domenica 31 dicembre 2023

UN AUGURIO...PER L'ANNO CHE VERRA'

 

                    Ti auguro tempo      di Elli Michler

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere,
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guadarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

sabato 30 dicembre 2023

VIGANELLA E "LO SPECCHIO DEL SOLE"

UN  POSSIBILE  MODELLO  PER  IL  CENTRO  STORICO  DI  MARATEA  PER  LA SOLUZIONE  DI  UN  ANTICO  PROBLEMA  CON  UTILE  ATTRATTORE  TURISTICO.

VIGANELLA  E'  UNA  PICCOLA  FRAZIONE  DEL  COMUNE  DI  BORGOMEZZAVALLE  IN  PIEMONTE.

PROPOSTA:  COMINCIAMO  CON  UN  GEMELLAGGIO...E  CON  UNO  STUDIO  DI  FATTIBILITA'  PER  IL  NOSTRO  CENTRO  STORICO...!

-  Da  www.immobiliare.it  -

Viganella: il paese senza luce, illuminato dai riflessi di uno specchio

31 gennaio 2023     Viaggi


Nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, c’è un piccolo paese di poco più di 200 abitanti, in cui il sole non brilla da novembre a febbraio.

Stiamo parlando di Viganella, il piccolo paese immerso nella Valle Antrona che, però, non è rimasto in penombra e, grazie all’impegno del suo ex sindaco, ha ritrovato la luce con una soluzione ingegnosa.

Viganella e lo “Specchio del Sole”

Gli abitanti del piccolo borgo di Viganella hanno saputo adattarsi agli 83 giorni di buio, che ogni anno caratterizzano l’inverno del paese, da novembre a febbraio.

Viganella, infatti, si trova in una posizione particolare, proprio in mezzo ad alcune montagne che impediscono al sole di raggiungerlo durante i mesi invernali.

La penombra è però finita nel 2006, quando l’allora sindaco del paese, Franco Midali, con la collaborazione dell’amico architetto Giacomo Bonzani, ha inaugurato il cosiddetto “Specchio del Sole”.

Si tratta di uno specchio gigante – 8 metri di larghezza per 5 di altezza – situato in una posizione strategica su una montagna vicina, che riflette i raggi del sole sul paese.

Tramite un sistema di motori elettrici comandati da computer, lo specchio viene ruotato in modo da catturare i raggi solari e rifletterli sul paese, creando così un’illuminazione artificiale durante i mesi invernali.

Nella notte viene riposizionato in modo che il mattino seguente possa ripartire dalla posizione prestabilita e fare il proprio lavoro durante l’arco della giornata.

Sei ore di sole assicurate ogni giorno fino al 2 di febbraio, data in cui il sole torna a illuminare il piccolo borgo, evento festeggiato in grande dagli abitanti di Viganella.

CHIESA CATTOLICA E...PAGANESIMO

 


venerdì 29 dicembre 2023

L'ADDIO DOPO IL PARTO

 


Maternità tra “Ruota girevole” del passato e “Culla termica” di oggi

Valerio Mignone*

 

E’ di questi giorni la notizia dell’abbandono, in sicurezza, di un neonato, in una moderna “culla termica”. Nella realtà, è sempre esistito, purtroppo, il triste fenomeno sociale delle madri nubili, e dei “Trovatelli”, i neonati abbandonati dai genitori naturali. Infatti, pur con la indubbia sofferenza della madre, ogni neonato, abbigliato alla men peggio, per essere protetto dalle avversità climatiche, veniva “lasciato” là dove una mano provvidenziale certamente Lo avrebbe raccolto.

A Napoli, sulla facciata del Convento dell’Annunziata, lungo il Rettifilo, c’era la cosiddetta “Ruota girevole”, sulla quale ogni madre, non vista, o Chi per Essa, costretta, suo malgrado, a liberarsene, “esponeva”, con sofferenza, il neonato; e aggiungeva anche monili, e documenti utili in caso di successivo, rivendicato, riconoscimento. Una suora, tempestivamente avvertita, raccoglieva il neonato; e ad Esso veniva attribuito un nome, ed un cognome. Tra i cognomi più frequentemente assegnati, a Napoli, era Esposito, derivato dal latino “Expositus”, “Esposto”, o Diotisalvi, Di Dio, e simili.

A Milano, lo stesso fenomeno sociale della “esposizione” dei “trovatelli” avveniva presso il convento dell’Ospedale Maggiore, lungo l’attuale Via Francesco Sforza, il cui simbolo era un “Colombo”; ed il cognome frequentemente assegnato era “Colombo”.

