domenica 31 maggio 2020

A QUANDO LA "RIPARTENZA" ?


   
Trovo particolarmente significativo ed indicativo , attraverso le immagini, delle tante problematiche legate al presente ed al futuro di Maratea il servizio fotografico a cura di Biagio Calderano “Nel deserto dell’indigenza – 30 maggio 2020” in www.calderano.it.  
Sono fotografie, non provenienti da archivio ma del nostro tempo che, per cosi dire, parlano da sole riferite al nostri giorni e richiamano l’attenzione su una triste realtà legata alle conseguenze socio-economiche dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ancora in atto, pur in totale assenza di casi di contagio a Maratea.

Sono immagini relative a sabato 30 maggio che, dominate dalla indiscutibile bellezza dei luoghi, della costa e del mare, lasciano un po’ l’amaro in bocca, non intravedendosi presenza ed attività umane a testimonianza di una pur possibile se non necessaria ed urgente “ripartenza”, termine quest’ultimo preso a prestito dal linguaggio calcistico, nel quale sta ad indicare un veloce contropiede nato da e dopo una forte azione di pressing da parte della squadra avversaria.


sabato 30 maggio 2020

UN LUCANO TRA I NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO

-Da www.quirinale.it-


Il Presidente Mattarella ha nominato 25 nuovi Cavalieri del Lavoro

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato, in data 29 maggio 2020, i decreti con i quali, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Sen. Ing. Stefano Patuanelli, di concerto con la Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Sen. Teresa Bellanova, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro.
Ecco l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza:
ALLEGRINI Maria - Agricoltura/vitivinicolo - Veneto
CAMPANILE Antonio - Industria/chimica - Umbria
CASTAGNA Giuseppe – Credito – Lombardia
COPPINI Lorenzo – Industria/trasduttori elettroacustici- Toscana
DOGLIONE Anna Maria Grazia - Industria/siderurgica - Piemonte
FERRAGAMO Ferruccio - Alta moda - Toscana
FIASCONARO Nicola - Artigianato/prodotti dolciari - Sicilia
FRANDINO Mario - Industria/alimentare - Piemonte
GAROFALO Maria Laura - Sanità privata - Lazio
GILARDI Alessandro - Industria/edile - Piemonte
GRASSI DAMIANI Guido Roberto - Gioielleria di alta gamma - Estero
MAIELLO Giuseppe - Commercio/articoli di profumeria - Campania
MARCHI Enrico - Attività aeroportuali - Veneto
MARTINI Luciano - Industria /alimentare - Emilia-Romagna
MERLONI Paolo – Industria/elettrodomestici - Marche
NOCIVELLI Marco - Industria/impianti per refrigerazione - Lombardia
OTTOLENGHI Guido - Logistica portuale - Emilia-Romagna
PARATI Gian Battista - Industria/ alta specializzazione - Lombardia
PESCE Umberto - Industria/ metalmeccanica - Basilicata
PITTINI Federico - Industria/siderurgica - Friuli Venezia Giulia
RAVAZZOTTI Giovanni - Industria/ceramica - Estero
SERRATI Giorgia - Commercio conserve ittiche - Liguria
STEIN Silvia - Maglieria di alta gamma - Veneto
STIRPE Maurizio - Industria/componentistica - Lazio
VALENTINI Guido - Industria/metalmeccanica - Lombardia

Roma, 30/05/2020

venerdì 29 maggio 2020

IN PREFETTURA PER RILANCIARE IL TURISMO A MARATEA

Una delegazione di Operatori  del Consorzio turistico di Maratea con il Presidente, Biagio Salerno, ha incontrato ieri a Potenza il Prefetto, Dott. Annunziato Verdè, allo scopo di poter meglio affrontare l'ormai imminente stagione turistica e superare evidenti difficoltà proprie del periodo di emergenza da Covid-19.
Il Presidente del Consorzio ha evidenziato che si rende necessario il rafforzamento dei Servizi di Assistenza sanitaria da affiancare a quelli della Guardia Medica per i turisti ed, in particolare, ha lanciato l'idea di un logo territoriale "Covid Free", come già attuato in tante altre parti d'Italia, per incoraggiare i flussi turistici, che saranno quasi del tutto nazionali, verso la Basilicata e verso la sua perla sul Tirreno.
La delegazione del Consorzio turistico ha, altresì, chiesto di porre particolare attenzione al sistema dei controlli perchè possa essere caratterizzato soprattutto dall'informazione e dalla collaborazione nella delicata fase di avvio e non solo dai verbali e relative sanzioni. 

