La macchina del boia in Iran funziona a pieno regime, le esecuzioni capitali si susseguono senza sosta e non passa giorno che non venga riportata notizia di persone giustiziate. Ieri mattina due uomini sono stati messi a morte tramite impiccagione nella prigione di Arak, nell'Iran centrale. Si tratta di Yousef Mehrad e Sadrollah Fazeli- Zare che secondo la corte che ha emesso la sentenza sono stati condannati per aver bruciato il Corano e insultato il profeta dell'Islam.

Secondo l'agenzia di stampa della magistratura, Mizan, Mehrad e Fazeli- Zare gestivano decine di account sui social media «dedicati all'ateismo e alla profanazione dei luoghi santi». I due uomini erano stati arrestati nel 2020 e accusati di aver aperto un canale Telegram chiamato Critiche alla superstizione e alla religione.