LE "PULCINELLATE LUCANE" IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI

 -  Da  www.talentilucani.it  -

IL COSTUME POLITICO IN BASILICATA. L’EPOCA DEI SALTAFOSSI

  Di Anna Maria Scarnato il

Anna Maria Scarnato

Sapete tutti, e penso senza orgoglio, che in prossimità delle Elezioni regionali, non c’è un tg3 o un giornale lucano che non parli ogni giorno della situazione degli schieramenti di destra, sinistra e centro, di come si stiano organizzando per giocarsi una partita al meglio delle prestazioni. Ed anche delle posizioni mobili dei possibili aspiranti che per fendere la calca degli avversari, fossero anche colleghi di partito, sono disposti a tutto anche a cambiare bandiera all’interno della coalizione o a scendere a patti-contratti con lo schieramento avversario. In termini di marketing equivarrebbe ad “una vendita al miglior acquirente”. A chi assiste, a noi, che ogni giorno assistiamo non più increduli, poiché molti politici ci hanno abituato così tanto da sentirci anestetizzati, a questa mercificazione della cosa pubblica, al sacrilegio dell’onestà intellettuale, alla negazione del vero servizio a vantaggio delle comunità, alle pulcinellate ora più lucane che napoletane, a noi pare non che la nostra Regione abbia lavorato per portare i livelli di prestazione governativa ad una progressione tale da avvicinarsi alle Regioni cosiddette virtuose del centronord. No, ciò che qua si sta verificando nei movimenti di accomodamento politico ci mette alla pari con altre Regioni solo perché gli stessi comportamenti si verificano prima delle elezioni o durante la gestione amministrativa di una Istituzione un po’ anche altrove. Qui risultiamo essere alla pari, qui dimostriamo le stesse becere ambizioni che accecano ogni forma di pudore e dignità umana. 

RIAPERTURA SS. 18 A CASTROCUCCO

ALTRO CHE "SERPENTONE"...! L'ASSESSORE REGIONALE ALLE INFRASTRUTTURE SOLLECITA IL SINDACO DI MARATEA - COMMISSARIO ALL'EMERGENZA AD ATTIVARSI.

-  Da    https://www.regione.basilicata.it/giunta  -

 
SS 18 MARATEA, SILEO: RIAPERTURA È PRIORITÀ ASSOLUTA.
 
28/12/2023
 
AGR  Questa mattina l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Dina Sileo, ha tenuto un incontro con Anas, Ufficio Difesa del Suolo e Protezione Civile per discutere della riapertura della Strada Statale 18 a Maratea. 

“Con l’avvicinarsi della stagione estiva - ha dichiarato l’assessore - urge mettere in campo tutte le sinergie, ognuno per le proprie competenze, affinché si possa restituire ai cittadini e agli operatori turistici la viabilità compromessa dalla frana dello scorso anno. La riapertura della SS18 è una priorità assoluta non solo per la mobilità ma anche per la tenuta socio-economica dell'area”. “Auspico - ha concluso l’assessore - di incontrare quanto prima anche il Commissario all’emergenza, nonché Sindaco di Maratea, oggi assente sebbene convocato. Al Commissario ricordo che può avvalersi del supporto e della collaborazione degli uffici regionali per il delicato ma imprescindibile compito che è chiamato a svolgere. È infatti di sua competenza attivare quanto necessario per la presentazione del piano degli interventi nei quali comprendere il bypass della frana”. 
 

giovedì 28 dicembre 2023

IRSINA, UN BORGO LUCANO DA IMITARE

-  Da  www.ecodibasilicata.it  -

Basilicata: alla scoperta del paese rinato grazie agli stranieri

IN MEMORIA DEI FRATELLI CERVI E DI QUARTO CAMURRI

 -  Da  www.gruppolaico.it  -

IL  DOVERE  DELLA  MEMORIA:  28  DICEMBRE.   SETTE  FRATELLI  PER  LA  LIBERTA'.

Il 28 dicembre 1943 muoiono torturati e fucilati dai fascisti presso il poligono di tiro di Reggio Emilia i 7 FRATELLI CERVI: GELINDO (43 anni),  ANTENORE (38 anni), ALDO (34 anni), FERDINANDO (32 anni), AGOSTINO (28 anni), OVIDIO (25 anni), ETTORE (22 anni) tutti contadini, Antifascisti, Partigiani.

 

Vedi: 7 fratelli per la libertà: I FRATELLI CERVI

 

mercoledì 27 dicembre 2023

REGIONE BASILICATA

ANCORA  UN  CAMBIO  DI  CASACCA.

E’ SOLO L’ULTIMO PASSAGGIO DA UN PARTITO ALL’ALTRO DI UN CONSIGLIERE REGIONALE IN QUESTA LEGISLATURA. 

Ora è il turno del Consigliere regionale Gianuario Aleandro che ha lasciato la Lega per aderire a Forza Italia.

