lunedì 22 agosto 2016

IN GROTTA CON IL GEOLOGO

   
                                               
 
 La Grotta è quella delle Meraviglie a Marina di Maratea ed il geologo è Pompeo Limongi. Grazie ad intesa tra Comune di Maratea e Mondo Maratea Servizi turistici, la grotta è aperta pubblico sino alla  metà di settembre ma è visitabile su prenotazione tutto l’anno contattando  i numeri : 0973 877797 – 331 9150695 (costo del biglietto: E. 5,00). Scoperta per caso durante i lavori di costruzione della strada statale 18 (inizi anni venti), è sicuramente uno dei gioielli della natura custoditi a Maratea ed offerti ai suoi visitatori.

La novità e particolarità questa volta sono rappresentate dalla possibilità di visita della grotta, avendo a guida entusiasta ed appassionata il Dott. Pompeo Limongi che, pur chiarendo subito di non essere uno speleologo, riesce a trasmettere ai tanti visitatori di ogni età  il suo noto amore per la natura ed il paesaggio, accompagnato da cultura ed esperienza mai ostentate ma che, comunque, traspaiono dal suo dire oltre che dal suo noto operare con semplicità e modestia.
Amicizia e curiosità mi hanno spinto a seguirlo in grotta in un pomeriggio di agosto ed ho potuto costatare che, mentre è in corso la visita, già altre persone si radunano all’ingresso, posto a  breve distanza dal mare ed in uno scenario incantevole.  Rimane, purtroppo, ancora evidente la mancanza di un idoneo parcheggio in prossimità della grotta ed i visitatori con le loro autovetture sono costretti, non senza difficoltà, ad arrangiarsi alla meglio lungo la strada statale.
È auspicabile una maggiore valorizzazione di tutta l’area circostante perché ne possano trarre beneficio la grotta ed i suoi visitatori, così come è opportuna una costante e maggiore attenzione rivolta in modo specifico alla Grotta delle Meraviglie ed in tal senso saranno certamente da tener presenti  tutte le indicazioni ed i suggerimenti  del  caro Pompeo. E così, ad esempio, come intervenire in modo corretto ed adeguato a fronte di un fenomeno che sembra mettere in pericolo la stessa vita  della grotta?  Al suo interno, infatti, come faceva notare il geologo, vi sono le condizioni di luce, umidità ed altro, tali da consentirne vitalità attraverso il naturale gocciolamento, solo nella sua parte terminale, mentre nella parte iniziale è evidente uno stato di secchezza che sarebbe dovuto all’alterazione legata alla stessa sua scoperta, nel momento in cui furono realizzate opere all’ingresso che hanno consentito il passaggio dall’esterno di luce ed aria in modo inopportuno.  Se tanto dovesse essere accertato da speleologi e soggetti competenti, sarà necessario correre ai ripari immediatamente  perché all’interno di tutta la grotta possano tornare le originarie condizioni che ne hanno permesso la formazione e la vita attraverso milioni di anni, arricchendola di  stalattiti e stalagmiti, secondo un disegno  della natura da custodire e proteggere per il futuro.
Grazie, Pompeo,  e  buon lavoro!

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