Un plauso va espresso al Consorzio, il cui attivo Presidente ha ritenuto di poter esprimere soddisfazione per l'esito dell'incontro ed un appello va rivolto alla civica Amministrazione perchè, insieme, ci si adoperi per una positiva, prolungata stagione turistica nel nostro Comune.




giovedì 28 maggio 2020

ABBRACCIO TRICOLORE

La pattuglia acrobatica dell'Aeronautica militare è da giorni impegnata nel "giro d'Italia" che si concluderà a Roma il prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica.
Nel pomeriggio di oggi le Frecce tricolori hanno sorvolato la città di Potenza.

A  Napoli

mercoledì 27 maggio 2020

LA PROCESSIONE IN ELICOTTERO

La Basilica di Sant'Antonio a Padova
Per il prossimo 13 giugno a Padova i festeggiamenti per Sant'Antonio, in periodo di emergenza sanitaria con la rigida normativa vigente, saranno caratterizzati da significative novità.
Attraverso il sito www.13giugno.org tutti potranno partecipare on line alla festa, che avrà il suo culmine quando le reliquie del Santo si alzeranno in volo a bordo di un elicottero militare per benedire la città ed altri luoghi simbolo della lotta al Covid-19, sempre che le condizioni meteorologiche lo consentano.
Si tratta ovviamente di apprezzabili novità, in presenza delle norme anti-coronavirus che non consentono assembramenti nè lo svolgimento della tradizionale processione, senza per questo impedire altri modi possibili, adeguati al particolare momento con evidente disponibilità al cambiamento.



IN ATTESA DEL VOTO IN AULA A PALAZZO MADAMA

-Da  TGCOM24 - mercoledì 27 maggio 2020-


26 maggio 2020 11:45

"Open Arms, la giunta del Senato respinge la richiesta di processo per Matteo Salvini | Il leader della Lega: "Stabilito che ho fatto il mio dovere"

Il tribunale dei ministri di Palermo accusa lʼex ministro dellʼInterno di sequestro di persona e di rifiuto di atti di ufficio per la vicenda dei 150 migranti bloccati a largo sulla nave della Ong spagnola.

La giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato ha respinto la richiesta di processo per Matteo Salvini sul caso Open Arms. Tredici i voti a favore della relazione del presidente della giunta Maurizio Gasparri, con cui si chiedeva di respingere la richiesta, 7 i no e 3 i senatori che non hanno partecipato al voto.Hanno votato contro il processo a Salvini, accusato dal tribunale dei ministri di Palermo di sequestro di persona e di rifiuto di atti di ufficio per la vicenda dei 150 migranti bloccati a largo per alcuni giorni sulla nave della Open Arms, la Lega, Forza Italia, Fratelli d`Italia, il senatore ex 5 stelle Mario Giarrusso, la senatrice pentastellata Alessandra Riccardi. I tre senatori di Italia Viva non hanno partecipato al voto".

 Omissis...........................................................................................................

martedì 26 maggio 2020

ACCADE A PRAIA A MARE

VAI  AL  LINK:

https://www.infopinione.it/index.php/2020/05/26/lordinanzificio-pratico-messo-praia-mare-sulla-bocca-tutti

UN PROBLEMA ANCORA NON RISOLTO


SUCCEDE DI TUTTO NELLE NOSTRE COMUNITA'


Nota  di  LIBERA  BASILICATA  pubblicata lo scorso anno e sempre attuale

I NOSTRI PAESI E IL FAMILISMO AMORALE!