In suo lungo Comunicato si legge alla fine:

“Tutte queste riflessioni, che ho maturato nel quinquennio di consiliatura, hanno radicato in me la sacralità del primato della cultura politica rispetto alla militanza partitica. Ed è proprio in nome della cultura politica che ho voluto determinare la mia collocazione attraverso valutazioni che fossero scevre da costruzioni, convinzioni e convincimenti. Ho deciso dunque – riferisce Aliandro - di aderire, a partire da questo momento a Forza Italia, sposando in pieno un progetto liberale, popolare, che attraverso ‘il metodo della libertà’ riconosce la centralità dell’individuo. Ufficializzo il mio passaggio a Forza Italia con la consapevolezza e l’auspicio che, congiuntamente all’intero gruppo dirigente regionale, al Coordinatore regionale, Ministro Casellati, al Segretario nazionale, Onorevole Tajani, si lavori in sinergia, con profitto e autorevolezza per il futuro delle genti lucane”.

                                         **********************************

Si tratta di un lungo Comunicato nel vano tentativo di spiegare un altro mero "salto della quaglia", come praticato da tanti "politici" ai vari livelli delle Istituzioni democratiche della nostra Repubblica in cerca di una , a loro modo di vedere, più comoda collocazione per continuare al più a...galleggiare.

Il Consigliere regionale Aleandro, in fase di salto,  arriva a tirare in ballo addirittura "la sacralità del primato della cultura politica..." e...non sembra sia proprio il caso di farlo...., non vi pare?

 

martedì 26 dicembre 2023

POLITICA E...FILOSOFIA DEL GIROTONDO

                        Nicola  SAVINO

 

Levati tu che mi metto io!”, così in Sardegna con Soru contro Todde, nel “derby che può regalare l’Isola alla Destra”: uno scontro definito “feroce” da La Repubblica del 19 dicembre. Tuttavia, per la Sinistra, meno peggio che da noi!

Anzitutto perché lì c’è intesa tra Pd e 5 Stelle sulla Todde, mentre in Basilicata non sembra proprio ce ne sia altrettanta sul Candidato civico accettato dal Pd (da una sua parte); e poi perché lì la Destra sembra più divisa e debole che da noi, la potestà romana sembrando capace d’imporvi la convergenza.

Insomma, nell’Isola sembra” la faida più intricata d’un cesto di pane Carasau”; da noi peggio, perché Pd e 5S sono anche spaccati sia tra loro che al loro interno!

Tutto più complicato ed ennesima dimostrazione che “il sistema del governatorato” <fa acqua dappertutto>, generando intrighi e divisioni : “partiti contro partiti, pezzi di un partito contro pezzi dello stesso partito, amicizie interrotte, tessere stracciate, alleanze rimescolate con la legge del beduino: il nemico del mio nemico è mio amico” (ibidem)-

Quando la stampa nazionale si accorgerà che il “pomo della discordia” esalta, in Basilicata più che altrove”, ogni genere di conflitti, quale forbitezza adotterà alla sua prosa per descriverlo?  

Qui c’è persino il Candidato Civico, che all’ inizio sembrava destinato a svelenire le rivalità tra e nei partiti, dal momento che i Gruppi minori condizionavano la scelta ponevano alle Primarie. Ben presto, però, ad eccezione dei Verdi, tale richiesta ha retto finché non è stata accettata dal suddetto Candidato. A questo punto, proprio quando la matassa sembrava dipanarsi, due sorprese: il gran rifiuto anche delle Primarie ed il disimpegno delle stesse 5S! 

lunedì 25 dicembre 2023

UN BRINDISI ALLA RINASCITA E RIGENERAZIONE

 -  Da  www.periodicoliberopensiero.it  -


 

IER SERA...

 

“LA  NOTTE  DI  NATALE”    di Aldo Fabrizi

Ier sera,
a mezzanotte meno ‘n quarto,
uscenno pè la messa de Natale,
m’è capitato un fatto..
un fatto tale,
che non so come non me pija un infarto.
All’ultimo ripiano,
all’improviso,
me so’ urtato de fianco,
con un vecchio impalato addosso ar muro
e margrado in quer punto fusse scuro,
vedevo bene solamente il viso
incorniciato da un barbone bianco,
la parete scura dove stava appoggiato,
a poco a poco è diventata azzura.

- “Io so’ papà Natale”- m’ha spiegato
- “lo stesso de quann’eri regazzino,
de quanno m’aspettavi,
guardanno nella cappa der cammino,
che te portassi quello che sognavi.
Sino a quarch’anno fa, quanno arivavo io,
se respirava er bene assieme all’aria
e l’ommeni de bona volontà,
senza la malattia contestataria,
credeveno alla nascita de Dio,
mo co’ ‘sta libbertà confusionaria,
c’è tanta gioventù che stenta a crede
e mette in discusione er fonnamento de’la religione,
giocannose er conforto de’la fede,
purtroppo anno pè anno
la vita sta cambianno,
pre esempio li pupetti, mo vonno:
er mitra, e’ razzo, l’aprioggetti,
er casco d’alluminio,
l’abitacolo pè annà a scoprì un pianeta
e la stella commeta
che illuminò la notte der miracolo
per annuncià er messia,
pè ricordalla non ce sta poeta,
purtroppo hanno ammazzato la poesia.”-

DA MARATEA... LA BELLA ADDORMENTATA

 



GUARDANDO IL PRESEPE... BUON NATALE !

