L'Autore è nato a Santa Marina (SA) il 25 luglio1948
Caro Ettore,
che belle le tue poesie e che bello ritrovarsi ed emozionarsi ancora, dopo gli anni del Liceo a Sapri e dell'Università a Napoli, compagni di scuola e da allora amici !
Con i tanti ricordi, grazie ai tuoi versi, mi ritrovo ora a rivivere momenti del nostro comune...viaggio e mi piace trascrivere di seguito, senza alcun commento, due delle tue poesie:
IL MIO PAESE
Nell'orto della nonna
è scomparso tra i rovi
l'angolo del mio giardino
ove mi divertivo a curare le rose.
E' morto il vecchio gelso nero
sul quale cinguettavo
con gli uccelli;
è scomparso l'ulivo antico e possente
rifugio dei miei sogni.
Nel pollaio vuoto più il gallo
non scandisce le ore
con il suo chicchirichì.
Le case son tutte vestite a nuovo,
e le strade lastricate di pietre
venute da lontano
han distrutto i segni della civiltà contadina;
dell'asino non s'ode il raglio
e lo stridore degli zoccoli dei muli.
Non respiro l'odore acre dei camini sempre accesi
il fetore di letame rimosso nelle stalle
e il profumo dell'erba mietuta,
S'è trasfigurato il mio paese !
IL MONDO CHE SOGNO
Uomini che vi crogiolate sul passato
che cantate inni agli eroi
di guerre e di conquiste;
uomini virtuosi
che innalzaste templi agli Dei
con uomini fatti schiavi;
uomini gregge
che ponete sui piedistalli
alri uomini da emulare;
uomini giudici
che avete creato i buoni e i cattivi
inferno e paradiso;
uomini misericordiosi
che leccate come vermi
le putride ferite
di chi in terra giace;
uomini ormai stanchi
non indottrinate i vostri figli
con vecchi valori;
uomini molli
lasciate che i pargoli crescano
al freddo e al sole;
uomini creati
lasciate che i figli siano i creatori del domani,
non ingombrate loro il cammino,
lasciate che volino
con nuove ali e nuovi artigli.
Uomini dell'avvenire
c'è bisogno di una nuova storia
e gente nuova senza Dei,
un mondo senza martiri e senza eroi,
senza bandiere insanguinate
e senza altari
su cui sgozzare sacrifici agli dei.
CIAO, CARO ETTORE E...TANTA, TANTA BUONA VITA !
Emanuele, è veramente bello ritrovarsi.
RispondiEliminaGli anni vissuti insieme ci hanno forgiati e legati, anche se la vita ci ha dispersi.
Hai scelto una poesia del ricordo ... l'orto ... il paese, e una poesia testamento ... il sogno di un mondo nuovo.
Questi sono i valori che ci uniscono.
Grazie e un forte abbraccio. Ettore
Carissimo Ettore,
RispondiEliminami attrae già il titolo del tuo libro, che si presenta essenziale, privo delle tradizionali prefazione-presentazione e dedica, e con qualche breve notizia sul suo autore solo in ultima pagina, frutto di quella umiltà figlia di un antico, piccolo borgo nell’entroterra del golfo di Policastro, Santa Marina, dove tutto è cominciato…
Sono belle poesie, che coinvolgono emotivamente e, nel leggerle, a me tuo compagno di studi ed amico, capita di essere rapito e di…volare sul vento in tua compagnia, insieme sorridendo o piangendo, mentre rivivono ricordi, sentimenti, sogni…
Sono poesie eterne che si sposano con l’eterno ritmo del vento.
Grazie di queste belle parole.
RispondiEliminaSono commosso.
Le mie poesiole non hanno dediche perché appartengono a tutte le persone che mi hanno aiutato a vivere e che le leggeranno.