mercoledì 13 dicembre 2023

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026

MARATEA  NELLA  FASE  FINALE

 

-  Da   https://cultura.gov.it/comunicato/25661#contenuto     -

CAPITALE  ITALIANA  DELLA  CULTURA  2026: la Giuria ha scelto le dieci finaliste

Il Ministero della Cultura rende noto che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute.

Parteciperanno, dunque, alla fase finale della selezione i seguenti Comuni e Unioni di Comuni, con i relativi dossier:

1. Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”

2. Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”

3. Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”

4. L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”

5. Latina: “Latina bonum facere”

6. Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”

7. Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”

8. Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”

9. Treviso: “I Sensi della Cultura”

10. Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”

Le finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.

Roma, 13 dicembre 2023
Ufficio Stampa e Comunicazione MiC

 -  Da   https://www.comune.maratea.pz.it  -

      COMUNICATO  STAMPA


Capitale Italiana della Cultura.
Maratea 2026 nella lista delle finaliste.

13 dicembre 2023 ‐ 

Maratea in viaggio verso il futuro. Il dossier di candidatura al titolo di Capitale italiana della Cultura per l’anno 2026 supera la fase di selezione da parte della commissione esaminatrice e proietta la città verso le audizioni in programma, presso il Ministero della Cultura, il 4 e 5 marzo 2024. Lo annuncia questa mattina il Ministero della Cultura dando conto dell’esito della selezione svolta dalla Giuria ministeriale presieduta da Davide Maria Desario. Un primo importante traguardo che certifica la qualità del lavoro svolto nei mesi che hanno preceduto e preparato la presentazione del dossier di canditura. Un percorso, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, fatto con le persone e per le persone, provando a immaginare gli assi strategici per lo sviluppo della città di domani. Una porta sul Mediterraneo che apre lo sguardo all’intera Basilicata interna, pronta ad accogliere conferimenti artistico‐culturali da tutta Italia, per costruire una Capitale diffusa, partecipata, che mettala propria esperienza e il proprio patrimonio a disposizione di tutte le comunità a essa più prossime e non solo. Una rete istituzionale, accademico intellettuale e culturale, oltre che associativa, che ha consentito la costruzione di un progetto ritenuto tra i 10 più validi di quelli candidati al titolo. «Questo primo importante traguardo certifica la bontà dell’intuizione avuta. Maratea ha un importante patrimonio materiale e simbolico da mettere a disposizione della Basilicata, del Mezzogiorno e dell’Italia intera». Così il Sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli. «Maratea – gli fa eco l’Assessore con deleghe al turismo e all’istruzione, Valentina Trotta – deve avere il coraggio di guardare al futuro, di rinnovare la concezione di sé per dare prospettive nuove allegiovani generazioni. Scommettere sulla cultura come strumento di crescita, di sviluppo, innovazione sociale e rigenerazione urbana è fondamentale per raggiungere simili traguardi». Il presidente del comitato per la candidatura e presidente della Fondazione “Francesco Saverio Nitti”, Stefano Rolando, ha dichiarato: “In finale va un’Italia bella, plurale, con radici e speranze. Virtualmente è come se tutte le città selezionate avessero un posto in questa rappresentazione. Ma cercheremo di mettere l’accento sul significato per l’Italia di un 2026 dominato dalle Olimpiadi e quindi Nord‐Montagna, per sostenere gli argomenti dell’equilibrio di temi con il nostro programma Sud‐Mare”. «Sono stati mesi di intenso lavoro nel corso dei quali ci siamo impegnati a costruire un equilibrio efficace tra le istanze raccolte dalla città e dal territorio e la necessità di costruire un’idea e unprogramma culturale all’altezza della sfida». Giulia D’Argenio, che ha coordinato la cabina di regia della candidatura sotto la guida scientifica di Stefano Rolando, ricorda «l’imprescindibile impegno dell’intero gruppo di coordinamento composto da Stefano Murciano, direttore del comitato di programma, Edoardo Nitti, direttore amministrativo della Fondazione Francesco Saverio Nitti, Chiara Rizzi, docente Unibas, e l’architetto e progettista Paolo Vegliante che hanno preparato il terreno della candidatura, concretizzatasi poi nel dossier finale realizzato sotto la supervisione strategica dell’agenzia Profili che ha anche coordinato le attività di comunicazione curate dall’agenzia Studio 35». In questa scommessa fondamentale è stato l’apporto dell’Università degli Studi della Basilicata e di tutti i territori che hanno voluto sostenere Maratea, a cominciare dalla Provincia di Potenza, soggetto promotore dell’iniziativa insieme alla Fondazione Francesco Saverio Nitti, la città di Melfi, che coniuga oggi cultura e turismo con un nuovo ciclo del suo sviluppo industriale, il GAL “La cittadella del Sapere”, che con la sua rete di 27 Comuni è impegnato nella realizzazione di strategie di sviluppo locale sostenibile, e soprattutto il Comune di Moliterno la quale con il suo protagonismo all’interno del dossier, grazie al lavoro del Sindaco Antonio Rubino e della Fondazione Eni Enrico Mattei, ha rafforzato le fondamenta di una strategia progettuale fortemente orientata a una visione inedita di territorio, per la costruzione di un’area vasta fondata su una infrastruttura culturale diffusa.


 

 

 

 

 

 

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