domenica 31 gennaio 2021

MEDAGLIA D'ONORE PER ANGELO SANGIOVANNI

nato ad Aieta (CS) il 17 aprile 1921, chiamato alle armi il 6 giugno 1942 a Cesena, trasferito in Grecia il 16 ottobre 1942, catturato dai tedeschi e condotto in Austria a Linz D. lager Schlantenfeld il 13 settembre 1943, rilasciato il 2 agosto 1945.

    


       

L'INDIFFERENZA NEL PENSIERO DI ANTONIO GRAMSCI

Ales, 22 gennaio 1891 - Roma, 27 aprile 1937

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perchè la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perchè non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perchè mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti............"

Antonio Gramsci - Indifferenti - 11 febbraio 1917

                                                    


 

sabato 30 gennaio 2021

UNA NUOVA ASSOCIAZIONE A MARATEA

CHI SIAMO E QUALI SONO I NOSTRI OBIETTIVI

Coordinamento R.O.S.A. acronimo di  Risorse-Opportunità- Sociale- Ambiente,  è un’associazione costituita da donne di diversa età e formazione che, accomunate da impegno e passione e da un forte legame con il territorio e la comunità di Maratea, vogliono provare a sviluppare percorsi e strumenti  che ne migliorino la qualità della vita, attraverso  un profondo cambiamento culturale, sociale, politico ed economico .

Coordinamento R.O.S.A. , nella convinzione che le donne possano e debbano avere un ruolo centrale e attivo all’interno di tale cambiamento, per la loro capacità di creare convivenza, per la loro conoscenza pratica e diretta dei vari settori della società in cui si muovono quotidianamente nei loro molteplici ruoli, si propone di diventare un punto di riferimento e di ascolto al femminile e allo stesso tempo un laboratorio progettuale e di formazione politica aperto a tutti.

venerdì 29 gennaio 2021

PER IL LICEO ARTISTICO DI MARATEA


                                      PROPOSTA   DI   INTITOLAZIONE                                                                                                            

Maratea, con antica e qualificata presenza nel tempo di scuole, è da anni sede dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Giovanni Paolo II” in Via San Francesco ed in Contrada Za’ Pagana, con Istituti associati quali l’Istituto professionale dei Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, il Liceo scientifico, il Liceo artistico e l’Istituto nautico, tutti da sempre privi di una specifica intitolazione, che pur avrebbero meritato nel rispetto della caratteristica di ciascuno di essi.


 

Si tratta, nel nostro caso, di opportunità ancora e sempre possibile, idonea a meglio individuare e valorizzare ciascun Istituto associato, fermo restando l’attuale intitolazione per l’unico Istituto nel quale sono ricompresi, così come già si verifica altrove.

Ebbene, in attesa che qualche idea in tal senso maturi e si concretizzi, mi permetto ricordare il desiderio più volte espresso dal compianto Preside, Prof. José Mario Cernicchiaro, prematuramente scomparso, volto alla intitolazione dell’allora nascente Liceo artistico al pittore Angelo Brando. Da marateota ed uomo di cultura quale era, l’amico José non esitò a lanciare questa, ben motivata, idea-proposta, condivisa subito da tanti e rimasta poi, purtroppo, priva di attuazione in assenza dei successivi, previsti e necessari passi formali per tale intitolazione.

Non senza emozione, ho di nuovo recentemente condiviso con tanti quell’idea presso il Centro culturale che, intitolato a chi per primo la ebbe, ritiene ora di riproporla perché, anche con il deciso sostegno dell’Amministrazione comunale, possa trovare consenso ed approvazione presso le sedi e gli organi competenti, a cominciare dall’Istituto di Istruzione superiore “Giovanni Paolo II” con il suo Dirigente, con il Consiglio di Istituto ed il Collegio Docenti.

Angelo Brando, Maratea 10 gennaio 1878 - Napoli 21 febbraio 1955

 

giovedì 28 gennaio 2021

A 120 ANNI DALLA MORTE

 

Ieri Parma ha ricordato Giuseppe Verdi, in occasione del 120/o anniversario della morte del maestro, avvenuta a Milano il 27 gennaio del 1901. 

L'Amministrazione Comunale, infatti, ha tributato un omaggio al suo celebre concittadino (il compositore nacque il 10 ottobre 1813 alle Roncole di Busseto, oggi Roncole Verdi, piccola frazione del Comune di Busseto in provincia di Parma) deponendo una corona commemorativa davanti all'Ara Verdiana di piazza della Pace.

