mercoledì 23 marzo 2016

MENTRE A ROMA SI DISCUTE.....

"Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur" - "Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata" (Tito Livio, Storie, XXI, 7,1).
E' l'amaro commento di Livio al tergiversare di Roma a fronte dell'assedio che nel 219 a.C. il generale cartaginese Annibale Barca aveva posto alla città di Sagunto che, dopo molti mesi di combattimento, fu costretta ad arrendersi e fu rasa al suolo da Annibale.
Ebbene, ai nostri giorni, dopo Osama Bin Laden, è la volta del Califfo Al - Baghdadi, il quale, a capo dell'ISIS, rivendicando addirittura il ruolo di guida politica e religiosa dei musulmani, dal suo autoproclamato Stato islamico ha da tempo dichiarato guerra, oltre che ai musulmani che la pensano diversamente, a tutto l'occidente. Con il terrore egli ha conquistato progressivamente un territorio anche più grande dell'Italia e, con una bandiera nera, continua a mandare, messaggi ed immagini di morte al mondo intero, seguiti puntualmente da attentati e stragi orgogliosamente rivendicati dall'ISIS. Ora è l'Europa sotto attacco ed è gravemente colpita al cuore... dopo Parigi a  Bruxelles, considerata la Capitale dell'Unione Europea.
Si continua a parlare di livello di allerta, di maggiori controlli, di educazione, prevenzione, lotta al terrorismo islamico mentre il Califfo continua a seminare terrore e morte nelle nostre città in un crescendo di pericolosa onnipotenza.
Non è forse il caso, dopo quanto già avvenuto con Bin Laden, di considerare la necessità di rapide, comuni decisioni, senza perdere ulteriore tempo in discussioni e consultazioni, e di pensare anche alla possibile opzione militare da parte di una coalizione di Stati con opportuno, efficace intervento  nel "covo" del terrorismo, come attualmente predicato e praticato dal Califfo e dal suo esercito con la bandiera nera?
O dobbiamo attendere che un tal vessillo, simbolo di barbarie e di morte, si avvicini a noi sempre di più?
 
 

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