E' un canto, una preghiera degli alpini:
"Dio del cielo, signore delle cime
un nostro amico hai chiesto alla montagna
ma ti preghiamo,
ma ti preghiamo,
su nel paradiso, su nel paradiso, lascialo andare
per le tue montagne.
Santa Maria Signora della neve,
copri col bianco soffice mantello,
il nostro amico, il nostro fratello,
su nel paradiso, su nel paradiso, lascialo andare
per le tue montagne".
Nella primavera del 2015 sono state ritrovate sotto le Dolomiti, tra la Marmolada ed il Passo di San Pellegrino, in provincia di Trento, le ossa di un alpino ignoto, da allora ancora custodite, in via provvisoria, nella Caserma dei Carabinieri di Moena.
I resti dello sfortunato, giovane "milite ignoto", morto durante la prima guerra mondiale, sono rimasti lassù sulle montagne sino al ritrovamento delle sue scarpe chiodate. "Quando le ho prese in mano ho sentito che dietro venivano i piedi, la gamba e il corpo..." Tanto ha dichiarato il sig. Livio Di Francesco. Accanto al corpo una gavetta e una bomba a mano, niente piastrina di riconoscimento e l'elmetto era spezzato.
I resti dello sfortunato, giovane "milite ignoto", morto durante la prima guerra mondiale, sono rimasti lassù sulle montagne sino al ritrovamento delle sue scarpe chiodate. "Quando le ho prese in mano ho sentito che dietro venivano i piedi, la gamba e il corpo..." Tanto ha dichiarato il sig. Livio Di Francesco. Accanto al corpo una gavetta e una bomba a mano, niente piastrina di riconoscimento e l'elmetto era spezzato.
I resti sono in attesa di prossima sepoltura, sembra, nel sacrario di Casteldante in Rovereto dove riposano i caduti del suo reparto, mentre il Signore delle cime ha già da tempo esaudito la preghiera degli alpini.
Scarpa chiodata dell'alpino morto sulle Dolomiti |
Dolomiti- Passo di San Pellegrino- dove, nel 2015, è stato trovato il corpo di un alpino |
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