Con lo Statista, da sinistra, i giovani Enzo Scoppetta, Domenico D'Alitto, Severino Labanchi, Domingo Limongi e Francesco Fontana. |
Melfi, 11/07/1868 - Roma, 20/02/1953 |
Pur ritenendosi apprezzabile l'impegno di tanti e, da ultimo del Suo Governo, perchè il Forti potesse essere trasferito in Italia, dove poter scontare la pena inflittagli, cosa finalmente avvenuta, non può diversamente condividersi la Sua decisione, nella qualità di capo del Governo italiano, di recarsi all'aeroporto di Pratica di Mare a...ricevere persona, pur sempre condannata all'ergastolo con sentenza definitiva ed ancora, allo stato, detenuta.
GIORNALISTA E SCRITTORE
Fu a Maratea in occasione della presentazione del suo libro, IL TEOREMA DEL BABA', presso l'Hotel Santavenere.
Le persone, là, sentono di appartenere a quel mondo eccezionale almeno quanto esso appartiene loro. Lo portano in vita con il loro lavoro, lo modellano con il loro talento. V’imprimono, in modo indelebile, i propri valori. Forse non sarò un mondo perfetto e di sicuro non è facile. Nessuno sta seduto in disparte e il ritmo può essere frenetico, perché questa gente è appassionata – intensamente appassionata – a quello che fa. Chi sceglie di abitare là è perché crede che assumersi delle responsabilità dia un significato più profondo al proprio lavoro e alla propria vita.” Sergio Marchionne
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Cinque anni fa questo condivisibile pensiero di Sergio Marchionne fu posto alla fine del Programma amministrativo della Lista "Rinascita" con il candidato a Sindaco, l'Avv. Daniele Stoppelli, con l'aggiunta: "BENVENUTI IN QUEL MONDO"!
Si tratta della Lista civica, sorta nell'alveo del centrodestra, poi vincitrice nella competizione elettorale e che ha espresso, con alterne vicende, l'Amministrazione nel nostro paese per l'intero quinquennio.
E, tuttavia, non sembra essere stato applicato il cennato modello Marchionne quanto agli accadimenti in vista di un futuro migliore....., in un contesto nel quale ai più pare essersi affermata la logica del...segnare il passo.
RIVIVE, GRAZIE ALLA PROF.ssa ROSSANA ANDRIUZZI, UNA PREZIOSA MONOGRAFIA DI FRANCESCO ROSSI, IL CUI FIGLIO PRIMOGENITO FEDERICO, NATO AD ANZI NEL 1848, MIO BISNONNO PATERNO, FU POI MAESTRO ELEMENTARE A MARATEA, DOVE E' VISSUTO ALLA VIA PENDINATA, ora Via Cardinale Gennari, SINO ALLA MORTE IL 27 NOVEMBRE 1928.
Anche Federico Rossi fu autore di alcuni libri, tra i quali "La vita d'un Maestro" e "Versi", oggetto di recente riproduzione e di prossima presentazione a Maratea.
DOPO 18 MESI DALL'EVENTO FRANOSO E DALLA CHIUSURA AL TRAFFICO DELLA STRADA, IL COMMISSARIO DELEGATO, NELLA PERSONA DEL SINDACO DI MARATEA, ADOTTA IL DECRETO N. 8 DEL 15 Maggio 2024 PER PERCORSO ALTERNATIVO PROVVISORIO, a seguito di Verbale di conclusione positiva della Conferenza dei Servizi, che ha previsto numerose prescrizioni.
Ciò con notevoli costi e non senza prevedibili tempi lunghi per la progettazione e successiva esecuzione dei lavori, che dovrebbero avvenire a monte della parte di costone interessata dalla frana, essa stessa scoscesa e in area in precario equilibrio e a rischio dissesto idrogeologico.
Ciò solo in via provvisoria e per superare gli attuali 150 - 200 metri di strada già messi in sicurezza e oggetto di possibile, costante monitoraggio, tanto da poter consentire, volendo, il traffico nei limiti e con le modalità già adottate per la scorsa stagione estiva.
SOTTO LE MENTITE SPOGLIE DEL CIVISMO...!
CAMALEONTISMO
La Basilicata conferma le sue cinque bandiere blu e cioè Maratea, Policoro, Bernalda (Metaponto) ,Nova Siri ,Pisticci.
In Italia sono 236 i Comuni che quest'anno potranno esporre tale bandiera.