Sta succedendo di tutto nelle nostre comunità e nessuno fa alcunché. I Sindaci, senza pudore, occupano i figli nella pubblica amministrazione. Ci piace osservare e criticare gli altri, ci piace dire che non c’è niente da fare, che tutto deve andare così perché è inevitabile, è destino.  Nessuno fa niente e chi fa è criticato a prescindere. Intanto il “sottosviluppo” dei nostri paesi è sempre più evidente. Manca il lavoro, manca la democrazia, manca il rispetto per la vita, manca il rispetto per gli altri. Per ottenere qualche cosa ci rivolgiamo ai “nuovi padroni”, politici vuoti e arroganti. Temiamo il potere e chi lo esercita. Alimentiamo il familismo amorale. Ma che cos’è il familismo amorale?
A metà degli anni Cinquanta, il comune di Chiaromonte fu studiato da Edward C. Banfield,  un ricercatore, politologo destinato a diventare un importante accademico statunitense. Le tesi sviluppate nel  libro, “Le basi morali di una società arretrata”, pubblicato prima negli Stati Uniti e poco dopo in Italia, lo hanno reso famoso. Anche Chiaromonte, che all'epoca della ricerca contava 3400 abitanti, è diventato famoso ma con il nome di Montegrano, perché è costume dei ricercatori che studiano una comunità scegliere un altro nome, per discrezione e per dare alla ricerca un valore più generale. La domanda che si pose Banfield è “perché non si fa nulla?”, ovvero perché gli abitanti di Chiaromonte/Montegrano sono incapaci di reagire alle durissime condizioni economiche? Perché non nascono forme di cooperazione tra i chiaromontesi? Perché l’atteggiamento dominante è la passività? Banfield passò in rassegna alcune risposte più tradizionali che ritenne insufficienti e concluse che la ragione più importante fosse il “familismo amorale”. Tale tesi è stata duramente criticata da vari punti di vista, tuttavia ha conservato, anche a distanza di diversi decenni, una utilità che si continua ad apprezzare.

lunedì 25 maggio 2020

A PROPOSITO DI CONTROLLI ANTI-CONTAGIO

Il Quotidiano "La Repubblica" di oggi titola in prima pagina:  -"GUARDIA  CIVICA  PER  LA  FASE  2"-  ed annuncia un bando per l'arruolamento di sessantamila volontari gestiti dai Comuni per i controlli anti contagio, a seguito di un patto Governo-Comuni finalizzato al reclutamento di assistenti civici non pagati tra disoccupati, cassintegrati e chi ha il reddito di cittadinanza. Saranno in giro con la pettorina, non faranno gli agenti ma contribuiranno a far rispettare le regole.
La notizia appare sulle maggiori testate giornalistiche nazionali.

Ebbene, temo che ora si stia un po' esagerando con il rischio di rinuncia alla vacanza o alla passeggiata o a qualsiasi movimento da parte dei cittadini, che finiranno con il preferire la permanenza tra le pareti domestiche, pur di non vedersi ovunque seguiti e controllati nell'espressione della loro sacrosanta libertà personale e magari sanzionati da qualche più che solerte controllore, all'improvviso investito di un siffatto, delicato ed importante potere.
Che sia la Fase  2,  ma senza eccessivo appesantimento delle già tante e rigide forme di controllo in uno Stato democratico con un popolo sovrano, che già di per sè deve essere capace di rispetto delle regole sulla base di una corretta educazione civica!  Se così non è,  si rafforzi innanzitutto nelle scuole di ogni ordine e grado e, ovunque sia possibile, in tutti i modi e con tutti i mezzi opportuni, l'insegnamento e la conoscenza dell'educazione civica!




domenica 24 maggio 2020

GRANDE EDUARDO

 
 

