Era domenica 23 novembre 1980: Alle ore 19,34 un fortissimo terremoto (magnitudo 6,5 scala Richter - X grado scala Mercalli) tra la Campania e la Basilicata causò morte e distruzione in un'area già colpita nel corso dei secoli da gravi eventi sismici. Furono circa tremila le vittime, novemila i feriti ed oltre centomila i senza tetto.
Mi trovavo quella sera a Praia a Mare e, considerata l'intensità della scossa, non fu difficile pensare ad un epicentro piuttosto vicino. Rientrai a Maratea e nel Centro storico trovai fuori casa molte persone ancora impaurite. Vi furono solo danni non gravi ai fabbricati. Nella notte e soprattutto al mattino successivo si ebbe progressivamente il quadro della catastrofe causata dal terremoto in una vasta area, tra l'Irpinia ed il Vulture, tra le più povere del Mezzogiorno.
Fu uno dei peggiori terremoti del Novecento.
Fu uno dei peggiori terremoti del Novecento.
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