CASI COVID-19 IN BASILICATA - Aggiornamento

 -  Da  www.regione.basilicata.it  -



mercoledì 27 gennaio 2021

LA MEMORIA

 

Estratto del volume in cui l'Autore ricorda l'arrivo al campo di sterminio di Birkenau:

"Il treno si fermò che era mattino e gli uomini si precipitarono a guardare fuori dai finestrini per capire dove fossimo. Io ero troppo piccolo per arrivare in alto e sbirciare il panorama, ma un adulto mi disse che in lontananza non si vedeva altro che qualche baracca, niente di più. Tutti pensavano che dopo un po’ saremmo ripartiti, che quel posto in mezzo al nulla non fosse la nostra destinazione. Era assurdo pensare che avevamo fatto un viaggio così disumano per poi fermarci in un buco sperduto. Non ne vedevamo il senso o non volevamo accettarlo. Eravamo arrivati sulla Rampa di Birkenau.

Si spalancarono i portelloni e davanti a noi si presentò qualcosa di incredibile: una squadra di tedeschi era già pronta a buttarci giù dai vagoni.

La confusione era totale, eravamo in preda al panico. Non potevamo aiutarci, non c’era niente da fare. Gli anziani erano come sacchi di patate: subivano ordini, calci e pugni. Eravamo come animali indifesi, minacciati dai cani pastore. Ognuno di noi cercava di non perdere di vista i propri cari, ma i tedeschi erano preparatissimi: in pochissimo tempo divisero gli uomini dalle donne con una barbarie che non si può immaginare. Noi eravamo sbalorditi da questa cattiveria. I neonati e i bambini piccoli erano lasciati insieme alle madri, nel gruppo delle donne.

GIORNATA DELLA MEMORIA

 



 
 
-  Da   www.quirinale.it  -
 
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione del Giorno della Memoria

Palazzo del Quirinale, 27/01/2021

 

Saluto i Presidenti del Senato, della Camera, del Consiglio, e quanti ci seguono da remoto.

Ringrazio tutti gli intervenuti: Eraldo Affinati e la Presidente Di Segni per le parole puntuali e molto efficaci.

Ringrazio la Ministra Azzolina, attenta alla diffusione del tema della memoria nelle scuole, e ringrazio Alicja e Cesare che l’hanno intervistata.

Complimenti agli artisti, Eleonora Giovanardi che ci ha anche condotto con tanta efficacia, Claudio Cavallaro e Massimo Spada che, con tanta sensibilità, hanno reso più intensa la celebrazione di questo Giorno della Memoria.

Rivolgo un pensiero a Nedo Fiano, scomparso qualche settimana addietro, di cui abbiamo ascoltato poc’anzi un pensiero coinvolgente e fortemente impegnativo.

Un ringraziamento davvero speciale a Sami Modiano. Non è la prima volta che lo ascoltiamo al Quirinale. Ma la sua testimonianza sempre limpida e ferma, scolpita nella sua personale esistenza, coinvolge, commuove e fa riflettere ogni volta che lo ascoltiamo. Grazie di essere venuto anche questa volta.

RICORDI

 - "Un  ricordo  è  un  modo  d'incontrarsi" -   Khalil  Gibran

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Emanuele Macaluso e l’amico pittore di Maratea

Valerio  Mignone

   

Nei giorni scorsi è deceduto Emanuele Macaluso, storico esponente del vecchio Partito Comunista Italiano. Di Lui parlava Giovannino Di Puglia, che, nato a Maratea, emigrò in Sicilia, ove ebbe occasione di conoscere il Macaluso; e nacque un’amicizia tra i due.

Pittore di tele ad olio e acquerelli, il Di Puglia, al suo rientro a Maratea, fu valorizzato dal conte Stefano Rivetti per la sua creatività; ed era apprezzato anche dal musicista Vittorio Gui, e da Giorgio Bassani, che, ospiti estivi della località tirrenica, ne condividevano gli stimoli ispiratori d’arte,

Negli ultimi anni della sua vita, Di Puglia abitò nella salutare ed accogliente Casa di Riposo “Maria Consolatrice” di Maratea, ove, periodicamente, io svolgevo la mia opera di medico volontario, assieme al dr. Nicola Feminella, e potevo osservarne, lungo le pareti dei corridoi e delle sale, i suoi acquerelli, che stimolano sentimenti nobili e solidaristici in chi li guarda.


