"Alcune delle buone ragioni per le quali a mio parere vale la pena di vedere Scordato, film di cui Rocco Papaleo è produttore, regista e principale interprete. Innanzitutto perché è ambientato in Basilicata, con favolosi scorci panoramici sulle coste del Golfo di Policastro e di Maratea. Per me, che vi ho vissuto cinque anni, è stata una immersione emozionante. Poi perché Rocco Papaleo, nato e cresciuto a Lauria, nel film ha messo in scena il bilancio della sua vita, bilancio famigliare e sociale, politico e culturale, poetico e filosofico. Penso di poter dire che Scordato, il titolo del film, significhi insieme stonato e dimenticato. E che questa resa dei conti cinematografica non riguarda solo la vita del regista, ma anche la storia e lo stato attuale del Sud e in particolare della Basilicata. Poi il film è il risultato di una operazione cinematografica raffinata e efficacissima. Rocco Papaleo racconta se stesso mettendo in scena insieme il bambino e il giovane che è stato, la sorella finita negli anni Settanta in carcere perché comunista e brigatista, il padre e la madre nei loro eterni contrasti e conflitti. Insomma, la storia della sua famiglia insieme a quella sociale connessa più ampia. Non importa che sia tutto biograficamente vero: direi che il risultato del racconto è stimolante e perfetto. A seguire la proiezione la sala era piena di lucani che vivono a Roma. Grazie a Rocco Papaleo e al suo ottimo film, alla fine li ho visti uscire dalla sala con le lacrime agli occhi".
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