lunedì 30 novembre 2020

domenica 29 novembre 2020

QUANDO SI COMBATTEVA CONTRO LA "SPAGNOLA"

Non bastò la prima guerra mondiale...

Tra il 1918 ed il 1920 l'epidemia-pandemia (grippe o influenza spagnola)  uccise decine di milioni di persone nel mondo.


 

sabato 28 novembre 2020

ED ECCO FINALMENTE IL NUOVO COMMISSARIO ALLA SANITA' IN CALABRIA

 

E' il Prefetto Guido Longo.

- Da  Il Fatto quotidiano.it  del 27/11/2020-

"Originario di Catania, Longo ha 67 anni e vanta una lunga carriera prima come poliziotto e e poi come prefetto. Per oltre 40 anni ha lavorato nell’amministrazione dell’Interno, ricoprendo importanti incarichi come questore e come prefetto. Il suo ultimo incarico è stato quello di prefetto di Vibo Valentia, che ha mantenuto fino al 30 maggio del 2018, giorno in cui è andato in pensione. In precedenza era stato questore di Reggio Calabria, Caserta e Palermo. Ha ottenuto risultati brillanti da questore di Caserta, quando assestò colpi particolarmente significativi al clan dei “casalesi”. Fu Longo, proprio da questore di Caserta, a coordinare le indagini che portarono all’arresto dei latitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e, soprattutto, del capo assoluto del clan, Francesco Schiavone, detto “Sandokan“. Quindi la promozione a Prefetto e la sua nomina a Vibo Valentia, dove è rimasto per due anni. Ha lavorato a lungo nella squadra mobile di Palermo, sezione narcotici e omicidi. Ed è poi passato alla direzione investigativa antimafia, dove, come ricorda Repubblica, ha indagato sulla morte di Giovanni Falcone".

venerdì 27 novembre 2020

UN LUOGO DELLA MEMORIA A MARATEA

è l'ex  Convento  dei  Cappuccini, come "unità significativa d'ordine materiale o ideale che la volontà degli uomini o il lavorio del tempo hanno reso un elemento simbolico di una qualche comunità", secondo la definizione di Pierre Nora nella sua opera " Le Lieux de Mémoire", dove si legge anche che "il luogo della memoria ha come scopo fornire al visitatore , al passante il quadro autentico e concreto di un fatto storico. Rende visibile ciò che non lo è: la storia.. e unisce in un unico campo due discipline: la storia appunto e la geografia".

L'ex Convento e la Chiesa di Sant'Antonio ai "Cappuccini" hanno 405 anni e ne hanno di cose da...raccontare. 


 

 - Da www.calderano.it - Pagine di Storia e Storie - Luca Luongo -


I quattrocento anni dei Cappuccini.

Riflessioni di storia, arte e turismo.

Di Luca Luongo 13/06/2015 – 16:50

In questo 2015 non cade soltanto l’anniversario del 50° della statua del Redentore, che festeggeremo domani. Quest’anno compiono anche 400 anni il convento e la chiesa di Sant’Antonio ai “Cappuccini”, oggi aperto per i festeggiamenti del santo portoghese. Ed vi dirò perché è importante ricordarlo.

La vigna dei fratelli Bono.

Quattrocento anni fa lì c’era una vigna. Una grande vigna, nel Seicento, non significava che tutto quel tenimento di terreno fosse dedicato solo alla viticoltura. Quando troviamo registrata la dizione “vigna” in un atto del Seicento (come ancora del Settecento) dobbiamo immaginare un appezzamento di varie colture dominate dalla vigna lasciata crescere attorcigliata ad altre piante fruttifere.

Il 24 agosto 1615 i signori Orazio Giordano, Giovanni Camillo Greco, Fulvio Assafris, Francesco Greco e Rev. Giovanni Giacomo Bengivenne – procuratori preposti – costituiti davanti al notaio Giovanni De Pace fanno atto di copra dai fratelli don Antonio e Ovidio Bono per la somma di 100 ducati per la loro vigna in contrada Santa Maria di Loreto, che, con la costruzione del nuovo convento, sarà poi chiamata Cappuccini. Il precedente nome derivava dall’intitolazione di una di quelle che ora chiamiamo Cappelle ai Cappuccini.

