giovedì 29 novembre 2018

C I C C I L L U Z Z O

Si chiamava Francesco Piro ma a tutti era noto come Ciccilluzzo e come uno dei comunisti di Maratea: naturalmente un comunista più o meno alla maniera di Giuseppe Bottazzi, il celebre "Peppone", perennemente in lotta con don Camillo (personaggi ideati da Giovannino Guareschi per i suoi racconti ambientati, nell'immediato dopoguerra, a Brescello, piccolo Comune in provincia di Reggio Emilia).
Diversamente da "Peppone", Sindaco di Brescello, il nostro Ciccilluzzo non era mai stato e non era Sindaco di Maratea nè aveva mai aspirato ad esserlo; era comunque, a suo modo, politicamente impegnato nel sostegno teorico alla rivoluzione bolscevica e nella paziente attesa di "baffone". Come tanti, ripeteva spesso il popolare detto napoletano "adda venì baffone" ("arriverà colui che metterà la situazione a posto"), con chiaro riferimento al Dittatore sovietico Stalin, noto per i suoi folti baffi e...non solo per questo.

Giuseppe Bottazzi alias "Peppone"
Francesco, o meglio, Ciccilluzzo era un simpatico personaggio del nostro Centro storico, un po' come il simpaticissimo "Peppone". Era amante della piazza, della compagnia, della politica, della buona tavola e delle belle donne; era, altresì, un animatore della locale Sezione del PCI insieme ad altri pochi compagni (non era facile allora essere comunisti) con lunga militanza tra le fila del partito e piuttosto restii a cogliere e condividere il pensiero di Enrico Berlinguer e l'idea del "compromesso storico".

mercoledì 28 novembre 2018

A PROPOSITO DI LAVORO E SVILUPPO ECONOMICO

DA  "IL DUBBIO" del 28 novembre 2018            - Rocco Vazzana -

-Spuntano nuovi operai senza contratto nell'azienda di famiglia del vicepremier-

FIOCCANO  DENUNCE: "Dai Di Maio si lavorava in nero".

Luigi Di Maio, Vicepremier, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico
«Io sono a disposizione per dare tutte le informazioni che servono, ovviamente riguardano un periodo in cui non ero né socio né gestore di quella azienda, come non sono gestore dell’attuale». Luigi Di Maio è costretto a fornire ancora spiegazioni sulla società di famiglia, la Ardima, finita al centro dei riflettori grazie a un servizio delle Iene dedicato a Salvatore Pizzo, ex operaio dell’impresa edile, che sarebbe stato assunto in nero dal padre del vice premier. Ma quello di Pizzo non sarebbe un caso isolato. Il programma televisivo, infatti, ha trovato altri tre vecchi dipendenti dell’azienda di famiglia, chiamati a lavorare senza alcun contratto. E anche se si tratta di episodi avvenuti tra il 2008 e il 2010, dunque almeno due anni prima che l’attuale capo politico del Movimento 5 Stelle acquisisse il 50 per cento dell’impresa, le rivelazioni delle Iene non possono non imbarazzare il ministro del Lavoro. Grillino, per di più, purista dell’onestà a tutti i costi.

TERRAZZA PASOLINI

Bologna, 5 marzo 1922 - Roma, 2 novembre 1975
Pier Paolo Pasolini è annoverato tra i maggiori artisti ed intellettuali del XX secolo ed il Comune di Maratea bene ha fatto a denominare "Terrazza Pasolini",  con intitolazione allo scrittore, lo spazio antistante il bivio in località "Fontana Vecchia" (Deliberazione di Giunta n. 57 del 9 maggio 2018).
Nel 1959 Pasolini, impegnato in un viaggio lungo l'Italia, così scrisse a proposito di Maratea:

"La costa di Maratea non ha niente di tutto ciò che si considera convenzionalmente bello, neanche sulle orme di Boccaccio: semplicemente la costa è tremenda. Mai vista tanta perfezione: un enorme scoscendimento, tagliato da boschi, torrenti - Mezzanotte, Malcanale -, grigio di roccia, tempestato da ciuffi di un verde tutto uguale, che precipita a picco sul mare. Lo schema è quello sorrentino, amalfitano, ma è riempito da un concreto inferno: ossessivo: ma il risultato è stupendo. Maratea però comincia con l'essere un'oasi molto più dolce: ci sono boscaglie e la costa finisce con maggiore dolcezza sul mare. Su un grande prato, che sembra quasi un parco inglese, sorge l'elegante, celebre albergo degli industriali. Sì, è bello: ma io mi ci annoio".

