IN RICORDO DELLO STATISTA LUCANO
Ieri a Roma, a cura della Fondazione Nitti e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati presentati il docufilm di Rai Storia "Francesco Saverio Nitti - L'ottimismo dell'agire" e il programma degli eventi previsti per il prossimo anno in occasione del centenario del Governo dello statista lucano. Il percorso celebrativo è stato annunciato dal Comitato, presieduto da Giuliano Amato, e presentato da Stefano Rolando, Presidente della Fondazione.
Ieri a Roma, a cura della Fondazione Nitti e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati presentati il docufilm di Rai Storia "Francesco Saverio Nitti - L'ottimismo dell'agire" e il programma degli eventi previsti per il prossimo anno in occasione del centenario del Governo dello statista lucano. Il percorso celebrativo è stato annunciato dal Comitato, presieduto da Giuliano Amato, e presentato da Stefano Rolando, Presidente della Fondazione.
Erano presenti anche Flavia Franconi, vicepresidente della Regione Basilicata, Livio Valvano, Sindaco di Melfi, la Rettrice dell'Università di Basilicata ed il Ministro Paolo Savona, il quale ha affermato che Nitti è noto "principalmente per il suo impegno a favore del Mezzogiorno e per aver promosso importanti iniziative per il sostegno dello sviluppo italiano; meno, anche se non assente nella pubblicistica, lo è per il contributo altrettanto rilevante dato alla diffusione dell'idea di un'Europa unita".
Si è notata l'assenza del Comune di Maratea.
Si è notata l'assenza del Comune di Maratea.
Francesco Saverio Nitti, economista, saggista, politico, antifascista, era nato a Melfi (PZ) e, già Ministro, fu Presidente del Consiglio dei Ministri dal 23 giugno 1919 al 21 maggio 1920 e poi dal 22 maggio 1920 al 10 giugno 1920. Perseguitato dal regime fascista, andò in esilio a Parigi. Fu poi membro dell' Assemblea Costituente.
Sarà bene che anche nella sua e nostra Regione (in particolare a Melfi, città di nascita, ed a Maratea, dove dimorò a lungo nella villa ad Acquafedda, oggi di proprietà regionale) la sua figura di statista ed il suo impegno politico siano degnamente ricordati.
Francesco Saverio Nitti, nato a Melfi (PZ) il 19 luglio 1868 e morto a Roma il 20 febbraio 1953 |
Carissimo Emanuele,IL Centro Culturale "Josè Mario Cernicchiaro- Maratea" per questa importante celebrazione tesa a ricordare la straordinaria figura dello statista lucano francesco Saverio Nitti, organizza una conferenza e la presentazione del libro L'ESULE DI ACQUAFREDDA di Fabrizio Manuel Sirignano, noto pedagogista dell'Università Suor Orsola Benincasa. Come è noto Francesco Saverio Nitti si interessò pricipalmente di temi economico.sociali e della Questione Meridionale. A soli 24 anni occupò la cattedra di Economia Politica all'Università di Napoli e le sue riflessioni furono divulgate con numerosi scritti. Con il IV governo Giolitti fu Ministro dell'Agricoltura e dopo la guerra fu Presidente del Consiglio dei Ministri. L'affermazione di Mussolini e il ventennio fascista lo costrinsero però a lasciare la scena Politica. A Maratea nella Frazione di Acquafredda, Francesco Saverio Nitti vi giunse attratto dall'aria salubre e dall'azzurro del mare.Qui acquistò la casa della vedova Marsicano con l'intento di trascorrervi le vacanze e gran parte della vecchiaia e in questa villa sapientemente ristrutturata, ricevette le figure più autorevoli della politica italiana e fu impegnato nella stesura delle gradi opere sull'Europa cioè, L'Europa senza pace; La decadenza dell'Europa; La tragedia dell'Europa. Grazie alla figura di Francesco Saverio Nitti il Nome di Acquafredda divenne noto al mondo intero! Secondo la voce popolare per interessamento di Nitti ad Acquafredda fu installato il telegrafo, pavimentata in pietra il tratto della discesa della Spiaggia del Porticello, mentre il figlio Giuseppe si adoperò per il rimboschimento della pineta. A legare la comunità di Acquafredda a Nitti non fu solo la presenza fisica e la frequentazione di molte famiglie del luogo bensi' il sogno e la speranza che con la sua dirittura morale, la sua lungimiranza,il suo acume seppe alimentare in ognuno. La Comunità tutta era certa infatti che egli avrebbe liberato la frazione dal suo isolamento e che avrebbe migliorato le condizioni economiche e sociali. Il Centro Culturale di maratea non può non tributare un omaggio ad una figura cosi' prestigiosa! Per avermi dato la possibilità di informare atraverso il tuo blogg tale intento ti rigrazio infinitamente e ti esprimo i miei più vivi complimenti per la tua precisione e puntualità nel sottolineare con dovizia di particolari gli eventi fatti e da farsi.
RispondiEliminaGRAZIE a te, Tina! Seguo ormai da tanti anni l'attività del Centro culturale, sempre distintosi nel panorama comunale per la sua attiva presenza e per le tante iniziative già concretizzatesi e previste in prosieguo. Il Centro porta il nome del Presidente che Ti ha preceduto, il compianto Josè Mario Cernicchiaro, prematuramente scomparso, che tanto ha dato alla comunità di Maratea. Sei ora Tu, che gli sei stato accanto più di tutti, a continuare la sua opera con mirabile dedizione. Dobbiamo per questo esserTi tutti grati, consapevoli del Tuo impegno costante, profuso con tanto apprezzabile entusiasmo.
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