Il finanziatore e ideatore dell’opera è Giovanni Antonio De Pino, commerciante e filantropo di Maratea, morto verso il 1614 dopo aver disposto un consistente lascito a favore della comunità per la costruzione di tre nuovi conventi: uno è questo, gli altri due sono quello di San Francesco di Paola (costruito poi nel 1616 su una preesistente chiesa dedicata a San Leonardo) e quello delle Donne Monache, venuto alla luce solo nel secolo successivo, dopo un travagliato destino. Ironia della sorte, oggi l’istituto che porta il suo nome è ospitato nell’unico monastero che il De Pino non fece costruire!

giovedì 26 novembre 2020

ERA CAPACE DI...MAGIA CON IL PALLONE IN UN CAMPO DI CALCIO

 

                                  RICORDIAMO   COSI'  DIEGO ARMANDO MARADONA



https://video.corriere.it/sport/maradona-ha-60-anni-quei-palleggi-prima-finale-coppa-uefa-

RIFLESSIONI SULLA GESTIONE DELLA PANDEMIA

 Covid-19 tra autarchia regionale ed Europa

 

Valerio Mignone

 

Resilienza! Ch’è? Resilienza, una parola nuova usata in documenti ufficiali per un significato vecchio! Nei dizionari della lingua italiana di qualche anno addietro la parola non è reperibile; la si trova nei manuali moderni di psicologia che, a sua volta, l’ha tratta dal linguaggio della tecnologia per indicare la resistenza di metalli a prove d’urto. Nei giorni nostri, si usa questo neologismo per incoraggiare a resistere al Covid-19, in attesa di tempi migliori. Resilienza sta per rinascita sociale, dopo la strage di vite umane da Covid-19 tra le popolazioni della Terra, sia nel Terzo Mondo, là dove si vive ancora secondo natura, sia là dove, nel tentare una equanime Organizzazione della vita civile, sono stati istituiti vari modelli di Servizi sanitari.

Nessun Servizio sanitario nazionale ha retto, né in Europa, né in America, né altrove. Altrettanto dicasi per le Regioni in Italia. Punti critici sono stati, e sono: Residenze Sanitarie Assistite (RSA), Negazionismo, e Conflittualità tra studiosi, e tra Istituzioni: Stato, Regioni, Comuni.

In Italia, focolai epidemici si sono sviluppati nelle cosiddette Residenze Sanitarie Assistite (RSA), ove gli anziani, con un sistema immunitario debilitato dall’età, non hanno neutralizzato il virus, veicolato da qualche ignaro portatore. Malattie concomitanti di altri organi e diabete sono stati ulteriori fattori di richiamo per il virus.

Con l’allungamento della vita media, sono nate queste RSA come dimore di persone non autosufficienti, e non assistibili nelle proprie case da familiari ad esse dedicati. Esistono RSA medicalizzate, con presenza di medici H 24, e RSA solo come dimora, gestite comunemente da associazioni e cooperative con qualche deficienza organizzativa. Provvedimento imperativo da adottare è la medicalizzazione delle RSA.

AVANTI CON L'AREA MARINA PROTETTA DI MARATEA

- Da   www.regione.basilicata.it -

AREA MARINA PROTETTA MARATEA, ROSA VIDEOCONFERENZA COL MINISTERO

punti apici 25.11.2020 ore 17:47

L’assessore all’ambiente ha invocato una condivisione ragionata dei temi e non scelte calate dall’alto.