 "Mai vista tanta perfezione" ha scritto Pasolini a proposito della costa di Maratea che ora Egli, con abituale sguardo critico, continua ad ammirare dalla nostra e...sua Terrazza.

martedì 27 novembre 2018

ANCORA SOSPENSIONE E DIVIETO DI DIMORA A POTENZA

La Suprema Corte di Cassazione ha accolto solo in parte il Ricorso degli Avvocati di Marcello Pittella ed ha annullato con rinvio il provvedimento del Tribunale del Riesame di Potenza, che dovrà ora effettuare più completa valutazione dei fatti ed adottare nuova motivazione. Tanto, comunque, comporta che il Governatore della nostra Regione rimarrà ancora sospeso dalla sua carica e non potrà ancora dimorare a Potenza.
Le mancate dimissioni ad oggi di Marcello Pittella, coinvolto nell'indagine della Procura della Repubblica di Matera sulla sanità lucana con l'accusa di concorso in falso ed abuso d'ufficio e destinatario di originario provvedimento di arresti domiciliari, comportano il protrarsi delle funzioni di Presidente della Regione nella persona del Vicepresidente, Prof.ssa Flavia Franconi, in attesa delle ormai prossime elezioni.

lunedì 26 novembre 2018

COMUNE ED ASSOCIAZIONI DI MARATEA

Molte Associazioni presenti ed operative sul nostro territorio hanno accolto positivamente l'iniziativa dell'Amministrazione comunale, volta alla istituzione  del "Forum delle Associazioni di Maratea"  ed, allo scopo, previa convocazione, si sono tenute alcune riunioni presso i "Vecchi mulini" in via Onda, indicati come sede del "Forum" che, nell'ambito del progetto "Maratea Lab",  sarebbe chiamato, tra le varie attività, anche a gestire lì un "Centro intergenerazionale".
Insieme ad Dott. Valerio Mignone, Presidente Upel di Maratea-Trecchina, o in sua sostituzione ho partecipato ai primi incontri, coordinati dal Vicesindaco Dott.ssa Manuela Scaccia e dalla Consigliera comunale Elena Schettini, nei quali da quasi tutte le Associazioni presenti sono stati evidenziati alcuni problemi da verificare ed approfondire.

domenica 25 novembre 2018

IN RICORDO DI PADRE CANFORA...

III  Media - 12 giugno 1964

...e dei compagni che non ci sono più.
Allora alla Scuola Media si studiava anche il latino...
Ciao, ragazzi, tutti nella mente e nel cuore sempre presenti!

sabato 24 novembre 2018

IN PIEDI !

Domani 25 novembre ricorre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999.

 

"Per tutte le violenze consumate su di lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le sue ali che avete tarpato,
per tutto questo:
in piedi, signori, davanti ad una Donna!”
(William Shakespeare)

venerdì 23 novembre 2018

ORE 19.34 DEL 23 NOVEMBRE 1980

- Ad un tratto la verità brutale ristabilisce il rapporto tra me e la realtà. Quei nidi di vespe sfondati sono case, abitazioni, o meglio lo erano..."                          Alberto Moravia  -  Ho visto morire il sud-

Castelnuovo di Conza
Era domenica ed un forte terremoto, uno dei più disastrosi in Italia, devastò l'Irpinia e la Basilicata nord occidentale. Si contarono circa tremila morti, novemila feriti, trecentomila sfollati.

Teora


giovedì 22 novembre 2018

FIGLIO DEL VENTO

A mio nipote Octavian (Ottaviano), venuto dalla Romania, e a Titina e Francesco, genitori esemplari.


OTTOBRE   1990


Figlio
del vento
venuto ai Carpini
antichi genitori
ora sogna
e sorridi
nel nido dell'Uomo
senza bandiere

Sei nato
e il Tuo
cinguettio
lingua
universale
parla di Amore

Ora cresci

Qui volerai
felice
portatore di Azzurro
tra i carpini
antichi genitori
del Tuo futuro.



Ciao Ottaviano,  ora sei cresciuto e, felice , libero, vai per il mondo, proprio come il vento...

domenica 18 novembre 2018

PECCATI DI GIOVENTU' !?


