mercoledì 28 luglio 2021

NOTA-MANIFESTO LEGAMBIENTE BASILICATA

"Goletta Verde 2021: strumentalizzazioni e cattiva informazione fanno male a Maratea. Collaboriamo per la tutela del territorio”

 

"In merito ad alcuni commenti, interventi e dichiarazioni che animano in questi giorni il dibattito, in particolare a Maratea, in relazione ai risultati dei monitoraggi di Goletta Verde 2021 in Basilicata, Legambiente Basilicata con la presente nota intende precisare alcuni aspetti che risultano ancora, malgrado i numerosi chiarimenti, oggetto di cattiva informazione e spesso di palese strumentalizzazione.

Come è noto, da oltre 30 anni Legambiente con la sua campagna Goletta Verde si pone l'obiettivo di denunciare, sensibilizzare e informare sullo stato di salute del nostro mare.
Al fine di supportare tali obiettivi, la campagna si avvale anche di un'attività di monitoraggio che viene effettuata prelevando campioni d'acqua ed eseguendo su ognuno le analisi previste dalla legge, attraverso il supporto di laboratori territoriali di analisi accreditati.

I tecnici e i volontari di Legambiente durante la campagna eseguono il monitoraggio dello stato di qualità del mare e delle coste, con l'intento di evidenziare i punti critici, alcuni dei quali come spesso capita, non vengano mai monitorati dalle autorità competenti che invece si concentrano sui tratti cosiddetti balneabili.
Esistono alcuni punti critici in cui, secondo i dati di Goletta Verde, la qualità microbiologica delle acque monitorate non rispetta i pa- rametri di legge. Senza mai con questo tuttavia sostenere però che un intero tratto di costa sia inquinato. Nondimeno però i criteri di Goletta Verde sono del tutto conformi a quelli previsti dalle normative nazionali e i parametri utilizzati sono gli stessi utilizzati da Arpab, con risultati che non sono in contraddizione con i prelievi effettuati dall'Agenzia Regionale lungo le coste, ma al massimo si integrano al lavoro svolto dalle Istituzioni.

Analizzando in particolare quanto emerso nel monitoraggio sulla costa di Maratea 2021 evidenziamo quanto segue:
1. Goletta Verde nel 2021 a Maratea si è concentrata come ogni anno su due punti di campionamento, secondo una ripartizione na- zionale commisurata alla lunghezza della costa. I punti monitorati devono essere ripartiti, sulla base della finalità della campagna, tra foci dei corsi d'acqua e punti localizzati fronte spiaggia. Pertanto i punti scelti quest'anno sono stati Acquafredda (fronte spiaggia) località Porticello e Foce del torrente Fiumicello.
2. Le analisi fornite da Legambiente con Goletta Verde sono delle istantanee per individuare criticità e prospettare soluzioni su punti e tratti di mare potenzialmente interessati da fenomeni di inquinamento batteriologico di origine fecale per la presenza di scarichi abusivi, condotte fognarie danneggiate dall’usura degli anni o insufficiente sistema di depurazione. Non avendo l'obiettivo di fornire patenti di balneabilità (che è una prerogativa delle Arpa e del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale) Goletta Verde non programma monitoraggi intensi nel tempo e nello spazio, a meno che non ci siano segnalazioni di presunti illeciti. Per questo motivo il monitoraggio è effettuato nel periodo estivo (e non in inverno) e si concentra su alcuni punti potenzialmente critici che vengono possibilmente analizzati ogni anno. Monitoraggio concentrato nei mesi estivi, quando c'è il maggiore carico di presenze turistiche. 3 A Maratea la Foce di Fiumicello è un punto critico costantemente monitorato da anni da Legambiente. Che si tratti di un punto critico lo dimostrano alcuni episodi di inquinamento degli ultimi anni ma anche le nostre stesse analisi degli scorsi anni nelle quali, benché i valori microbiologici misurati fossero sempre inferiori ai limiti, non abbiamo riscontrato comunque valori eccellenti di qualità delle acque. Valori eccellenti che invece abbiamo rilevato ad Acquafredda dove negli ultimi mesi avevamo ricevuto segnala- zioni di possibili inquinamenti.
4. Alla foce di Fiumicello sono stati effettuati ben tre prelievi tra il 12 e il 16 luglio 2021 e tutti hanno evidenziato valori ben superiori ai limiti. In questo stesso periodo abbiamo anche analizzato l'acqua nello stesso punto di prelievo Arpab a circa 100 metri in linea d'aria dalla foce del torrente e abbiamo riscontrato valori sicuramente inferiori ai limiti delle acque di balneazione compatibili con i valori riscontrati da Arpab. Pertanto è evidente, come è logico che sia, che il carico batteriologico rilevante apportato a mare dal torrente Fiumicello si diluisce man mano che ci si allontana dal punto critico.
Sulla base di quest'ultima considerazione evidenziamo ancora una volta che non esiste necessariamente contraddizione tra i dati Arpab e quelli di Legambiente che infatti sono generalmente confrontabili quando i campionamenti vengono effettuati negli stessi punti. Tuttavia Arpab non comunica i dati di foci di fiumi e canali come fa Goletta Verde.
Le domande da porsi a nostro parere sono le seguenti: È davvero possibile sottovalutare come troppo spesso si fa, il pericolo rappresentato, per la qualità delle acque marine, dai corsi d'acqua inquinati che sfociano in mare? È sufficiente per le istituzioni depu- tate al controllo così come per quelle che devono attuare politiche di tutela del territorio, trincerarsi dietro il mantra secondo il quale le foci dei fiumi non sono balneabili per legge e che l'unico dato che conta è quello fornito dai cosiddetti punti di balneazione? Se il divieto di balneabilità delle foci è sicuramente un fatto (al quale non bisognerebbe comunque rassegnarsi), è possibile affermare al contempo e con onestà intellettuale che possa bastare questo per risolvere i problemi?
E ancora chiediamo sulla base delle considerazioni fatte: Può un'associazione come Legambiente ignorare situazioni di criticità così evidenti, che forse nessuno metterebbe in evidenza altrimenti? Qualcuno può davvero pensare che denunciare queste situazioni non sia fatto a tutela esclusiva dell'ambiente, dei cittadini e anche degli operatori turistici (a cui va tutto il nostro sostegno)? Chi è così miope da non vedere che tali situazioni sono un ostacolo e non una spinta per l'istituzione dell'Area Marina Protetta Costa di Maratea che noi vogliamo fortemente? Chi può pensare che noi non siamo i primi a provare grande rammarico per quello che denunciamo? Ma nascondere il dito non fa parte del nostro modo di operare.
In un momento storico in cui la transizione ecologica rappresenta l'orizzonte necessario verso il quale riconvertirsi, con Goletta Verde continueremo a non rassegnarci ad assecondare il pensiero secondo cui fiumi e corsi d'acqua possono essere abbandonati a loro stessi perché si dà per scontato che siano “inquinati”. Invece è necessario mettere in campo una seria e concreta politica di tutela dei fiumi, dei torrenti e dei canali di bonifica in Basilicata, anche per garantire finalmente una buona qualità delle acque scaricate a mare. Noi continueremo a vigilare, a denunciare e a chiedere risposte concrete alle criticità dei territori".

 

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