AGR
 
AGR L’assessore all’ambiente, Gianni Rosa, ha partecipato oggi in videoconferenza, alla seconda riunione indetta dal Ministero dell’Ambiente sull’istituzione dell'Area Marina Protetta di Maratea. All’incontro hanno partecipato tra gli altri: Giuseppe Italiano - direttore generale per il mare e le coste del Ministero dell’Ambiente, Michele Busciolano - direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Antonella Logiurato dell’Ufficio parchi, biodiversità della Regione, Daniele Stoppelli - sindaco di Maratea e Leonardo Tunesi, ricercatore dell’Ispra, che ha tenuto un aggiornamento sugli studi propedeutici all'istituzione dell'Area Marina Protetta. “Dal punto di vista scientifico – ha detto l’assessore Rosa - rimettiamo ogni valutazione ai tecnici e agli esperti dell’Ispra, ma riguardo al percorso di definizione dell'Area Marina Protetta come Regione, insieme al Comune di Maratea, chiediamo il pieno coinvolgimento del Ministero su tutte le fasi di definizione dell'Area. La notizia dell’inserimento nella finanziaria dello scorso anno dei finanziamenti per la definizione dell’Area Marina Protetta di Maratea – ha osservato Rosa - ha creato preoccupazioni nel tessuto economico della cittadina. Maratea basa la sua economia sul turismo e quindi, in questa fase, bisogna fornire agli operatori turistici tutte le informazioni necessarie per far comprendere pregi e difetti di questa scelta. Per superare l’ostacolo di trasferire a tutti cosa davvero significhi un'Area Marina Protetta e come incide la perimetrazione, in questa fase – ha osservato Rosa - è necessaria un'attività di comunicazione e di condivisione di tutti i passaggi. Non siamo contrari all’istituzione dell'area Marina Protetta però chiediamo percorsi condivisi anche nel merito della scelta delle zone che andrebbero tutelate. Una condivisione ragionata e non scelte calate dall’alto. Sui giornali – ha detto Rosa – sono circolati annunci di alcuni esponenti politici del nostro territorio che ponevano questioni diverse rispetto alla gestione. Come Regione non accetteremo mai che la gestione dell’Area Marina Protetta di Maratea sia affidata a soggetti diversi che escludano un protagonismo diretto del Comune di Maratea con la collaborazione della Regione Basilicata. In questa stessa direzione come Regione Basilicata, con una delibera di giunta di una decina di giorni fa, ci siamo riappropriati della gestione delle tre Zone Speciali di Conservazione "Natura 2000". Lo abbiamo fatto perché abbiamo politicamente valutato che queste aree erano rimaste solo una mera dichiarazione di intenti e nulla era stato concretamente fatto. Abbiamo preferito metterci la faccia, ponendo in capo alla Regione Basilicata la gestione di queste aree. Sulla stessa linea intendiamo proseguire per l’Area Marina Protetta di Maratea.
 
 

mercoledì 25 novembre 2020

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE !

-Giornata contro la volenza sulle donne.

Si celebra il 25 novembre, data che ricorda il brutale omicidio delle sorelle Mirabal nel 1960. La data segna anche i 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre.

-Da   www.quirinale.it-

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne” ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 «La ricorrenza di oggi induce a riflettere su un fenomeno che purtroppo non smette di essere un’emergenza pubblica. Le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache, offrendo l’immagine di una società dove il rispetto per la donna non fa parte dell’agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali.

La violenza di genere non si esprime solo con l’aggressione fisica, ma include le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le varie forme di violenza sessuale, le persecuzioni e può sfociare finanche nel femminicidio. Alla base di tutte queste forme di violenza vi è l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità.

In questo momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero le donne sono state particolarmente colpite. La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza che spesso ha luogo proprio tra le mura domestiche: si è purtroppo assistito, durante il periodo di lockdown, ad un drammatico aumento della violenza contro le donne che vede tragicamente, a volte, coinvolti anche minori.

Le istituzioni hanno raccolto il grido di allarme lanciato dalle stesse donne e dalle associazioni che da decenni sono impegnate per estirpare quella che è, ancora in troppe situazioni, una radicata concezione tesa a disconoscere la libertà delle donne e la loro capacità di affermazione. Per questo resta fondamentale, per le donne che si sentono minacciate, rivolgersi a chi può offrire un supporto e prevenire la degenerazione della convivenza in violenza.

Spezzare la catena della violenza contro le donne significa contrastare ogni forma di sopraffazione, di imposizione e di abuso. In una società democratica le donne non devono avere più paura di subire violenza, in casa, sul lavoro, in tutti i luoghi e i contesti in cui ritengano di realizzare la propria personalità».

Roma, 25/11/2020

martedì 24 novembre 2020

NATALE CON O SENZA LUMINARIE ?

Le luminarie natalizie fanno ormai parte della tradizione e sembra che nessun Comune voglia riunciarvi anche quest'anno in tempo di pandemia da Covid-19 e di grave emergenza sanitaria in cui è venuto a trovarsi il nostro Paese (c.d. seconda ondata del pericoloso coronavirus).