Ho usato nel titolo sia il punto esclamativo che interrogativo perché non sono convinto che mio padre avesse ragione quando, su una copia dei miei “Discorsi”, mi fece ritrovare la sua annotazione "Peccati di gioventù" con un chiaro ed evidente punto esclamativo. Posso capirlo, era stato ed era ancora monarchico con un buon ricordo del Fascismo (ne aveva fatto suoi solo quelli che considerava gli aspetti positivi) ed improvvisamente, nel 1975, si ritrovava nella conservatrice Maratea un figlio comunista, candidato alle elezioni comunali nella lista “Sinistre Unite”, in competizione con la forte Democrazia cristiana nazionale e locale.  Per quelle elezioni vi erano altre due liste: “Bilancia”, di centrodestra se non del tutto di destra, nella quale si era candidata la sorella, mia zia, la Preside Letizia Labanchi e "Azione democratica" con il sig. Giovanni Lamarca. Ben quattro liste erano un chiaro segnale di divisione in un piccolo Comune e, comunque, di un notevole dissenso nei confronti della DC.
Per fortuna, non ero il solo giovane di Maratea a cogliere, dopo gli studi universitari, la possibilità di lavoro nel proprio paese e ad avvertire la necessità di rinnovamento. Così mi ritrovai con altri ad affrontare l’impresa, tutti incoraggiati e sostenuti dai compagni più anziani che vedevano in noi quasi gli eredi di Giampaolo Nitti, deceduto qualche anno prima a Maratea in un tragico incidente stradale (a lui fu poi intitolata la locale Sezione del Partito) all'indomani della sua elezione a Consigliere della nostra Regione e del nostro Comune, da indipendente di sinistra, nelle liste del PCI. Ricordo che mi tremavano un po’ le gambe e…la voce nell’affrontare da protagonista per la prima volta la piazza (a chiazza) conservatrice in un pubblico comizio ma ce la misi tutta per dimostrare il contrario. Se non ricordo male quel giorno mio padre, coinvolgendo anche mia madre, se ne andò fuori Maratea. La cosa non andò molto diversamente per gli altri giovani compagni in lista.

venerdì 16 novembre 2018

PRIMO CENTENARIO DEL GOVERNO NITTI

IN  RICORDO  DELLO  STATISTA  LUCANO

Ieri a Roma, a cura della Fondazione Nitti e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati presentati il docufilm di Rai Storia "Francesco Saverio Nitti - L'ottimismo dell'agire" e il programma degli eventi previsti per il prossimo anno in occasione del centenario del Governo dello statista lucano. Il percorso celebrativo è stato annunciato dal Comitato, presieduto da Giuliano Amato, e presentato da Stefano Rolando, Presidente della Fondazione.
Erano presenti anche Flavia Franconi, vicepresidente della Regione Basilicata, Livio Valvano, Sindaco di Melfi, la Rettrice dell'Università di Basilicata ed il Ministro Paolo Savona, il quale ha affermato che Nitti è noto "principalmente per il suo impegno a favore del Mezzogiorno e per aver promosso importanti iniziative per il sostegno dello sviluppo italiano; meno, anche se non assente nella pubblicistica, lo è per il contributo altrettanto rilevante dato alla diffusione dell'idea di un'Europa unita".
Si è notata l'assenza del Comune di Maratea.
Francesco Saverio Nitti, economista, saggista, politico, antifascista, era nato a Melfi (PZ) e, già Ministro,  fu Presidente del Consiglio dei Ministri dal 23 giugno 1919 al 21 maggio 1920 e poi dal 22 maggio 1920 al 10 giugno 1920. Perseguitato dal regime fascista, andò in esilio a Parigi. Fu poi membro dell' Assemblea Costituente.

