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Centro culturale Maratea ‘José Cernicchiaro’

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SANT'ANNA DI STAZZEMA: la dichiarazione del Presidente Mattarella nell'anniversario dell'eccidio
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Il 12 agosto del 1944 si compì a Sant’Anna e nelle frazioni di
Stazzema un eccidio tra i più sanguinosi ed efferati della Seconda
Guerra Mondiale.
Oltre cinquecento persone – donne, anziani,
sfollati, tanti bambini – vennero trucidate senza alcuna pietà e molti
dei loro corpi accatastati e bruciati.
Uno spaventoso calvario,
divenuto simbolo degli orrori delle guerre, della logica di
annientamento delle SS, delle disonorevoli ed esecrabili complicità
fasciste.
La Repubblica riconosce in questo luogo di martirio, in questo sacrario civile, una delle sue più profonde radici.
Dall’abisso
del dolore e della sofferenza la comunità di Stazzema e, con essa,
l’Italia intera, hanno trovato le forze per riscattare la disumanità
degli oppressori, per edificare su basi nuove la dignità delle persone,
la libertà per tutti, la democrazia, la pace.
La memoria è la
condizione che tiene unite le generazioni nel progredire dell’identità
di un popolo, tiene vigili le coscienze perché violenza, odio, volontà
di dominio non abbiano a prevalere.
Oggi le guerre tornano a gettare
le loro ombre spettrali, con la ferocia che la storia già ci aveva
mostrato e che speravamo per sempre dissolta.
L’eccidio di Stazzema,
la ferita indelebile impressa nella nostra storia, rappresenta un
pungolo per richiamare alla responsabilità di respingere la violenza
dell’uomo contro l’uomo, per costruire convivenza, rispetto del diritto
fra eguali.
La centralità della persona umana e il valore della
comunità in cui vive sono il lascito esigente di chi ha vissuto gli
orrori e lavora per ricostruire».
Roma, 12/08/2025 (II mandato)
- https://millepiroette.com -
IL BLOG MILLE PIROETTE – I DIVERSI VOLTI DELL’ARTE PROPONE: “Anche le donne del Sud portano i pantaloni” – una storia che viene da lontano (intervista a Maria Carmela Brandi)
Con emozione e gratitudine condivido con il pubblico di millepiroette.com il link dell’intervista che mi è stata dedicata dalla giornalista Teresisa Possidente, che ringrazio sinceramente per la sensibilità con cui ha accolto il mio racconto.
L’intervista è l’occasione per parlare del mio testo Anche le donne del Sud portano i pantaloni, della sua genesi, del suo passaggio da racconto a rappresentazione teatrale e dell’affetto che lo attraversa.
È una storia che nasce da una memoria viva: quella della mia infanzia
a Fiumicello, frazione di Maratea, e di mia madre operaia nella
fabbrica voluta dal Conte Rivetti.
Ma è anche una storia di riscatto,
di emancipazione femminile, di dignità conquistata a piccoli passi –
attraverso il lavoro, la fatica, l’orgoglio.
Una storia che sentivo
il bisogno di condividere anche con i miei studenti, come docente e come
figlia del Sud, affinché non si perdano le voci di chi ha fatto la
Storia rimanendo ai margini dei libri.
Ringrazio Teresisa Possidente per avermi dato l’opportunità di raccontarla con sincerità, e vi invito a leggere l’intervista: è un piccolo viaggio nella memoria, ma anche uno sguardo verso il presente.
V E D I :
https://www.basilicata24.it/2025/08/maratea-e-il-porto-delle-nebbie-151241/
Penso di poter affermare, considerate volontà ed iniziative del Sindaco, Avv. Cesare Albanese, che a Maratea...troveranno pane per i loro denti.
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L’ottantesimo anniversario del tragico bombardamento atomico di Hiroshima, cui seguì tre giorni dopo quello su Nagasaki, segnò l’esperienza di un evento apocalittico. Le esplosioni atomiche disintegrarono nel bagliore di un solo istante interi quartieri delle due città, spargendo morte e devastazione in proporzioni mai conosciute prima di allora. Ne pagarono il tributo sanguinoso decine di migliaia di vittime, perlopiù civili innocenti. Quei tragici avvenimenti, le molteplici sofferenze patite negli anni successivi dai sopravvissuti, rimangono per l’umanità monito che non può essere dimenticato. L’annientamento dell’umanità la prospettiva che l’uso del nucleare ha posto dinanzi a tutti noi.
Oggi, in uno scenario segnato da guerre, crescenti tensioni e contrapposizioni, occorre ribadire con forza che l’uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare crimine contro l’umanità. La architettura globale del disarmo e della non proliferazione delle armi nucleari, tra i cardini del sistema multilaterale faticosamente costruito nel secondo dopoguerra, non può essere abbandonata, a rischio di accelerare un clima di scontro. A cinquanta anni dalla ratifica del Trattato di Non Proliferazione, la Repubblica Italiana ribadisce l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari, con la valorizzazione completa degli organismi internazionali di controllo predisposti a questo scopo.
Nessuna guerra nucleare può essere combattuta o vinta, a meno di mettere a rischio la stessa esistenza della vita sul pianeta.
I bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki non sono solo episodi bellici tra i più dolorosi del secolo scorso, né rappresentano soltanto una ferita ancora aperta per il popolo giapponese.
Le due città sono moniti eterni di una memoria universale che testimonia dove può portare la furia distruggitrice dell’uomo e, al contempo, esempio di resilienza, di ciò che è possibile costruire con la pace.
Roma, 06/08/2025 (II mandato)
MANIFESTAZIONE PER LA PACE A CURA DEL COORDINAMENTO PER LA PACE VALLE DEL NOCE.
Hanno partecipato anche il Sindaco di Maratea, Cesare Albanese, Il Consigliere comunale, Giuseppe De Franco, il Presidente della Pro Loco "La Perla", Pierfranco De Marco, e per il Centro culurale "Josè Mario Cernicchiaro", il Vicepresidente, Paolo Schettino, e i Consiglieri Isabella Di Deco ed Emanuele Labanchi.