Mentre il Prof. Francesco Sisinni rilancia l’idea
per una Maratea “Patrimonio dell’Umanità” e dà impulso ad un folto e
sensibile gruppo di lavoro, di cui faccio parte, per la elaborazione del
necessario dossier da allegare alla proposta di candidatura e mentre la
Giunta municipale delibera in tal senso,
rinviando al prossimo mese di agosto la convocazione del Consiglio comunale per
discutere e deliberare su un così importante tema (e non era il caso, ben
potendosi e dovendosi, senza alcuno indugio, deliberare sull’argomento nella
massima assemblea cittadina), si registrano dei segnali inquietanti che non possono non far preoccupare quanti
hanno veramente a cuore la candidatura della nostra amata Maratea e vogliono adoperarsi perché vada a
buon fine.
A titolo esemplificativo e non senza dispiacere, cito qualcuno di questi segnali che mi appaiono di ostacolo o, comunque, di freno se non all’entusiasmo quantomeno alle aspettative circa le possibilità di concretizzazione a breve dell’idea e della proposta, accolta e coltivata con passione, pur nella consapevolezza della serietà e delicatezza del lavoro da svolgere per presentare la candidatura nel miglior modo possibile in presenza di tante rispettabili candidature a livello mondiale.
Come per gli anni passati, sembra quasi che la stagione estiva arrivi all’improvviso ed inattesa, cogliendoci quasi di sorpresa e quindi impreparati a gestire, dopo il letargo invernale, la profonda trasformazione di Maratea alle prese annualmente con le esigenze del turismo di luglio-agosto. Ed ecco le solite, veloci ed insufficienti pulizie del territorio dell’ultima ora, le solite strade del Centro storico, e non solo di questo, invase da automezzi in sosta o parcheggiati tanto da rendere difficoltoso lo stesso accesso e normale transito e, permettetemi, la solita generale improvvisazione a fronte del fenomeno turistico.
Ma c’è di più, come monito a non cullarci sulla “bandiera blu” o su qualche altro riconoscimento pure annualmente ottenuto. Ed a proposito di “bandiera blu”, particolarmente bella e significativa è quella che sventola sull’isola di Santo Janni, a suo tempo difesa da possibile prospettiva di vendita a privati e rimasta così patrimonio di tutti.
La mia attenzione è stata, di recente, negativamente attratta dalla notizia relativa ad un’antenna per la telefonia mobile fatta allocare dall’Amministrazione comunale, dietro esiguo compenso, addirittura sulla Casa comunale e precisamente sul lastrico solare del nostro Municipio in piazza Biagio Vitolo nel Centro storico. Magari poi ne seguiranno altre. Ebbene, chi di noi, anche dietro compenso, concederebbe il tetto della propria abitazione per allocarvi stabilmente un’antenna del genere con tutti i problemi ed i rischi per la salute connessi e ben descritti in una Interpellanza rivolta recentemente al Sindaco ed alla Giunta dal Gruppo consiliare di minoranza “Maratea Unita” con l’Arch. Francesco Ambrosio e la Dott.ssa Clelia Chiacchio? Eppure tanto è avvenuto sulla Casa comunale e…per quattro spiccioli.
Ma naturalmente il nostro orgoglio, da solo, non basta… a maggior ragione se continueremo a fare un passo avanti e…due indietro.
A titolo esemplificativo e non senza dispiacere, cito qualcuno di questi segnali che mi appaiono di ostacolo o, comunque, di freno se non all’entusiasmo quantomeno alle aspettative circa le possibilità di concretizzazione a breve dell’idea e della proposta, accolta e coltivata con passione, pur nella consapevolezza della serietà e delicatezza del lavoro da svolgere per presentare la candidatura nel miglior modo possibile in presenza di tante rispettabili candidature a livello mondiale.
Come per gli anni passati, sembra quasi che la stagione estiva arrivi all’improvviso ed inattesa, cogliendoci quasi di sorpresa e quindi impreparati a gestire, dopo il letargo invernale, la profonda trasformazione di Maratea alle prese annualmente con le esigenze del turismo di luglio-agosto. Ed ecco le solite, veloci ed insufficienti pulizie del territorio dell’ultima ora, le solite strade del Centro storico, e non solo di questo, invase da automezzi in sosta o parcheggiati tanto da rendere difficoltoso lo stesso accesso e normale transito e, permettetemi, la solita generale improvvisazione a fronte del fenomeno turistico.