   
                       Acquerelli  del  Maestro Giovannino Di PugliaFotografie pubblicate per gentile concessione del Segretario amministrativo della Casa di Riposo "Maria Consolatrice", Rag. Luciano Cresci

martedì 26 gennaio 2021

UNA PROPOSTA NATA A SANT'ANNA DI STAZZEMA


 

Presso il Comune di residenza è possibile partecipare alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare su "Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a Fascismo e Nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti".

E' stata promossa da Maurizio Verona, Sindaco di Sant'Anna di Stazzema, piccola frazione del Comune di Stazzema, dove i nazisti, nell'agosto 1944, perpetrarono un eccidio con centinaia e centinaia di vittime civili, tra cui donne e bambini.

AVVISO COMUNE DI MARATEA

     - Da  www.comune.maratea.pz.it  -


domenica 24 gennaio 2021

UN MARCHIO CON UNA LUNGA STORIA

    dalla Fiat a...Stellantis

E' quello della Fiat (Fabbrica italiana automobili Torino), nata a Torino nel luglio 1899, divenuto ora uno dei marchi automobilistici di STELLANTIS. 

Si tratta di una nuova azienda multinazionale, con sede ad Amsterdam, nata il 16 gennaio scorso, dalla fusione tra i Gruppi PSA ed FCA, con notevole capacità di inserimento nel mercato globale.

Per l'Italia ed, in particolare, per la Basilicata è importante evidenziare un importante segnale positivo, costituito dalla visita effettuata il 21 gennaio da John Elkann, Presidente, e da Tavares, Amministratore delegato di Stellantis allo stabilimento di Melfi, il primo ad essere oggetto di una tale attenzione da parte dei vertici del nuovo Gruppo.



sabato 23 gennaio 2021

BELLE DOMANDE...A RISPOSTA APERTA !

 


 - Da  "PILLOLE  DEL  2021"  di  Gian Carlo Marchesini  in  www.calderano.it - Storia e storie-

 

"Nel tempo, a Maratea, ci sono stati Sindaci come Fernando e Francesco Sisinni, Mario Di Trani, Franco Ambrosio,  Domenico Cipolla, o intellettuali impegnati in politica come Valerio Mignone e  altri ancora con i quali si poteva anche essere in dissenso, ma con i quali era possibile confrontarsi. I valori di riferimento restavano sempre quelli democratici. Tocca oggi prendere atto che il gruppo che costituisce l'attuale Giunta comunale è così arroccato dentro il recinto della destra leghista che lo spazio residuo per segnalarsi e distinguersi si direbbe essere rimasto solo quello di Forza Italia. Ma possibile mai che una forza politica aperta, democratica e progressista abbia a Maratea perso ogni identità e capacità di iniziativa? Tocca proprio avere nostalgia del PD di Pittella? E può essere che gran parte del Sud si sia consegnato a tal punto nelle mani di Salvini e Meloni?"

E' NECESSARIO VACCINARSI AL PIU' PRESTO

 


 

Vaccinazione contro il Covid-19 come atto di responsabilità civile

 

Valerio Mignone

 

Da vecchio medico di paese, andrò a vaccinarmi, con fiducia, contro il Covid-19, a ciò indotto da esperienze di giovane ricercatore in Immunologia presso la Scuola di Guido Melli, nel Policlinico di Milano, con i professori, anch’essi in quiescenza, Sergio Del Giacco, Roberto Cattaneo, Carlo Novi, Fulvio Invernizzi, già apprezzati in prestigiose sedi universitarie ed ospedaliere, con l’attivazione di reparti e laboratori di Immunoreumatologia, Allergologia, e di Immunologia clinica, che hanno ospitato scienziati del livello dell’americano Anthony Fauci.

Innegabili sono i progressi con i moderni “vaccini”, di composizione genetica, che neutralizzano gli agenti infettivi, fino alla loro estinzione. E, per la prima volta nella Storia farmaceutica, questi vaccini sono stati studiati e prodotti contro il virus Covid-19 in meno di 12 mesi, in milioni di dosi, per milioni di persone per la “immunizzazione di gregge”, che si raggiunge quando buona parte della popolazione è immunizzata. 