 

domenica 24 dicembre 2023

BUON NATALE A TE, MARIA GRAZIA !

 

                            Don Antonio Ruccia con Maria Grazia e un operatore del 118 - Ansa

-  Da   https://www.quotidiano.net/cronaca/  -

23  Dicembre  2023

Bari, neonata lasciata nella culla termica di una chiesa

Il parroco don Antonio Ruccia: “La chiameremo Maria Grazia”

La culla termica in parrocchia a Bari
La culla termica in parrocchia a Bari
 
 
Una sorta di miracolo di Natale. Anche perché la neonata abbandonata nel rione Poggiofranco a Bari avrebbe potuto avere una sorte ben peggiore. E invece chi l'ha lasciata ha avuto almeno l'attenzione di abbandonarla nella culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista, dove è stata poco dopo trovata dal parroco don Antonio Ruccia e quindi salvata.
 
La neonata, lasciata alle 7.20 del mattino, era in buone condizioni di salute e ben nutrita. Subito dopo il ritrovamento sono stati avvisati i carabinieri. Il sacerdote ha poi sporto denuncia e sarà allertato dal tribunale per i minorenni. "Quando i militari mi hanno chiesto come volessi chiamarla ho risposto Maria Grazia, come la Madonna che spero accompagni questa piccina per tutta la vita" ha spiegato il parroco. Che ha poi proseguito raccontando come di fatto nessuno si sia accorto dell'arrivo della piccola. "Neppure la portiera del palazzo che guarda il gabbiotto con la culla si è accorta di qualcosa. Per due giorni ho trovato la culla aperta. Può significare tutto o nulla, ma immagino il coraggio e il  dolore di chi ha lasciato la piccola" ha spiegato don Antonio.
 
La culla termica, che esiste dal 2014, è stata usata per la prima volta nel luglio di tre anni fa quando un bimbo, poi battezzato con il nome Luigi, era stato lasciato dai genitori. Accanto a lui c'era un biglietto su cui erano appuntate le abitudini del piccolo. "Stavolta, rispetto a tre anni fa, è stata peggio per agitazione e gioia: quando ho sentito squillare il cellulare che mi avvisava (la chiamata è automatica perché' scatta con i sensori, ndr) che nella culla termica c'era qualcosa il mio cuore ha cominciato a scalpitare", ha concluso il sacerdote.
 

 

sabato 23 dicembre 2023

ORRORE IN IRAN


 

 -  Nessuno Tocchi Caino newsletter <nessunotocchicaino@arte.it>  -

 

IMPICCATA IN IRAN L’EX SPOSA BAMBINA SAMIRA SABZIAN. 

MANIFESTAZIONE A ROMA DI NESSUNO TOCCHI CAINO E DEL GLOBAL COMMITTEE FOR THE RULE OF LAW – MARCO PANNELLA DAVANTI L’AMBASCIATA IRANIANA.

Secondo informazioni ottenute da Iran Human Rights, Samira Sabzian Fard, 30 anni, è stata impiccata nella prigione Ghezel-Hesar di Karaj il 20 dicembre 2023.

Era stata arrestata dieci anni fa e condannata per l'omicidio del marito.

Samira era una sposa bambina sposata a 15 anni e vittima di violenza domestica. Quando è stata arrestata aveva due figli piccoli, uno appena nato.

Negli ultimi 10 anni non le è stato consentito di vedere i figli, che hanno potuto visitarla per la prima e ultima volta in occasione della rituale “ultima visita” del condannato.

venerdì 22 dicembre 2023

UN "SERPENTONE" A CASTROCUCCO ?

 


In mappa è possibile scorgere in basso la ss.18 con sua interruzione causa frana dal Castello di Castrocucco (nella parte in rosa) ed in alto l'ipotesi di strada alternativa, temporanea, nelle more della realizzazione di una galleria risolutiva del problema (strada che sarebbe possibile costruire a una o due corsie, come già esposto in precedente post).

Sennonchè, appaiono numerose e significative le evidenze che, a parere non solo mio, indirizzano verso la conclusione sintetizzabile con l'espressione "il gioco non vale la candela".