-Da www.quirinale.it-

Mattarella ricorda Eduardo De Filippo nel 120° anniversario della nascita

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

« Centoventi anni fa nasceva Eduardo De Filippo, straordinario protagonista del panorama culturale italiano del Novecento, autore prolifico e genio creativo apprezzato in tutto il mondo, che ha saputo coniugare tradizione e modernità.
Figlio d’arte, formatosi giovanissimo nell’ambito del teatro napoletano, ha sperimentato, nel corso della sua vasta e versatile carriera, percorsi inediti che, superando la comicità farsesca fine a sé stessa, hanno trasposto nella rappresentazione scenica i temi della realtà contemporanea, con le incertezze, le aspettative, le illusioni e i disincanti di una umanità segnata da eventi epocali e da forti contraddizioni.
Il suo peculiare stile espressivo, incentrato sulla caratterizzazione dei personaggi impersonati, resi vitali e spontanei grazie a una raffinata tecnica di recitazione che univa al sapiente uso del dialetto, dando luogo a fraseggi entrati nel nostro patrimonio linguistico, l’intensa capacità interpretativa, ne testimonia l’abile maestria e il talento comunicativo.
Oltre alla qualità del repertorio artistico, ricco di capolavori di impareggiabile valore e di grandissima notorietà, estesosi nel tempo alla cinematografia, la figura di Eduardo De Filippo si è distinta anche per l’impegno sociale e civile sollecitando l’attenzione sulla tutela dei diritti dei minori detenuti negli Istituti di pena e sulla realizzazione di un teatro stabile nella sua città.
Il suo contributo al servizio del teatro e della cultura, che gli valse l’assegnazione di prestigiosi premi e, nel 1981, il più alto riconoscimento con la nomina a Senatore a vita, costituisce tuttora un autentico punto di riferimento per generazioni di artisti e una preziosa eredità da custodire. »

Roma, 24/05/2020
 

UNA RIFLESSIONE SULLA SANITA' LUCANA

è presente su  BASILICATA24.IT - Il quotidiano on line - Editoriale- in articolo di Giusi Cavallo, in data 23 maggio 2020,  con titolo:

-"Basilicata, sanità. Tutti figli di mastro Geppetto"-

In sintesi, si ritiene che, con l'emergenza coronavirus, siano state fatte "solo le urgenze" con rinvio per tutte quelle prestazioni ritenute "non urgenti", anche a fronte di casi di tumore o, comunque,  di richieste di visita oculistica, ortopedica, ecc..
In sostanza, la pandemia avrebbe bloccato la sanità pubblica lucana, come in altre regioni, facendo in qualche modo trascurare tutto ciò che non fosse direttamente legato al Covid-19.
Secondo la giornalista, i lucani hanno sopportato in silenzio, ben consapevoli della drammaticità del momento, ma ora attendono chiare risposte per sapere quando finalmente potranno tornare a farsi curare nella sanità pubblica della loro terra.
In conclusione, si rivolge appello al Presidente Bardi perchè, oltre che con le Ordinanze, dimostri ora concretamente la sua attiva presenza in terra di Basilicata, con invito a scrollarsi di dosso "quell'aria da eterna Alice nel Paese delle Meraviglie" per affrontare e risolvere i tanti problemi della nostra Regione, a cominciare da quelli legati alla sanità.









ACCADE A LAVELLO

VAI  AL  LINK:

https://www.basilicata24.it/2020/05/il-sindaco-assume-la-figlia-nepotismo-alla-luce-del-sole-79023/


 E  POI  AL  LINK:

 https://www.basilicata24.it/2020/05/il-sindaco-di-lavello-se-la-prende-con-i-giornalisti-79104/

sabato 23 maggio 2020

23 MAGGIO 1992 - 23 MAGGIO 2020


NOTA   DEL  REFERENTE  REGIONALE  DI  LIBERA  BASILICATA,  GERARDO  MELCHIONDA

"Le celebrazioni di questo 28 esimo anniversario della strage di Capaci, costata la vita del giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo, e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, assume un significato particolare.
L’impossibilità di organizzare cortei e raduni, non ci impedisce di invitare tutti ad affacciarsi dai balconi di casa e appendere un lenzuolo bianco, uno striscione, esprimendo un pensiero di gratitudine a chi, nella lotta alla mafia, ha fatto la propria parte.
La legalità è ormai sulla bocca di tutti, anche di chi la calpesta tutti i giorni. Legalità e antimafia sono spesso parole malate, che vengono usate da chi non le rispetta e le calpesta, perciò abbiamo bisogno tutti di ritrovare un impegno nuovo.
Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo. Senza responsabilità forse non meritiamo di vivere.
Quante persone non riescono a mettersi in movimento perché oppresse dal bisogno o dal giogo delle mafie. La memoria è un’esperienza che si nutre del dolore e che si apre alla speranza, nel tentativo di costruirla. Perché desideri e attese di cambiamento non si alimentano solo di futuro, ma anche del passato, delle cose che sono state e delle cose che non sono ancora.
Queste iniziative hanno il compito di rendere presente, viva e rispettosa questa memoria, di restituire valore e riconoscimento alle storie e alle vite delle tante persone innocenti uccise, di mettere in atto il peso politico di queste vite. Attraverso questo delicato impegno si sancisce il valore della vita, non strumento di potere ma bene da proteggere; si ricostruiscono pezzi importanti della storia del nostro paese, strettamente unita alla vita di queste persone; si scorgono i legami con le nostre vite e la responsabilità che ci attende; si definisce un profilo etico verso il quale procedere; si dà corpo alla dimensione generativa del cambiamento, contenuta nell’impegno. Si afferma che tali valori dipendono dal nostro impegno quotidiano".

