L'Arch. Francesco Ambrosio, già Sindaco di Maratea, attuale Consigliere comunale del gruppo "Maratea unita", ha offerto una sua stimolante riflessione sul recente voto a Maratea (Primarie PD), che riporto integralmente di seguito, ampliandola poi con qualche mia idea:
ANALISI DEL
VOTO DELLE PRIMARIE
L’AMICO
TOTÒ, DALLE PAGINE DI “ AMANTI PIAZZA
BURAGLIA “, SPRONA SEMPRE LA COLLETTIVITA’ A RIVOLGERE L’ATTENZIONE SU QUANTO SI VERIFICA NELLA
NOSTRA CITTÀ.
ORBENE
- DA SEMPRE - DOPO UNA CONSULTAZIONE ELETTORALE, SI È SOLITI EFFETTUARE UNA
RIFLESSIONE PONDERATA SUI DATI OGGETTIVI RISCONTRATI, RIFLESSIONE CHE ALTRO NON
PUÒ DEFINIRSI QUALE ANALISI DEL VOTO , ED
A QUESTO COMPITO, RAPPRESENTANDO ISTITUZIONALMENTE UNA PARTE
COSPICUA DELLA POPOLAZIONE DI MARATEA,
NON VOGLIAMO SOTTRARCI.
SUBITO
DOPO LO SCRUTINIO DEL VOTO, SU AMANTI PIAZZA BURAGLIA, ABBIAMO AVUTO MODO DI
LEGGERE ALCUNI POST, QUALE QUELLO DELL’AMICO BIAGIO VELARDI :
MARATEA DEFINITIVO : RENZI 78,85%; ORLANDO 7,05%;
EMILIANO 14,10%.
IL RISULTATO, PER QUANTO CI RIGUARDA, ERA GIA’ SCRITTO E - DI CONSEGUENZA - SCONTATO.
IL RISULTATO, PER QUANTO CI RIGUARDA, ERA GIA’ SCRITTO E - DI CONSEGUENZA - SCONTATO.
PER
LA PRIMA VOLTA DA QUANDO SONO STATE ISTITUITE LE PRIMARIE, IO (E COME ME TANTI AMICI DI SINISTRA) NON HO VOTATO !
MA
RICORDO LA PARTECIPAZIONE, LA PASSIONE E IL VIBRANTE CONFRONTO DIALETTICO CON I
QUALI SI AFFRONTAVANO LE PRIMARIE NEL DECENNIO PASSATO.
SAREBBE
OPPORTUNO, PERTANTO, EFFETTUARE UN CONFRONTO SULLE PRIMARIE DI ALLORA E DI
QUESTE ULTIME.
NATURALMENTE,
PER EVITARE CHE CI SI POSSA RIFERIRE IN MANIERA POCO RIGOROSA SUI NUMERI,
RITENIAMO IMPORTANTE METTERE A CONFRONTO I DATI REGISTRATI IN TUTTI I COMUNI
CHE SI AFFACCIANO SULLA VALLE DEL NOCE.
COMUNE
|
RESIDENTI
|
VOTANTI PRIMARIE
|
% NEL 2017
|
VOTI
|
SCHEDE
|
SCHEDE
|
|
2007
|
2017
|
VOT/RES
|
VALIDI
|
NULLE
|
BIANCHE
|
||
LAURIA
|
12919
|
1978
|
1520
|
11,77%
|
1437
|
58
|
25
|
LAGONEGRO
|
5584
|
1300
|
662
|
11,85%
|
651
|
4
|
7
|
MARATEA
|
5139
|
663
|
325
|
6,32%
|
298
|
24
|
3
|
RIVELLO
|
2767
|
514
|
206
|
7,44%
|
203
|
3
|
0
|
TRECCHINA
|
2316
|
534
|
402
|
17,36%
|
387
|
4
|
11
|
NEMOLI
|
1495
|
170
|
128
|
8,56%
|
128
|
0
|
0
|
DA
QUESTI DATI SI EVINCE CHE IL PEGGIOR RISULTATO (6,32 %) PARTECIPATIVO E’ QUELLO
RISCONTRATO NELLA NOSTRA CITTA’ DOVE IL NUMERO DEI VOTANTI E’ RISULTATO
INFERIORE DI 338 UNITA’ RISPETTO AL 2007
E DOVE – SI BADI BENE – QUASI IL 10% DELLE SCHEDE SCRUTINATE RISULTA COSTITUITO DALLE SCHEDE BIANCHE (3)
E, SOPRATTUTTO, NULLE (24) .
SI
TENGA CONTO CHE A RIVELLO, DOVE IL SINDACO PRO-TEMPORE HA UFFICIALMENTE ADERITO
AD “ ARTICOLO 1 – MOVIMENTO DEMOCRATICO
E PROGRESSISTA “, LA PARTECIPAZIONE - IN TERMINI PERCENTUALI - E’ RISULTATA
SUPERIORE A QUELLA DI MARATEA.
A
TRECCHINA, DOVE I RESIDENTI SONO SOLO 2316, HANNO VOTATO 402 PERSONE (17,36%).
LA
VOLONTA’ DI ANNULLARE – A MARATEA - UNA SCHEDA IN UNA CONSULTAZIONE PER LE
PRIMARIE, LADDOVE CI SI E’ FATTI PERSINO CARICO DI EFFETTUARE UN
VERSAMENTO DI ALMENO 2,00 EURO, PER QUANTO CI RIGUARDA, HA
UN SIGNIFICATO BEN PRECISO E BEN DIVERSO DALLA “ FESTA DI PARTECIPAZIONE
DEMOCRATICA “.