Ecco, in proposito, le prime due pagine  dell'AVVISO  PUBBLICO  del 18/11/2020,  a cura del Settore Sviluppo Territoriale Integrato del Comune di Maratea, per l'allestimento di luminarie da installare nel Centro storico e frazioni dal 5 dicembre al 6 gennaio, con previsto importo complessivo a base d'asta compreso iva di E. 21.000,00 (ventunomila(00):


CASI COVID-19 a MARATEA - Aggiornamento

 - Da   Comune di Maratea  Facebook-


lunedì 23 novembre 2020

UNA FERITA ANCORA APERTA

 - Da   www.quirinale.it -

Mattarella nel 40° anniversario del terremoto che devastò Irpinia, Basilicata e parte della Puglia

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Sono trascorsi quarant'anni dall'immane tragedia provocata dal terremoto che devastò l'Irpinia e la Basilicata, colpendo anche parte della Puglia.

Quasi tremila persone morirono sotto le macerie delle proprie case, o in conseguenza delle distruzioni di edifici.

Tante vite non poterono essere salvate per le difficoltà e i ritardi nei soccorsi.

Il numero dei senzatetto si contò in centinaia di migliaia: sofferenze, disperazione, sacrifici che si sono prolungati per anni nel percorso di ricostruzione.

Nella ricorrenza del più catastrofico evento della storia repubblicana desidero anzitutto ricordare le vittime, e con esse il dolore inestinguibile dei familiari, ai quali esprimo i miei sentimenti di vicinanza.

Anche il senso di comunità che consentì allora di reagire, di affrontare la drammatica emergenza, e quindi di riedificare borghi, paesi, centri abitati, e con essi le reti di comunicazione, le attività produttive, i servizi, le scuole, appartiene alla nostra memoria civile.

Profonda è stata la ferita alle popolazioni e ai territori. Immensa la volontà e la forza per ripartire.

La Repubblica venne scossa da quel terremoto che aveva colpito aree interne e in parte isolate del nostro Paese ma tutto il Paese seppe unirsi e, come è accaduto in altri momenti difficili, l'impegno comune divenne la leva più forte per superare gli ostacoli.

Le istituzioni democratiche trassero lezione dalle fragilità emerse: dopo quel 23 novembre 1980 nacque la Protezione civile italiana, divenuta nel tempo struttura preziosa in un Paese così esposto al rischio sismico e vanto per professionalità e capacità organizzative.

Oggi città allora colpite, e paesi allora distrutti, hanno ripreso vita. L'opera di ricostruzione ha mobilitato energie, in un percorso non privo di problemi e contraddizioni, con insediamenti divenuti parte di una rete economica e sociale di rilevante importanza per il Mezzogiorno e l'intero Paese. Permangono irrisolte antiche questioni, come il deficit occupazionale e l'emigrazione, le insuperate sofferenze delle aree interne. Lo sviluppo sostenibile, sfida accentuata dalla attuale crisi sanitaria, quarant'anni dopo il sisma, richiama la necessità di un analogo impegno comune che sappia utilizzare in maniera adeguata risorse finanziarie e progettuali destinate alla ripartenza dopo la pandemia».

Roma, 23/11/2020

domenica 22 novembre 2020

sabato 21 novembre 2020

GIORNATA DEGLI ALBERI

 "NOI  SIAMO  ALBERI  E  GLI  ALBERI  SONO  UOMINI".

                                                  Ai  piromani  perchè  riflettano

- Dalla dedica del libro "LE  VOCI  DEL  BOSCO"  di  Mauro  Corona- Mondadori.

 

venerdì 20 novembre 2020

UN VIRUS CHE "STA MINANDO IL FUTURO DELLE PROSSIME GENERAZIONI"

 - Da   www.quirinale.it -

Mattarella: «Consegnare un mondo migliore e più responsabile alle generazioni future»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

«La Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza quest’anno assume un particolare significato in presenza di una pandemia che a livello globale produce un forte impatto proprio sui più fragili e a rischio di discriminazione e violazione dei diritti.

Superando ogni confine, il virus sta minando il futuro delle prossime generazioni.

