martedì 28 maggio 2024

ELEZIONI COMUNALI: MARATEA AL VOTO

 

 

Era il 2 giugno 1946, in Italia votavano finalmente anche le donne nel referendum Monarchia/Repubblica e il Paese si divise tra il nord a favore del cambiamento istituzionale ed il centrosud a favore della conservazione. 

La Basilicata ed anche Maratea non furono da meno in favore della Monarchia.

 

 

 

 

Non è il caso di meravigliarsi più di tanto se, dopo quel risultato, poco sia ancora cambiato nel Mezzogiorno d'Italia, quanto a sostanziale, a volte malcelata, propensione per la conservazione, con tendenza al trasformismo, visibilmente radicata nella società e solo a tratti apparentemente, per così dire, accantonata.

 
Ancora una volta la Basilicata e anche Maratea non sono oggi da meno, quanto a questa diffusa preferenza, tanto da potersi dire che cambiano i suonatori ma la musica è sempre quella...

Tanto, a mio parere, è possibile cogliere anche nel quadro delle quattro liste civiche in competizione a Maratea, tra le quali solo "CITTA' NUOVA MARATEA" si presenta come tale senza senza alcun collegamento con un Partito politico, pur avendo candidato a Sindaco il Prof. Antonio Brando, in possesso di precedente esperienza politico-amministrativa a livello locale al tempo della...Democrazia cristiana.

Diversamente, tra le altre tre liste civiche (?) c'è quella, "MARATEA AL CENTRO", che sembra guardare con simpatia a destra (Lega per Salvini premier), e quella "MARATEA E' VIVA", che fa altrettanto (Italia Viva - Fratelli d'Italia).

Dunque, sono liste civiche con...cordone ombelicale...!

C'è poi "PROGETTIAMO MARATEA", altra lista civica che, per così dire, sembra guardare contemporaneamente, con rischio strabismo, a sinistra e a destra (PD- Forza Italia, salvo altri ...), avendo imbarcato un po' di tutto come presente, anche già con fallimentare esperienza nel Consiglio comunale ancora in carica, chi nella maggioranza e chi nella minoranza, tanto da contribuire per cinque anni ad un guazzabuglio in seno alla massima assemblea cittadina con danno  per la vita democratica della nostra comunità.

Eppure, in un tal quadro sarebbe stato opportuno e possibile far competere anche una lista con sguardo rivolto, senza ambiguità, a sinistra,  a fronte della nutrita presenza civica (?) avversaria con predilezone per la destra.



 


 

 
 

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