lunedì 28 gennaio 2019

LA VOCE DEI GIOVANI LUCANI

Generazione lucana - Impegno per la Basilicata 

Da  "PILLOLE"  di Gian Carlo Marchesini  in  www.calderano.it

"Il fatidico momento delle elezioni regionali in Basilicata del prossimo 24 Marzo si avvicina e, purtroppo, già si rivedono vecchi modelli e cliché da campagna elettorale.
Nonostante i riflettori puntati su Matera Capitale Europea della Cultura, la nostra terra è ferma, fragile. I nostri abitanti immobilizzati, spesso demoralizzati.I Comuni della Basilicata, infatti vivono realtà quotidiane differenti: come in un deserto, nulla si muove. E quando s’intravede qualcosa di nuovo e diverso, spesso si pensa sia un miraggio o magari, una gran bella fregatura. Siamo consapevoli inoltre che per riattivare i piccoli paesi non servono solo soldi e grandi eventi, ma piccoli miracoli che possono fare i giovani, sia quelli che sono rimasti che quelli che potrebbero tornare.

In un periodo storico in cui prendere posizione, prendere iniziativa, mettersi in gioco sono atti di coraggio, noi giovani vogliamo essere coraggiosi. Perseveranti. Tenaci. Abbiamo però una convinzione: vogliamo provocare il cambiamento fuori dalle stanze dei partiti e fuori dai percorsi tradizionali.Vogliamo costruire, insieme, un confronto aperto, che trasformi la mentalità clientelare lucana, che stimoli nuovi percorsi d’innovazione sociale, che sviluppi il pensiero critico e il senso civico di ogni giovane lucano, che non deve più attendere speranzoso l’operato della politica ma che deve assumersi la responsabilità civica e sociale di dare un contributo attivo al cambiamento in Basilicata, costruendosi il proprio futuro da persona libera, in cui l’appartenenza deve essere al proprio territorio e non a gruppi di potere o lobby partitiche.
Non cerchiamo consensi, non vogliamo compassione e non vogliamo che nessuno si senta in colpa per l’eredità che ci viene lasciata. Vogliamo invece costruire un passo alla volta il nostro futuro, che sia migliore per noi e per i nostri figli, senza attendere o sperare che lo facciano altri. Vogliamo conoscere e creare legami con il nostro territorio e i suoi abitanti: entrare in empatia, ricostruire un tessuto sociale ormai quasi inesistente. Vogliamo acquisire e condividere competenze, costruire spazi in cui metterle in pratica, consapevoli che il percorso politico oggi non premia la meritocrazia. Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di com’era pericoloso restare fermi. Purtroppo la Basilicata non è una regione per giovani: non avremmo avuto bisogno di Generazione Lucana se il mondo politico non avesse fatto tanti errori; se molti avessero avuto la lungimiranza di guardare al di là delle emergenze quotidiane, ora l’emergenza più grande non sarebbe un tessuto sociale giovanile che si è disgregato.Eppure la Basilicata è un terreno fertile dove piantare il seme di una nuova generazione più consapevole, più attiva e più viva di quella di cui siamo abituati a sentir parlare. Noi vogliamo essere i coltivatori di quel seme, per poi vedere la pianta crescere autonomamente." (Generazione Lucana)

Nessun commento:

Posta un commento