Non dimentichiamola … È l’Appennino con la sua civiltà!
Ieri sera presso “Il Giardino delle Arti”, in località Cappuccini di Maratea, ha avuto luogo la prima delle previste “Conversazioni al tramonto” - Edizione 2020- con la presentazione del volume “CIVILTÀ APPENNINO” di Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo- Donzelli Editore- e la partecipazione di Piero Lacorazza, Direttore della Fondazione Appennino, con sede a Montemurro, in Basilicata.
Il libro, di recente pubblicazione, inaugura la serie realizzata proprio in collaborazione con la Fondazione Appennino (www.appenninofondazione.it) e propone una interpretazione dell’Italia non più secondo la tradizionale prospettiva orizzontale – Nord, Centro, Sud- ma in chiave verticale: da un lato, la linea adriatica, dall’altro la linea tirrenica e, al centro tra le due, la dorsale appenninica “che attraversa Sud e Nord e tiene insieme l’Est e l’Ovest della penisola, presidiandone i tre mari” (dalla presentazione di Piero Lacorazza e Gianni Lacorazza).
C’è la consapevolezza del lungo periodo di abbandono dell’Appennino, del suo progressivo spopolamento in favore delle grandi aree urbane e della necessità di pensare all’Italia con le sue aree interne, che ne costituiscono la spina dorsale, caratterizzata da una lunga fascia ricca di piccoli borghi e con territori molto diversi tra di loro ma, comunque, accomunati da una profonda identità.
Ecco, allora, “prefigurare nell’Appennino un progetto politico, economico e imprenditoriale in grado di riqualificare un’area geografica ritenuta marginale e farne un laboratorio utopico di nuove esperienze” (dalla presentazione di Piero e Gianni Lacorazza).
Il volume stimola una seria riflessione e lancia una vera e propria sfida rivolta al futuro del nostro Paese.
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