lunedì 31 agosto 2020

MARATEA FERITA DAGLI INCENDI ESTIVI


 

                       - Da   "PILLOLE"   di  Gian  Carlo  Marchesini   in   www.calderano.it -

 

 "E' da quando ho conosciuto Maratea nei primi anni Ottanta che tutte le estati, inesorabilmente, ho assistito a, o ho avuto notizia di incendi sui monti lungo i suoi trenta e più km di costa. Ora, non è proprio da credere che si tratti di fenomeni spontanei causati dal caldo del sole estivo. C'è quindi sicuramente una componente di dolo costante e duratura. Ricordo che c'era chi accennava ai pastori che provocano l'incendio per avere l'anno successivo erbetta nuova e fresca per le bestie al pascolo. E chi includeva nel fattore dolo anche chi, con aerei ed elicotteri, veniva reclutato per spegnere gli incendi in cambio di un guadagno monetario. So bene che questi fenomeni dolosi e nefasti non accadono solo sulle coste e colline di Maratea, ma anche in Sardegna e Calabria, Puglia e Sicilia. Ciò che però colpisce è la loro inesorabile continuità. Possibile mai che praticamente tutte le estati il verde del paesaggio stupendo si riempia di piaghe e ferite nere, e i massi precipitino a bloccare l'unica e preziosa strada disponibile? Come è possibile che una comunità continui ad accettare che la propria sicurezza sia in balia degli interessi di una esigua ma agguerrita minoranza? E' una vicenda simile all'istituzione dell'Area Marina Protetta lungo i 32 km della costa. Anche di questa ne sento parlare a partire dagli anni Ottanta, e anche lì penso che a condizionare e impedire siano interessi minoritari. Ma fino a quando ha da essere rinviata la messa in sicurezza degli interessi collettivi e della integrità della natura? O alziamo le spalle e ci accontentiamo del fatto che Maratea rimane comunque bellissima?".

domenica 30 agosto 2020

INTERESSANTE SERATA RIEVOCATIVA

 

Nella bella piazzetta Pietra del Sole nel Centro storico di Maratea ieri sera, a cura di Luca Luongo, è stato possibile ricordare  la figura di Alessandro Mandarini e le vicende che lo videro protagonista al tempo dell’assedio di Maratea da parte dei francesi. 

Ricorre il duecentesimo anniversario della morte del Mandarini (Maratea,17 luglio 1762 – San Lucido, 20 settembre 1820)  ed il giovane Luca, con la sua passione per il teatro e la ricerca storica, con la collaborazione di altri due giovani marateoti, Francesco Monterosso e Francesco Fontana, ha simpaticamente offerto ad un attento pubblico un’anteprima di uno suo studio rievocativo sull’illustre cittadino di Maratea.

sabato 29 agosto 2020

SI CHIAMAVA LIBERO GRASSI

 Disse  no  al  pizzo...

 

                                             N O T A   DI   LIBERA  BASILICATA

In via Alfieri verrà affisso anche quest’anno il manifesto scritto a mano, perché la  famiglia non ha mai voluto una targa, in cui si ricorda: il 29 agosto 1991 è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall'omertà dell'associazione degli industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato. 

L’indifferenza è l’alleato più importante della mafia. Si dice che per vivere bene sia meglio farsi i fatti propri così campi cento anni; noi, invece, sosteniamo che bisogna interessarsi delle cose che riteniamo importanti, mettere in esse naso, orecchie e cuore. 

Queste devono essere le parole da rivolgere ai giovani, spronandoli alla trasparenza e a non chiudere gli occhi di fronte alle ingiustizie.

«La mafia uccide, il silenzio pure», diceva Peppino Impastato, prima che un potere più forte delle sue parole lo facesse tacere per sempre con la forza della prevaricazione, dell’ingiustizia, della corruzione. Il potere delle mafie è un potere immediato, che facilmente si esercita su un popolo che ha paura perché non è unito da sentimenti di comunità e quindi è inconsapevole delle sue capacità e preferisce abbandonarsi al silenzio e all’omertà.

Dove il silenzio uccide, la parola può salvare. La parola è conoscenza, e la conoscenza apre nuovi orizzonti che possono sconvolgere anche gli equilibri più stabilizzati, anche le consuetudini più incancrenite. La cultura è la chiave per ricostruire un senso di comunità che si fondi sulla giustizia, che dia ai cittadini la consapevolezza dei loro diritti e dei loro doveri 

Non mi fanno paura le parole dei disonesti, ma il silenzio dei giusti. E’ una famosa frase di Martin Luther King da cui penso occorrerà ripartire, poiché sono proprio le persone oneste che si dovranno battere, in primis, per sconfiggere le mafie.