Tra l’altro, sarà disponibile, entro l’anno, un vaccino, tutto italiano, progettato e prodotto, in collaborazione, tra l’Ospedale “Spallanzani” di Roma, l’Università di Verona, e l’industria farmaceutica Reithera. Sperimentato su persone, cavie umane volontarie, ha superato le fasi preliminari; è di grande efficacia.

La efficacia e la sicurezza dei vari vaccini contro il Covid-19 sono certificate da organismi di controllo, nazionali ed internazionali: AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, FDA, Food and Drug Administration, ed EMA, European Medicines Administration. A fronte di una efficacia immunizzante tra il 55% ed il 90% circa, sono segnalati rari casi di fugaci malesseri generali, cefalea, nausea, gonfiore di qualche ghiandola linfatica, crisi d’ansia con dispnea sospirosa. Erroneamente, sono state attribuite al vaccino malattie intercorrenti, come ictus cerebrali, ed altro. Come per tutti i farmaci, sono possibili rarissimi casi di reazione allergica, fino allo shock anafilattico; per questo le vaccinazioni si eseguono in Centri appositamente allestiti e con Personale addestrato.

venerdì 22 gennaio 2021

"ITALIA VIVA" IN PROGRESSIVO CALO

 

 

La spallata data al Governo Conte con le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto non ha riscosso successo tra gli elettori di Matteo Renzi. 

Italia Viva perde ancora lo 0,7% e – secondo un sondaggio elaborato da Tecné per Quarta Repubblica – oggi si attesta sul 2,2%

Si tratta di un calo comprensibile e probabilmente destinato ad aumentare..., mentre, purtroppo, è il nostro Paese, già così duramente colpito dalla pandemia ancora in atto, a pagare le conseguenze negative di una irragionevole, immotivata, grave crisi al buio annunciata ed attuata dai signori ritratti nella foto, campioni di pochezza ed inaffidabilità politica.


EMANUELE MACALUSO NEL RICORDO DEL GIOVANE MINISTRO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE

- Da  www.ildubbio.it -

IL  RICORDO

Giuseppe  Provenzano

22 gennaio 2021

Macaluso fu garantista fino al midollo, come chi sa cos’è la galera

L’addio a Emanuele Macaluso nel ricordo di Giuseppe Provenzano, un allievo che oggi è ministro della Repubblica


Era come andare a prendere l’acqua al pozzo. Lo capii quando tirò fuori quel proverbio cinese, che vale per la politica non meno che per la vita di ogni giorno: “chi prende l’acqua da un pozzo, non dovrebbe dimenticare chi l’ha scavato”. Emanuele Macaluso non dimenticava nulla, non dimenticava mai. Non si può dimenticare. Ma per chi l’ha conosciuto il problema non è questo. Il problema è come andare ancora al pozzo, ancora all’acqua.

La prima volta l’incontrai per il suo libro più bello, l’autobiografia sui Cinquant’anni nel Pci. Era l’inizio del 2004, a Livorno. Una sera d’inverno, c’era un forte vento. Io arrivavo da Pisa, dove studiavo da un paio d’anni. Eravamo un gruppo di amici e compagni, intellettuali e militanti. A parlarne invitarono me, siciliano, della provincia di Caltanissetta, la sua. Quel libro mi svelò un mondo, un certo modo di stare al mondo. Alla fine della discussione mi chiamò. “Di dove sei”? Di Milena, risposi. “Milocca, vuoi dire!”, disse richiamando il nome antico, che pochi conoscono, del mio paesello, poco conosciuto di suo. “Ci ho fatto il mio primo comizio. Per la Repubblica. Su un balcone, di fronte la chiesa madre. Ricordo una piazza piena di donne, col fazzoletto rosso. Ero giovane. Feci un discorso molto acceso contro la Monarchia. Quando finii si avvicinò il Maresciallo dei Carabinieri. Dalla prima all’ultima parola, disse, ho avuto la tentazione di spararle in fronte. La ringrazio per non averlo fatto, dissi. E me ne andai”. Rise, Emanuele. Come rideva lui. Il giorno dopo, ne scrisse. Ma dopo quell’incontro, dopo un incontro così, giurai di non lasciarlo più. È stato un maestro, per me che appartengo a una generazione senza maestri. E presto sarebbe diventato qualcosa di più e di diverso. Un riferimento vitale.