mercoledì 14 novembre 2018

GIORGIO BASSANI E MARATEA


Giorgio Bassani, nato a Bologna il 4 marzo 1916, trascorse l’infanzia e la giovinezza a Ferrara. Nel 1943 si trasferì a Roma dove visse fino alla sua morte (13 aprile 2000).
La Fondazione (www.fondazionegiorgiobassani.it ), che porta il suo nome, nata nel 2002,  opera per onorare e mantenere viva la memoria dello scrittore e si propone di diffondere la conoscenza delle sue opere in Italia e nel mondo, nel rispetto della sua volontà testamentaria.
Giorgio Bassani, per circa un decennio e quasi esclusivamente nella stagione estiva, frequentò Maratea, dove aveva acquistato e ristrutturato una casa nel Centro storico e precisamente alla Via Casimiro Gennari, già Pendinata.  Poiché all’epoca abitavo e già avevo lo studio in quella via, mi capitava di vederlo ed, a volte, di incontrarlo mentre, pensieroso e piuttosto schivo, raramente in compagnia,  affrontava la salita verso la sua dimora o lentamente da essa scendeva.
Casa abitata da Giorgio Bassani
Nulla Egli ha scritto o dedicato a Maratea se non  un articolo, pubblicato nel 1967, in un volume dal titolo “Coste d’Italia dal Gargano al Tevere” – Ricordi Milano -, nel quale così espresse il suo pensiero  sulla statua del Cristo sul monte San Biagio:

“Abbiamo da tempo la convinzione che la scultura, quella buona, non sa cosa farsene né dell’espressività della “maschera” né della simbologia gestuale. Il Cristo del monte San Biagio, a guardarlo per quello che è veramente, nella sua realtà effettuale, se qualcosa esprime non esprime nulla che abbia a che fare con la redenzione della gente del nostro povero Mezzogiorno. Grosso, massiccio, gessoso, aeronautico, sudamericano, non riesce, essenzialmente, che a deturpare il paesaggio. Il monte San Biagio, su cui si erge, è ridotto da esso, per totale assenza all’ingiro di termini di confronto, ad un sasso da niente, ad una specie di altarino d’uso domestico. Guardiamolo serenamente, attenendoci ai criteri della pura visibilità: e non ci sarà difficile riconoscerlo per fratello di tante altre statue del tempo fascista, appena appena camuffato com’è dall’atteggiamento gigionescamente serafico di un deteriore cattolicesimo”.

 

Si trattò di riflessioni fortemente critiche, che tali in loco sono considerate ancora oggi, sulla statua voluta dal Conte Stefano Rivetti, realizzata dallo scultore Bruno Innocenti,  bene accolta dalla nostra comunità e di essa divenuta simbolo in Italia e nel mondo. Forse anche per questo nonché per il suo modo di essere, percepito come poco incline a rapportarsi con la gente del luogo, la sempre accogliente Maratea non ha conservato un entusiastico ricordo di Giorgio Bassani, che pur l’aveva eletta a sede dei suoi soggiorni estivi così di fatto dimostrandole amore come uno dei luoghi del suo cuore.

martedì 13 novembre 2018

A PROPOSITO DELLA CORRUZIONE

Norberto Bobbio, filosofo, giurista, politologo, storico e Senatore a vita, nato a Torino il 18 ottobre 1909 ed ivi deceduto il 9 gennaio 2004
“Questa società italiana appare putrefatta e moralmente fiacca. Tutta, non soltanto il governo e il sottogoverno: tra chi sta dentro il palazzo e chi sta fuori c’è una corrispondenza. La corruzione dei politici e dei loro manager è una costante della vita politica italiana e forse non soltanto italiana: nasce soprattutto dal bisogno di procurarsi l’enorme quantità di soldi che i partiti e le loro correnti divorano, coinvolge tutti o quasi, creando una ragnatela di reciproci ricatti.”
(NORBERTO BOBBIO)

lunedì 12 novembre 2018

UNA DOMENICA A CAMPAGNA

Campagna (SA) - Centro storico
Ieri, domenica 11 novembre, si è concretizzato il previsto viaggio culturale a Campagna, in provincia di Salerno, organizzato dal Centro culturale "Josè Mario Cernicchiaro" di Maratea e voluto soprattutto dal suo Presidente, Prof.ssa Tina Polisciano, marateota di adozione ma campagnese di nascita.
In una bella giornata di sole (estate di San Martino), Campagna (il suo antico nome era Civitas Campaniae) si è presentata a noi con il Suo Sindaco, Arch. Roberto Monaco, che ci aspettava all'arrivo nel Centro storico, e con evidenti segni di ospitalità e disponibilità a favorire una accurata visita guidata  (Convento dei Cappuccini, Cattedrale, Chiesa dei morti, Chiesa di Sant'Antonino, Museo della Memoria, Chiesa di San Bartolomeo e Catacombe). Nel corso della mattinata si è aggiunta al gruppo la Prof.ssa Isabella Di Deco, Assessore alla Cultura del nostro Comune.