LIBERA – COORDINAMENTO REGIONALE DI BASILICATA

venerdì 28 agosto 2020

FINALMENTE LE DIMISSIONI...!

Nel richiamare il post "Una incomprensibile, ingiustificabile rielezione" pubblicato da questo blog il 26 agosto scorso, si rende noto che in data odierna Giulio Ferrara si è dimesso dalla carica di Presidente Co.Tr.A.B. (Consorzio Trasporti Aziende Basilicata).

Tanto egli ha comunicato con Nota indirizzata al Presidente del Collegio sindacale, ai Consiglieri di Amministrazione ed ai rappresentanti legali  delle Imprese aderenti al Consorzio, nella quale tra l'altro testualmente scrive: "La decisione scaturisce dalla violenta campagna di stampa a seguito del recente rinnovo della predetta carica".

Era l'unica cosa da fare... ed era proprio da evitare la sua rielezione...

mercoledì 26 agosto 2020

UNA INCOMPRENSIBILE, INGIUSTIFICABILE RIELEZIONE

- DA  "CHANGE.ORG -

IL PRESIDENTE COTRAB BASILICATA, CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE, DEVE ESSERE DESTITUITO

 


Il Consorzio Trasporti Basilicata ha il suo Presidente. È Giulio Ferrara condannato in via definitiva per violenza sessuale  su una dipendente ”abusando di relazioni di ufficio e di autorità”. É stato ritenuto adeguato per ricoprire una carica rappresentativa in nome e per conto di un consorzio di imprese.

Come è possibile che sia stato rieletto  Giulio Ferrara pur sapendo che la donna vittima degli abusi lavora ancora presso il Consorzio?

Come è possibile che chi ha permesso la rielezione di Giulio Ferrara abbia agito con totale indifferenza e noncuranza della sofferenza della donna ?

Lo chiediamo a chi ha espresso il proprio voto favorevole, a chi non era presente all’elezione girando le spalle a fatti così gravi, alla politica che poco o nulla ha detto su questa vicenda, a chi avrebbe dovuto prendere posizioni e non lo ha fatto.

Presidente del Consiglio - Giuseppe Conte

Ministra Paola De Micheli

Ministra  Elena Bonetti

Assessora Donatella Merra

Giulio Ferrara deve essere destituito. Non possono esserci altre soluzioni.

                                              

                                                FIRMA  ANCHE  TU !

 

STRADA STATALE 18 CHIUSA AL TRAFFICO DAL 17 AGOSTO

 TRA  MARATEA  E  SAPRI


A PROPOSITO DI ACCOGLIENZA ED OSPITALITA' A MARATEA

                                                         - Da  "PILLOLE" 

                                  di  Gian Carlo Marchesini  in  www.calderano.it -

 

"Sarà che a me le manifestazioni di consenso troppo unanime e unitario provocano per reazione il dissenso, ma dopo avere attentamente seguito in video su fb alcune manifestazioni pubbliche organizzate a Maratea, mi sento di dire questo. Allora: il Sindaco della città e altri relatori insistono nel celebrare antiche vicende storiche in cui la cittadina è stata coinvolta, sottolineando e ribadendo che i Micenei trovarono rifugio lungo le coste del Golfo di Policastro, e i romani venivano ad approvvigionarsi di garum, una salsa saporita di pesce confezionata dai pescatori locali sull'isola di Santojanni; sulla quale, tredici secoli fa, una tempesta costrinse allo sbarco un gruppo di monaci costretti a migrare dall'Armenia perché per le loro credenze religiose perseguitati, recanti con sè tra le reliquie anche quelle del loro Vescovo Biagio, accolto e ospitato nella Chiesa del Castello ed eletto come Santo protettore del territorio. Quindi un racconto
corale e ufficiale volto a esaltare accoglienza e ospitalità nei confronti del forestiero in fuga da fame, guerra e perse
cuzione religiosa. Benissimo: ma siamo così sicuri che se oggi al Porto di Maratea si presentasse un barcone colmo di migranti profughi a causa di fame e guerra, sarebbe accolto come furono accolti allora i Micenei, i Romani e i monaci armeni in fuga? O per essere entusiasticamente accettati bisogna essere portatori delle reliquie di un Santo che viene dall'Armenia? E se si è così aperti e ospitali, perché si dà tanto ascolto a chi pontifica No ai migranti e Porti chiusi? Qui non è che si vuole insieme la moglie ubriaca e la botte piena?".

