lunedì 15 maggio 2023

A PROPOSITO DELL'INTELLIGENZA

 

      Intelligenza naturale e    “Intelligenza artificiale”

 Valerio Mignone*

 

La ibridazione dei linguaggi e della tecnologia ha creato il pasticciato neologismo “Intelligenza artificiale”, presunto strumento di comunicazione, con espressioni e linguaggi diversi, referti, orali o scritti, immagini, e film. Ma l’espressione “Intelligenza artificiale” è un abuso lessicale, che è opportuno non utilizzare, nemmeno per un apparecchio tecnicamente ben funzionante, quale può essere un computer.  

L’intelligenza, di per sé, è ben altra cosa! Non è nella meccanica! L’Intelligenza è una funzione complessa che si basa sulla percezione dei sensi e nella relativa elaborazione psichica, che può essere espressa con la parola scritta, o “registrata in viva voce”, in vari settori, dai comunicati, più o meno brevi, alle “Avvertenze” accluse nei Manuali d’uso, e nelle confezioni di apparecchi, di alimenti, e di medicinali. E in tutti i casi, ogni espressione della Intelligenza naturale è soltanto un frammento, suscettibile di ulteriori, numerose integrazioni!

Già nei primi anni ’60 del Millenovecento, erano in uso ingombranti “Elaboratori elettronici” per raccogliere dati inseriti da ricercatori in Medicina, e renderli disponibili per pubblicazioni scientifiche e sperimentazione clinica. In realtà, erano archivi “meccanici” di moltissimi “Dati clinici”. Cliccando sui tasti di questi “Elaboratori” si raccoglievano dati, si elaboravano ipotesi, e ne uscivano prospetti e “soluzioni” per lo scibile umano.

D’altronde, era ormai largamente superata l’epoca in cui si utilizzavano penna, inchiostro e calamaio per il trasferimento del pensiero dal cervello dell’autore al lettore, suscitando sensazioni, emozioni, sentimenti, ricordi, “empatia”. 

 

Oggi, e da molto tempo, la ibridazione è pratica diffusa anche in chirurgia. Si applicano protesi articolari “bioniche”, che stimolano i muscoli ad eseguire precisi movimenti; si inseriscono nei vasi sanguigni “stent” adatti a ripristinare il flusso del sangue. E si possono eseguire interventi di microchirurgia, od esami clinici, con l’uso di robot, quegli apparecchi centrati sul campo operatorio, in sostituzione delle mani dell’operatore, che si limita a manovrare lo stesso robot.

La tecnologia ha fatto progressi inimmaginabili negli ultimi cinquant’anni, tanto da parlare, per eccessi, di “Intelligenza artificiale”, che la si può osservare, seppur priva di sensorialità, racchiusa anche in apparecchi tascabili, quali sono gli “Smartphone”, o “telefonini”!

Questi “Smartphone”, oggi diffusamente utilizzati, e preferiti, distraggono anche bambini in tenera età, privandoli, in questa età evolutiva di crescita psicofisica, di quei giochi puerili che tengono in allenamento cervello, muscoli ed articolazioni del corpo umano.

Un ulteriore segnale di assuefazione al “telefonino” si può rilevare tra gli adulti, quando lo consultano, d’istinto, per una somma o moltiplicazione, pur con pochi dati, o per “rinfrescare” qualche nozione di Cultura generale! Va bene anche questo!

Male, però, quando si chiama il “Numero verde” di qualche Ente od Ufficio pubblico per informazioni, e si ottengono risposte frettolosamente registrate dai rispettivi Operatori, nel contempo impegnati in altra attività!

Non c’è dialogo tra Cittadini ed operatori!  Purtroppo, la risposta può non risultare adeguata ai tempi di percezione dell’utente. E’ la schizofrenia, la dissociazione percettiva della sopravalutata “Intelligenza artificiale”, che, racchiusa in dischetto o su nastro magnetico, non può interagire; e, talvolta, è di difficoltosa comprensione non soltanto per vecchi, ma anche per giovani!

E’ noto a tutti che in gioventù il cervello impara, incamerando facilmente nozioni e dati; e che, al contrario, in vecchiaia, spesso, si manifesta la “demenza senile”. Decadono la Intelligenza naturale, e la facoltà di apprendimento; si perdono memorie acquisite in gioventù! Per far fronte a ciò, purtroppo, non esistono protesi cerebrali “bioniche”, come per gli arti, perché viene a mancare la regia del cervello nella Torre di controllo degli arti stessi, e volano per aria intere cartelle di ricordi!     

Maratea 15 maggio 2023                                        *Già Primario medico

Nessun commento:

Posta un commento