ACCADDE OGGI

                                                 15 anni fa la strage di Nassiriya in Iraq

Nell'attentato il 12 novembre 2003 persero la vita 19 italiani: 12 Carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili.


NUMERO DI MATRICOLA 117826

Giovanni Palatucci, nato a Montella (AV) il 31 maggio 1909 e morto nel lager di Dachau in Germania il 10 febbraio 1945- Medaglia d'oro al valor civile

Dopo la Laurea in Giurisprudenza a Torino, aveva partecipato al 14° Corso di Polizia il Dott. Giovanni Palatucci, nipote di Mons. Giuseppe Maria Palatucci, Vescovo di Campagna, e fu inviato a Genova come Vice Commissario di P.S. Dal novembre 1937 prese servizio presso la Questura di Fiume -Ufficio stranieri-, dove operò a favore degli Ebrei, salvandone tanti e svolgendo la sua attività a favore  di tutti i perseguitati politici e razziali. Il 13 settembre 1944 fu arrestato dalla polizia di sicurezza tedesca e tradotto nel carcere Coroneo di Trieste. Condannato a morte e poi graziato, fu deportato nel lager di Dachau il 22 ottobre 1944, dove divenne il numero di matricola 117826. Lì morì il 10 febbraio 1945.
Il 15 maggio 1995 la Repubblica italiana gli conferì la Medaglia d'oro al Merito civile.
Nel tempo sono stati avanzati dubbi sul suo comportamento a Fiume, in particolare dal Centro Primo Levi, che ha ritenuto opportuno un ridimensionamento dei meriti a lui attribuiti. Sennonchè un team di storici, con una commissione presieduta dal Prof. Pier Luigi Guiducci, tra il 2010 e il 2015 ha approfondito il suo operato  ed ha potuto dissipare le ombre gettate sulla sua figura.
La Città di Campagna, dove fu Vescovo lo zio nel difficile periodo in cui Giovanni operava a Fiume, gli ha dedicato il "Museo della Memoria", ospitato nell'edificio allora sede di un campo di internamento per soli uomini perseguitati, tra i quali tanti ebrei.

ONORE  ALLA  MEMORIA  di  GIOVANNI  PALATUCCI,  ricordando un suo scritto:

"In materia di dirittura morale, io rendo conto alla mia coscienza, che è il più severo dei giudici immaginabile, e se necessario ai miei superiori gerarchici".

LA STORIA RECENTE DI RIACE...

...come raccontata  dal Sindaco Domenico (Mimmo) Lucano

DA  "PILLOLE" di Gian Carlo Marchesini in www.calderano .it
 

"Così nasce la storia di Riace: la mattina del 1998 all'alba arriva un veliero, l'accoglienza sulla spiaggia dei migranti, le case abbandonate del centro storico perché i nostri concittadini sono andati oltre oceano lasciando vuoto in questo modo tutto il centro storico. Case abbandonate, io non ero sindaco e mi ricordo che non avevamo nemmeno la possibilità economica per ripristinare gli impianti elettrici delle case, per fare i contratti con l'Enel. Abbiamo allora comprato le candele di cera e alla sera si vedeva questa luce fioca che usciva dalle case che di nuovo erano tornate a vivere. Gli emigrati avevano abbandonato queste case e nuovi emigranti erano arrivati, è un disegno circolare del destino, poco cambia se hanno il volto più scuro o se si vestono in maniera differente, sono uguali, sono esseri umani allo stesso livello.

venerdì 9 novembre 2018

ACCADE IN PAKISTAN

Questa è Asia Bibi, pakistana di fede cattolica,  madre di cinque figli, condannata a morte nel 2010 per blasfemia per aver offeso, secondo l'accusa, il profeta Maometto durante una discussione avuta con altre donne musulmane.
Trattenuta in carcere, solo qualche giorno fa è stata assolta dalla Corte suprema e poi scarcerata.
La sua assoluzione ha scatenato la violenta reazione del fanatismo islamico che invoca la sua morte, tanto che l'avvocato di Asia, temendo per la sua vita, ha dovuto lasciare immediatamente il Pakistan ed altrettanto, appena possibile, dovrà fare la sua assistita con la famiglia.