SI' AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

 

           AL  PROSSIMO  REFERENDUM  CONFERMATIVO  DEL  20  E  21  SETTEMBRE

                                                 Questo il quesito sulla scheda: 

«Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?"».

martedì 25 agosto 2020

A PROPOSITO DEL "CASO VIGGIANO"

- DA   www.lecronachelucane.it -

 
CICALA BONUS E ASSUNZIONE DELLO ZIO, INGROIA: “DIMISSIONI”

L’ex Pm, solleva un altro conflitto d’interesse: “Cicala ha firmato come sindaco l’assunzione dello zio al Comune”. E proprio lo zio ha poi conferito il bonus al nipote che come sindaco aveva deliberato il bando. Poi
citando Cronache, attacca sul comportamento “menzognero”

 

Azione Civile e il suo fondatore e presidente Antonio Ingroia, ex pm e oggi avvocato antimafia, esprimono “sgomento ed indignazione per le sconcertanti notizie che stanno emergendo” sui fratelli Cicala.

Di seguito il testo integrale della durissima nota.

Non sta andando tutto bene e, mentre i cittadini vivono sempre più una situazione drammatica tra l’emergenza sanitaria che ancora incombe e l’avanzare di una devastante crisi economico-sociale, la classe politica si rivela ogni giorno meno classe e più antipolitica. Nelle scorse settimane ha destato vasto clamore il caso dei parlamentari che hanno richiesto e ottenuto il bonus di 600 euro destinato alle partite IVA (mentre milioni di cittadini, partite IVA, professionisti e lavoratori dipendenti sono ancora preda di ritardi, paletti e burocrazia), punta dell’iceberg di una vicenda ben più ampia che coinvolge amministratori a tutti i livelli della sfera pubblica. Cadono le braccia sconsolati davanti allo spostarsi sempre più alto, parafrasando Flaiano, della soglia dell’egoismo e dello sfruttamento personalistico e interessato di fondi pubblici da parte di chi dovrebbe avere come unica direttrice d’azione l’interesse collettivo.

IL "MODELLO RIACE"

Si tratta di un modello contrastato fortemente da Matteo Salvini (Lega) nel periodo in cui è stato Ministro dell'Interno. 

Qui mi piace ricordare che, nel giugno scorso, il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del T.A.R della Calabria, che nel maggio 2019 aveva annullato il provvedimento con cui il suindicato Ministro aveva escluso Riace dallo SPRAR, il sistema di protezione per richiedenti asilo, decretando così la fine fine di quel modello ideato ed attuato dal Sindaco Domenico Lucano, accusato anche di gravi reati con le relative conseguenze a suo carico.

Il Consiglio di Stato in sentenza ha rilevato tra l'altro che il "modello Riace" era assolutamente encomiabile negli intenti ed anche negli esiti del processo di integrazione.

Purtroppo, la dura azione di contrasto ha portato al rapido svuotamento del piccolo Comune che si era ripopolato ed avviato a nuova vita...

LETTURA  CONSIGLIATA:


domenica 23 agosto 2020

FERMIAMO LA SCHIAVITU' !

                                                                   

                                                                                         

                                                                                        COMUNICATO   STAMPA


  Tutti siamo uguali e abbiamo la stessa dignità. Fermiamo la schiavitù 

 

“Fermiamo la schiavitù” diciamolo anche oggi, ricollegandoci alla “Giornata internazionale per la commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione”, istituita dall’Onu, attualizzando il senso di questa memoria nel presente chiediamo la fine di ogni nuova schiavitù della contemporaneità. Oggi ricordiamo l'abolizione della tratta, però nello stesso tempo non dobbiamo pensare che oggi la schiavitù sia scomparsa dal panorama mondiale. Vi sono purtroppo molte realtà in cui questa forma di sfruttamento dell'uomo o della donna è ancora presente, con modalità diverse.