Lui mi chiedeva dell’oggi, io della Caltanissetta del fascismo e della guerra. In quel mondo di miseria e sfruttamento maturarono i suoi sentimenti, le sue domande, la sua vocazione politica. (…). Le letture arrivarono dopo, “I miserabili”, “La madre” di Gorkij, Tolstoj. E quel travaglio confidato a un compagno più grande, che andò a trovarlo in sanatorio, un atto di coraggio che gli parve più grande persino di quei discorsi antifascisti e socialisteggianti che andavano facendo.

C’era la sua indole – da rompicoglioni, avrebbe detto lui – che l’ha accompagnato per tutta la vita. Quel non accontentarsi mai di quello che passa il convento, anche quando il convento era il suo Partito. Aveva un innato spirito di contraddizione, per ciò che gli pareva ingiusto o, peggio, insensato. Così fu per il fascismo, la provincia feudale, la fede: ebbe un periodo valdese, Emanuele, per contestare meglio la chiesa cattolica dove pure aveva incontrato un padre nobile della Dc siciliana, l’avvocato Giuseppe Alessi, di cui ascoltava le prediche in cattedrale perché “parlando di religione, parlava di libertà”.

INTERVENTO DEL PREFETTO DI POTENZA

per un grave problema ancora irrisolto a Maratea


giovedì 21 gennaio 2021

A PROPOSITO DELL'OPERAZIONE "FAUST"

 






COMUNICATO STAMPA

Operazione Faust: “i care”, mi interessa.

 

La recente operazione antimafia denominata “Faust” coordinata dalla DDA di Reggio Calabria ci restituisce pericolosi segnali di allarme e tanta preoccupazione.

Non solo perché ci ripropone nomi, volti e località che purtroppo hanno fatto la recente storia della criminalità lucana, affiancati tra l'altro dalle nuove leve, figli e anche figlie di questa terra, ma soprattutto perché ci fotografa una Basilicata come crocevia degli affari della 'ndrangheta e in modo particolare il metapontino come un territorio considerato una vera e propria provincia di pertinenza di alcune delle 'ndrine più efferate della mafia calabrese.

Hanno in mano “mezza Basilicata”, dicono al telefono queste persone, perché “la Basilicata è una zona ricca”, “un cuscinetto per tutti”, e anche in Basilicata come per tutta l'Italia “a partire da San Luca, dove esiste la Madonna di Polsi... comandano tutti i calabresi”. 

Quello che però ci preoccupa di più sono i fiumi di droga che hanno attraversato la nostra regione; e a una “domanda” che purtroppo aumenta, il mercato mafioso continua a rispondere con efficienza: “il prezzo è buono e la qualità è la migliore che c'è”, affermano soddisfatti fra di loro i trafficanti.

E se in questi tempi di pandemia pensiamo alla superficialità con cui spesso rispondiamo ai nostri giovani che in astinenza di socialità chiedono invece con forza di ritornare a scuola, se pensiamo alle misure sempre più insufficienti per i tantissimi operatori economici in difficoltà, e nello stesso tempo pensiamo alla capacità delle mafie di porsi come vero e proprio welfare o spazio di soddisfazione di tanti bisogni primari, come si fa a non pensare alle devastanti conseguenze e alle profonde cicatrici sociali ed esistenziali che lascerà questa pandemia? Come si fa a non preoccuparsi?

E quand'è che capiremo che l'aggressione criminale non è solo una questione per addetti ai lavori, una partita fra guardie e ladri, ma piuttosto una sfida sociale, culturale ed etica che riguarda proprio tutti?   

Sarebbe un notevole passo in avanti se dinanzi all'operazione “Faust” o alle tante operazioni giudiziarie della nostra Dda, i singoli cittadini, la politica, la scuola, la Chiesa, l'associazionismo dicessimo tutti insieme con don Lorenzo Milani: “i care, mi interessa”. 

                                                                                       don Marcello Cozzi

ERA IL 21 GENNAIO 1921

Ricorre oggi il centenario della nascita del Partito comunista d'Italia, poi divenuto, nel giugno 1943, Partito comunista italiano (PCI) e riconosciuto come il più grande partito comunista d'occidente.

A conclusione del XVII Congresso del Partito socialista, l'ala riformista di Turati prevalse su quella comunista di Bordiga, che subito dopo fondò il nuovo Partito.