mercoledì 7 novembre 2018

QUANDO C' ERA LA MALARIA

Ho un vago ricordo di mio nonno Emanuele ormai anziano, persona colta e generosa, che mi appariva con il suo cipiglio austero, quasi a celare, come aveva fatto già con i figli, anche a me ragazzetto l'affetto, la bontà e l'umanità di cui era capace e concretamente manifestati già in gioventù e durante la sua vita.
Così era a quel tempo quando i figli davano ancora del Voi al padre...
Era giovane mio nonno quando nel 1909, come documentato in questa "storica" fotografia, partecipò all'inaugurazione a Maratea Castrocucco di un ambulatorio contro la malaria.
Ho appreso poi che l'iniziativa per l'ambulatorio era stata proprio sua e che, per ospitare il presidio sanitario, aveva messo a disposizione la sua abitazione.
Era stato anche promotore di una serie di iniziative umanitarie e benefiche.
Più di una volta mio padre mi ha raccontato un fatto, cui aveva assistito nei pressi del terreno pertinenza della casa di famiglia a Castrocucco: era, da ragazzo, insieme al suo papà quando si accorsero che alcuni ragazzini del luogo raccoglievano in quel terreno arance e mandarini per portarli via. Stava per intervenire nei loro confronti quando fu fermato da suo padre che gli disse: "lasciali continuare perchè non fanno nulla di male e, se si accorgeranno di noi, scapperanno impauriti senza portar via niente". E così stettero ad osservarli di nascosto fino a quando quei ragazzi, soddisfatti, non si allontanarono.
Quel cipiglio austero di mio nonno Emanuele nascondeva, in realtà, un animo nobile ed un sorriso bonario.

martedì 6 novembre 2018

UN GIUSTO RICONOSCIMENTO

Riporto di seguito la Deliberazione con la quale la Giunta comunale ha deciso di intitolare a GIOVANNINA LIMONGI  la strada comunale prossima alla Casa di Riposo "Maria Consolatrice" da lei fondata e curata sino alla sua morte.
Rivolgo un sincero ringraziamento al Sindaco, Domenico Cipolla, ed all'Amministrazione comunale per aver accolto la mia proposta.




COPIA
       COMUNE DI  MARATEA
                                                   Provincia di Potenza

Piazza Biagio Vitolo, 1 85046 Maratea (Pz) - Telefono 0973 874111– Fax 0973 8 874240      

                                
                                  DELIBERAZIONE N. 137  DEL 16-10-2018



VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE



Casella di testo: OGGETTO: Toponomastica. Intitolazione strada che si diparte da via San Nicola verso Loc. San. Francesco alla Sig.ra Giovannina Limongi. Cambio di denominazione.- Provvedimenti-



Il giorno sedici del mese di ottobre dell’anno duemiladiciotto a partire dalle ore 15:30 in Maratea, nella Sede Municipale, convocata nelle forme prescritte, si è riunita la Giunta Municipale di Maratea con la presenza dei signori:
Domenico Cipolla
Sindaco
P
Scaccia Manuela
Vice Sindaco
P
Di Deco Isabella
Assessore
P
Esposito Giovanni
Assessore
A
Fontana Domenico
Assessore
P

Partecipa il Segretario Generale del Comune di Maratea Dott.ssa Germana D'Alascio.
Riconosciuto il legale numero degli intervenuti, il Sindaco, Domenico Cipolla, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopraindicato.

