E' il caso di dire: Affidiamoci alle donne!
A Soverato (CZ) tre giovani donne hanno costituito un'associazione no profit ed, in armonia con il Comune, hanno fatto rinascere a nuova vita uno spazio abbandonato ormai da tempo, una vecchia raffineria di quarzo, trasformandolo in un'occasione per creare business, occupazione, turismo e cultura. In poche parole, a Soverato, polo turistico definito per la sua bellezza "la perla dello Jonio", tutti i locali della ex Comac con lo spazio all'aperto tornano a nuova vita per offrire alla collettività mostre, una rassegna musicale, uno street food festival, un marketplace ed altro, che nell'insieme rappresenta un polo ricreativo ed innovativo. E', pertanto, comprensibile la soddisfazione di Federica Caglioti, Maria Francesca Sansotta e Debora Gentile, le tre donne che nel cuore della Calabria vedono realizzarsi la loro idea che è sempre stata quella di cercare di restituire alla cittadinanza una struttura storica, simbolo di archeologia industriale, per una fruizione collettiva e culturale.
Anche a Maratea, "perla del Tirreno", due donne, la Prof.ssa Anna Rubino e la Prof.ssa Maria Rosaria De Nicola, sono le protagoniste di un progetto, condiviso con i loro allievi presso la locale Scuola Media, ora all'attenzione del Comune perché si possa procedere oltre con il coinvolgimento degli altri Enti locali territoriali. Si tratta di un progetto per la costruzione della "CITTA' DELL' AMBIENTE" nell'attuale area, di proprietà della Regione Basilicata, occupata dalla ex Pamafi, da anni in stato di completo abbandono e di progressivo, ulteriore degrado in una zona, Castrocucco di Maratea, prossima al mare, di evidente valore ambientale e turistico. Le due Docenti ipotizzano una "Città dell'Ambiente" sul modello della "Città della Scienza" di Napoli, come un centro di avanguardia, primo in Italia e nel Mezzogiorno, e come un forte attrattore turistico culturale interregionale (Basilicata, Calabria, Campania), che garantirebbe tutto l'anno il turismo culturale, il turismo scolastico, il flusso legato a convegni, ad attività scientifica universitaria e così via.
Anche a Maratea, "perla del Tirreno", due donne, la Prof.ssa Anna Rubino e la Prof.ssa Maria Rosaria De Nicola, sono le protagoniste di un progetto, condiviso con i loro allievi presso la locale Scuola Media, ora all'attenzione del Comune perché si possa procedere oltre con il coinvolgimento degli altri Enti locali territoriali. Si tratta di un progetto per la costruzione della "CITTA' DELL' AMBIENTE" nell'attuale area, di proprietà della Regione Basilicata, occupata dalla ex Pamafi, da anni in stato di completo abbandono e di progressivo, ulteriore degrado in una zona, Castrocucco di Maratea, prossima al mare, di evidente valore ambientale e turistico. Le due Docenti ipotizzano una "Città dell'Ambiente" sul modello della "Città della Scienza" di Napoli, come un centro di avanguardia, primo in Italia e nel Mezzogiorno, e come un forte attrattore turistico culturale interregionale (Basilicata, Calabria, Campania), che garantirebbe tutto l'anno il turismo culturale, il turismo scolastico, il flusso legato a convegni, ad attività scientifica universitaria e così via.
Per i dettagli del progetto rinvio al sito http://www.comune.maratea.pz.it/
Ebbene, dopo le idee e le proposte bisogna passare ad una fase operativa e, nel caso di Maratea, ovviamente non potrà bastare l'entusiasmo delle due brave Professoresse, alle quali dobbiamo essere tutti grati, invitandole a non demordere perché sul nostro territorio possa al più presto concretizzarsi la "CITTA' DELL'AMBIENTE".
L'esempio di Soverato sarà di ulteriore stimolo e...affidiamoci alle donne!
Ebbene, dopo le idee e le proposte bisogna passare ad una fase operativa e, nel caso di Maratea, ovviamente non potrà bastare l'entusiasmo delle due brave Professoresse, alle quali dobbiamo essere tutti grati, invitandole a non demordere perché sul nostro territorio possa al più presto concretizzarsi la "CITTA' DELL'AMBIENTE".
L'esempio di Soverato sarà di ulteriore stimolo e...affidiamoci alle donne!
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