A pag. 29:
"B A R B A
Da piccolo andai con mio padre da un vecchio montanaro che intagliava oggetti in legno d'abete e cirmolo.
Mentre mio padre osservava l'uomo intento a lavorare, io guardavo la lunga barba bianca di quell'artigiano mite e straordinariamente abile. Da quella volta nacque in me la convinzione che la barba, specialmente se lunga e bianca, fosse un segno distintivo di saggezza, e che potessero portarla solo i veri uomini. Col tempo dubitai che le cose stessero davvero così.
Ma allora, mi chiedevo, come si riconosce un grande uomo? Io non lo so, tuttavia ho delle idee su come si riconosca un uomo che grande non è.
Chi non sa chiedere scusa non è un grande uomo.
Nemmeno chi non sa dire grazie vale qualcosa.
Non ha alcun valore un uomo che non sa ascoltare, che non sa compatire, che non sa piangere e rimpiangere, che non sa donare nè condividere.
Non è un vero uomo chi tradisce un figlio, o chi non ha rispetto della natura, o chi non riconosce i propri errori.
Neanche chi è incapace di rinunciare a qualcosa è un grande uomo.
E neppure chi non si commuove, chi non sa perdonare e chi non si assume mai delle responsabilità.
Nessuno fra questi sarà mai un grande uomo.
Nemmeno se la loro barba sarà la più lunga e la più candida del mondo".
M. R.
A pag. 76:
"FRONTIERA
Le frontiere sulle montagne sono linee che attraversano foreste, creste e pietraie, senza che nessuno le veda e lo sappia.
Lungo quelle frontiere gli alberi non si sentono mai stranieri e nei loro volteggi le aquile non sanno di oltrepassare paesi diversi. E così i fiori: ignorano di trovarsi lungo un confine che divide popoli e trerre.
Le montagne possono rappresentare un ostacolo, mai una barriera divisoria.
Sono ben altre, le frontiere! E senza ombra di dubbio la peggiore fra tutte è quella che separa i poveri diavoli dai potenti di turno.
M. R.
A pag. 76:
"FRONTIERA
Le frontiere sulle montagne sono linee che attraversano foreste, creste e pietraie, senza che nessuno le veda e lo sappia.
Lungo quelle frontiere gli alberi non si sentono mai stranieri e nei loro volteggi le aquile non sanno di oltrepassare paesi diversi. E così i fiori: ignorano di trovarsi lungo un confine che divide popoli e trerre.
Le montagne possono rappresentare un ostacolo, mai una barriera divisoria.
Sono ben altre, le frontiere! E senza ombra di dubbio la peggiore fra tutte è quella che separa i poveri diavoli dai potenti di turno.
M. R.
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