lunedì 14 dicembre 2015

"PRESEPIARE" A MARATEA

L’espressione  vuole avere il significato di  vivere  il presepe  come qualcosa di profondo, di familiare e ciò, secondo tradizione, si ripete annualmente anche a Maratea con particolare fervore in dicembre quando famiglie e comunità si attivano in vista del  Natale.
Da anni la locale Sezione dell’Associazione nazionale “Amici del Presepio”  fa brillantemente la sua parte con il suo Presidente, Nazzareno Prestanicola, ma è, comunque, l’intera comunità marateota a darsi da fare. E del resto, secondo riflessione di artisti napoletani, un presepe si può leggere in chiave religiosa (l’osteria rappresenta i vizi dell’uomo, la fontana la purificazione, il pastore addormentato è l’insensibilità dell’umanità,  e poi c’è la  natività) ma anche in chiave laica (è possibile guardare i pastori soltanto come intenti a vivere la propria quotidianità e cogliere il senso della vita che è il vivere nella sua semplicità e drammaticità). È questa  la grandezza del presepe e del “presepiare” sulle orme del Santo di Assisi, Patrono d’Italia, e secondo descrizione di quanto accadde a Greccio nella notte di Natale del 1223:

“Si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l’asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme”- Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco.

BUON  NATALE  2015 A  TUTTI!

Nessun commento:

Posta un commento