domenica 10 gennaio 2021

IL DECLINO DEI BORGHI DEL MEZZOGIORNO

- Da  "PILLOLE  DEL  2021"  di  Gian  Carlo  Marchesini   in  www.calderano.it -

 

"Ad Acquafredda di Maratea, borgo lucano di 300 abitanti sulla costa del Golfo di Policastro, quando negli anni Ottanta vi ho abitato per alcuni anni c'erano due negozi di generi alimentari, quattro bar, anche se due soltanto estivi, due tabaccai, cinque alberghi e un ristorante con pizzeria, una scuola elementare, un ufficio postale, una stazione ferroviaria inaugurata da Francesco Saverio Nitti, che sul ciglio a strapiombo sul mare fece costruire la sua bella villa dove vi scrisse la trilogia sull'Europa, e poi vi furono ospitati molti politici e intellettuali, da Giovanni Amendola a Giorgio Bassani. Ad Acquafredda si costruì anche un bell'impianto sportivo con campi da calcio e di tennis dove si esibivano Teresa e Giuliana De Sio. Sono anche sorti, su iniziativa di famiglie locali, diversi B&B. Ora la stazione ferroviaria è come non ci fosse, scuola elementare, ufficio postale, due bar, un tabaccaio, un negozio di generi elementari hanno definitivamente chiuso, e gli alberghi funzionano qualche mese d'estate. E molte delle case del borgo sono permanentemente chiuse. E i giovani se ne vanno e di bambini ne nascono sempre meno. E' praticamente chiusa anche Villa Nitti che, regionalizzata, si apre e funziona solo per qualche rara passerella delle istituzioni. Ho scritto quel che ho scritto semplicemente per rendere evidente il declino subito in questi ultimi anni da gran parte dei borghi del Mezzogiorno, perfino di quelli tipo Acquafredda che gode di un contesto paesaggistico fatto di montagne, colline e mare tra i più belli che io abbia mai visto e goduto. Ma per imprimere una svolta di sviluppo agro turistico serio tocca sperare che arrivino capitali dalla Cina o dagli emirati arabi? Per adesso tocca aspettare che passi il marasma del Corona".

1 commento:

  1. Acquafredda è una gemma incastonata in una costa stupenda, ora verdeggiante, ora brulla, fatta di rocce levigate dal vento e dalla salsedine.
    Tra le rocce sul mare nascono carrube di un verde intenso, cerato.
    Il mare assume colori vivi, intensi, come se la luce si divertisse a pennellare le acque trasparenti.
    Vi sono stato una volta e mi sono tuffato in quelle acque purificatrici.
    Feci una lunga passeggiata tra le ville silenziose, rubando qualche dolce fico, rosicchiando una carruba.
    Di lì si gode una visione che allarga il respiro e abbaglia.
    Una visione che ti fa leggero. Ti invita a meditare.
    Questi luoghi vanno salvaguardati e mantenuti vivi con nuove idee e iniziative.

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