E non sarebbe un gioco, considerando, anche deturpandola, la manomissione di una vasta area a monte classificata ad elevato rischio idrogeologico e osservando il tortuoso tracciato anche in salita e discesa in considerevole pendenza tanto da renderlo pericoloso soprattutto per autobus e mezzi pesanti con possibile divieto alla loro circolazione.

Negativo impatto ambientale, pericolosità del luogo e dello stesso tracciato stradale come previsto, consistente spesa pubblica, temporaneità dell'uso della nuova strada non possono che far riflettere prima di una scelta operativa che potrebbe rivelarsi inutile e dannosa. Ben si potrà ritenere  preferibile una decisa accelerazione della progettazione e realizzazione della galleria con contemporaneo utilizzo, nelle more, dell'attuale ss.18 anche nella parte interessata dalla frana ma già riaperta al traffico durante l'estate scorsa, a seguito dei notevoli lavori effettuati per la messa in sicurezza del sovrastante costone, oggetto di costante monitoraggio.

Avanti, dunque, senza ulteriore indugio per superare la già lunga e dannosa fase di stallo !

 


 


QUALE FUTURO PER LA BASILICATA ?

 -  Da  www.talentilucani.it  -

 

CHI LA SALVA, QUESTA REGIONE ??  

Espedito  Moliterni

Attonito, questo il mio stato d’animo prevalente; rincorro  narrazioni, prese di posizione, discussioni sul perimetro della coalizione di centrosinistra e sull’individuazione del candidato presidente che, alle prossime elezioni regionali, dovrebbe contrapporsi al candidato della coalizione di diverso segno, senza che si arrivi ad una sintesi condivisa.

Certamente anche preoccupato in quanto viviamo un momento di assoluta precarietà, dal punto di vista della tenuta economica e sociale, per le note vicende legate ai conflitti nel mondo che, come è già avvenuto nei mesi scorsi, hanno contribuito in modo determinante all’aumento dei prezzi e alla perdita del potere di acquisto dei salari; in particolare nella nostra Regione, ove sono presenti migliaia di nuclei familiari vicini alla soglia della povertà, il quadro internazionale potrebbe ulteriormente aggravare la situazione.

Tanto premesso, il dibattito dovrebbe spostarsi sui programmi, di cui purtroppo non mi pare ci sia traccia, se non qualche abbozzo nella manifestazione di sabato u.s..

Stupito, in quanto risultano oscure le ragioni che impediscono di pervenire ad un accordo sulla coalizione di centrosinistra e sul candidato presidente. Oppure, fin troppo chiare ( leggasi personalismi, posizionamenti e guerre di poltrone), ma non giustificabili dato che la lezione delle passate elezioni evidentemente non è servita ad alcuno. Con tutto il rispetto per il candidato dott. Trerotola, cinque anni fa furono posti veti a candidature più autorevoli come quella di Domenico Maroscia e dello stesso Filippo Bubbico, tanto per fare alcuni nomi, che molto probabilmente avrebbero garantito altro risultato.

Attonito, stupito e preoccupato, leggo i vari comunicati stampa ( spesso non riesco ad arrivare alla fine), scritti in politichese stretto e pubblicati non per offrire all’elettore lucano elementi di chiarezza e di comprensione di quello che avviene, ma per scambiare tra i diretti interessati alla contesa pizzini e messaggi cifrati, comprensibili solo per loro, ma del tutto privi di intelligibilità da parte del comune cittadino.

giovedì 21 dicembre 2023

IN ALTO MARE....

 

“Navighiamo già da un po',

bene o male non lo so,

stella guida gli occhi tuoi,

un amore grande noi

peschiamo nella fantasia

pietre verdi di Bahia?

Al timone la follia

e ci ritroviamo

in alto mare

in alto mare......

Chi non ricorda questa canzone di Loredana Bertè?

Ebbene, mi è venuta in mente  nell’allontanarmi dalla sala di Villa Tarantini dove l’Arch. Donatella Merra, ex Assessore alle Infrastrutture della nostra Regione, da poco sostituita in Giunta,   si accingeva  alle conclusioni dell’”INCONTRO  CON  LA  CITTADINANZA”, come da locandina.

Il Sindaco, Commissario all’Emergenza, in compagnia di Ingegnere e di Geologo e presenza in itinere del suindicato ex Assessore regionale, ha ampiamente illustrato ai cittadini intervenuti la cronistoria fin qui dei fatti relativi agli eventi atmosferici che l’anno scorso hanno colpito il territorio di Maratea, con particolare violenza a Marina e Castrocucco, e agli interventi effettuati nell’ immediatezza e nel corso dei mesi successivi.

Dopo lunga e dettagliata esposizione con riferimento anche all’intervenuta, prevista chiusura al traffico ss. 18 a Castrocucco il 30 settembre scorso e alla definitiva soluzione del problema con prevista realizzazione di una galleria, sono stati illustrati due progetti alternativi che, nelle more, dovrebbero consentire, previa scelta,  di aggirare da monte la frana che ha interessato la sottostante strada statale, fermo restando futura fruizione ancora in sicurezza di quella sua parte già utilizzata a senso unico alternato in luglio-agosto-settembre scorsi.

