sabato 23 gennaio 2021

E' NECESSARIO VACCINARSI AL PIU' PRESTO

 


 

Vaccinazione contro il Covid-19 come atto di responsabilità civile

 

Valerio Mignone

 

Da vecchio medico di paese, andrò a vaccinarmi, con fiducia, contro il Covid-19, a ciò indotto da esperienze di giovane ricercatore in Immunologia presso la Scuola di Guido Melli, nel Policlinico di Milano, con i professori, anch’essi in quiescenza, Sergio Del Giacco, Roberto Cattaneo, Carlo Novi, Fulvio Invernizzi, già apprezzati in prestigiose sedi universitarie ed ospedaliere, con l’attivazione di reparti e laboratori di Immunoreumatologia, Allergologia, e di Immunologia clinica, che hanno ospitato scienziati del livello dell’americano Anthony Fauci.

Innegabili sono i progressi con i moderni “vaccini”, di composizione genetica, che neutralizzano gli agenti infettivi, fino alla loro estinzione. E, per la prima volta nella Storia farmaceutica, questi vaccini sono stati studiati e prodotti contro il virus Covid-19 in meno di 12 mesi, in milioni di dosi, per milioni di persone per la “immunizzazione di gregge”, che si raggiunge quando buona parte della popolazione è immunizzata. 

Tra l’altro, sarà disponibile, entro l’anno, un vaccino, tutto italiano, progettato e prodotto, in collaborazione, tra l’Ospedale “Spallanzani” di Roma, l’Università di Verona, e l’industria farmaceutica Reithera. Sperimentato su persone, cavie umane volontarie, ha superato le fasi preliminari; è di grande efficacia.

La efficacia e la sicurezza dei vari vaccini contro il Covid-19 sono certificate da organismi di controllo, nazionali ed internazionali: AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, FDA, Food and Drug Administration, ed EMA, European Medicines Administration. A fronte di una efficacia immunizzante tra il 55% ed il 90% circa, sono segnalati rari casi di fugaci malesseri generali, cefalea, nausea, gonfiore di qualche ghiandola linfatica, crisi d’ansia con dispnea sospirosa. Erroneamente, sono state attribuite al vaccino malattie intercorrenti, come ictus cerebrali, ed altro. Come per tutti i farmaci, sono possibili rarissimi casi di reazione allergica, fino allo shock anafilattico; per questo le vaccinazioni si eseguono in Centri appositamente allestiti e con Personale addestrato.

Altro dato confortante è che i vaccini disponibili sono efficaci per gli anticorpi monoclonali che essi producono, anche contro alcune varianti genetiche del Covid-19 recentemente emerse, e che, comunque, si potranno modificare adeguandoli alle nuove varianti, di volta in volta.

Non mancano latenti ambiguità industriali nella produzione, nella distribuzione, e incertezze tra somministrazione di una o due dosi, e sulla durata della protezione immunitaria, di 9-10 mesi.

Un dato certo è la necessità di vaccinare, al più presto, il maggior numero possibile di persone per bloccare la diffusione del Covid-19. La vaccinazione non è obbligatoria, ma è atto di responsabilità civile per circoscrivere la diffusione del Covid-19, che può provocare morti.

Se grave è stata la pandemia da Covid-19 sul piano sanitario, gravissima è la crisi nella società civile che ne è uscita destrutturata. La pandemia ha generato povertà, con un picco esponenziale per numero di poveri! Sono artigiani, artisti, piccoli imprenditori, attori di cinema e teatro, liberi professionisti, operai. Alcuni sono alla fame, come nell’immediato dopoguerra! Con una diversità dolorosa: nel dopoguerra mancavano farina e soldi; oggi c’è la farina, ma mancano i soldi per comprare il pane! Sono problemi che distruggono la persona, e vanno risolti ad horas, in maniera strutturale, e non con modalità caritatevoli, che umiliano e rendono dolente l’umanità! Occorre prevenire ferite e cicatrici nel vivere di ogni singola persona, con riflessi nel vivere comune. 

Per una adeguata rinascita, o resilienza che dir si voglia, e per un migliore destino delle future generazioni, occorre riformare il Sistema sanitario, che sia paritario su tutto il territorio nazionale, per prevenzione, cura, riabilitazione, con un occhio particolare alle RSA, e per gli anziani non autosufficienti. Occorre dare maggiore operatività alla Medicina territoriale per l’assistenza domiciliare, o in centri diurni, anche per alleggerire la pressione sugli ospedali.

Con le risorse finanziarie del Recovery Fund si deve risanare il deficit infrastrutturale del Sud per fermarne lo spopolamento, provocato da mancanza di lavoro.

La linea è tracciata, è tra vaccinazione di massa e ricostruzione della società! Tocca alla politica riscoprire la nobiltà di intenti, per ricostruire l’umanità. 

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