La Suprema Corte di Cassazione ha accolto solo in parte il Ricorso degli Avvocati di Marcello Pittella ed ha annullato con rinvio il provvedimento del Tribunale del Riesame di Potenza, che dovrà ora effettuare più completa valutazione dei fatti ed adottare nuova motivazione. Tanto, comunque, comporta che il Governatore della nostra Regione rimarrà ancora sospeso dalla sua carica e non potrà ancora dimorare a Potenza.
Le mancate dimissioni ad oggi di Marcello Pittella, coinvolto nell'indagine della Procura della Repubblica di Matera sulla sanità lucana con l'accusa di concorso in falso ed abuso d'ufficio e destinatario di originario provvedimento di arresti domiciliari, comportano il protrarsi delle funzioni di Presidente della Regione nella persona del Vicepresidente, Prof.ssa Flavia Franconi, in attesa delle ormai prossime elezioni.
La vicenda Pittella e le mancate dimissioni del Presidente della Regione Basilicata, nonostante l'indagine ed i provvedimenti cautelari adottati dall'Autorità giudiziaria, dal Gip di Matera sino alla Suprema Corte in Roma, hanno portato molti ad evidenziare come la nostra Regione sia stata presa in ostaggio in attesa degli sviluppi della vicenda giudiziaria nonchè delle elezioni regionali sino alla scadenza del mandato ed alla loro recente fissazione per il prossimo 26 maggio 2019 (le dimissioni di Pittella, sospeso dalla carica solo per effetto della legge Severino, ove fossero arrivate sin dal momento degli arresti domiciliari, avrebbero comportato le elezioni anticipate). Ancora adesso le dimissioni porterebbero ad anticipare le elezioni rispetto a quella indicata con forzata, lunga proroga degli organi della Regione.
E forse sarebbe proprio il caso che il Governatore, indagato, arrestato, sospeso, con perdurante divieto di dimora a Potenza dopo la revoca degli arresti domiciliari, facesse finalmente, almeno dopo la pronuncia di ieri da parte della Cassazione, un passo indietro privilegiando così il popolo sovrano e le sue Istituzioni.
Nessun commento:
Posta un commento