28 ANNI FA LA STRAGE DI CAPACI

                                                              Era  il  23  maggio  1992

Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto “La nave della legalità”, nel 28° anniversario della strage di Capaci.

 «A ventotto anni dalla strage di Capaci invio un saluto caloroso a tutti i giovani delle scuole coinvolti nel progetto “La nave della legalità”, che ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E, con loro, Francesca Morvillo e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina.

I due attentati di quel 1992 segnarono il punto più alto della sfida della mafia nei confronti dello Stato e colpirono magistrati di grande prestigio e professionalità che, con coraggio e con determinazione, le avevano inferto durissimi colpi, svelandone organizzazione, legami, attività illecite.

I mafiosi, nel progettare l’assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l’insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell’affetto delle tante persone oneste.

La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell’ombra. Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell’impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità.

I giovani sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e di Borsellino, e ne sono divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi.
Dal 1992, anno dopo anno, nuove generazioni di giovani si avvicinano a queste figure esemplari e si appassionano alla loro opera e alla dedizione alla giustizia che hanno manifestato.

Cari ragazzi, il significato della vostra partecipazione, in questa giornata, è il passaggio a voi del loro testimone.

Siate fieri del loro esempio e ricordatelo sempre».

Roma, 23/05/2020

venerdì 22 maggio 2020

FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO

Era nata a Cinisi (PA) il 24 maggio 1916 e, dal matrimonio con Luigi Impastato, uomo legato alla mafia, erano nati tre figli: Giuseppe, detto Peppino, nel 1948, Giovanni nel 1949 morto poi a soli tre anni e Giovanni nel 1953.
Felicia con il marito ed il figlio Peppino
Mamma Felicia è deceduta il 7 dicembre 2004, dopo aver a lungo e tenacemente combattuto per l'affermazione della verità sulla morte del figlio, ucciso dalla mafia locale contro la quale, impegnato politicamente con Democrazia proletaria, si scagliava quotidianamente. Le frettolose e superficiali  indagini, caratterizzate da omertà e depistaggi, facevano ritenere quella morte come provocata dallo stesso Peppino mentre metteva in atto un attentato con una bomba sui binari, sull'onda del terrorismo delle Brigate Rosse e del rapimento di Aldo Moro, ucciso proprio il 9 maggio 1978.  Il giovane, in realtà, era stato barbaramente assassinato dalla mafia in un casolare prossimo ai binari e solo dopo era stata simulata la scena dell'attentato, come poi si riuscì ad accertare grazie anche all'impegno ed alla caparbietà del fratello Giovanni e dei compagni di lotta di Peppino.
Questa sera Rai uno, in prima serata, riproporrà il film dedicato alla storia di Peppino e della sua coraggiosa mamma.
La memoria di entrambi rimane affidata a Giovanni Impastato, al quale va il mio fraterno, commosso saluto nel ricordo di quella mattinata che, anni fa, ha voluto dedicare agli studenti presso il Polifunzionale di Maratea.
Peppino Impastato, assassinato dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978

mercoledì 20 maggio 2020

NON ERA PROPRIO IL CASO DI ABBAIARE

Mentre questa mattina nell'aula del Senato si discutevano le due mozioni di sfiducia proposte dal Centrodestra e da Emma Bonino (+ Europa) nei confronti del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, Beppe Grillo, con intelligente ironia, si è affidato sui social ai versi di Trilussa:

Il Senato ha poi bocciato, con il voto decisivo di Italia Viva, entrambe le mozioni.