 

Le due ipotesi si diversificano per la lunghezza e le dimensioni della strada, il tempo necessario  per la realizzazione e il costo nonché per il numero delle corsie, una sola con i non semplici problemi connessi  o due con maggiore snellimento del traffico. Entrambe le soluzioni prevedono, nei limiti del possibile, la riduzione della pendenza in salita e in discesa, dovendosi raggiungere, partendo da Castrocucco,  quota ben superiore a quella del Castello per poi tornare dopo circa tre, quattro chilometri o poco più sulla sottostante ss.18 verso Marina.

In alto ipotesi nuovo tracciato stradale

 

mercoledì 20 dicembre 2023

ACCADE IN IRAN

 -  Da   https://www.ildubbio.news/cronache/iran-impiccata-allalba-samira-lex-sposa-bambina-  -



Esteri

Iran: impiccata all'alba Samira, l’ex sposa-bambina

Esteri

Iran: impiccata all'alba Samira, l’ex sposa-bambina

«Vittima per anni dell'apartheid di genere, dei matrimoni precoci e della violenza domestica, Samira oggi è stata vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto» scrive l’Ong Iran Human Rights

Samira Sabzian, l'ex sposa bambina in carcere in Iran da anni e condannata alla pena capitale per avere ucciso suo marito, è stata impiccata questa mattina in Iran. Lo riferisce l'ong Iran Human Rights.

«Vittima per anni dell'apartheid di genere, dei matrimoni precoci e della violenza domestica, Samira oggi è stata vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto, un regime che si è sostenuto esclusivamente uccidendo e instillando paura. Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine. Come altre vittime della “macchina della morte” del regime, Samira era tra i membri più vulnerabili di una società senza voce. Una campagna di una settimana non è stata sufficiente per salvarla. Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime», ha scritto su X il direttore dell'ong, Mahmood Amiry-Moghaddam

«Samira è stata vittima della pratica dei matrimoni precoci e ho visto quanto ha sofferto in carcere per il fatto che le è stato negato l'accesso ai suoi figli», ha aggiunto, sempre sul social network, Mozhgan Keshavarz, l'attivista iraniana, che è stata sua compagna di cella e che ha trascorso quasi tre anni dietro le sbarre, per lo più nella famigerata prigione di Evin nella provincia di Teheran. La Repubblica Islamica ha il più alto numero di esecuzioni pro capite al mondo.

martedì 19 dicembre 2023

PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE

-  Da  Comune di  Maratea -  Albo pretorio digitale  -

N° Albo:1854 dell' anno:2023

Oggetto:CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER IL GIORNO 22 DICEMBRE 2023. 

Atto: AVVISO PUBBLICO
In pubblicazione dal:19 dicembre 2023 al:03 gennaio 2024
Richiedenti:
  • SINDACO
Documenti:

IL "LAMPO DI GENIO" DI GIORGIA MELONI

 

                Nicola  SAVINO

Nonostante l’eccezione sollevata dal Tribunale albanese, l’accoglienza temporanea degl’Immigrati nel Paese vicino tenta di far propaganda al Governo: un “lampo di genio” con cui la Meloni ritiene “sistemare” un fenomeno storico che, insieme con altri Paesi ricchi -  soprattutto europei- non ritiene d’affrontare secondo logica!  

Ecco allora la propaganda ….e molto chiasso…: il vanto che la triste umanità in arrivo dal Mediterraneo  (impossibile da rimpatriare) sia accolta dagli ALBANESI per DEFERERENZA rispetto a NAZIONE PROTETTRICE ….(PIU’ FORTE). 

Concetti sottintesi ..di altri tempi…per Immigrati che non sbarchino in Italia ma che da noi arriverebbero fra un paio d’anni, magari avendo acquisito una lingua e conseguito una professionalità non rispondenti all’ampia richiesta di lavoro sul nostro Territorio. L’eccezione sollevata dal Tribunale albanese ritarderà di qualche mese, possibilmente fino alle Europee; ma l’evento sarà di particolare apprezzamento da coloro che ancora amano il cerimoniale di tradizione coloniale ed hanno bisogno di assecondare le loro forti ansie nazionaliste! 