Luca Salvetti, attuale Sindaco di Livorno, dove il centenario viene ricordato con numerose cerimonie, ha detto:

Partito Comunista, a Livorno si celebrano 100 anni dalla nascita
"Il centenario della fondazione del Partito Comunista è un evento cruciale che, da qualunque prospettiva si guardi, ha profondamente inciso sulla storia, non solo politica, ma anche culturale e sociale del nostro Paese, e ha caratterizzato profondamente anche l'immagine e identità della città di Livorno. È un vero onore per me, come rappresentante dell'istituzione cittadina avere l'opportunità di poter celebrare questo evento proprio qui dove si è verificato. La pandemia ha rischiato di limitare la possibilità di raccontare questo avvenimento, ma diluendo il calendario durante l'arco dell'anno riusciremo a ricordare l'evento con numerose e interessanti iniziative".


IL DOPO TRUMP


Joe  Biden,  46° Presidente degli Stati Uniti
con il democratico Biden, che oggi si è insediato alla Casa Bianca, è iniziato con numerosi provvedimenti esecutivi, tali da interrompere ed invertire la rotta intrapresa dal predecessore.

Eccone alcuni:

Imposizione dell'uso della mascherina

Misure tese a favorire l'uguaglianza razziale

Stop al processo di ritiro dall'OMS

Stop alla costruzione del muro anti migranti al confine con il Messico.

                                               ARIA   NUOVA   E   SANA  NEGLI   STATI   UNITI !

mercoledì 20 gennaio 2021

FIDUCIA AL GOVERNO CONTE

 

Anche il Senato ha votato la fiducia al Governo in carica:

156 favorevoli

140 contrari

16 astenuti


Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, con il suo Governo, ha superato la dura prova , cui è stato improvvisamente esposto dall'irresponsabile passo indietro di Italia Viva, facente parte dell'Esecutivo con due Ministre ed un Sottosegretario, dimissionari. Egli ha evidenziato, in merito ed a ragione, come sia "molto complicato governare con chi dissemina mine", con chiaro riferimento al Sen. Matteo Renzi, leader di Italia Viva e artefice della crisi di Governo.

Il Presidente Conte ha anche precisato che ora massimo sarà il suo impegno per allargare l'attuale maggioranza.

                                               BUON  LAVORO,  PRESIDENTE !


martedì 19 gennaio 2021

TUTTI IN PIEDI NELL'AULA DEL SENATO

    ENTRA   LILIANA   SEGRE,  accolta da  un  lungo  applauso. 

La Senatrice a vita, a 90 anni, ha voluto  partecipare ai lavori in aula a Palazzo Madama, nella seduta convocata per le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, sulla situazione politica in atto e sulla crisi in atto, per esprimere il suo voto di fiducia al Governo in carica.

Ecco una sua dichiarazione, riportata da  www.ilfattoquotidiano.it :

"Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile''.

 

ADDIO A EMANUELE MACALUSO

 

Caltanisetta, 21 marzo 1924 - Roma 19 gennaio 2021
Politico, sindacalista, scrittore e giornalista, è stato uno storico dirigente del Partito Comunista italiano.

 

 

- Da  www.quirinale.it -

 

Mattarella: «Scompare con Emanuele Macaluso una figura eminente della Repubblica»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«La morte di Emanuele Macaluso mi addolora profondamente. Desidero esprimere i miei sentimenti di vicinanza ai familiari, a quanti, hanno condiviso con Macaluso impegno e ideali, e a coloro che, nel confronto democratico, anche su posizioni diverse, ne hanno apprezzato l’acuta intelligenza e il senso del bene comune.

Macaluso è stato un protagonista della storia repubblicana e ha contribuito da dirigente politico e da intellettuale alla crescita democratica del Paese.

Il suo impegno politico, maturato da giovanissimo, è stato motivato dalla volontà di emancipazione dei più deboli e di tutela dei lavoratori, sviluppandosi nella Cgil e nel suo partito il Pci, con iniziative sovente coraggiose e difficili.

L’impegno meridionalista è rimasto una costante del suo pensiero e della sua azione politica, con un orizzonte ampio e un senso forte dell’interesse nazionale.

Parlamentare di grande personalità, nei passaggi più critici per il Paese, ha difeso con determinazione le istituzioni democratiche.

Giornalista e scrittore ha continuato a partecipare alla vita pubblica con spirito libero e critico. Con la sua longevità intellettuale ha continuato ad essere testimone, e anche maestro per tanti giovani.

Scompare con lui una figura eminente della Repubblica, un appassionato uomo di parte, capace di tenere vivo il confronto con le altre forze popolari e il dialogo con i corpi sociali».

Roma, 19/01/2021