Non può, a mio parere, giustificarsi in alcun modo un maldestro tentativo di sgambetto ad un Ministro ed al Governo in questa delicatissima fase legata all'epidemia-pandemia da Covid-19. Nè può giustificarsi il costante, equivoco atteggiamento di Italia Viva con il suo leader Matteo Renzi che, pur facendo parte della squadra di Governo, sempre più spesso critica l'azione dell'esecutivo sino a sfiorare la crisi di Governo con tutte le gravi conseguenze che ne deriverebbero per il nostro Paese, già così duramente colpito.
C'è da augurarsi che non sopravviva al coronavirus questo discutibile, vecchio modo di far politica...

GIORNO DI FESTA PER LEGAMBIENTE


A 50 ANNI DALLO STATUTO DEI LAVORATORI

-Da www.quirinale.it-

 Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Cinquant’anni fa lo Statuto dei lavoratori diveniva legge della Repubblica, nel percorso di attuazione di quei principi di libertà, solidarietà e giustizia che la Costituzione, sin dal suo primo articolo, ha legato alla dignità del lavoro e al suo valore sociale. Questo processo storico, attraverso il quale i lavoratori, i cittadini, le imprese, le forze politiche e sociali sono riusciti – tra conflitti, convergenze, contrattazione – ad ampliare i diritti e il loro concreto esercizio, ha contribuito a rafforzare la democrazia e a sostenere lo sviluppo del Paese.

Prezioso è stato l’impegno dei ministri Giacomo Brodolini e Carlo Donat Cattin, del professor Gino Giugni. L’opera di costruzione sociale e giuridica dello Statuto coinvolse allora tutto il mondo del lavoro. Lo Statuto fu un grande traguardo sociale e culturale, e al tempo stesso fu tappa importante nella vicenda repubblicana e nelle trasformazioni che dagli anni settanta si sono fatte sempre più accelerate.

Tanto si è discusso, e tanto inevitabilmente si discuterà ancora, su cosa va aggiornato di quel complesso di norme, cosa preservato e cosa ulteriormente potenziato. Le straordinarie innovazioni in atto ci mettono di fronte a grandi opportunità, e, contemporaneamente, anche a rischi di fratture, di emarginazioni, di iniquità.

Lo Statuto dei lavoratori è divenuto simbolo di presidi, le cui radici costituzionali sono sempre più visibili: peraltro la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea ne ha rafforzato il carattere di patrimonio di civiltà, comune a tutto il Continente, e oggi il pilastro europeo dei diritti sociali, approvato al vertice di Göteborg, è chiamato a darne concreta applicazione.

Il lavoro sta cambiando, e le conseguenze della nuova crisi globale rischiano di farsi sentire più forti dove già si avvertivano carenze: l’occupazione femminile e quella dei giovani. Dal lavoro, dalla sua dignità e qualità, dipende il futuro del Paese e dell’Europa. Senza diritto al lavoro e senza diritti nel lavoro non ci può essere sviluppo sostenibile. La sfida dei cambiamenti va affrontata con coraggio e la partecipazione, con il lavoro, al bene comune è un collante irrinunciabile per tenere unita la comunità e renderla più forte. L’emergenza sanitaria, che ancora ci vede impegnati, sollecita una spinta ulteriore alle innovazioni tecnologiche, sociali, produttive. Ma la stessa lotta al virus ci ha dimostrato, ancora una volta, che la protezione sociale, la sicurezza, la stessa possibilità di progettare il futuro poggia anzitutto sul lavoro. Il lavoro delle donne e degli uomini, che sono stati in prima linea in questi mesi, è motivo di gratitudine ma anche di impegno per il domani».

Roma, 20/05/2020

martedì 19 maggio 2020

RESURREZIONE LAICA


Leggete, studiate e lavorate,
sempre con etica e con passione.
Ragionate con la vostra testa
e imparate a dire di no.
Siate ribelli per giusta causa
e difendete la natura e i più deboli.
Non siate conformisti
e non accodatevi al carro del vincitore.
Siate forti e siate liberi,
altrimenti quando sarete vecchi e deboli
rimpiangerete le montagne che non avete salito
e le battaglie che non avete combattuto.

-Mario Rigoni Stern-