giovedì 24 gennaio 2019

UNA INFERMIERA SPECIALE



Fu Irena Sendler, nata a Varsavia il 15 febbraio 1910 ed ivi deceduta il 12 maggio 2008. Salvò, insieme ad altri, circa 2500 bambini ebrei, facendoli uscire di nascosto dal ghetto di Varsavia con falsi documenti e trovando loro rifugi in case fuori dal ghetto. Collaborò con la Resistenza nella sua Polonia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale; arrestata e torturata non rivelò mai il nome dei bambini salvati.
Nel 1965 fu riconosciuta dallo Yad Vashem di Gerusalemme, Ente nazionale per la Memoria storica di Israele, come una dei "Giusti tra le Nazioni". Nel 2007 il Governo polacco la propose come "eroe nazionale" ma non potè recarsi alla cerimonia prevista per le sue precarie condizioni di salute; mandò in sua rappresentanza una signora che aveva salvato da bambina. Fu anche segnalata per il Premio Nobel per la Pace, che non le venne assegnato.
Mi piace qui ricordare che a Maratea, su mia indicazione, il Comitato del Redentore 2015, con il Presidente Salvatore Cirigliano, ha riconosciuto ad Irena, in suo onore e memoria, il titolo di "Personaggio del Redentore 2015", in occasione del cinquantenario della famosa statua sul monte San Biagio (Premio del Redentore alla bontà a cura del Comitato di concerto con il Comune di Maratea, la Diocesi di Tursi-Lagonegro e la Regione Basilicata).
Durante una bella e significativa cerimonia tenutasi il 23/08/2015 al "Pianeta Maratea", presenti l'Ambasciatore della Polonia in Italia, il Vicepresidente della Regione Basilicata ed il Sindaco di Maratea, ha ritirato il premio la figlia, Janina Zgrzembska.


Irena Sendler

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