E' la variegata bellezza del luogo a produrre una tale sensazione nei mesi estivi in quanti vi arrivano per la prima volta o, comunque, vi ritornano con rinnovato entusiasmo sino a stabilire, a volte, un profondo legame d'amore. E', peraltro, una sensazione percepibile sempre anche nelle diverse altre stagioni, ciascuna con i suoi colori, profumi, ritmi, mentre la stabile e piccola comunità marateota con il suo Municipio in vario modo si adopera nella tutela, accompagnata da possibile sviluppo compatibile, di un vasto, diversificato e splendido territorio.
Ecco quanto scrive Gian Carlo Marchesini in "PILLOLE" -www.calderano.it , pur con l'erronea indicazione della "Grotta delle meraviglie" a Fiumicello, laddove la sua ubicazione è a Marina di Maratea, lungo la ss.18:
"Ci si può godere il mare alla spiaggia del Macarro, e poi incantati visitare la Grotta delle meraviglie a Fiumicello, per poi salire in alto ad ammirare il panorama del Golfo dalla Statua del Cristo. Si può passeggiare nel labirinto misterioso dei vicoli del Centro Storico indugiando per un assaggio di prodotti tipici da Nicolino. Ma per mangiare bene si può allungare il tiro approdando da Luigi ad Acquafredda, o a Cersuta da Cesarino. E volendo si può arrivare a gustare baccalà o capretto in un ristorante del Lago Sirino. E poi si può passeggiare percorrendo l'anello del vecchio sentiero appena ripristinato dentro Acquafredda, dal Porticello dove nel 1848 è stato catturato e poi ucciso Costabile Carducci, patriota del Risorgimento, per approdare a Villa Nitti e rendere omaggio al grande meridionalista lucano. Ma ciò che particolarmente vi raccomando è assistere al tramonto seduti alla piazzetta del Porto sorseggiando un bicchiere di vino. Maratea ancora e ancora".
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