venerdì 30 settembre 2022

ELEZIONI DOPO ELEZIONI...

 

                       

NON  SAPER  PIÙ  CHE  PESCI  PIGLIARE

                                                                                                                                                      

Art. 48 – Costituzione – “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è  istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge”.

In barba al dovere civico, solennemente previsto nella nostra Costituzione, cresce il numero dei non votanti  nel nostro Paese con un preoccupante astensionismo dalle molteplici giustificazioni, tra le quali sembra più di recente prevalere quella della sfiducia-protesta. È sempre preferibile il corretto esercizio del diritto-dovere di voto, ma sarebbe opportuno che i Partiti, nessuno escluso, facessero finalmente una seria riflessione sul fenomeno del non voto con comune impegno a fortemente ridurlo, così recuperando ampia parte della popolazione alla piena e responsabile partecipazione alla vita democratica.

Non hanno giovato e non possono giovare ad un tale recupero, favorendo al contrario il disinteresse, la vigente legge elettorale, la continua comparsa sulla scena  di nuove formazioni in un quadro politico già frammentato e caratterizzato da discutibili organizzazione e ruolo dei Partiti, la maggior parte dei quali sono “personali”, il sempre più frequente “cambio di casacca" a livello nazionale e locale, il progressivo abbassamento della soglia etica della politica, ecc.

Sono stati ben 101 i contrassegni depositati al Viminale da parte dei partiti o dei gruppi politici organizzati che intendevano presentare liste di candidati per le elezioni politiche del 25 settembre e 75 quelli ammessi.

Come non capire, dunque, le perplessità ed il disorientamento che ne derivano per i cittadini elettori senza, tuttavia, condividerne la scelta del non voto? 

A fronte di quanti hanno, comunque, esercitato il loro diritto-dovere, a parte gli impossibilitati per ragioni varie, ancora in tantissimi e troppi, più o meno amareggiati, delusi, arrabbiati o disorientati, hanno scelto di non recarsi alle urne…, non sapendo più a che santo (o meglio, politico) votarsi o, se preferite, non sapendo più che pesci pigliare.

Nessun commento:

Posta un commento