Certo, costerà alle già deboli Casse dello Stato, anche per gli assegni di trasferta da corrispondere al Personale (si farà forse a gara per “almeno un mese in Albania”). E sarà un sollievo per le aree interne povere come le nostre; di dove si è tentato, più di recente, di rifugiarsi da noi con l’attracco in Puglia di una nave traboccante di bisognosi; e nella nostra stessa Basilicata, al tempo di Scanderbeg (XV sec), quando si fondarono 5 Borghi che ancora conservano linguaggi e costumi albanesi, da Barile a Ginestra, da Maschito a San Costantino e San Paolo, gli ultimi due alle falde del Pollino. 

lunedì 18 dicembre 2023

UN ROMANZO CON APERTURA E CHIUSURA A MARATEA

 

Si trascrive qui la presentazione del libro come curata dal Dott. Antonio Arenella:

"La piccola e media editoria vive un momento di grande difficoltà, stretta nella morsa della crisi energetica, oppressa dal costo della carta. L’avvento oggi, poi, di varie forme di approvvigionamento culturale che hanno travolto il mercato raggiungendo le menti più avanguardiste, non ha certo facilitato le cose, spiazzando non poco le piccole produzioni, che rischiano, così, di rimanere schiacciate e inglobate dai grandi marchi editoriali. Ma nonostante ciò il piccolo fatturato editoriale riesce a sopravvivere con tenacia e a costituire un’àncora di salvezza per quell’enorme popolazione di autori che formano il cosiddetto “substrato”, il “sottobosco” della produzione letteraria. Esso appaga, infatti, la grande richiesta di cultura sotto le sue varie forme arrivando a coprire circa il 60% dell’offerta editoriale complessiva. E’ quindi, la piccola e media editoria, un mondo vivo, vivace (come dimostrato dal successo della Fiera del libro svoltasi a Roma in questi giorni “più libri, più liberi”, con la focalizzazione sul tema ambientale). E ricopre un ruolo indispensabile e insostituibile, quello cioè di dare voce a tutti i cosiddetti scrittori “minori”, che rappresentano le maglie di quel vasto tessuto culturale, dove poi prendono forma le espressioni più autentiche del panorama “poetico”, in senso lato, del nostro scenario nazionale. Fra questi autori “minori”, la nostra autrice, Anna Maria Basso, si iscrive, certamente, tra i maggiori.

Il libro ( “Il fragore del ricordo”, edito da Bonfirrari) si apre e si chiude su un terrazzo marateota: una sdraio rosa, gerani sul bordo del balcone. Descrizione in un prologo che esalta un’alba tirrenica. E subito l’occhio va al paesaggio di macchia mediterranea avvolto ancora nella penombra della notte, mentre il cielo comincia a tinteggiarsi di rosa. Questo iniziale scorcio di panorama, sembra un fermo immagine, uno scenario immobile, dove si percepisce appena il respiro della natura. Un breve lasso di tempo e la scena cambia, evolve. Il cielo è diventato azzurro, i gabbiani volano, la luce del mattino inonda i tetti delle case. E siamo già all’epilogo. In mezzo a questi due spazi scritti (prologo ed epilogo), in mezzo a questi vuoti di tempo, in mezzo a questi due momenti, ricordi e sogni si confondono, scivolano gli uni sugli altri in ciò che è una dilatazione del tempo, una espansione degli anni, dove le memorie ricucite, le vite vissute, le vicende che si intrecciano tra loro, con le loro zone d’ombra, con le loro debolezze, acquistano forza, vigoria dal loro stesso flusso storico, in una dimensione aspaziale e atemporale, dove le emozioni, però, vibrano libere, e vanno a toccare le corde di quell’acustico interiore che ognuno di noi custodisce dentro di sé. 

MASCHILISMO E PATRIARCATO NEL RACCONTO DI AGNESE BELARDI

 

“A MUSO DURO” a difesa delle donne

Valerio Mignone

 

La densa bibliografia su Agnese Belardi, docente di Lettere negli Istituti Scolastici Superiori, spazia tra narrativa, poesia, e saggistica. Ad essa si aggiunge la sua nuova opera, dal titolo “A MUSO DURO”.

E’ un libro giustamente “Femminista”, dedicato a “Tutte le donne…affinché imparino a volersi bene…senza farsi la guerra tra loro”. Ne è suggerita la lettura anche nella nostra cara Italia, ove vige, in teoria, la parità dei diritti tra coniugi, ma negli ultimi tempi, ben sette milioni di donne hanno subito violenza, nelle sue varie forme.  

La Belardi racconta la storia di cinque donne, che hanno subito abusi, anche in età infantile, confermando i dati statistici, in base ai quali una donna su tre ha subito violenze. Si tratta di donne che hanno superato gli ostacoli, riuscendo, persino, a “spuntarla sulle altre donne che le hanno calunniate facendo loro la guerra”.

L’Autrice incoraggia tutte le donne a non tacere, a denunciare lo stupro, e gli stupratori. Oggi, ci sono tante altre donne pronte, e disponibili, ad aiutarle.

sabato 16 dicembre 2023

LE PICCOLE STAZIONI FERROVIARIE DI MARATEA

Sono tre: Con quella di Acquafredda e di Marina c'è, per così dire, quella centrale di Maratea,  tutte accomunate dal destino riservato in Italia alle stazioni dei piccoli paesi, da nord a sud, a seguito della progressiva informatizzazione del sistema ferroviario.