In Italia, già prima dell’emergenza sanitaria, il numero dei bambini in povertà assoluta era drammaticamente alto ed è destinato ad aumentare. Tutti noi siamo chiamati ad uno sforzo responsabile per tutelare i più piccoli e sostenere i genitori in difficoltà evitando che si possano allargare ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative delle famiglie.

I bambini, come gli adulti, che a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 devono affrontare cambiamenti importanti nel loro quotidiano, possono risentirne perché ansia e preoccupazione possono colpire anche i più piccoli. La sfida che dobbiamo affrontare è quella di infondere ai nostri giovani serenità informandoli su ciò che avviene nel mondo e preservarli dall’inquietudine.

I ragazzi hanno bisogno di sicurezza, di chiarezza e di semplicità che consentano loro una percezione della realtà corretta e non alterata da paure e tensioni. Prioritario, ancora di più oggi, è tutelare i più piccoli, coloro che vivono in contesti familiari di disagio o con disabilità e che hanno bisogno di assistenza che non sempre le famiglie sono in grado di assicurare.

Nel fronteggiare l’emergenza, è necessario che gli strumenti educativi e sociali diventino sempre più efficaci ed equi per i minori e le loro famiglie.

Dobbiamo permettere ai nostri ragazzi di realizzare i loro sogni con interventi mirati ed impedire che possano abbandonare gli studi perché la formazione è alla base dello sviluppo e della crescita di un Paese e rappresenta uno dei diritti dei bambini e degli adolescenti.

Lo stato di salute dei più piccoli e degli adolescenti è influenzato dal contesto sociale in cui vivono. Bisogna quindi intervenire con determinazione per non far sentire soli i bambini e i giovani, per annullare ogni forma di disparità e consegnare un mondo migliore e più responsabile alle generazioni future».

Roma, 20/11/2020

IDEE PER IL TURISMO POST COVID-19

                                                 -  Da   www.civiltaappennino.it -

20  Novembre  2020

Undertourism. Slow e cultura nel turismo post-Covid

Quale futuro per il turismo italiano? Dal turismo collaborativo a un nuovo modello di esperienza turistica nello scenario post Covid.

 di Carla Lunghi

 

Nel marzo 2020, a seguito della rapida diffusione nel mondo del virus SARS-CoV2, il turismo internazionale si è sostanzialmente fermato con pesanti impatti sulle economie di molti paesi, fra i quali l’Italia in cui tale settore ha un peso pari a circa un 13% del Pil nazionale.

La pandemia da COVID-19 ha costituito (e costituisce) una sfida di grande portata per un ambito che coinvolge un’ampia serie di attività, da quelle più tradizionali ad altre maggiormente innovative come le recenti esperienze legate alla sharing economy.

In particolare, negli ultimi anni, proprio il successo del turismo collaborativo (per intenderci: quelle forme di mobilità, di ospitalità e di fruizione di un luogo rese accessibili e intermediate solo dalle piattaforme del web 2.0) con l’offerta di una maggiore socialità, autenticità ed esperienzialità, aveva già innescato, almeno a livello culturale, una riflessione sul senso dell’esperienza turistica e posto la necessità di avviare una rifondazione ecologica del turismo stesso.

Ciò che la sharing economy aveva già trasformato è stato lo stesso modello turistico: tradizionalmente l’attrattività di una destinazione veniva definita da una serie di caratteristiche “oggettive” della meta in sé – quali monumenti, patrimoni museali, bellezze naturali, usi folcloristici – aspetti che determinavano poi, in via subordinata, anche lo sviluppo di attività collaterali nella ristorazione, nelle strutture ricettive, nei trasporti, ecc. Tuttavia, tale paradigma sembrava essere ormai definitivamente tramontato anche in un paese come l’Italia, in cui l’eccezionale patrimonio non è più in grado – da solo e senza alcuna innovazione – di rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori, non più passivi recettori di proposte preconfezionate ma attivi ricercatori e creatori di esperienze.

Nelle forme collaborative, infatti, le stesse piattaforme riescono a rendere interessanti una meta o un territorio nella misura in cui consentono un’esperienza diversa delle persone e dei luoghi visitati; permettono, in altre parole, forme di turismo relazionale in cui la riscoperta della bellezza e dell’unicità dei patrimoni storici, artistici, folcloristici, enogastronomici – e in generale dell’umanità – avviene in contesti interpersonali e familiari.

GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA

Il  mio  pensiero  va  ai  tanti  bimbi... migranti

 


 



SANITA' E COVID-19 IN BASILICATA

GIORNATA  DI  MOBILITAZIONE  REGIONALE  INDETTA  DA  CGIL, CISL  E  UIL  PER  IL  01  DICEMBRE.


Come riportato da "BASILICATA24.IT" -Redazione del 19 novembre-, ecco  quanto  hanno dichiarato i Segretari regionali, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli, annunciando la consegna di un documento di proposte sulla sanità lucana e sulla gestione dell'emergenza al Presidente della Regione, Vito Bardi:

“Il presidente Vito Bardi prenda atto della fallimentare gestione della pandemia e della sanità lucana. I dati Agenas – tra i quali la percentuale dell’occupazione dei posti di terapia intensiva – e quelli quotidiani della Task Force rilevano che si va verso la “zona rossa”. Numeri dei contagi ormai fuori controllo, assenza di qualsiasi piano di programmazione sanitaria, ospedali nel caos, nessuna azione concreta su tracciamento, nessuna campagna di screening mirata per tracciare i contagi dalle scuole ai trasporti, con particolare riferimento alle aree industriali di maggiore densità lavorativa come la zona industriale di Melfi, nessun protocollo di sicurezza per le Rsa e le case di riposo. Ora si prenda atto di quanto sta accadendo e senza semplificazioni e ulteriori sottovalutazioni Cgil Cisl e Uil chiedono al presidente Vito Bardi un commissariamento per la gestione della pandemia in Basilicata. Non c’è altro tempo da perdere.

giovedì 19 novembre 2020

EMERGENZA SANITARIA IN CALABRIA

In attesa ancora della nomina di un Commissario straordinario, non si può che accogliere positivamente l'accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile, come qualche giorno fa annunciato da Gino Strada.

Luigi (Gino) Strada- Sesto San Giovanni, 21 aprile 1948

 

Il fondatore della ONG Emergency si occuperà, in particolare, di gestione degli ospedali da campo, supporto all'interno dei Covid Hotel e nei punti di triage negli ospedali.

FORZA  CALABRIA  E  BUON  LAVORO,  GINO !


CASI COVID-19 IN BASILICATA - Aggiornamento

 - Da   www.regione.basilicata.it -



mercoledì 18 novembre 2020

CASTROCUCCO

RICORDO

Nella  poesia  di  Letizia  Labanchi (prime due strofe)

-Da  "MARATEA  Una  voce" (1991)-

 

La Secca - anni '60-
 Immoto

 sosta il tempo

 sullo scoglio riarso

 della Secca,

 esposto ai venti

 tormentato dal sole,

 schiaffeggiato da' nembi,

 o carezzato dalla brezza estiva.

              

   

Nel tempo

così fermo, staccato dalla vita,

rivedo anni lontani,

volti e sorrisi

di un remoto mondo.

.................................................

 


 
Pesca alla Secca - anni  '50 -


 

14 novembre 2020

martedì 17 novembre 2020

UNA ZONA ROSSA CON LA SANITA' NEL CAOS

E' la Regione Calabria che, dopo il commissariamento dell'Assessorato alla Sanità nel 2009, si ritrova oggi ancora senza Commissario straordinario dopo l'estromissione di Saverio Cotticelli, le dimissioni di Giuseppe Zuccatelli, determinate da spiacevoli fatti mediatici, e le dimissioni odierne di Eugenio Gaudio per "motivi personali e familiari". Quest'ultimo era stato nominato solo ieri dal Consiglio dei Ministri...

Eugenio Gaudio con il Presidente Conte


Eugenio Gaudio, Medico e Ricercatore, Docente universitario e Rettore dell'Università "La Sapienza" di Roma dal 2014 sino a pochi giorni fa, Consigliere del Ministro dell'Università e della Ricerca dall'aprile scorso, è nato a Cosenza il 15 settembre 1956.

Da anni il sistema sanitario calabrese, con attuale disavanzo di 160 milioni di euro, è caratterizzato da migrazione sanitaria e da livelli essenziali di assistenza ai minimi termini, tanto da porre la Regione in coda alle altre (cfr.  www.ilsole24ore.com  "Caos Calabria..." di Donata Marrazzo  del  17 novembre 2020).