Arch.
Francesco Ambrosio
Premesso che, come Francesco Ambrosio, ho ritenuto di non partecipare alla votazione e che condivido le sue riflessioni, rilevo, dal confronto dei dati registrati in tutti i Comuni che si affacciano sulla valle del Noce, il generale, notevole calo del numero dei votanti in ciascuno di essi con considerevole numero di schede nulle o bianche.
Ebbene, a mio parere, nel lagonegrese, come nell'Italia intera, a fronte dei problemi del nostro tempo, non può che ridursi l'entusiasmo per le competizioni interne dei partiti e movimenti politici, la cui inadeguata, variegata e frammentata presenza costituisce un fenomeno tipicamente italiano. Si ha spesso l'impressione che quasi contino di più la vita e la salute dei partiti, con esponenti più o meno rampanti, che quelle del Paese e del suo popolo, dimenticando anche la recente lezione del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso.
L'art. 49 della nostra Costituzione recita: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".
E certamente non è cosa da poco il "DETERMINARE LA POLITICA NAZIONALE", specialmente se si intende raccogliere l'invito che Papa Bergoglio, con monito per tutti, ha rivolto ai giovani dell'Azione cattolica in occasione dei 150 anni della sua nascita:
"Mettetevi in politica, ma per favore, nella grande politica, nella politica con la maiuscola".
Vola alto Papa Francesco con il suo appello a rivitalizzare e rifondare "le democrazie che stanno attraversando una vera crisi". Egli ha osservato che il rapporto tra popolo e democrazia "dovrebbe essere naturale e fluido" ma "corre il rischio di offuscarsi sino a diventare irriconoscibile ed ha sottolineato che "il divario tra i popoli e le nostre attuali forme di democrazia si allarga sempre più come conseguenza dell'enorme potere dei gruppi economici e mediatici che sembrano dominarle". Occorre mettersi "sul terreno delle grandi decisioni che alcuni pretendono di monopolizzare in piccole caste" ed occorre evitare che "la democrazia si atrofizzi, diventi un nominalismo, una formalità" con perdita di rappresentatività perché "lascia fuori il popolo nella sua lotta quotidiana per la dignità, nella costruzione del suo destino".
Riflettiamo, dunque, mentre riecheggiano le parole del Papa: " Non cadete nella tentazione della casella che vi riduce ad attori secondari o, peggio, a meri amministratori della miseria esistente. In questi tempi di paralisi, disorientamento e proposte distruttive, la partecipazione da protagonisti dei popoli che cercano il bene comune può vincere, con l'aiuto di Dio, i falsi profeti che sfruttano la paura e la disperazione, che vendono formule magiche di odio e crudeltà o di un benessere egoistico e una sicurezza illusoria".
E con questo messaggio...altro che primarie...!
Con le beghe di potere non si va lontano...!
Premesso che, come Francesco Ambrosio, ho ritenuto di non partecipare alla votazione e che condivido le sue riflessioni, rilevo, dal confronto dei dati registrati in tutti i Comuni che si affacciano sulla valle del Noce, il generale, notevole calo del numero dei votanti in ciascuno di essi con considerevole numero di schede nulle o bianche.
Ebbene, a mio parere, nel lagonegrese, come nell'Italia intera, a fronte dei problemi del nostro tempo, non può che ridursi l'entusiasmo per le competizioni interne dei partiti e movimenti politici, la cui inadeguata, variegata e frammentata presenza costituisce un fenomeno tipicamente italiano. Si ha spesso l'impressione che quasi contino di più la vita e la salute dei partiti, con esponenti più o meno rampanti, che quelle del Paese e del suo popolo, dimenticando anche la recente lezione del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso.
L'art. 49 della nostra Costituzione recita: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".
E certamente non è cosa da poco il "DETERMINARE LA POLITICA NAZIONALE", specialmente se si intende raccogliere l'invito che Papa Bergoglio, con monito per tutti, ha rivolto ai giovani dell'Azione cattolica in occasione dei 150 anni della sua nascita:
"Mettetevi in politica, ma per favore, nella grande politica, nella politica con la maiuscola".
Vola alto Papa Francesco con il suo appello a rivitalizzare e rifondare "le democrazie che stanno attraversando una vera crisi". Egli ha osservato che il rapporto tra popolo e democrazia "dovrebbe essere naturale e fluido" ma "corre il rischio di offuscarsi sino a diventare irriconoscibile ed ha sottolineato che "il divario tra i popoli e le nostre attuali forme di democrazia si allarga sempre più come conseguenza dell'enorme potere dei gruppi economici e mediatici che sembrano dominarle". Occorre mettersi "sul terreno delle grandi decisioni che alcuni pretendono di monopolizzare in piccole caste" ed occorre evitare che "la democrazia si atrofizzi, diventi un nominalismo, una formalità" con perdita di rappresentatività perché "lascia fuori il popolo nella sua lotta quotidiana per la dignità, nella costruzione del suo destino".
Riflettiamo, dunque, mentre riecheggiano le parole del Papa: " Non cadete nella tentazione della casella che vi riduce ad attori secondari o, peggio, a meri amministratori della miseria esistente. In questi tempi di paralisi, disorientamento e proposte distruttive, la partecipazione da protagonisti dei popoli che cercano il bene comune può vincere, con l'aiuto di Dio, i falsi profeti che sfruttano la paura e la disperazione, che vendono formule magiche di odio e crudeltà o di un benessere egoistico e una sicurezza illusoria".
E con questo messaggio...altro che primarie...!
Con le beghe di potere non si va lontano...!
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