Appaiono visibili, lungo i binari,  immagini di abbandono in luoghi, una volta di vitale importanza, che ora ben possono essere considerati “storici”, triste testimonianza di un tempo che non c’è più e da non dimenticare mentre, anche nel nostro Mezzogiorno,  si va verso “l’Alta Velocità”. 

Si tratta, infatti, di luoghi e beni storici da preservare e spesso, come per Maratea, con caratteristica di fondamentale porta di accesso al suo territorio, insieme al Porto turistico, alla ss.18 (dal 30 novembre dell’anno scorso chiusa al traffico per la nota, grave frana a Castrocucco) e alla Sp3 con arrivo dalla vicina Trecchina.

La stazione di Acquafredda nel 1900

Ex deposito merci in stato di abbandono presso la Stazione di Maratea
 

È pur vero che prima era richiesta una presenza capillare del personale anche nelle stazioni più piccole, in particolare per gestire l'arrivo e la partenza dei treni con un capostazione, al quale con eventuale famiglia veniva garantito un alloggio al piano superiore della stazione. Celebre è rimasto il film “Destinazione Piovarolo” con la storia di Antonio La Quaglia, interpretato da Totò, e il suo desiderio di trasferimento in una stazione più grande. Non è, comunque, il caso di lasciare le piccole stazioni ad un progressivo declino in assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria e, come in tanti altri casi, almeno parte dei locali delle stazioni di Acquafredda e Marina sono stati concessi in locazione ed ospitano l'Ufficio postale e una falegnameria nella prima e un bar minimarket nella seconda.

NEL CENTRO STORICO DI MARATEA

 

VEDI    in  www.calderano.it:

Apertura Mostra Presepi - Un Presepe in ogni casa - 15 dicembre 2023

 

giovedì 14 dicembre 2023

ADDIO AD ANTONIO SANTORO (di Natella) !


Maratea, 6/4/1941 - 14/12/2023
                  "Le stelle sono illuminate 

                   perchè ognuno un giorno

                   possa trovare la sua".

                                                  -Il piccolo principe"-

                                              Antoine de Saint-Exupéry

Anni fa ci incontravamo spesso a via Cardinale Gennari già Pendinata, dove risuonava a volte il Tuo canto o cantilena e il Tuo parlare a voce alta..., più a te stesso che agli altri...e non mancava mai il saluto e qualche accenno di discorso... "Avvoca' !...  Ciao, Antò !... E viceversa...

Parlavi al cielo più che alla terra, caro Antonio, vagando in cerca della...Tua stella, che ora hai trovato.




 

UN MAGNIFICO ROMANZO DI FORMAZIONE

 

"GRANDE  MERAVIGLIA"  è il nuovo libro di formazione della scrittrice Viola Ardone, autrice de "Il treno dei bambini" e  di "Oliva Denaro".

La piccola Elba racconta di aver sempre vissuto con la madre in un luogo che lei chiama il "mezzomondo," ma che in realtà è un manicomio dove la madre è stata internata dal marito. 

Un giorno la madre di Elba scompare e a lei non resta che trascorrere le giornate sola tra quelle stanze, dedicandosi a scrivere il suo Diario dei Malanni di Mente e a chiacchierare con le nuove arrivate dei medici Colavolpe e Lampadina, dell'infermiera Gillette e di Nana la cana. 

Il manicomio è l’unico mondo che Elba conosce, non ha mai visto altro e arriva a preferirlo alla "Casa degli Angeli", gestita da quelle che chiama "Suore Culone". 

A farle conoscere una nuova realtà sarà il dottore Meraviglia, un ragazzo dai baffi rossicci e tutto spettinato, deciso a liberare Elba e farla allontanare da quel luogo. Non solo, vuole chiudere tutti i manicomi, in linea con quanto obiettivamente stabilito dalla legge Basaglia qualche anno prima. 

Per la ragazzina e per l’uomo inizia una nuova vita: il dottore la porta a casa sua e la accoglie come se fosse sua figlia. Lui, che non è mai stato un buon padre, impara con Elba cosa significa davvero essere genitore e conosce il peso della responsabilità che ne deriva. Elba scoprirà che le relazioni più importanti non sono fatte solo di fallimenti e mancanze, ma anche di tenerezza e amore sincero. 

Il romanzo "Grande meraviglia" narra del legame speciale tra una giovane innocente e un uomo che cerca di redimersi e dimostra, con profonda umanità, che per sentirsi veramente vivi è essenziale il reciproco riconoscimento dell'altro.