Casimiro Gennari cardinale della Basilicata del 1881
Valerio Mignone
Si approfitta della cortese ospitalità del Quotidiano del Sud per ricordare un altro cardinale lucano, Casimiro Gennari, nato a Maratea il 27 dicembre 1839. Infatti, dopo il Cardinale Brancati, nato a Lauria, è stato il secondo cardinale nato in Basilicata. Figlio di Nicola Gennari e di Gaetana Crispino, era di ceto nobiliare per via paterna.
Nel rileggere alcuni scritti di Josè Cernicchiaro, si può ricordare che Casimiro Gennari fu ordinato diacono il 19 aprile 1862, fu nominato Vescovo il 13 maggio 1881 da papa Leone XIII, e dallo stesso Leone XIII fu nominato Cardinale il 15 aprile 1901. Morì a Roma a 74 anni il 31 gennaio 1914.
La famiglia Gennari era composta da “carbonari” e patrioti risorgimentali antiborbonici. Il padre di Casimiro era considerato il capo della carboneria di Maratea; e lo zio Raffaele fu compagno di Costabile Carducci, e, nel 1860, il capo della insurrezione di Maratea. Anche il nonno, dello stesso nome, era uno dei rei di Stato nella rivoluzione repubblicana del 1799.
Casimiro, nel 1851 fu mandato, a Salerno, al Regio Liceo e Reale Collegio Picentino di S. Luigi; in questo Istituto Gli fu assegnato il Giglio d’oro in riconoscimento dei suoi meriti scolastici e delle alte virtù morali.
Nel 1857 si trasferì a Napoli, dove frequentò il collegio dei padri gesuiti, e successivamente la Congregazione dei Chierici Forastieri. Al termine di questi studi, non potè frequentare altri corsi, a causa della soppressione della facoltà di Teologia, e dovette studiare privatamente.
Fu ordinato sacerdote nel 1863, a Cassano Jonico dal vescovo monsignore Bombini; e celebrò la sua prima Messa a Paola, ove fece tappa durante il suo viaggio di ritorno a Maratea. Qui dimorò per diciotto anni, esercitando la funzione sacerdotale; e, tra l’altro, fondò il Monitore ecclesiastico, un periodico mensile che si occupava di diritto canonico, e che ebbe molto seguito, tanto che gli facilitò la promozione, il 13 maggio 1881, a vescovo, come da celebrazione nella chiesa di Sant’Alfonso all’Esquilino.
“Attendeva con tutta modestia e zelo disinteressato ed instancabile a disimpegnare i doveri, esibendo lodevolissima condotta morale e politica da riscuotere la stima di tutti….Si distingueva nella carità verso i poveri massimo se infermi, con soccorsi morali e materiali fino a dare i guanciali del proprio letto. Oratore insigne veniva richiesto in ogni luogo conosciuto per la predicazione”. E’ quanto scriveva il Sindaco di Maratea il 15 giugno 1881 alla Procura del Re di Potenza.
Nominato Vescovo di Conversano, il Gennari, il 20 maggio 1886 riuscì a sedarvi una sommossa popolare scoppiata per contestare il problema demaniale diffusamente presente nel Sud Italia. Fortunatamente l’intervento del vescovo Gennari sedò gli animi evitando, tra l’altro, il pericolosissimo incendio di un deposito di petrolio.
Nel 1886 dovette occuparsi anche, per tredici mesi, dell’amministrazione dell’arcidiocesi di Bari, in sostituzione dell’arcivescovo Francesco Pedicini, deceduto improvvisamente. E fu anche assessore del Santo Uffizio.
Il 6 febbraio 1897 papa Leone XIII Lo nominò Arcivescovo di Lepanto, e, il 15 aprile 1901, Cardinale di San Marcello.
Nel 1903 fu eletto Papa Giuseppe Melchiorre Sarto con il nome di Pio X, al quale il Gennari propose di codificare il “Diritto canonico”.
Uomo di vera cultura, oltre a dirigere il Monitore, il Gennari, nel 1907, fu nominato Prefetto della Santa Congregazione del Concilio. Il 29 gennaio 1914 si recò in visita al convento delle suore Salesiane di Via Merulana, qui accusò un improvviso malore, che Lo portò a morte il 31 gennaio 1914, all’età di 74 anni. La sua salma, per espressa sua volontà, fu trasferita nel cimitero di Maratea, e seppellita nella cappella gentilizia della famiglia.
Alla sua memoria sono state dedicate a Maratea Centro: una via, la villa comunale, la Scuola Media Statale. Anche a Conversano ed a Roma, al Cardinale sono state dedicate vie.
Infine, si ricorda che la Basilicata, di fede cattolica apostolica romana, attualmente, ha oltre 500 mila abitanti, e ben cinque vescovi, e si auspica che questa Regione abbia, nei giorni nostri, per antica Storia, e per meriti, un suo “Cardinale”, che possa partecipare ai conclavi futuri per la elezione dei Papi.
Maratea 23 luglio 2025. Pubblicato domenica 27 luglio su Il Quotidiano del Sud.
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