Nicola SAVINO*
La “Giornata di studi sui Paesi e sui Paesaggi” - svoltasi ad Oppido sabato scorso- può essere di esempio per affrontare, partendo dall’Alto Bradano, lo “Spaesamento” (titolazione quanto mai “azzeccata”) ch’è un po’ di tutti noi! Indica non soltanto lo svuotamento anagrafico che affligge i nostri Paesi, ma anche il disorientamento culturale che accompagna tutte le crisi. Perciò, l’Incontro ha prima affrontato l’analisi delle potenzialità e poi ha ricercato, nella sessione pomeridiana, le vie per trarne sviluppo. Ed ha coronato ciascuna (tanto originale quanto .. propiziatoria ?) con canti poetici su tema attualissimo (la tragedia dei naufraghi migranti) ma attraverso la rievocazione geniale dell’antichità greca di Mimmo Sammartino!
Dopo i saluti di Marco Evangelista, sindaco, e Valerio Manniello, presidente del Circolo Culturale L’89, il Professor Rispoli,della Federico II, ha inquadrato il nostro problema e le sue dinamiche in quelle della globalizzazione : linea ripresa nel pomeriggio da Piero Lacorazza (Fondazione Appennino), entrambi sottolineandone la forte complessità e le relative difficoltà di soluzione. Entusiasta invece dei prodotti agricoli dell’area e fiducioso delle possibilità di sviluppo, Ettore Bove dell’ Unibas , che ha auspicato l’identificazione dei nostri prodotti sul mercato e la valorizzazione della loro genuinità.
A seguire, molto efficacemente, sono stati rappresentati la ricchezza e il pregio del Patrimonio archeologico (delle civiltà fiorite in Area con morfologia e ubicazione -Appia antica- molto favorevoli), dalla Dottoressa Sabrina Mutino della Soprintendenza Archeologica regionale (mi piace ricordare, che questo presidio fu frutto tanto indiretto quanto prezioso della legge 285/76 e della collaborazione tra Regione e Ministero Beni Culturali, allora governato dall’ ’on Pedini con DDGG il marateota Francesco Sisinni).
La Relatrice ha anche evidenziato i non lievi problemi di tutela rispetto agl’interventi con finalità produttiva, aprendo una questione rilevante, opportunamente discussa in tutta la Zona. E di cui tratta anche la Dott/ssa Abate -del Dipartimento regionale competente – con intervento secco e chiaro- con cui ha informato sull’iter delle questioni aperte. Fra le quali, su altro versante, quella della diga di Genzano, destinata alla irrigazione della valle e dotata di un finanziamento ormai di oltre 80 milioni. Pur essendone confermata la realizzazione dagli Uffici dell’Ente Irrigazione (ubicata a Matera e –da tempo- lì interpellata da chi scrive), si ha motivo di temere sia bloccata dalle linee europee a vantaggio di culture agricole competitive . Una questione di molto rilevante per il futuro della Valle, che spetterebbe all’Assessorato agricoltura (tuttora scoperto) affrontare nell’ambito di una pianificazione territoriale da definirsi insieme con i Comuni. Compito non rinviabile e che potrebbe avvalersi delle proposte di Enzo Alliegro, anche lui della Federico II, circa il ruolo della cultura nel “ripensamento dei territori”(nodo ripreso da Lacorazza ), affrontato anche sperimentalmente sia degli Architetti Graziadei e Neri, con Gruppi civici eco-museali in Basilicata, “processi partecipati” a sostegno del Paesaggio. Una linea d’intervento che si raccorda al discorso dei parchi letterari, affrontato dall’Archeologa Marchetta, la cui relazione sarà possibile approfondire grazie alla pubblicazione del testo: una decisione, questa, circa la pubblicazione degli Atti, particolarmente importante specie quanto al contributo della Soprintendente, ricca di mappe esplicative e di foto forse inedite di reperti. Assunta dal Sindaco la decisione nel corso dell’Incontro, essa é emblematica del clima politico di collaborazione di cui c’é bisogno in ogni piccolo Comune: per mobilitare le risorse culturali al “RIPAESAMENTO” in tutti i sensi.
Sabato scorso hanno ben mostrato d’essere “alleati” i politici che nella fase elettorale furono alternativi. Sindaco in testa, candidato della Lega, Antonio De Rosa- già capolista del Pd, Rocco Pappalardo -Consigliere del Pd in Provincia e Chistian Giordano, Grillino suo Presidente (che ha concluso i lavori sulle infrastrutture necessarie nell’Alto Bradano), si sono organizzati in piena armonia per uno stesso scopo !
Nulla invece sarebbe accaduto (o almeno non con uguale efficacia) se in materie innovative (a fonte di una crisi anche di mentalità) coloro che orientano l’Opinione pubblica si fossero attestati su posizioni contrastanti! Quando le guide confliggono, si ferma tutto e tutto continua a scivolare sempre più nello SPAESAMENTO. Lo Spirito di Oppido, la maturità di accantonare le divergenze e le rivalità per concordare su di un’unica Linea, credo sia stata perciò ribadita con la pubblicazione degli Atti.
Nei nostri piccoli ambienti, dove persino un alito di vento può bloccare l’innovazione, la convergenza è il primo passo per aprire un futuro. Altrettanto vale per l’iniziativa che Pesacane (Arci) ha indicato essere stata già avviata in alcuni dei nostri Paesi (Potenza compresa). Si tratta dell’accoglienza e dell’integrazione dei Minori non accompagnati, un altro possibile contributo al RIPAESAMENTO. E si riesce a farlo se c’è il concorso concorde delle Opinioni e non spuntano in Paese strumentalizzazioni razziste!
Continuando con la saggezza dimostrata, Oppido è in grado di dare una spinta forte al diffondersi di un’iniziativa che non solo ha grande valore morale, ma ch’è utile ad occupare qualche giovane lucano e ad offrire a tutti noi un maggior numero di persone. Ns
*già Parlamentare e Sottosegretario di Stato
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