 

Si parla di schiavitù nelle realtà in cui ci sono matrimoni combinati in età infantile, in cui spesso le ragazze o le bambine vengono vendute a scopo matrimoniale a mariti molto più anziani di loro. Si parla di schiavitù nel caso della tratta delle donne, ancora purtroppo a scopo di sfruttamento sessuale, e questo riguarda spesso donne provenienti dall'Africa subsahariana, usate sui mercati del sesso in Europa. Si parla di nuove forme di schiavitù nel caso dello sfruttamento del lavoro e dello sfruttamento del lavoro minorile in particolare, per cui i bambini vengono fatti lavorare in condizioni estremamente disagevoli, con orari di lavoro impossibili e paghe irrisorie. Si parla, infine, di nuove forme di schiavitù con riferimento alla piaga dei bambini soldato, per la quale ragazzini in età molto precoce vengono utilizzati a scopo di combattimento da parte di milizie che in questo modo trovano nuovamente la possibilità di portare avanti i loro obiettivi. Quindi è giusto ricordare gli sforzi e l'impegno che la comunità internazionale ha saputo realizzare nel corso dei decenni passati per abolire la tratta degli schiavi, ma è anche giusto ricordare che ancora oggi è necessario intervenire in alcune realtà per fare in modo che l'umanità si affranchi definitivamente da questo odioso fenomeno della schiavitù.

 

23 agosto 2020

                                                                                                              Libera Basilicata

sabato 22 agosto 2020

LUNGO LE SPONDE DEL FIUME NOCE

                                                      - Da  "P I L L O L E"-   

                                                 di  Gian Carlo Marchesini 

  in   www.calderano.it

 

 «Intanto, sarebbe saggia iniziativa che Lagonegro, Lauria, Maratea, Nemoli, Rivello e Trecchina, si tenessero per mano lungo le sponde del Fiume Noce, e liberassero la propria latente consapevolezza di essere una sola Comunità, pronta ad accogliere altri viandanti che vengono da Territori lontani.» 

"Sono d'accordo con tutte le riflessioni proposte da Labanca e Mignone, ma lo sono in particolare con questa che ho riportato. Soltanto che mi chiedo, visto anche il successo ottenuto alle ultime regionali dalla Lega di Salvini, che ha molto giocato sul tavolo le carte No ai migranti, Porti chiusi e Prima gli italiani, come  convincere gli abitanti dei paesi citati che allo svuotamento progressivo dei loro borghi c'è soluzione se ci si convince e attrezza per accogliere, formare, inserire e integrare i nuovi viandanti. Mimmo Lucano, Sindaco di Riace, alle prese con problemi simili, ci ha provato attirando attenzione ed elogi, ma anche l'ira di Salvini che ha immediatamente capito che se avesse avuto successo una politica di accoglienza responsabile e mirata come quella, il primo ad essere sconfitto sarebbe stato lui".

- Questo post presuppone la conoscenza del precedente post "UN PROGETTO DA RISPOLVERARE E REALIZZARE" del 20 agosto 2020-

 

 

giovedì 20 agosto 2020

UN PROGETTO DA RISPOLVERARE E REALIZZARE

 

La bretella Trecchina-Maratea che unisce popolazioni e campanili

 

Valerio Mignone* Vincenzo Labanca*

 

La bretella Trecchina-Maratea è un progetto la cui realizzazione collegherebbe la superstrada Fondovalle del Noce, all’altezza del ponte Prodino di Trecchina, a Maratea, ove sboccherebbe sulla Provinciale, dopo un percorso largo, diretto e veloce di pochi chilometri. Alcuni abitanti di Trecchina si opposero, a suo tempo, temendo un isolamento, e la perdita di occasioni commerciali. Oggi quella bretella sarebbe utile per più agevoli e rapidi arrivi e partenze su Maratea, con vantaggi per le popolazioni di tutto il Lagonegrese, dalle pendici del Monte Sirino alle sponde del fiume Noce, fino a Maratea Castrocucco.

Come è noto, il Lagonegrese vive soprattutto di turismo, e solo di una residuale agricoltura di montagna e di “terrazzamenti”, cui si aggiunge una limitata zootecnia.

La disponibilità di risorse finanziarie, derivanti dal cosiddetto Recovery fund per la ricostruzione dopo la tragedia da Covid-19, invita a riconsiderare il vecchio progetto, per adeguare l’ambiente ai flussi turistici dei tempi nostri. Tale progetto, sostenuto, in passato, anche dalla locale Comunità Montana, presieduta all’epoca dal compianto Giuseppe Larocca, contribuirebbe a frenare il continuo spopolamento, per non dire di stimoli, ancora imprevedibili, ad un ripopolamento di ritorno nei nostri borghi.