Ed ora la Calabria attende un nuovo Commissario straordinario alla Sanità...., il quarto  in pochi giorni.....

lunedì 16 novembre 2020

EMERGENZA COVID-19 IN BASILICATA - AGGIORNAMENTO

 - Da   www.ufficiostampabasilicata.it -


SCELTA CONDIVISIBILE MA SPESA ECCESSIVA

 A  Maratea

Ex Convento dei Cappuccini a Maratea
In sintesi, con riferimento a quanto già deciso in merito, è questo il mio pensiero circa l'individuazione dell'immobile adiacente all'ex Convento dei Cappuccini come sede temporanea degli Uffici comunali, tutti da trasferire, durante la prossima fase dei lavori per la messa in sicurezza del Palazzo comunale (cfr. Determinazione n. 18 del 09/11/2020 come adottata dal Responsabile del Settore Lavori Pubblici).

Per nulla opportuna sarebbe stata una scelta secondo ipotesi precedente che, maturata in periodo precovid-19 e pur con minore spesa, comporterebbe trasferimento in ala lato sud dell'ex Ospedale con impegno di area ed immobile invece da preservare per eventuale emergenza sanitaria e, comunque, con sconsigliabile commistione di attività pofondamente diverse.

Peraltro, l'immobile ora scelto, già destinato a Convitto dell'Istituto Alberghiero, è di proprietà comunale ed ubicato nel Centro storico, in area che si presta allo scopo, munita anche di idoneo parcheggio. E, tuttavia, appare eccessiva la spesa di circa centomila euro, come prevista, per il suo adeguamento in vista della nuova, temporanea sua utilizzazione in sostituzione, per breve periodo, del Palazzo in piazza Vitolo, che sarà oggetto dei necessari lavori di messa in sicurezza.

Non sarebbe il caso di ridurla entro i limiti del possibile in un periodo di opportuno, se non necessario, contenimento della spesa pubblica, a maggior ragione perchè, in questo caso, trattasi di spesa destinata a soddisfare solo una momentanea e transitoria esigenza del nostro Comune?

Sembra anche che il tutto stia avvenendo con notevole ritardo ed è ora, comunque, auspicabile accelerare...il passo.

venerdì 13 novembre 2020

NELLA "PERLA" DEL TIRRENO

a  Maratea  e  precisamente a  Castrocucco



A monte della spiaggia e per lungo tratto giacciono da giorni in più punti  rifiuti di ogni genere lì accumulati, la cui provenienza dovrebbe essere accertabile facilmente, data la natura dei luoghi e delle attività nei pressi espletate durante la stagione estiva..., verificandosi il fenomeno annualmente e sempre a fine estate.

Immediata rimozione a parte, è auspicabile che, allo scopo di porre fine ad una tale indecenza, intervenga drasticamente l'Amministrazione comunale nei modi opportuni sia preventivamente che successivamente al verificarsi di quanto già da tempo noto.

INTERDIZIONE UNO DEI DUE ACCESSI

IN  LOCALITA'  CASTROCUCCO


IL PENSIERO E LA GRATITUDINE DELL'ITALIA

 -Da  www.quirinale.it-



Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della "Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il seguente messaggio:

«Nella odierna “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali” il pensiero e la gratitudine del Paese sono rivolti al sacrificio degli uomini e delle donne che, consci dei rischi ai quali andavano incontro, con coraggio e silenziosa abnegazione hanno sacrificato la propria vita per la difesa della pace e per l’affermazione dei diritti umani.

Il nostro Paese è parte integrante e promotore della Comunità internazionale che si impegna costantemente per la pacificazione e la stabilizzazione di aree geografiche travagliate da conflitti e per contrastare ogni forma di terrorismo, consapevoli che il bene prezioso della libertà va conquistato giorno dopo giorno, tutti insieme, perché non può realizzarsi senza una piena condivisione tra i popoli.

I militari e i civili che operano con ammirevole spirito di servizio nelle missioni di pace e umanitarie, rese ulteriormente difficili dalla grave pandemia che affligge oggi la società globale, sono la prova tangibile del senso di responsabilità e di dedizione al bene comune.

Questo prezioso momento di ricordo sia fonte di riflessione e di rinnovato impegno di solidarietà, nella corrispondenza al vincolo morale rappresentato da quanti sono caduti.

