata manualità chirurgica. Ciò nonostante, decise di affidarsi alle mani, non più ferme, del congiunto. Fu una sofferta decisione di famiglia; e certamente fu un atto di coraggio e di reciproca dedizione!
La sera prima dell'intervento "il professore" - come anche io rispettosamente lo chiamavo- venne nel mio studio a pregarmi di essere, l'indomani, in sala operatoria. Tutto andò bene!
In piena intimità fu scritta una delle pagine belle nella storia dell'Ospedale di Maratea.
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Il prof. Mancusi-Materi scomparve prematuramente nella "sua" Divisione, il 1980, dopo uno sfortunato intervento chirurgico sull'addome, eseguito in due tempi da due diversi primari chirurghi, chiamati da altri ospedali della regione.
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Nel leggere queste pagine scritte dal Dott. Valerio Mignone, a sua volta Primario della Divisione di Cardiologia di Maratea, ho reincontrato il volto ed i tratti signorili del caro Prof. Mancusi, nobiluomo prima che valente Primario Chirurgo presso il nostro Ospedale. Ed ho reincontrato il suo sguardo di uomo saggio, forte e vigoroso, sempre gentile, sereno e dignitoso, pur nella lunga e crescente sofferenza, anche  mentre lentamente sentiva e vedeva spegnersi la sua esistenza.

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