venerdì 15 gennaio 2021

IN VOLO CON...LA POESIA

 

                                     L'Autore è nato a Santa Marina (SA) il 25 luglio1948

Caro  Ettore,

che  belle  le  tue  poesie  e  che  bello  ritrovarsi  ed  emozionarsi  ancora,  dopo  gli  anni  del  Liceo  a  Sapri  e  dell'Università  a  Napoli, compagni di scuola e da allora amici !

Con i tanti ricordi, grazie ai tuoi versi, mi ritrovo ora a rivivere momenti del nostro comune...viaggio e mi piace trascrivere di seguito, senza alcun commento, due delle tue poesie:

                                                           IL   MIO   PAESE

Nell'orto della nonna

è scomparso tra i rovi

l'angolo del mio giardino

ove mi divertivo a curare le rose.

 

E' morto il vecchio gelso nero

sul quale cinguettavo

con gli uccelli;

è scomparso l'ulivo antico e possente

rifugio dei miei sogni.

 

Nel pollaio vuoto più il gallo

non scandisce le ore

con il suo chicchirichì.

 

Le case son tutte vestite a nuovo,

e le strade lastricate di pietre

venute da lontano 

han distrutto i segni della civiltà contadina;


dell'asino non s'ode il raglio

e lo stridore degli zoccoli dei muli.


Non respiro l'odore acre dei camini sempre accesi

il fetore di letame rimosso nelle stalle

e il profumo dell'erba mietuta,


S'è trasfigurato il mio paese !


                                             IL   MONDO   CHE   SOGNO

Uomini che vi crogiolate sul passato

che cantate inni agli eroi

di guerre e di conquiste;


uomini virtuosi

che innalzaste templi agli Dei

con uomini fatti schiavi;

 

uomini gregge

che ponete sui piedistalli

alri uomini da emulare;

 

uomini giudici

che avete creato i buoni e i cattivi

inferno e paradiso;

 

uomini misericordiosi

che leccate come vermi

le putride ferite

di chi in terra giace;

 

uomini ormai stanchi

non indottrinate i vostri figli

con vecchi valori;

 

uomini molli

lasciate che i pargoli crescano

al freddo e al sole;

 

uomini creati

lasciate che i figli siano i creatori del domani,

non ingombrate loro il cammino,

lasciate che volino

con nuove ali e nuovi artigli.

 

Uomini dell'avvenire

c'è bisogno di una nuova storia

e gente nuova senza Dei,

un mondo senza martiri e senza eroi,

senza bandiere insanguinate

e senza altari

su cui sgozzare sacrifici  agli dei.


                          CIAO,  CARO  ETTORE  E...TANTA,  TANTA  BUONA  VITA !






3 commenti:

  1. Emanuele, è veramente bello ritrovarsi.
    Gli anni vissuti insieme ci hanno forgiati e legati, anche se la vita ci ha dispersi.
    Hai scelto una poesia del ricordo ... l'orto ... il paese, e una poesia testamento ... il sogno di un mondo nuovo.
    Questi sono i valori che ci uniscono.
    Grazie e un forte abbraccio. Ettore

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  2. Carissimo Ettore,
    mi attrae già il titolo del tuo libro, che si presenta essenziale, privo delle tradizionali prefazione-presentazione e dedica, e con qualche breve notizia sul suo autore solo in ultima pagina, frutto di quella umiltà figlia di un antico, piccolo borgo nell’entroterra del golfo di Policastro, Santa Marina, dove tutto è cominciato…
    Sono belle poesie, che coinvolgono emotivamente e, nel leggerle, a me tuo compagno di studi ed amico, capita di essere rapito e di…volare sul vento in tua compagnia, insieme sorridendo o piangendo, mentre rivivono ricordi, sentimenti, sogni…
    Sono poesie eterne che si sposano con l’eterno ritmo del vento.

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  3. Grazie di queste belle parole.
    Sono commosso.
    Le mie poesiole non hanno dediche perché appartengono a tutte le persone che mi hanno aiutato a vivere e che le leggeranno.

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