Ai familiari, che portano su sé stessi l’angoscia e la tristezza della perdita dei loro cari, va la riconoscenza della Repubblica e la mia commossa ed affettuosa vicinanza».

Roma, 12/11/2020

giovedì 12 novembre 2020

DA "RINASCITA" A FORZA ITALIA

-Dal Programma amministrativo della lista "Rinascita" - Elezioni comunali 26 maggio 2019 a              Maratea-                                         Daniele Stoppelli  Sindaco.

                                                          

                                                         Premessa

 

Rinascita” è un progetto civico, con l’obiettivo di riportare alla luce il senso di appartenenza alla nostra comu-nità, per renderla più coesa e solidale, mediante la valorizzazione dei suoi giovani e delle sue professionalità, per puntare su una crescita sostenibile e compatibile.

La lista “Rinascita” è formata da un gruppo di amici che sono nati a Maratea e sono profondamente legati alla propria città, con la sua storia, le sue bellezze naturalistiche, le sue tradizioni, le sue diversità ma allo stesso tempo consapevoli che spesso le nostre risorse non sono state valorizzate, come era giusto che fossero, al punto che oggi non possiamo garantire un futuro ai nostri giovani molti dei quali sono stati costretti a trovare lavoro altrove.

Siamo pronti ad accettare questa sfida politico-amministrativa facendo ogni sforzo per eliminare le contrapposizioni che hanno lacerato il tessuto sociale della nostra Maratea, ma soprattutto con l’intento di isolare e smascherare quanti stanno generando un clima di sfiducia e una diffusa convinzione che le prospettive future possano solo peggiorare.

Il nostro progetto politico trova le sue radici e si sviluppa nell’alveo del centro destra con una profonda unione di intenti con la politica regionale rappresentata e guidata dal Presidente Bardi e dai suoi assessori.

La nostra azione amministrativa partirà da un doveroso risanamento finanziario che nello stesso tempo tenga in debito conto i bisogni delle famiglie, dei più deboli, degli anziani, della scuola e della formazione.

Conosciamo molte delle criticità che troveremo, specie in alcuni fondamentali settori, siamo al corrente delle difficoltà finanziarie in cui versa l’Ente, tuttavia, siamo altrettanto consapevoli delle potenzialità, spesso inespresse, della nostra Città.

Dobbiamo fare ogni sforzo possibile per riportare Maratea nella giusta considerazione nel panorama regionale dove troveremo nella Giunta regionale un interlocutore attento e serio rispetto alle proposte ed ai progetti che saremo in grado di sottoporre alla loro approvazione.

Con convinzione ci accingiamo ad affrontare questa esperienza amministrativa avendo assoluta consapevolezza delle enormi responsabilità che saremo chiamati ad assumere.

CASI COVID-19 A MARATEA

 


ANCORA UNA TRAGEDIA NEL MEDITERRANEO

 


Almeno sei morti, fra cui una bambina di 6 mesi. È il tragico bilancio di un naufragio di un gommone, rintracciato nel Mediterraneo centrale, a 30 miglia a Nord di Sabratha, in Libia, e poi affondato.

mercoledì 11 novembre 2020

AVANTI CON LA MESSA IN SICUREZZA DEL PALAZZO COMUNALE

 

Allo scopo il Responsabile del Settore Lavori Pubblici del nostro Comune ha adottato la Determinazione n. 18 del 9/11/2020, avente ad oggetto:

"Trasferimento degli Uffici comunali all'interno dell'immobile adiacente al Convento dei Cappuccini, causa lavori di messa in sicurezza del palazzo comunale. Affidamento incarico progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori...".

L'incarico è stato affidato allo Studio associato di Ingegneria & Architettura De Filippo, chiamato a curare l'adeguamento funzionale per l'utilizzazione ad uso Uffici comunali dell'immobile di proprietà dell'Ente adiacente all'ex Convento ubicato in largo Cappuccini.

Si spera, dunque, che a breve possa procedersi al previsto, temporaneo trasferimento degli Uffici comunali per poi consentire i lavori necessari per la completa messa in sicurezza dell'immobile in piazza Vitolo.

NEL GIORNO DI SAN MARTINO

 Poesia di Giosuè Carducci