LA GIUNTA COMUNALE

Il Sindaco comunica che è pervenuta al proprio Ufficio nota mail da parte dell’Avv. Emanuele Labanchi recante uno scritto dal titolo “Omaggio alla memoria”, con il quale intende fornire omaggio alla memoria della signora Giovannina Limongi, nata a Maratea il 26 febbraio 1918 e quivi deceduta il 25 settembre 2010. La sig. Limongi ha speso la sua vita alla realizzazione e conduzione della Casa di Riposo di Maratea “Maria Consolatrice”, dedicandosi totalmente a tale opera meritoria. Dà lettura dell’”omaggio” tributato alla Sig. Limongi da parte dell’Avv. Labanchi, che richiama l’Opuscolo pubblicato nel 2013, scritto dalle Signore Letizia Labanchi e Sara Palmieri: “La ragazza che fondò una Casa di Riposo”. Propone, quindi, al Consesso di dedicare alla memora della Signora Limongi la strada che passa dinanzi all’edificio della “sua” Casa di Riposo, che si diparte da Via San Nicola verso la Loc. San Francesco, facendo proprie le motivazioni esposte dal proponente, con particolare riferimento alla instancabile attività della nostra benemerita cittadina resa nell’interesse degli anziani del territorio e perseguendo il compito di portare avanti con dedizione e perseveranza il funzionamento della Struttura. Precisa che la Casa di Riposo di Maratea è stata, sin dal suo avvio, un esempio di ospitalità e funzionalità per l’intero territorio del Lagonegrese, tanto da essere considerato elemento caratterizzante del Comune di Maratea e la sua fondatrice un fiore all’occhiello della Comunità. Avendo acquisito informazioni presso l’Ufficio Demografico, gli risulta che il tratto di strada in questione è stato denominato qualche anno fa “Via del Bronzo” e che comunque non risultano iscrizioni anagrafiche in quella strada, così che nessun disagio potrebbe essere arrecato ai cittadini dal mutamento di denominazione dell’arteria viaria in parola. D’altro canto la scelta della strada appare quanto mai opportuna e necessaria, per l’indissolubile legame della Sig. Limongi all’”Opera” da lei fondata e portata avanti con determinazione.

LO SPETTACOLO DEI...FUNERALI

Palermo -Funerali vittime tragedia di Casteldaccia
Da Wikipedia -L'Enciclopedia libera

"L'applauso è fin dall'antichità un modo per esternare la propria approvazione e il proprio consenso a una o più persone...
Già gli antichi Romani applaudivano i gladiatori vittoriosi nell'arena. Ancora oggi le situazioni che richiamano un applauso coincidono solitamente con il temine di spettacoli, concerti, recite teatrali o con momenti di eventi sportivi, nei quali si vuole sottolineare la bravura del campione per il quale si fa il tifo.
Negli anni si è diffusa anche l'abitudine, criticata da alcuni, di applaudire durante o al termine dei funerali, in particolar modo quando si tratta di vittime di mafia, caduti in guerra, vittime di attentati o incidenti particolarmente gravi, oppure di personalità illustri".

domenica 4 novembre 2018

A CASSINO IN MARCIA PER IL GIURAMENTO


Cassino, dicembre 1975
Oggi, 4 novembre, è la Festa dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate e mi piace viverla nel ricordo del mio giuramento.
Dopo il rinvio, per motivi di studio, del servizio militare di leva obbligatorio, a 24 anni eccomi a marciare da aviere, mentre arrivava a me l'eco della sanguinosa battaglia che si trasformò in poesia:

AVIERI  A  CASSINO

Tacciono i cannoni
E' la pace...
Sul monte si erge
ancora maestosa
l'Abbazia.
Avieri costretti
marciano mesti
tra cimiteri di guerra.
Menti trafitte
dalle ultime grida...

sabato 3 novembre 2018

RICORDANDO GIUSEPPE DI VITTORIO

Cerignola, 11/8/1892 - Lecco, 3/11/1957






Il 3 novembre 1957 moriva Giuseppe Di Vittorio, Deputato all'Assemblea Costituente, il più grande leader sindacale italiano.
Egli, con durezza e chiarezza di argomenti, 80 anni fa,  alzò la sua voce contro le leggi razziali del Fascismo appena introdotte.

giovedì 1 novembre 2018

PRIMA GUERRA MONDIALE

SAN  MARTINO  DEL  CARSO  di  GIUSEPPE  UNGARETTI

NOVEMBRE 1918 - NOVEMBRE 2018

Dal libro " Memorie di un Maestro" di Biagio Schettino
-4 novembre - Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate-

A cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, cui partecipò mio nonno Biagio, ragazzo del '99, ho ritrovato una fotografia in ricordo della Pasqua 1970 (Foto Mario Brando), che egli volle con i nipoti. Nel girare la fotografia , non senza emozione, ho letto la seguente dedica:

"Ai cari nipoti Titina, Emanuele, Riccardo e Gabriella, a ricordo della Pasqua 1970 con l'augurio di sempre più fulgida vittoria, oggi nel campo della scuola, domani nel campo della vita.
Con vivo affetto
Il  nonno"

Siamo ora noi a ricordarTi, caro nonno Biagio, con immutato, immenso affetto nel commemorare la "fulgida vittoria" della Grande Guerra, che Ti vide poco più che ragazzo.