Si riporta di seguito la Nota dell'Arch. Francesco Ambrosio, già Sindaco di Maratea ed attualmente Consigliere comunale di minoranza, riferita a quanto pubblicato, a firma di Domenico Cipolla, Sindaco pro tempore del Comune di Maratea, sul sito www.calderano.it :
A proposito della rifrazione
Credo,
se non ho interpretato male lo scritto, che si riferisca alla
rifrazione per i raggi luminosi nell’atmosfera che (basta consultare
l’Enciclopedia Treccani) varia leggermente al variare della temperatura (t) e della pressione (p)
che si hanno nel luogo d’osservazione, mentre varia soltanto con la
differenza della quota : senza ombra di dubbio, Cipolla ed io siamo
posizionati su quote “diverse” !!!
Poiché, in ogni caso, sono abituato a non sottrarmi al confronto, evitando di lasciarmi coinvolgere in polemiche sterili, rivolgo l’invito agli utenti della rete che si connettono al sito dell’amico Calderano di leggere quanto riportato, a proposito dell’inquinamento elettromagnetico, sul sito del Ministero dell’Ambiente (http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-elettromagnetico):
Inquinamento elettromagnetico
I
campi elettromagnetici hanno assunto un'importanza crescente legata
allo sviluppo dei sistemi di telecomunicazione diffusi capillarmente sul
territorio. Anche l'intensificazione della rete di trasmissione
elettrica nonché la diffusa urbanizzazione, hanno contribuito a destare
interesse circa i possibili effetti sulla salute derivanti dalla
permanenza prolungata in prossimità di queste fonti di emissioni di onde
elettromagnetiche.
Il
fenomeno definito "inquinamento elettromagnetico" è legato alla
generazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
artificiali, cioè non attribuibili al naturale fondo terrestre o ad
eventi naturali, ad esempio il campo elettrico generato da un fulmine.
La
propagazione di onde elettromagnetiche come gli impianti radio-TV e
per la telefonia mobile, o gli elettrodotti per il trasporto e la
trasformazione dell'energia elettrica, da apparati per applicazioni
biomedicali, da impianti per lavorazioni industriali, come da tutti quei
dispositivi il cui funzionamento è subordinato a un'alimentazione di
rete elettrica, come gli elettrodomestici. Mentre i sistemi di teleradiocomunicazione
sono progettati per emettere onde elettromagnetiche, gli impianti di
trasporto e gli utilizzatori di energia elettrica, emettono invece
nell'ambiente circostante campi elettrici e magnetici in maniera non
intenzionale.
I
campi elettromagnetici si propagano sotto forma di onde
elettromagnetiche, per le quali viene definito un parametro, detto
frequenza, che indica il numero di oscillazioni che l'onda
elettromagnetica compie in un secondo. L'unità di misura della frequenza
è l'Hertz (1 Hz equivale a una oscillazione al secondo). Sulla base
della frequenza viene effettuata una distinzione tra:
- inquinamento elettromagnetico generato da campi a bassa frequenza (0 Hz - 10 kHz), nel quale rientrano i campi generati dagli elettrodotti che emettono campi elettromagnetici a 50 Hz;
- inquinamento elettromagnetico generato da campi ad alta frequenza (10 kHz - 300 GHz) nel quale rientrano i campi generati dagli impianti radio-TV e di telefonia mobile.
Questa
distinzione è necessaria in quanto le caratteristiche dei campi in
prossimità delle sorgenti variano al variare della frequenza di
emissione, così come variano i meccanismi di interazione di tali campi
con gli esseri viventi e quindi le possibili conseguenze per la salute.
In risposta alla necessità, oramai da tempo avvertita sia a livello
nazionale ma ancor più a livello locale, di un censimento delle sorgenti
inquinanti e sulla base anche di quanto previsto dal nuovo scenario
normativo (legge quadro n. 36/2001), è in corso la costituzione di
specifici catasti (nazionale e regionali) delle sorgenti di campo
elettromagnetico come supporto per le attività di controllo, di
informazione della cittadinanza e, soprattutto, per l'attività di
pianificazione. Alcune regioni, in considerazione soprattutto del
proliferare degli impianti per la telefonia cellulare, hanno già da
qualche tempo avviato specifiche attività per la loro realizzazione.
Sia nel settore delle radiofrequenze che in quello delle frequenze estremamente basse (Elf: Extremely Low Frequency)
l'entità delle attività di controllo è in fase di continua crescita;
ciò è dovuto sia alla crescente pressione sul territorio che alle
richieste da parte della popolazione. Attualmente, infatti, l'attività
di controllo dell'inquinamento elettromagnetico rappresenta una delle
principali emergenze per gli enti competenti (Agenzie regionali per
l'ambiente). La tendenza futura va verso l'adozione di nuove tecnologie
che modificheranno l'assetto ambientale e paesaggistico, principalmente
dei siti urbani. L'adozione di tecnologie a basso impatto e una buona
pianificazione territoriale consentiranno di raggiungere un buon
compromesso tra la diffusione delle sorgenti impattanti e la tutela
dell'ambiente.
Tanto dovevo per la dovuta informazione della cittadinanza.
Arch. Francesco Ambrosio
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