A TRECCHINA

 

martedì 18 agosto 2020

UN PATRIMONIO DA TUTELARE E VALORIZZARE A MARATEA

è quello storico, artistico, archeologico, culturale, che sembra non ricevere la necessaria attenzione da parte degli Organi competenti per la sua salvaguardia e valorizzazione, peraltro in assenza di pur possibile, se non doveroso, intervento civico volto a lanciare opportuno allarme.

Il territorio di Maratea ne è ricco ma duole costatarne lo stato di trascuratezza se non di abbandono, tanto da non essere spesso fruibile o esserlo in maniera ridotta anche durante la stagione estiva, allorquando una tale risorsa dovrebbe essere utilizzata pienamente con possibilità di conoscenza e godimento da parte dei tanti turisti che arrivano nella "perla del Tirreno".

Tanto, nel corso della "Conversazione al tramonto" del 16 agosto presso "Il Giardino delle Arti" - ex Convento dei Cappuccini -, è stato opportunamente evidenziato dal Prof. Francesco Sisinni con numerosi concreti riferimenti, tra i quali la incomprensibile chiusura della Chiesa Madre e della Chiesa del Rosario,  con indicazione del generale, grave stato di abbandono e di un esempio offerto dalle Cappelle dei Cappuccini, poste a poca distanza dal luogo della "Conversazione". 

Si tratta di un complesso di tre Cappelle con affreschi del XV secolo, sorte in luogo da ritenere sacro, nel quale vi era probabilmente più antico eremo dedicato a Sant'Elia, e alle quali spetta il primato di anzianità tra le tante Cappelle presenti a Maratea. 

lunedì 17 agosto 2020

LA SIRENA, NOME DI NAPOLI, SIMBOLO DI MARATEA

E' questo il tema della seconda delle "Conversazioni al tramonto"- Edizione 2020-, organizzata a Maratea per ieri sera presso "Il Giardino delle Arti" - ex Convento dei Cappuccini- con la partecipazione del Prof. Francesco Sisinni, del Dott. Francesco Tarlano e dell'Arch. Francesco Canestrini.
 
 

domenica 16 agosto 2020

SPETTACOLO PIROMUSICALE DI FERRAGOSTO

                    ieri a  Maratea con inizio alle ore 22.30  - Belvedere del Cristo Redentore-

 

 
                            Per  il  servizio fotografico  completo  vai  al  sito  www.calderano.it

sabato 15 agosto 2020

NOTEVOLE ASSEMBRAMENTO E...SENZA MASCHERINA

E' quel che si è registrato ieri sera nel Centro storico di Maratea in occasione dell'evento "Incendio del campanile" previsto per le ore 24,00.

C'è chi ha evidenziato come non si possano adottare due pesi e due misure con palese violazione della normativa di contrasto alla diffusione del coronavirus: E' limitato l'accesso in chiesa dove, durante le funzioni, è previsto il distanziamento nei banchi; non vengono effettuate processioni e cerimonie religiose all'aperto; non si può partecipare ai funerali se non in numero minimo e così via per tante altre cose che non sono state e non sono consentite... e  poi, soprattutto ieri sera (ma non solo ieri), si lascia correre, così esponendo pericolosamente la popolazione a rischio, in un momento caratterizzato da aumento dei contagi in Italia e di presenza di casi di coronavirus anche in località lucane prossime a Maratea.

L'immagine parla da sè... Naturalmente occorre la collaborazione delle persone e l'opportuna prevenzione a cura dell'Amministrazione comunale e di quanti organizzino eventi di tal genere per evitare un difficile, tardivo, se non impossibile, controllo repressivo.

BUON FERRAGOSTO !

 Dal Centro storico di Maratea, ore 24.00, "Incendio del campanile"



venerdì 14 agosto 2020

L'ITALIA HA LA SUA SPINA DORSALE

 Non dimentichiamola … È l’Appennino con la sua civiltà!

Ieri sera presso “Il Giardino delle Arti”, in località Cappuccini di Maratea, ha avuto luogo la prima delle previste “Conversazioni al tramonto” - Edizione 2020- con la presentazione del volume “CIVILTÀ  APPENNINO”  di Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo- Donzelli Editore- e la partecipazione di Piero Lacorazza, Direttore della Fondazione Appennino, con sede a Montemurro, in Basilicata.

