venerdì 14 agosto 2020

L'ITALIA HA LA SUA SPINA DORSALE

 Non dimentichiamola … È l’Appennino con la sua civiltà!

Ieri sera presso “Il Giardino delle Arti”, in località Cappuccini di Maratea, ha avuto luogo la prima delle previste “Conversazioni al tramonto” - Edizione 2020- con la presentazione del volume “CIVILTÀ  APPENNINO”  di Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo- Donzelli Editore- e la partecipazione di Piero Lacorazza, Direttore della Fondazione Appennino, con sede a Montemurro, in Basilicata.

 
Dopo i saluti del Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli, sono intervenuti l’Arch. Francesco Canestrini, Soprintendente SABAP Basilicata, il Prof. Francesco Sisinni, Direttore generale Ministero Beni culturali a. r.,  il Dott. Francesco Tarlano, Responsabile Area funzionale archeologia SABAP Basilicata, Giuseppe Iannarella, Responsabile Centro operativo SABAP di Maratea, e Piero Lacorazza.

Il libro, di recente pubblicazione, inaugura la serie realizzata proprio in collaborazione con la Fondazione Appennino (www.appenninofondazione.it) e propone una interpretazione dell’Italia non più secondo la tradizionale prospettiva  orizzontale – Nord, Centro, Sud-  ma in chiave verticale:  da un lato, la linea adriatica, dall’altro la linea tirrenica e, al centro tra le due, la dorsale appenninica “che attraversa Sud e Nord e tiene insieme l’Est e l’Ovest della penisola, presidiandone i tre mari” (dalla presentazione di Piero Lacorazza e Gianni Lacorazza).

C’è la consapevolezza del lungo periodo di abbandono dell’Appennino, del suo progressivo spopolamento in favore delle grandi aree urbane e della necessità di pensare all’Italia con le sue aree interne, che ne costituiscono la spina dorsale, caratterizzata da una lunga fascia ricca di piccoli borghi e con territori molto diversi tra di loro ma, comunque, accomunati da una profonda identità.

Ecco, allora, “prefigurare nell’Appennino un progetto politico, economico e imprenditoriale in grado di riqualificare un’area geografica ritenuta marginale  e farne un laboratorio utopico di nuove esperienze” (dalla presentazione di Piero e Gianni Lacorazza).

Il volume stimola una seria riflessione e lancia una vera e propria sfida rivolta al futuro del nostro Paese.

 

 

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