Ma c’è di più, come monito a non cullarci sulla “bandiera blu” o su qualche altro riconoscimento pure annualmente ottenuto. Ed a proposito di “bandiera blu”, particolarmente bella e significativa è quella che sventola sull’isola di Santo Janni, a suo tempo difesa da possibile prospettiva di vendita a privati e rimasta così patrimonio di tutti.
La mia attenzione è stata, di recente, negativamente attratta dalla notizia relativa ad un’antenna per la telefonia mobile fatta allocare dall’Amministrazione comunale, dietro esiguo compenso, addirittura sulla Casa comunale e precisamente sul lastrico solare del nostro Municipio in piazza Biagio Vitolo nel Centro storico. Magari poi ne seguiranno altre. Ebbene, chi di noi, anche dietro compenso, concederebbe il tetto della propria abitazione per allocarvi stabilmente un’antenna del genere con tutti i problemi ed i rischi per la salute connessi e ben descritti in una Interpellanza rivolta recentemente al Sindaco ed alla Giunta dal Gruppo consiliare di minoranza “Maratea Unita” con l’Arch. Francesco Ambrosio e la Dott.ssa Clelia Chiacchio? Eppure tanto è avvenuto sulla Casa comunale e…per quattro spiccioli.
E che dire delle tante antenne che da anni, sempre più
numerose, fanno da corona alla statua del Cristo Redentore sul monte San
Biagio, in qualche modo “profanando” la sacralità o, comunque, la particolare
bellezza del luogo? Ne è stata chiesta da tempo la rimozione, anche dal locale
Comitato costituitosi per i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario della
Statua, ma esse continuano, in modo
provocatorio, a svettare accanto al Cristo, cui hanno finito per fare ormai
stabile compagnia
Fresca è poi la notizia di una Ordinanza adottata dal Sindaco in data 22 luglio 2015, avente ad oggetto: Sospensione attività ed interdizione dell’uso della piscina esterna dell’Hotel Santavenere. In sostanza, si è stati costretti ad ordinarne la chiusura con impedimento all’uso con effetto immediato e fino al ripristino delle condizioni di sicurezza o, comunque, fino all’esito degli eventuali ulteriori esami, e ciò allo scopo di prevenire rischi per la salute pubblica. Da accertamenti è emerso, infatti, che le acque di approvvigionamento della piscina esterna del noto Hotel di lusso non sono conformi agli standard previsti normativamente, come da verbale redatto da personale medico e tecnico del Dipartimento di Prevenzione collettiva della salute umana –Ufficio Igiene e Sanità Pubblica, nonché da rapporto di prova tecnica redatto dall’ARPAB di Potenza –Ufficio Risorse Idriche.
Sono solo alcuni esempi che costituiscono, purtroppo, dei
segnali preoccupanti e dei passi indietro
rispetto ad un lento e faticoso passo in avanti verso l’UNESCO. Non può
esservi dubbio, infatti, circa lo sforzo comune, nel privato e nel pubblico,
assolutamente ancora indispensabile perché la candidatura di Maratea possa
essere seriamente presa in considerazione ed il nostro Comune possa
effettivamente essere poi annoverato come “Patrimonio
dell’Umanità”. E certe cose come quelle
appena descritte e tante altre ancora, poiché il mondo ci guarda, sarà il caso
di superarle subito, con diuturno impegno e
magari anche con un ben diverso e più qualificato approccio ad aspetti
rilevanti dell’organizzazione della vita sociale del nostro piccolo e così
bello Comune, meritevole di attenzione continua, discreta ed efficace a salvaguardia
della sua bellezza e del suo ricco patrimonio che, con orgoglio, intendiamo
presentare ed offrire all’umanità intera.Fresca è poi la notizia di una Ordinanza adottata dal Sindaco in data 22 luglio 2015, avente ad oggetto: Sospensione attività ed interdizione dell’uso della piscina esterna dell’Hotel Santavenere. In sostanza, si è stati costretti ad ordinarne la chiusura con impedimento all’uso con effetto immediato e fino al ripristino delle condizioni di sicurezza o, comunque, fino all’esito degli eventuali ulteriori esami, e ciò allo scopo di prevenire rischi per la salute pubblica. Da accertamenti è emerso, infatti, che le acque di approvvigionamento della piscina esterna del noto Hotel di lusso non sono conformi agli standard previsti normativamente, come da verbale redatto da personale medico e tecnico del Dipartimento di Prevenzione collettiva della salute umana –Ufficio Igiene e Sanità Pubblica, nonché da rapporto di prova tecnica redatto dall’ARPAB di Potenza –Ufficio Risorse Idriche.
Ma naturalmente il nostro orgoglio, da solo, non basta… a maggior ragione se continueremo a fare un passo avanti e…due indietro.
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