 

RIPROGETTARE LAGONEGRO ED IL LAGONEGRESE

 Comunicato Stampa

 

Rinascimento del Lagonegrese con Ospedale nuovo non toppe al vecchio

 Valerio Mignone*

 

***

Una bella notizia in questa calura agostana è il progetto del ”Ponte subacqueo” lungo lo Stretto di Messina; e una notizia non bella è la deliberata costruzione del nuovo Ospedale del Lagonegrese in un sito inadeguato.

Limitandoci a livello locale, innanzitutto si sente il dovere, al di là delle “ideologie politiche”, di rendere onori al merito alla Giunta regionale Bardi per la tempestività della delibera su un problema sul quale si è discusso da quarant’anni da parte di Giunte regionali di centrosinistra, senza giungere a conclusione. Purtroppo, queste forze politiche di centrosinistra rimasero indifferenti persino dopo la Relazione sul sopralluogo effettuato in data 13 e 14 dicembre 1999 presso l’ASL di Lagonegro ed i presidi ospedalieri di Lagonegro Lauria e Maratea, redatta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Sistema Sanitario. Lo scrivente volle che la Commissione includesse i sopralluoghi in Basilicata con la esclusiva finalità di analisi, e non “inquirente”, nella speranza, rivelatasi illusione, che si potesse risolvere il problema dell’Ospedale nel Lagonegrese, unico Territorio lucano a non avere una sede ospedaliera nata come tale, dopo la cessata utilizzazione del presidio di Maratea. Questo ospedale, infatti, pur essendo di nuova costruzione, era stato abbandonato per la sua localizzazione decentrata rispetto al Lagonegrese, che reclamava una sede di facile accesso.

ACCADE A VIGGIANO

-Da  "Il Fatto quotidiano"  del 13 agosto 2020-

Amedeo Cicala, sindaco leghista di Viggiano – comune in provincia di Potenza noto perché ospita il più grande impianto di estrazione di petrolio d’Europa – ha chiesto un bonus che lui stesso aveva approvato. Un’indennità generosa, 3mila euro (contro i 600 dell’Inps) finanziati appunto con le royalty pagate dalle compagnie. La vicenda, raccontata dalla stampa locale, è stata chiarita da Cicala stesso in un’intervista a Basilicata24. A maggio, subito dopo il picco dell’emergenza Covid, “il Comune di Viggiano ha emanato un bando per l’assegnazione di un bonus a tutte le partite iva ricadenti nel territorio, tutte“.

“Hanno fatto domanda circa 370 partite iva e tutte hanno ricevuto il bonus. Tra questa anche la mia. Qual è il problema?”, ha commentato Cicala, fratello di Carmine che è presidente del Consiglio regionale. Secondo il senatore lucano del Movimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti l’indennità è andata anche ad assessore al bilancio e capogruppo di maggioranza. Gli stessi che, insieme al sindaco, hanno votato la delibera in giunta facendola passare.

Il bando prevedeva un limite massimo di reddito – 70mila euro – a differenza del bonus Inps che non aveva limitazioni. Cicala ha spiegato alla Gazzetta del Mezzogiorno che come sindaco prende “1.400 euro al mese senza contributi perché quelli me li pago io con la mia piccola attività, per cui non vedo perché non dovevo partecipare. Certo non ho chiesto i 600 o i mille euro all’Inps”.

 

giovedì 13 agosto 2020

E QUESTO SAREBBE IL NUOVO OSPEDALE PER IL LAGONEGRESE...

da realizzare a Lagonegro secondo idea-progetto e come deliberato dalla Giunta regionale Bardi di centrodestra, grazie anche all'apporto entusiastico del Consigliere regionale Francesco Piro di Lagonegro..., capogruppo di Forza Italia.

Vai  al sito del Consiglio regionale della Basilicata- Consiglio informa- 

Nuovo Ospedale di Lagonegro, Piro: presentato il progetto

13 agosto 2020

Il lagonegrese merita ben altro che qualche toppa al vecchio ospedale di Lagonegro, ubicato in sito "ingolfato" nel centro urbano ed in area, peraltro periferica rispetto all'intera zona interessata, che non consente tutto quanto necessario per un idoneo e moderno Ospedale unico.

Si veda mio precedente post sull'argomento "Avanti con un nuovo Ospedale unico del lagonegrese" del 12 agosto 2020.

 

 

 


 

 

ATTIVITA' POLITICO AMMINISTRATIVA DI.....FERRAGOSTO