O FORMICHE O CICALE !

 

                     Nicola  SAVINO*

Gira e rigira, ..o Formiche o Cicale! 

Un Consigliere regionale, del quale –al minimo-si deve riconoscere la vocazione alla “simpatia”, ha dichiarato in questi giorni:

<Alluvione in Emilia-Romagna, ora investiamo sulla sicurezza> (ma prima, come votò sul bonus?).

Tonio Boccia, nella chat degli Ex (che mi arrogo di pubblicare per esigenze di.. ragionamento) ricorda che, da presidente della Regione <sul finire degli anni ’80…con i  Fondi FIO, ponemmo (mano ad) una serie di opere di sistemazione idraulica dei fiumi e specificamente del Basento (per evitare) che si allagasse il Metapontino ogni volta che in Basilicata cadevano millimetri di acqua in più… ci fu attenzione anche per altri corsi d’acqua, per esempio il Gallitello e le fiumare di Maratea.

Negli anni 80 e 90 furono approvati i Piani paesaggistici e insediate le Autorità di bacino….le cose sono andate meglio”. Ed aggiunge: < Quando si vuole si può! Se invece di far regalìe, principalmente per “comprare voti” con le royalties del petrolio, si fossero fatti e si facessero interventi STRUTTURALI per la cura del territorio (strade-ponti-consolidamenti ecc), per la crescita e lo sviluppo della regione, le cose sarebbero andate ed andrebbero sicuramente meglio”.

Infatti, le Formiche sanno che “se la casa frana… a cosa serve il gas”? Per le Cicale, invece, le catastrofi, ultima in Emilia-Romagna, sono assimilabili alla sconfitta del Milan e, per quanto riguarda Castrocucco di Maratea, occasione di propaganda per <far voti>. Sicché, ecco sui giornali (La Nuova) foto di un gruppo nel Ministero già detto dei Lavori pubblici: con Ministro ed Assessora regionale-  e Presidente degli Operatori turistici, dulcis in fundo, il Commissario di un Partito .. ed una targa (!!!! di riconoscenza? )- Serve a far credere che -tra Calabria e Campania-la frana dell’aorta del turismo lucano sul Tirreno sia risolta? Sorridendo tutti felici, cosa pensare se non che si festeggi un successo? Al più… il dubbio sorge sulla presenza dell’Ex Senatore,.. rappresentante di Partito: perché-se c’è lui- forse la scena è stata studiata per acquisir merito alla Parte che rappresenta..? 

 

Dunque, l’evento catastrofico diventa occasione per “cicalecciare” alla cattura del consenso, stessa logica delle “regalìe ..con le royalties”? E sebbene altro Ministro, Musumeci, dichiari (il Quotidiano del 19/5) che il finanziamento si articolerà in alcuni anni : per un rattoppo…, perché la soluzione definitiva -con galleria- implicherebbe ben altro!

Insomma, le Cicale festeggiano anche a stomaco vuoto? Ai nostri tempi, la “letizia (era) telegrafica”.. ma a problema risolto!

“Oh tempora o mores  ..usque tandem abutere patientia nostra!” avrebbero detto le Formiche romane! Quelle Lucane invece continuano “a tarallucci e vino”, (gasate dai ..cicalecci) anche se in campo per far concorrenza! Ma sono davvero alternative, cioè Formiche?!

Annota Polito sul Corsera del 20 maggio: < arrivati tardi all’alfabetizzazione (civile),(stiamo)rapidamente regredendo all’ analfabetismo di ritorno (per) il declino delle agenzie formative , Scuola-Chiesa-Partiti.. nelle mani della Tv!>

Ci piace non pagare il gas e nemmeno le tasse (Basilicata tra le aree di massima evasione)- In deficit di Lep (strade, asili nido etc, servizi-base), siamo nell’ equilibrio che ci fa Cicale (tu non ci dai Lep .. noi non paghiamo le tasse!). Altro motivo per cui i Nordisti c’impongono “differenziazione” ulteriore. Anche conseguenza del Consumismo trionfante della Globalizzazione capitalistica? Anche, ma di certo la Destra vince perché la “gente ci sta”: perché vuole il gas e si è abituata a non pensare alla casa, al futuro (cicalismo?); sicchè, se vota- lo fa nella logica dello scambio!!! Era così prima, quando comandavano loro? Per la Gente che non vota, altre Cicale che non hanno saputo sommarsi!

Ed allora, chi volesse scendere in campo per l’alternativa, anzitutto dovrebbe porsi il problema della “riqualificazione culturale”; e- in assenza di altre “agenzie formative” - rassicurare d’essere davvero sul versante delle Formiche: per risvegliare la razionalità o preveggenza alla Boccia di chi ora “non vota”!

Se siamo al punto che un sindaco- neo- eletto plebiscitariamente- s’inauguri ..strombazzando modifiche all’orario.. cimiteriale (Quotidiano );..e che della Cultura regionale sia responsabile uno specialista-sul web- di espressioni verbali non proprio ”composte”, c’è anzitutto da “ripiantare il campo”: tentando di rassicurare che s’intendono le Istituzioni non come “poteri privati perpetuabili”; che si adotterà la preveggenza (o programmazione) non scambiabile; che si tornerà al Presidente eletto dai Consiglieri, per eliminare il pomo della discordia e riaprire alla dignità della Politica.

Con  una Legislatura di autentica svolta, per il tempo necessario a rifare (art 48) lo Statuto e rivitalizzare l’Apparato! A mali estremi, estremi rimedi : un’ operazione da affidare ad un(a) tipo (a) alla Draghi, magari individuato (a) dall’ Assemblea di Formiche scelta dalle Liste per l’alternativa! Insomma, o davvero Formiche o si rimane Cicale! ns    

                                                 *già Parlamentare e Sottosegretario di Stato