martedì 2 maggio 2023

UN PERSONAGGIO ILLUSTRE DI LAURIA

 -  Da  www.lauriacultura.it  -

gallo

FRANCESCO MARIA GALLO 

Francesco Maria Gallo nacque a Lauria  il 26 ottobre 1789.  Laureatosi a Napoli in giurisprudenza, esercitò la professione di avvocato con serietà e onestà. Fece parte della schiera dei giovani liberali di Lauria affiliati alla società segreta dei carbonari. Ammiratore di Giuseppe Mastini, il Gallo aspirava alla costituzione di un’ Italia libera a forma repubblicana democratica ed unitaria. Partecipò ai moti politici della Basilicata; perciò fu arrestato e condannato al carcere dove rimase fino al 1852. Caduti i Borboni, dopo il Plebiscito del 1860, il Gallo per primo fece sventolare dall’alto della collina dell’Assunta la bandiera nazionale. Il 12 gennaio 1861, quando ancora la capitale era Torino, si votò per la nomina dei deputati al Parlamento: Francesco Maria Gallo fu eletto nella sezione di Lauria.

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Tutelare la cappella di Francesco Maria Gallo deputato Lagonegrese nel 1861

 

Valerio Mignone

 

Il cognome Gallo è largamente diffuso nel Comune di Lauria; e lo è stato anche nei secoli scorsi. In una cappella del cimitero di Lauria Inferiore, alla sinistra dell’ingresso principale, c’è il loculo che ospita le spoglie di Francesco Maria Gallo, uno dei “Personaggi celebri” di Lauria”, avvocato, eletto, dopo il Plebiscito del 1860, nel Collegio di Lagonegro, nel 1861, per l’VIII Legislatura del Regno d’Italia, alla Camera dei Deputati, allora con sede a Torino, a Palazzo Carignano. La legge elettorale era “maggioritaria”, e prevedeva due turni: il primo, domenica 27 gennaio 1861, il secondo, la domenica successiva, 3 febbraio. 

Il Collegio di Lagonegro aveva un alto numero di elettori, lo superavano soltanto Melfi, Avigliano e Rionero in Vulture; e precedeva i Collegi di Acerenza, Brienza, Chiaromonte, Corleto Perticara, Muro Lucano, Tricarico; precedeva anche i collegi di Potenza e Matera, pur essendo queste città le sedi istituzionali delle Provincie.

Di cultura antiborbonica, e di idee liberali, Francesco Maria Gallo era presidente della sezione di Lauria del Comitato per l’Unità nazionale. Fu arrestato, e scontò parte della pena al proprio domicilio.    

Questo Comitato liberale di Lauria, tra l’altro, deliberò, alla unanimità, di inviare a Potenza il maggior numero possibile di volontari per ingrossare “l’esercito patriottico”. 

 

Il comando del manipolo di Lauria venne affidato a Raffaele Giordano, anch’Egli di famiglia antiborbonica, già eletto primo tenente della Guardia Nazionale, abitante nell’omonimo palazzo in Largo San Giovanni Battista, in Lauria Inferiore, il cui ampio terrazzo, con tre balconi, è ben visibile da Piazza San Giacomo. Dirimpetto al palazzo Giordano era, ed è, il palazzo Ginnari, sul cui portale appaiono i “Gigli”, emblemi della dinastia borbonica. Ginnari e Giordano, erano vicini di casa, ma lontani per lo schieramento politico!   

Il Parlamento, Senato e Camera dei Deputati, era costituito dalla élite dell’epoca; le donne e gli analfabeti non avevano diritto al voto; occorreva “Censo”, essere ricchi! E in Basilicata furono eletti anche non lucani, spesso dimissionari. Tra i più noti, fu Ferdinando Petruccelli della Gattina, nato a Moliterno, eletto per la Sinistra nel Collegio di Brienza, autore dello scritto I Moribondi di Palazzo Carignano, in cui egli descrive personaggi e fatti della politica.      

Dagli Atti Parlamentari del deputato Gallo risultano soltanto due brevi interventi nel 1862, e due nel 1863. Nel 1862 sosteneva la richiesta del Sig. Michelangelo De Paola, da Rotonda, di un impiego di “segretario di delegazione di pubblica sicurezza”. Successivamente sostenne la richiesta della Giunta comunale di Laurenzana: “La Giunta comunale di Laurenzana, provincia di Potenza, propone che le terre possedute da quella chiesa siano concesse agli abitanti del Comune a censimento, mediante tenue canone, e sia accordato ad ogni sacerdote un assegno mensile”.

Il 31 luglio 1863, in una ingarbugliata seduta, il deputato Gallo dichiarò: “…mi sarei ingegnato dimostrare che non facesse mestiere una legge perché il ministro accettasse il deposito fatto dagli emigrati napoletani se non quando la Camera deliberasse non bastare solamente un ordine del giorno, in modo che la proposta di legge rimaneva subordinata all’accettazione o no del mio ordine del giorno cui io sarei ritornato”.

Purtroppo, nella succitata, vecchia, Cappella del Cimitero di Lauria Inferiore appaiono segni di “degrado”. E’ auspicabile che gli eredi Gallo, d’intesa con lo stesso Comune di Lauria e con le Istituzioni preposte alla tutela dei” Beni storici”, si attivino per la tutela di questo “Patrimonio storico” del Lagonegrese, e della Basilicata. Il deputato Gallo merita di essere ricordato ai posteri per il suo impegno a favore dei ceti deboli.    

Maratea 1 maggio 2023     

                

 

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