A LIVELLO NAZIONALE E PERIFERICO
- Da www.talentilucani.it -
Di Redazione il
Il solo modo per salvare la democrazia italiana dalla deriva populistico-affaristica, che si sta riscontrando a livello nazionale e periferico, è una legge sui partiti con annesso finanziamento pubblico. Insigni costituzionalisti hanno ripreso il tema in questi giorni con una energia nuova, forse dettata dalla consapevolezza di una democrazia che è all’ultima spiaggia . Una legge sui partiti non c’è mai stata semplicemente perché allora i partiti avevano la consapevolezza di essere cardini di democrazia e si autoregolamentavano con tanto di Statuto , nel quale erano fissati le condizioni per l’adesione volontaria, gli scopi associativi, i metodi di decisione, la durata degli organi dirigenti, e via dicendo. Finanche a disciplinare i comportamenti dei singoli, con l’introduzione di un organo di garanzia che aveva lo scopo di decidere se una persona era degna di essere candidata o , altrimenti, “impresentabile”. Si viveva con il finanziamento pubblico che era direttamene legato alla necessità di finanziare in chiaro la politica, allontanandola dalle tentazioni corruttive. Con l’entrata in campo di Berlusconi, si è introdotto il leaderismo, cioè un sistema associativo legato all’identificazione di una persona con il partito, tanto più funzionale se alle quote di iscrizione , poca cosa per i costi della politica, si aggiungevano i finanziamenti personali del capo. Il risultato è che, almeno in un caso, è nato un partito-azienda, cioè un partito come ramo d’azienda addetto al marketing politico, con tutto quello che ne derivava e deriva in termini di decisioni capaci di influenzare direttamente lo sviluppo dell’azienda, vedi leggi sulle tv private, sulla giustizia ecc ecc. Anche se Forza Italia è rimasta una anomalia per la dipendenza diretta da una azienda, la suggestione del leaderismo ha contagiato tutti gli altri partiti ,con la conseguenza che in molti casi sono stati messi in soffitta i congressi, ridisegnati i loghi con il volto dei capi, personalizzata la comunicazione , accentrato il potere decisionale al livello romano. La svolta populistica pentastellata di eliminazione del finanziamento pubblico ha finito col dare il colpo di grazia alla corretta rappresentanza democratica, con la politica che non solo ha cercato di finanziarsi in nero, ma ha personalizzato sul capo il finanziamento , creando rapporti più sotterranei e relazioni nascoste che si realizzano con lo scambio tra soldi e provvedimenti istituzionali. Il livello regionale, dopo i primi vent’anni di crescita giovanile, entusiastica e valoriale, si è presto adattato a quella svolta nazionale, diventando esso stesso un’azienda pubblica in grado di crearsi il consenso ,non tanto quello generale di una sana politica per la collettività, ma quello particolare di gruppi o categorie con bandi fatti su misura, con provvedimenti formalmente trasparenti e legittimi ma sostanzialmente clientelari , discrezionali e diretti ad avvantaggiare destinatari specifici.
- Da Legambiente Maratea Facebook -
PROGRAMMI ELETTORALI - AMMINISTRATIVI
PROGRAMMA ELETTORALE DELLA LISTA MARATEA E' VIVA (542,21 KB)
programma elettorale lista civica progettiamo Maratea (1,34 MB)
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO LISTA CITTA NUOVA MARATEA (297,92 KB)
programma amministrativo mandato 2024-2029 maratea al centro Daniele Stoppelli Sindaco (1,01 MB)
Ecco i candidati alla carica di Sindaco:
Avv. Cesare ALBANESE, già Vicesindaco nell'Amministrazione Cipolla -Periodo 26 maggio 2014 - 26 maggio 2019 - Lista civica "Maratea Viva".
Arch. Francesco AMBROSIO, già Sindaco - Periodo 5 aprile 2005 - 30 giugno 2008 - Lista civica "Maratea Unita".
Prof. Antonio BRANDO, già Sindaco- Periodo 15 maggio 1987 - 4 marzo 1993 - Democrazia Cristiana
Avv. Daniele STOPPELLI, Sindaco uscente - Periodo 27 maggio 2019 - In carica - Lista civica "Rinascita"
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Agli aspiranti alla carica di Sindaco con i rispettivi aspiranti alla carica di Consigliere comunale vanno gli A U G U R I di questo Blog, perchè possano essere appassionati interpreti dei problemi e delle esigenze della nostra Comunità, così bene adoperandosi nell'arco del prossimo quinquennio, o in maggioranza o in minoranza, sia eletti che non eletti, con attiva e costante partecipazione alla vita politico-amministrativa di Maratea.
È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
- Da Nessuno Tocchi Caino newsletter <noreply@nessunotocchicaino.it> di sabato 11/05/2024 -
"IRAQ: ALTRE 11 IMPICCAGIONI PER TERRORISMO Le autorità irachene il 6 maggio 2024 hanno giustiziato mediante impiccagione 11 persone condannate per “terrorismo”, hanno riferito all'AFP fonti sanitarie e della sicurezza, il secondo gruppo di persone messo a morte con questa accusa dalla fine di aprile.
Un funzionario della sicurezza ha confermato, a condizione di anonimato, che le esecuzioni hanno avuto luogo nella prigione di Al-Hut, nella città meridionale di Nassiriyah, nella provincia di Dhi Qar, dove il mese scorso sono state giustiziate altre 11 persone riconosciute colpevoli di "terrorismo".
Secondo la legge irachena, i reati di terrorismo e omicidio sono punibili con la morte e i decreti di esecuzione devono essere firmati dal Presidente.
L’esecuzione, avvenuta il 22 aprile, di 11 persone condannate per “terrorismo” ha suscitato preoccupazione tra i gruppi per i diritti umani, con Amnesty International che ha condannato una “allarmante mancanza di trasparenza”.
Al-Hut è una famigerata prigione a Nassiriya il cui nome arabo significa "la balena", poiché gli iracheni credono che coloro che sono rinchiusi lì non ne usciranno mai più vivi.
Il funzionario della sicurezza ha affermato che gli 11 giustiziati il 6 aprile erano stati condannati ai sensi dell’articolo 4 della legge antiterrorismo irachena.
Un responsabile sanitario di Dhi Qar ha detto che il suo dipartimento ha ricevuto 11 corpi di uomini da consegnare ai parenti più prossimi, e che tutti erano cittadini iracheni.
Il funzionario della sicurezza e quello sanitario non sono stati tuttavia in grado di chiarire con quali accuse specifiche siano stati giustiziati gli 11 detenuti.
Inoltre, non è chiaro se siano stati condannati sulla base della loro affiliazione all’Isis o ad Al-Qaeda.
Negli ultimi anni i tribunali iracheni hanno emesso centinaia di condanne a morte e all'ergastolo nei confronti di persone giudicate colpevoli di appartenenza a un "gruppo terroristico", un reato che comporta la pena di morte indipendentemente dal ruolo di combattente o meno dell’imputato.
(Fonte: AFP, 06/05/2024)".